4- Rumori innocenti
Sento dei strani rumori venire dal piano di sotto. Una scossa di brividi mi prende alla sprovvista. Il tempo di alzarmi che sento una serratura scattare.
Inizio a far correre il mio braccio lungo il mobile alla ricerca di qualcosa con cui difendermi, fino a trovare un vaso abbastanza lungo.
Lo prendo e a passo lento e cauto scendo le scale. Ad ogni gradino il suono aumenta, sempre più sinistro sempre più disumano.
Appena sull'atrio intravedo una figura con il cappuccio. È di spalle, sembra che stia cercando qualcosa.
Non mi ci soffermo a pensare che subito lo colpisco alla testa e lui cade a terra.
« Ma cosa?!?!» Geme l'uomo toccandosi la nuca. Gira la testa verso di me e il vaso mi cade di mano frantumandosi in mille pezzi.
« Federico!?!?!?!?! » Urlo.
Un secondo dopo irrompe la polizia in casa sfondando la porta. I due uomini armati vedono Federico a terra e gli saltano addosso.
« Fermi! Cosa fate?!? Io non ho fatto niente! » Dice lui mentre i due poliziotti lo ammanettano.
« Ashley, fai qualcosa! »
« Fermi, lui è con me. » Ringhio guardandolo male.
I due poliziotti si guardano confusi ma poi lo lasciano.
« Grazie. » Dice Federico ma non prima di incassare una sberla da me.
« Tu ora mi devi spiegare un paio di cosette. »
*
Ho appena finito di parlare con il capo della polizia, le indagini verranno eseguite dal FBI. Presto mi contatteranno per parlare.
Esco di casa e guardo il giardino strapieno di agenti e il viale colmo di veicoli della polizia.
Federico mi aspetta vicino ad uno di quelli.
« Fammi spiegare prima di uccidermi. » Dice lui appena mi avvicino.
« Spiegami! »
« Volevo parlarti e così ti ho seguito.»
« Tutto qua? È tutto quello che hai da dire in tua difesa? »
« Senti Ashley io... »
« No, zitto! » Lo blocco io con un segno della mano. « Questo non è il momento giusto. Mia sorella è scomparsa e io non ho bisogno di altri problemi. »
« Cosa vorresti fare? » Mi chiede lui
« Parlare con l'avvocato di mia sorella. »
« Gli avvocati hanno un avvocato?!? »
Lo fulmino con lo sguardo. « È l'avvocato di famiglia, non che grande amico. È come un secondo padre per noi. » Per me è solo il primo. « Sono stata via due mesi. Non so bene cosa ha fatto Nicole in tutto questo tempo e l'unica persona che può saperlo è Will. »
« Ti accompagno. »
« No. »
« Per favore. »
« E va bene...»
Scusate il ritardo. Oggi ho avuto l'esame di italiano e speriamo bene.
Vi piace la storia? Votate il capitolo con una ☆ se si. Seguitemi per eventuali aggiornamenti.
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