Tu sei sempre stato così,
sfuggente.
Un attimo prima eri davanti i miei occhi, l'attimo dopo negli occhi di qualcuno di diverso.
Mi guardavi con quegli occhi all'apparenza innocenti, mi sorridevi con un sorriso che credevo fosse diverso.
Un sorriso solo per me.
Eppure non era così, mi chiedo sempre se vivevo soffocata tra le menzogne. Mi chiedo se ho solo sperato, ho solo vissuto un'illusione.
Già, un'illusione.
Va bene così, le illusioni ti aiutano ad alzarti dall'oblio in cui sei caduto, tra le paranoie inutili che celi da tempo.
Ma io vorrei solo svegliarmi da quest'illusione dolorosa.
Eppure, arriva sempre il momento in cui si capisce di doversi arrendere.
Arriva, arriva sempre.
Forse non dovevo arrendermi, forse dovevo essere la sola tra i due a crederci, ma evidentemente ero troppo fragile.
Perché ci guardiamo negli occhi, se riusciamo solo a fingere?
Io ti guardo con gli occhi lucidi di un dolore che non riesco a sopportare e tu mi guardi con gli occhi con cui mi hai ferito più volte.
Forse involontariamente o forse no, chi lo sa.
Va bene così, siamo troppo fragili,
tu per restare ed io per non riuscire a lasciarti andare.