Ogni volta che piangevo i miei occhi, circondati da aloni rossi e dall'ombra delle palpebre che si affossava sempre più, mi facevano paura.

Ogni volta che piangevo i miei occhi diventavano sempre più piccoli, guardandomi allo specchio non li riconoscevo.

Temevo quasi di ritrovarmi presto senza, cieca, buia nell'infinità di una vita che avrebbe iniziato a diventarmi estranea e ostile.

Temevo di dimenticare e di non essere più in grado di rivedere con la mente nemmeno quei bei momenti che c'erano stati veramente. In quel momento come se tutto fosse stato offuscato, anche le certezze, anche i ricordi.

Dalla gratitudine al rancore, alla cecità, non volevo arrivarci.

Volevo continuare a vedere, ma ora quegli occhi rossi e luccicanti di lacrime che vedevo riflessi nello specchio si rimpicciolivano.

Più piccoli, più piccoli, sarebbero mai scomparsi?