Pensiero 35: Giudizi indiretti
Sono tutti collegati con un filo invisibile, io sono scollegata. Questo mi fa capire di essere fuori dal gruppo, esclusa dal mio mondo.
Usano linguaggi in codice, criptati e io non riuscirò mai a comprenderli. Semplicemente perché in quelle conversazioni non sono coinvolta. Non fisicamente.
Perché penso "non fisicamente"? Perché sono l'oggetto ideale del loro chiacchiericcio.
Persone che parlano DI TE, ma vorresti che parlassero CON TE.
Non è così figo come credono non avere il coraggio di dire le cose in faccia. Semplici, chiare e dritte. Spiegare precisamente e senza trucchetti quello che pensano di me.
Ed ecco che la situazione si palesa davanti ai miei occhi stanchi di essere sempre arrossati. Giorgio, Oscar, Carlo e Dimitri sono in cerchio, mi lanciano occhiatacce e ridono sguaiatamente. Cos'ho che non va?
Guardo attentamente il modo in cui sono vestita: jeans, una maglietta verde a maniche lunghe e una giacca di lana del medesimo colore. Sono vestita normale.
Sarà la mia faccia ad essere così buffa? Forse sono talmente ridicola da suscitare il riso della gente. Un mostro che dovrebbe nascondersi.
Già, può darsi, ma loro non sono certo belli. Anzi, il contrario quindi non capisco perché debbano prendersi gioco di me.
Sento Giorgio bisbigliare un "Sarah è solo...".
Non avevo dubbi stessero parlando di me, ora ne ho la piena conferma.
Il resto non l'ho sentito, ma è ovvio che non stanno dicendo cose carine. Si nota dai loro sguardi, dall'aria di superficialità che simulano.
Se dovessero eleggere i più vanitosi della città loro sarebbero indiscutibilmente al primo posto. Imbattibili. Si credono fighi, in realtà non lo sono affatto. Ci sono anche alcune persone che glielo fanno credere, sembra valere ciò che vorresti essere, non quello che sei realmente.
Conta più una maschera che un essere umano in carne ed ossa.
Non ne posso più di sentirmi umiliata.
Non ce la faccio più.
La mia vita sembra spezzata e incompleta.
Non ce la faccio più.
Forse è sopravvivenza cercare di andare avanti così.
Non ce la faccio più.
Ma lotto.
Note d'autore:
Hey, come state? Come promesso oggi ho pubblicato :)
Vi sarete già accorti che non sto più aggiornando "La strada del disagio". L'esperienza (anche se ancora poca) su Wattpad mi ha insegnato che è troppo difficile gestire due storie contemporaneamente su questa piattaforma.
Per questo motivo ho deciso di dedicarmi a "Pensieri di una ragazza comune".
Ma non temete, non abbandonerò mai l'altra storia perché ci tengo troppo, è solo momentaneamente sospesa.
Vi parlo anche del mio metodo di scrittura: scrivo prima su carta e poi batto al computer. Quindi sono molto più avanti con i Pensieri e anche con i capitoli de "La strada del disagio".
Ah dimenticavo, sto scrivendo anche un'altra storia di un genere molto diverso da queste. Aspetterò molto tempo prima di iniziare a pubblicarla. Sto gestendo troppe cose insieme e ho capito di dover procedere con più calma, devo trovare i tempi giusti 😊.
Vi voglio bene ❤.
Ciaooo 👏.
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