I miei capelli neri, in contrasto con gli occhi verdi smeraldo, sono sparsi sul morbido cuscino. 

Ho finito di fare i compiti e la mia intenzione è far riposare il cervello. Ma non posso, perché io penso. Sempre. 

Non a cosa positive. 

L'argomento di oggi è proprio lui. Il ragazzo che mi ha rotto la collana. Giorgio Simoni. Il mio ex migliore amico che mi ha tradita. 

Solo io posso sapere quanto ho sofferto per quel traditore ingrato. Quante lacrime ho versato, quanto grande era la voglia di sparire. 

È successo tutto alle elementari. 

Lui buono e dolce all'apparenza, il cosiddetto "pezzo di pane che non farebbe del male ad una mosca". 

A me ne ha fatto e anche tanto. Nessun può comprendere. 

Non sono stata io a cercare la sua amicizia, è lui ad aver chiesto la mia. 

Ho sentito una strana sensazione, non so spiegarla, ma dovevo fidarmi del mio istinto perché quell'angelo dai folti capelli biondi e gli occhi marroni, in realtà, era e rimane tutt'ora un grandissimo bastardo. 

Troppo furbo e io troppo ingenua . 

Dopo un primo momento di esitazione, Giorgio riuscì a fare breccia nel mio cuore. Quell'amicizia si trasformò in una piccola cotta da parte mia. Ma non è questa la parte fondamentale. Ero una bambina che aveva una cotta da bambina. Una semplice e forte amicizia mi bastava. 

Lui ha spezzato anche quella. 

Ero solo uno strumento nelle sue mani. Servivo solo a fare da tramite tra lui e la bambina a cui era interessato: Tri. 

Quel ricordo si ripete in continuazione nella mia memoria.

"Mi aiuteresti con Tri? Tu sei una femmina, potresti parlarle di me".

"Sì, ma non la conosco molto bene...".

Eravamo in giardino e Giorgio si alzò da terra, dove prima eravamo seduti, urlò. 

Incredibile come una conversazione tranquilla si fosse trasformata in un'aggressione verbale nei miei confronti.

"Che razza di amica sei? Allora basta con questa amicizia!"

"Ci tengo molto a te e voglio aiutarti, ma...". 

Come spiegargli che ero troppo timida per parlare con una bambina che non conoscevo molto bene?

"Pensavi davvero che fosse una vera amicizia? Quanto sei stupida!"

Non ci stavano guardando solo i nostri compagni di classe, ma l'intera scuola. 

Decine di occhi puntati addosso. 

Davvero umiliante e mi sentii veramente una stupida per avergli creduto. 

Il giorno dopo fu anche peggio. Giorgio ridacchiava con i suoi amici e parlava male di me alle mie spalle. 

Riuscii a sentire solo una frase:

"L'ho usata per arrivare a Tri".

Sì, aveva solo otto anni, ma era già così scaltro. 

Non ci parlammo più. 

Lui continuò a parlare di me alle mie spalle e io cercavo di ignorarlo. Le sue parole e i suoi bisbigli facevano comunque male. 

L'apparenza inganna. Vero, Giorgio?

Note d'autore:

Ciao, tutto bene?

Ed ecco che, solo nel Pensiero 138, Francy (la sottoscritta) decise di svelarvi di più su Giorgio.

Vi aspettavate che Sarah e Giorgio potessero essere stati amici in passato?

La vostra opinione su Giorgio è migliorata o peggiorata?

Sono curiosa di leggere le vostre risposte.

Vi saluto, ci sentiamo presto!