Lei tirava la pelle dell'addome e nel profilo si delineeava la figura di un essere. Il feto che il suo grembo materno racchiudeva, spalancò gli occhi e lei in quel azzurro mare impalpabile si tuffó. Persa nell'iride del turchese destino, il feto parlò chiaro e perentorio: io in quel mondo non nascerò, tra malattia, sofferenze, inganni, affamati di crudeltà.
Lei sospirò e con voce melodiosa distillata di miele sussurrò: quel mondo è grigio e scuro, ma per ogni sorgere del sole, le tenebre si dissolvono come neve e nell'infinità delle giornate piene di problemi e di illusioni, un millesimo di secondo farà la differenza, e per quell'attimo vale la pena esserci. Perché per ogni abbraccio non dato, per ogni bacio rifiutato o per un sorriso mancato, sarà la tua croce, il tuo rimpianto. Lungo il percorso, un prato fiorito colorerà la tua anima di gioia infinita e un cielo stellato ti guiderà verso il tuo domani. Il qui e ora sarà il tuo scopo, di renderlo unico e pieno. E lei si accorse che le preoccupazioni di essere donna e mamma saranno due vie distinte e congiunte, che lasciandosi andare daranno il suo risultato. E lei nel suo mare non avrebbe annegato ma l'anno venturo, passo dopo passo, sarebbe riemersa nella sua potente forza e speranza di un attimo di vera e semplice gioia infinita.
Il seme della consapevolezza misse le sue radici, nell'essere non essere, e un pensiero puro si radificó nella sua totale essenza, fiorì e venne alla luce con urla di gioia, il significato più crudo delle parole della donna. L'albero della conoscenza con i suoi rami intrecciati si avvinghiarono al feto, fortemente come il primo insegnamento dato, che lungo il cammino della vita dimenticò strada facendo ma quel attimo tra pura gioia e sofferenza, in quel attimo fatto di secondi se ne accorse che il messaggio non era perso ma solo sperduto in un angolo remoto della memoria. Afferrato con veemenza affinché le radici di parole lontane ma dal messaggio sempre attuale non morisse ma rinascesse in tutta la sua potenza. Qui e ora!
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Un pensiero veloce prima che l'anno finisca. Boh ispirata da un sogno