Sono una persona che pensa troppo. E quando dico troppo intendo che non smetto mai di pensare. A volte riesco anche a pensare a due cose contemporaneamente. 

La rappresentazione dell'angioletto e del diavoletto sopra le spalle non è così inverosimile. Non corrisponde comunque alla completa realtà. 

O almeno non per me. 

Le voci nella mia testa di solito sono tre. Ognuna di loro vuole avere ragione. 

Le distinguerò con le lettere dell'alfabeto per rendere la spiegazione più semplice. 

La cara e amata voce A è gentile, calma e precisa, vuole equilibrare i miei pensieri come se fosse l'ago della bilancia. 

La voce B e la C sono opposte e mi fanno impazzire. La prima è incoraggiante, positiva e piena di entusiasmo. La seconda è deprimente, negativa ed estremamente pesante. 

Queste due voci sono spesso brusche e incalzanti.

Vogliono che io sia dalla loro parte. 

Ho notato che la voce B predomina quando sono speranzosa, la voce C quando sono triste e stanca. Sono convinta che tutte e tre le voci siano importantissime, ma spesso la voce A sembra cedere e l'equilibrio si affievolisce. 

Qui sta il problema.

Nei momenti no la voce C si ferma, mi bombarda il cervello, non vuole lasciarmi in pace. Diventa sempre più lugubre, scura e mi fa cadere giù.

La voce B e la voce C possono essere rafforzate da altre voci esterne. Quelle delle persone che mi stanno intorno. 

In questo periodo le voci rafforzative sono quelle dei miei compagni di classe soprattutto quelle che appartengono al mio gruppo di amiche. 

Queste voci non sono caratterizzate solo da parole, ma anche dal tono, dall'intensità e da altre importanti caratteristiche.

I miei compagni di classe vanno a rafforzare la voce C che diventa la peggiore. Questo le imprime tutta la motivazione per primeggiare, per schiacciarmi. La voce B è in trappola, non riesce a muoversi, mentre la A cerca di aiutarla e di tirarla fuori dalla trappola. 

Fin'ora quando mi sento sul fondo la voce A riesce a sbloccare la B e tutto ritorna un po' più sereno. 

E se un giorno la voce A non ce la facesse e io non riuscissi a risalire dal buio?

Nota d'autore: 

Ciao, eccoci di nuovo qui. 

Solo adesso, ricopiando il Pensiero, mi sono resa conto che le tre voci possono rimandare un po' ai tre luoghi psichici di Freud (Es, Super-Io, Io). Si nota che ho studiato psicologia, eh? Ahahah.

Spero che questo strano Pensiero vi piaccia.

Ci sentiamo presto!