Maria entra in classe spaesata, la sua chioma castana oscilla mentre cammina. Ha uno sguardo malinconico, immagino sia difficile ricominciare da capo la propria vita per lo più in una Nazione che non è la tua. 

Si siede nell'unico banco rimasto libero, quello vicino a Filippo. 

Non per essere maleducata, ma non credo proprio che lui sia il compagno adatto per la nostra nuova compagna di classe. 

Ha bisogno di un'amica, una buona amica che la sostenga in questa esperienza del tutto sconosciuta. L'unica cosa in cui è bravo Filippo è prendere in giro gli altri ed essere  un rompiscatole. 

In ogni caso, ormai è troppo tardi. 

Siamo tutti seduti e, a momenti, dovrebbe entrare la professoressa Lombardo. Spero davvero non si comporti male con Maria. È a disagio e non merita di essere presa di mira. 

Per fortuna non accade e la lezione si svolge normalmente ignorando la nuova arrivata. 

Ogni tanto le do un'occhiata per assicurarmi che non si senta troppo sola. 

Appena ne ho l'occasione, mi fiondo vicino a lei. 

La nostra conversazione è tanto semplice quanto bella. A volte basta poco per rassicurare una persona. Prima Maria era giù di morale, adesso sfodera un sorriso gentile. 

Sono sicura della mia scelta, spero che la ragazza mora possa trovarsi bene al mio fianco. Potremmo diventare amiche. Non si sentirà più a disagio in questa classe se avrà una compagna di fiducia. Io ci sarò.  

So come ci si sente ad essere un pesce fuor d'acqua. Lo provo ogni giorno. Non voglio che accada anche a lei, non per troppo tempo almeno. 

Una scintilla si forma nel mio cervello. 

Metaforica, ovviamente. 

Ho un'idea molto carina: inviterò le mie amiche a vedere un film a casa mia e verrà anche Maria. In questo modo potrà essere inclusa nel nostro gruppo e, quindi, si sentirà parte della classe. 

Mi sembra un'ottima accoglienza. 

Note d'autore:

Ciaooo, come va?

Avete mai avuto un nuovo compagno di classe? Come lo avete accolto?

Sono curiosa di leggere le vostre risposte.

Al prossimo Pensiero di Sarah!