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4.Non mi conosci.

"Fermo! Cam fermati! Lasciami!" Gridai a perdifiato, mentre Cam mi trascinava fuori dal locale.

La sua presa sul mio braccio non si era allentata neanche un po'.
Non si voltò verso di me, continuò a camminare imperterrito verso il parcheggio, trasportandomi con lui.

Cercai di seguirlo, ma aveva le gambe molto più lunghe delle mie e in più l'alcool e i tacchi non erano d'aiuto.

Dato che non mi aveva ascoltato con le cattive, avrei usato le maniere buone, nonostante di solito si facesse il contrario.

"Cam, per piacere.." lo supplicai abbassando il tono della mia voce.

Lui si fermò di colpo e io andai a sbattere contro la sua schiena.

"Non staró fermo a guardarti mentre ti distruggi.." mi disse Cam con voce più bassa, quasi impercettibile.

Sembrava un Cam diverso da quello che mi aveva baciato impetuosamente qualche minuto prima.
Le sue parole mi lasciarono senza fiato.

Lui era l'unico.

Era l'unico ragazzo che si era accorto di tutto.
Nonostante non mi conoscesse molto, lui aveva capito.

Questa consapevolezza mi fece tremare le gambe dalla paura.
Cam si girò di scatto e mi fissò negli occhi.
In quello sguardo rividi tutto.

Tutti i ricordi, i fatti ritornarono chiari alla mente investendomi come una violenta tempesta.

*Flash-back*

Logan mi guardò con i suoi occhi nocciola e mi sorrise rassicurandomi.
Io mi strinsi a lui posando la mia mano sul suo braccio.
Mi lasciai trasportare dentro il pub, nonostante stessi tremando dalla paura.

Non ero mai entrata in un posto del genere.
Non era pieno di gente, la musica di sottofondo era leggera e c'erano molti ragazzi che bevevano alcolici seduti al bancone.

"Logan, cosa ci facciamo qui?" Sussurrai.

Ormai era da due mesi che io e Logan ci frequentavamo e nonostante lui avesse 19 anni, tre in più di me, si era rivelato un ragazzo dolce e romantico.
Avevo sempre sognato un amore da favole, come tutte le ragazze e Logan era perfetto.

"Devo solo dare due cose a qualche mio amico, tranquilla.." mi rispose lui sorridendomi.

Poi si fermò e dopo avermi preso per mano si abbassò e mi lasciò un dolce bacio sulle labbra.

"Ti amo.." mi disse accarezzandomi una guancia.
Io sorrisi mentre sentivo il cuore battere sempre più forte.

"Anch'io ti amo.." risposi sentendomi protetta.

Ero così ingenua...

*Fine Flash-back*



Cam era lì fermo che mi fissava, con lo stesso identico sguardo rassicurante che Logan mi aveva rivolto infinite volte.

"Tu non mi conosci.." biascicai sincera.

Ed era vero, non mi conosceva affatto.
Non sapeva perché ero così, solo io lo sapevo.

Cerci di sviare il discorso, non volevo che lui scoprisse troppo.
Aveva già intuito che la Sasha che davo a vedere agli altri non ero veramente io e mai in 5 anni nessun ragazzo era andato a ciò.

Tutti mi avevano usato per il mio corpo.
Nient'altro.

Se lui avesse scoperto altro, sapevo che non avrebbe portato a nulla di buono.

"Vero, non ti conosco, ma tu mi blocchi.
Non allontanarmi.. dammi una possibilità.." mi disse lasciando finalmente il mio braccio, ma solo per prendere la mia mano nella sua.

Perché?

Questa era la domanda che risuonava nella mia testa.

Perché mi voleva conoscere?

Non c'era niente di bello in me.

"Perché vorresti conoscermi? Cosa vuoi? Perché?" Gli chiesi con voce alterata.

"Niente non voglio niente.. voglio solo sapere qualcosa in più su di te.." mi spiegò tranquillo, poi abbassò lo sguardo sulle nostre mani intrecciate.

Lo osservai.

Poco dopo iniziò a muovere il pollice creando disegni immaginari sulla mia pelle.

Ci pensai.

Potevo veramente dargli una possibilità?
Voleva solo conoscermi.

Anche Logan e i suoi amici avevano detto così, ma avevano fatto tutt'altro.

Tremai al ricordo.
Era come se riuscissi ancora a sentire le loro risate, le loro mani...

"Ti prego.." sussurrò Cam.

Forse avrei potuto provarci e vedere.
Ormai ero esperta, avrei riconosciuto i segni e mi sarei fermata prima del dolore.
Sarei stata più attenta.

"Si.." sussurrai io.

Cam alzò lo sguardo verso di me sorpreso.

"Si?" Chiese sbigottito in un sussurro.

Io gli sorrisi e annuii.
I suoi occhi luccicavano, sembrava un bambino la mattina di Natale.

D'un tratto mi attirò a sé e mi abbracciò, tenendomi stretta tra le sue braccia, mandando via le mie paure.

"Non ti farò del male, promesso.." mi disse vicino al mio orecchio.

Forse fu la sua voce, il suo tono, Non lo so, ma riuscii a rilassarmi.

Mi fidai di lui, sperando di riuscire a tenere in salvo il mio cuore.

***

"Si, sei leggermente ubriaca!" Disse Cam mentre mi aiutava a sedermi su un'altalena.

"Non è vero!" Dissi io ridendo senza un vero e proprio motivo.

Okay, forse ero un po' brilla.

Lui scosse la testa e poi si sedette sull'altalena di fianco alla mia.

