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Pensiero 68: Verifiche segrete

Il periodo delle verifiche e delle interrogazioni mi fa diventare un fascio di nervi, ma ho il tempo solo di guardare un po' di televisione e ascoltare qualche canzone. 

Tutto qui, nient'altro... a parte i bisogni primari fondamentali per sopravvivere. Ovviamente. 

L'agitazione è più intensa della noia e si crea un varco sempre più ampio dentro di me. Cerco di controllarla come posso, anche se a volte risulta più complicato del previsto. 

Stare al passo con le decisioni dei professori è impegnativo soprattutto se una in particolare continua a cambiarle. 

La professoressa Lombardo non vuole dirci quando ci sarà la verifica di italiano e stranamente nessuno a parte me se ne preoccupa. 

Sarà una verifica a sorpresa? Sugli ultimi argomenti o su tutto il programma? 

E' importante saperlo. 

Mi ricordo cosa successe l'anno scorso e non voglio che accada di nuovo.

Ebbi la febbre e rimasi a casa. Avevo i brividi su tutto il corpo e non avevo neanche la forza di andare in cucina per provare a pranzare. 

Una normalissima influenza insomma. 

Mi dispiaceva tanto di aver perso quattro giorni di scuola perché sapevo che la professoressa Lombardo non ne sarebbe stata felice. 

Chiamavo Deb tutti i giorni per chiederle i compiti. 

Poi sono guarita e ho ripreso ad andare a scuola. 

La verifica di italiano si avvicinava ed ero sempre più preoccupata. 

Il giorno era arrivato e quando mi sono trovata davanti le domande sono rimasta perplessa. La maggior parte delle cose non le avevo studiate. Ero andata anche nel panico e la verifica andò male. 

Quando ci restituì il compito la professoressa mi fece una terribile ramanzina davanti all'intera classe, mi sentii veramente in imbarazzo. 

"Come intendi giustificarti Manzoni?" Il mio cognome pronunciato sempre con disprezzo.

"Ehm...alcune...alcune cose non erano nel programma da studiare". 

La professoressa sogghignò "Come no?! Simoni, elenca alla signorina gli argomenti che erano da studiare per la verifica".

Giorgio si strinse nelle spalle con atteggiamento timido, sembrava non gli piacesse stare al centro dell'attenzione, ma obbedì alla professoressa.

"Questi argomenti non li abbiamo mai fatti!".

"Li ho spiegati qualche lezione fa. Ah già, tu eri assente".

"Ho chiesto i compiti ad una mia compagna di classe, ma...".

"Niente scuse, Manzoni. Non avevi voglia di studiare e basta. Torna al tuo banco e studia la prossima volta invece di inventare bugie e cercare di prendermi in giro".

Giorgio, tornato improvvisamente sicuro di sé, sghignazzò cercando con lo sguardo l'approvazione del suo gruppo di amici. 

Mi sedetti a testa bassa senza proferire parola. 

"Ah...e posso farvi fare una verifica sul programma di quest'anno e anche su quello del prossimo anno se voglio. Sono io la professoressa, sono io che decido. Tu, Manzoni, non sei nessuno".

Ancora oggi mi sale una rabbia quando ci penso! 

Quando le chiesi spiegazioni Deb negò di non avermi detto dei nuovi argomenti da studiare per la verifica, poi cambiò versione con un "Oh, allora mi sarò dimenticata io".

E io, come una stupida, le credetti perché a volte vuoi talmente bene ad una persona da esserne accecato.

Nota d'autore:

Ciao Anime Sensibili, come state?

Credo che sia un Pensiero abbastanza forte, voi cosa ne pensate?

Qual è il personaggio della storia che detestate di più?

Vi abbraccio forte!

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