Non so se è mai capitato mai, che vi sentite con un peso sullo stomaco, come se vi mancasse il respiro, molti penserebbero che è per il fatto che fumo troppe sigarette al giorno, in realtà è che oramai sembra che respiri solo con quelle.
A volte penso che per star meglio servirebbe solo un "si", una gioia, un qualcosa che ti stravoga la routine di dolore che affronti tutti i giorni, che ti fai, perché parliamoci chiaro, gli unici che possono farci del male siamo noi stessi, perché siamo noi che diamo il modo agli altri di ucciderci.
L'unica soluzione che vediamo è in fondo ad un bicchiere perché più abbiamo dolore, Più non lo affrontiamo, ma lo ci giriamo intorno come uno squalo intorno alla sua preda nel solito drink di turno pensando che non ci farà male, nella speranza che si stanchi per poterla vincere senza sapere che è lei che sta facendo stancare noi per ucciderci.
Vorrei solo trovare un modo per far sì che il mondo non mi crolli addosso ogni volta che ci provo con lei e puntualmente ricevere un "no" come risposta, come se fossero le sue uniche lettere che lei conosca.
E per quanto io voglia crollare, voglio urlare, piangere e spaccare tutto nella mia testa, nel mondo reale cerco solo di non fare trasparire dai miei occhi la guerra tra mente e cuore, gli stessi occhi che lei non riesce a guardare perché dice che dentro lei vede la malinconia, che cosa buffa se ci pensi, la stessa che può portarmi in paradiso e la stessa che che non riesce a fissarmi con i suoi occhi verdi negli occhi, senza sapere che queste cose mi distruggono dentro un po' alla volta come l'acqua di un fiume fa con le rocce, un po' alla volta, che quasi nessuno se ne può accorgersene subito, ma che col tempo vede la roccia diventare la metà fino a non esistere più.
Insomma mi sento come se il peso del mondo mi stia crollando addosso, per mia sfortuna/fortuna non sono il timo che si arrende, sono quello che resiste, che prova a non cedere, che piange da solo sul letto ogni sera con la musica a palla nelle cuffie perché così non sente il mondo esterno, non sente le grida che porta dentro, che non sente i suoi demoni che gli sussurrano cose così brutte da farsi paura da solo.
Alla prossima cari amici