La testa mi girava leggermente, ma stavo bene.

"Perché siamo qui?" Chiesi a Cam dopo essermi tolta i tacchi per dondolarmi meglio.

"Ummh, questo è il parco dove andavamo da piccoli io e i miei fratelli... nostro padre adorava questo posto.." sussurrò Cam improvvisamente con voce fragile.

"Si in effetti è un bel posto.."

Le altalene e il parco giochi erano al centro del parco, tutt'intorno c'erano alberi di ogni tipo.
Era rilassante come luogo.

Sembrava fuori dal mondo.
Mi girai verso Cam e lo vidi mentre, a testa bassa, scalciava una foglia con il piede.

"Hai molti fratelli.." gli dissi.

Non era una domanda, sapevo che aveva 5 fratelli e Jo, era una semplice affermazione.

"Si.. " disse lui ridendo un poco.

Sorrisi sentendo la sua voce cambiare tono e animarsi.
Dopo le sue precedente parole mi sentivo più tranquilla a parlare con lui.

Buttai la testa all'indietro mentre una folata di vento fresco investì il mio viso.
In quel momento mi sentii più rilassata, ero quasi stanca, sicuramente per via di quei due cocktail.

"Tu, hai fratelli e sorelle?" Mi chiese.

Il mio corpo e la mia mente reagirono d'impulso.
Mi irrigidii.

In un solo momento tutta la tranquillità e la leggerezza svanirono, lasciando pieno posto alla paura, alla tristezza e al senso di colpa.

Mi sentii nuovamente persa senza mio fratello, una sensazione che mi aveva abbandonato nelle ultime due settimane, forse perché la mia mente era stata troppo impegnata a pensare ad altro.

Ero cresciuta con Ash al mio fianco, sempre e nonostante io fossi più grande di lui di due anni, Ash mi aveva sempre protetto e difeso.

Mi ricordai il suo sguardo quando mi trovò quella sera, in quel dannato vicolo, a terra, sanguinante.
Avevo visto un dolore indescrivibile di quelli che ti prendono tutto.

Un dolore che parte dalla centro del corpo e dell'anima.

Poi avevo visto rabbia, confusione e amore.
Quell'amore fraterno, profondo che viene fuori solo nei momenti peggiori.

Ora essere senza di lui era come essere senza un pezzettino di me, infondo lui era l'unica famiglia che mi era rimasta.

E il senso di colpa, proprio verso il dolce ragazzo che era seduto al mio fianco.

Non potevo dirglielo.. avrei rovinato tutto..
Io non volevo perdere anche lui.

"Si.. - dissi sincera - ho un fratello minore.."

Non sarei andata oltre per ora..

Rabbrividii mentre un'altra folata di vento più fredda raggiunse le mie gambe.

"Hai freddo?" Mi chiede Cam alzandosi dall'altalena e avvicinandosi a me.

Io annuii.

Cam arrivò davanti a me e si inginocchió, prese la scarpa destra e me la infilò con gentilezza, guardandomi dritta negli occhi.

Quando ebbe finito, mi prese per mano e aiutò ad alzarmi.
Si tolse la camicia e me la appoggiò sulle spalle.

Mi persi ad osservare il suo viso, era meraviglioso.

Il suo sguardo attento mentre mi posava la camicia sulle spalle, il suo sorriso non appena notò che lo stavo osservando.

Tenne le mani sulle mie braccia e io rabbrividii al suo contatto, nonostante ci fosse la sua camicia a dividerci.

Vidi il suo viso avvicinarsi al mio e mi morsi il labbro ansiosa.
Però Cam non andò verso le mie labbra, ma posò un dolce bacio sulla mia fronte.

Io sorrisi.

"Andiamo.." mi disse lui e poi iniziò ad incamminarsi verso l'uscita del parco.

Io lo seguii e non appena fui al suo fianco, presi la sua mano nella mia.

Una possibilità, solo una.

Cam insistette per guidare al mio posto,così gli consegnai le chiavi della mia macchina.

"Ancora una casa.." dissi io a Cam mentre lui guidava proseguendo nella via fino ad arrivare a casa di mia nonna.

Lui annuì.

"Questa?" Mi disse indicando la casa verde chiaro di nonna Maggie.

"Si.." lui parcheggiò lì davanti e io guardai l'ora nel display della radio.

2.45

Era tardi.

Scendemmo dalla mia macchina e io aprii il cancelletto.

"Tu come vai a casa?" Gli chiesi rendendomi conto solo ora di ciò.

"Vado a piedi, saranno neanche 20 metri.. tranquilla.." mi disse sorridendomi.

Io annuii e poi mi avvicinai lasciandogli un bacio sulla guancia.

"A presto.." gli dissi sorridendo mentre chiudevo il cancelletto lasciando Cam fuori sul marciapiede.

Lui si mise le mani in tasca e annuì.

"Spero molto presto.." disse dopo essersi allontanato da me.

Io risi e lo guardai andare via, sparire nel buio della notte, mentre il mio cuore si stava illuminando di una luce sempre più forte.

~~~~~~~~~~~

Eccomi, scusate il ritardo.

Vorrei dire una cosa che ritengo molto importante..

Non giudicate Sasha... non giudicate quello che dice, perché non è finita qui.

Aspettate e scoprirete.

Boh che dire.. solo con tre capitoli pubblicati avete raggiunto i 21K di visualizzazioni quindi meglio di cosi!

GRAZIE GRAZIE.

PUBBLICITÀ.

- @xho1124 - Con te.

A presto belle e ditemi che ne pensate.

Ciao

xoxome

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