Pensiero 47: La prova definitiva
Non è stato facile rifare il tema tutto d'accapo. Inizialmente ero molto abbattuta e non avevo voglia di fare nulla. Volevo mandare tutto a quel paese e chiudermi nel mio mondo.
Poi, però , ho preso coraggio e ho deciso che dovevo lottare e smettere di trascinare me stessa sempre più in giù nel burrone.
Non voglio essere una fallita allora preferisco rialzarmi.
Ho impiegato tutto il giorno per rendere questo tema il più perfetto possibile.
Ora sono molto nervosa, continuo a muovere la gamba destra sotto il banco in attesa che la professoressa faccia la sua entrata. Il mio respiro ogni tanto si blocca e l'aria non passa più dai polmoni, per fortuna sono momenti passeggeri. Devo stringere i pugni e aspettare che il tempo passi.
Solo un'ora.
E' soltanto un'ora e poi tutto sarà solo un ricordo.
Quando la professoressa entra mi piego leggermente sul banco con lo scopo inconscio di diventare piccola piccola affinché nessuno noti la mia presenza. La prima cosa che lei fa è pronunciare il mio cognome con il solito disprezzo.
Non mi ha neanche guardata. Sembra che io sia il suo chiodo fisso.
Le ho portato il mio tema. Questa volta ha letto per conto mio.
L'espressione del viso impassibile mi rende ancora più agitata.
Alza gli occhi dal foglio e rimane in silenzio per interminabili secondi.
Le sue labbra si schiudono, ma poi si serrano e la professoressa scuote quasi impercettibilmente la testa. Sta sicuramente formulando una strategia.
Arriva ad una decisione e annuisce.
-Siediti al primo banco che t'interrogo-.
Mossa astuta e imprevedibile. Nessun commento sul mio tema, presumo che non le sia piaciuto neanche questa volta.
-Ma prof- Interviene Carlo -le interrogazioni di italiano cominciano domani-.
-Pazienza dovreste già essere pronti o vi riducete sempre all'ultimo minuto?-.
Piega le labbra all'insù -Iniziamo con Manzoni-.
Come al solito. Prevedo un'ora traumatica.
Note d'autore:
Ciao, come va?
Sarah non ne può più di essere obbligata a sopportare questa professoressa che l'ha presa di mira. La fa sentire un fallimento.
Siete mai stati presi di mira da un insegnate o più in generale da un adulto?
So che sono una rompiscatole, ma non smetterò MAI di ripeterlo, se volete parlare con me scrivetemi senza problemi. Al prossimo pensiero di Sarah!
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