'..non volevo suicidarmi. Non stavo provando a morire. Stavo impugnando la lametta con tanta di quella rabbia che..ho calcato troppo. E sono svenuta.',eravamo tutti nella mia camera.
Io, Silvia, gli altri gemelli Klain, Shane e il suo ragazzo, Brandy, e Margo. Silvia si stava giustificando.

'..non capisco ancora cosa ci facessi con una lametta sulle braccia.',fece Shane.
'..sono una ragazza. Mi sembra naturale che io abbia una lametta, e che la usi. Non sono una psicopatica autolesionista o una che vuole morire. Anche se l'idea di vivere non mi eccita poi così tanto.',Brandy abbraccia l'amica. Sembra volerle bene davvero.
Margo si sente colpevole di una cosa della quale non ha colpa.
'..scusa. Non voglio che sia colpa mia.'
'..scusa la mia insensibilità, ma è colpa tua. Mi sono sentita presa per il culo, lo puoi capire questo?',Margo era allibita.
'..SE LA CALOTTA POLARE ARTICA SI SCIOGLIESSE, SAREBBE MIA LA COLPA?!'
'..PUÒ DARSI!',le interrompo.
'..basta. Silvia, TACI e Margo, SMETTILA DI NOMINARE LA CALOTTA POLARE ARTICA. Tutti fuori da questa camera..tranne Nicholas. Lui può stare quanto vuole.'

Shane e Margo obiettarono.

'..EHI. È anche camera nostra!'
'..non per le prossime ore. Dobbiamo parlare noi due.'
'..Alex. Parliamo in camera mia.'
'..no. Nick.. possiamo rimandare. Si..dicevo io di voler parlare ma..adesso non mi va più. Scusa.'

Non avevo voglia di andare in camera sua. Volevo stare nella mia. Un ambiente familiare. Mio.

Escono tutti e io ascolto gli One Direction sul letto con Margo.

'..che schifo. Musica da ragazze.'
'..sono gay, posso vestirmi di rosa e ascoltare gli One Direction.'
'..ma tu non ti vesti di rosa..'.
'..MA SE VOLESSI POTREI FARLO.',ribatto.

Margo si alza e spegne la musica.

'..la vita è uno schifo. Torno su Tumblr.',spalanco gli occhi e le levo il cellulare dalle mani, saltando in piedi.
'..NO. TUMBLR NO.'

Odio quel sito. In cui la depressione è un vanto e chi soffre viene incoraggiato a stare meglio. Ma nessuno s'impegna più per stare meglio. Tutti troppo autoconvinti che, una volta finito il loro Inferno, nessuno sarà più lì per loro. Tutti convinti che le persone che hanno vicino vogliono solo aiutare qualcuno, più per pena o senso di adempimento al dovere che per interesse. Tutti convinti che quel qualcuno sia una persona qualsiasi, e non che vogliano aiutare loro. E non è così che voglio vedere ridotta Margo. No, non di nuovo.

La convinco a lasciar stare e mi viene voglia di rivedere Nicholas.

Vado nella sua stanza e trovo la porta socchiusa. Una parte di me diceva di origliare. E l'altra parte dava ragione alla prima.
Vedevo quella ragazza dai capelli color carota, Jennifer, appesa al collo del mio Nicholas.

'..Jennifer. Sono l'ex della tua migliore amica.'
'..non ci sei nemmeno stato a letto, e io non la sopporto. Ha un amore verso sè stessa che non ha eguali.',peró, ricco vocabolario per un'oca.
'..neanche il tuo ego scherza. Non mi piaci, Jennifer. Mi dispiace.'
'..quindi è vero. Sei gay. Sai, voci giravano, ma..non erano solo voci, mi sembra di capire.', la ragazza gli si allontana e fa per aprire la porta, quando lui con una scatto l'avvicina a sé e la bacia. Aveva l'espressione di chi stesse subendo un martirio.

La ragazza sorrise dopo il bacio.

'..dimostrami che non sei gay.',il ragazzo la bacia ancora, e lei si sdraia sul letto centrale. Non lo farà, mi ripeto, ma per la sua copertura, perfino con sè stesso, credo che ne sarebbe capace.

'..non vado a letto con ragazze a caso. Ora capisci? Esci. Ho voglia di star da solo.',la ragazza spalanca la porta con il broncio da bambina capricciosa dipinto in viso e me la ritrovo davanti.
'..tu, invece, sei gay per davvero.. giusto? Senti, visto che voi gay vi conoscete, che fine ha fatto Jason Klain?'
'..ciao, non farmi nessun genere di domanda.',entro e chiudo la porta alle mie spalle, lasciando Jennifer fuori e restando da solo con Nick.

'..è stata lei che..'
'..lo so. Ho visto e sentito. E poi, non posso permettermi di fare il geloso. Tu non sei il mio fidanzato.',si avvicina a me è mi tocca il viso con la mano sinistra. Le guance, il mento, le labbra..

'..non lo sono solo se qualcuno te lo chiede, capito piccolo?',le sue labbra so posano delicatamente sulle mie in un semplice bacio a stampo.
'..non so se ammetteró mai la mia probabile omosessualità. Ma, se così non fosse, voglio viverti come mia eccezione. Ma non voglio lo sappia nessuno. Nessuno, hai capito? Nemmeno i miei cugini..e non Shemuel. So che tanto lo racconterai a Margo, ma è la tua migliore amica e lo posso capire..io non ho amici. Nessuno vero, ecco. Ci siamo invertiti i ruoli: lo sfigato e il figo della situazione.',accennai un sorriso di sfida levandomi la maglietta e lanciandola sul pavimento sotto di me.
'..sono uno sfigato, néh?',si morde il labbro inferiore.
'..uno sfigato molto sexy, lo devo ammettere.'