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2. L'amore non fa per me.


Il giorno seguente mi svegliai ancora un po' scossa da tutte le sensazioni che stavo provando in quel periodo.
Era strano.

Io, che avevo sempre cercato di bloccare le mie emozioni, stavo provando dispiacere, dolore, paura e felicità allo stesso momento.

"Sasha, tesoro, cosa vuoi per colazione?" Mi chiese nonna Maggie mentre entravo in cucina e mi sedevo al tavolo di legno antico.

"Una tazza di caffè, grazie nonna.." le dissi sorridendo e spostando i lunghi capelli neri su una spalla.

Nonna Maggie era la mamma del padre di Ash, non del mio vero padre, ma mi aveva accolto e tenuto con lei come se fossi realmente sua nipote.
Quando eravamo piccoli, io e mio fratello passavamo molto tempo qui a giocare e io adoravo venire da nonna Maggie, perché ero al sicuro, da tutto.

"Sai che sei sempre la benvenuta, tesoro mio, ma come mai sei qui?" Mi chiese dolcemente posando la tazza davanti a me.

In effetti mi ero presentata il giorno prima senza avvisare e senza spiegarle il motivo per cui mi trovavo lì..
Avevo fatto tutto di fretta, avevo visto scappare mio fratello e mi ero subito sentita triste e abbandonata, così il giorno seguente ero subito partita per raggiungere casa di Jo, sicura di trovarlo lì e invece lui non c'era.

Non ero intenzionata a restare, ma vedere Jo a pezzi, mi aveva fatta sentire dannatamente in colpa, e nonostante non fossimo amiche da sempre, mi stava molto simpatica, era come se sentissi di dover riparare un po' il suo cuore, che mio fratello aveva infranto.
Magari sarei rimasta qualche giorno in più.

"Sono venuta a trovare una mia amica...mhh posso restare per un po'?" Le chiesi e ciò che ottenni fu un sorriso a 32 denti.

"Certo, sono sempre sola qua.." disse e mi si strinse il cuore.

Così mi alzai e la abbracciai, lei era stata come una seconda madre per me, le volevo un bene dell'anima.

"Grazie nonna.." dissi per poi lasciarle un bacio sulla guancia.

Finii il mio caffè pensando a cosa avrei potuto fare per tirare su di morale Jo.
Molte persone mi avevano detto che ero una ragazza divertente e ora non sapevo che fare, mi sentivo bloccata.

Magari avrei potuto esserle d'aiuto come sfogo, oppure avrei potuto chiamare Alexis e farla ridere un po'.
O forse avrei solo dovuto andarmene e tornare alla mia vita, ma c'era qualcosa che mi teneva lì.

Mi teneva fissa, inchiodata in quel luogo.
Quella sensazione che non avevo ancora identificato e che pian piano stava svanendo come un vecchio ricordo..

"Tutto bene?" Mi chiese Maggie.

Io annuii e poi ritornai in camera mia per cambiarmi.
Indossai una t-shirt e una felpa leggera, fuori pioveva.

Uscii di casa e dopo aver preso un ombrello percorsi a piedi la via finché non mi ritrovai nuovamente davanti a quella staccionata bianca.

Il tempo era strano in quel paesino, eravamo in pieno agosto e pioveva.

Arrivai sotto la veranda e mi tolsi il cappuccio della felpa grigia dalla testa e posai l'ombrello nel portaombrelli vicino all'entrata e come il giorno prima suonai il campanello.
Pochi secondi dopo la porta si aprì e la persona che mi ritrovai davanti non fu quella che mi aspettavo.

Il ragazzo era poco più alto di me, aveva i capelli quasi neri e due occhi azzurri molto chiari, sembravano quasi trasparenti.

"Ciao.." disse sorpreso sorridendomi.

Io sorrisi vedendo i suoi occhi luccicare.

"Ehy.." gli risposi io.

Cercai di capire chi fosse quel ragazzo, ma non l'avevo mai visto.

"Io, mhh, sto cercando Jo..."

Sembrava quasi la mia copia al maschile, era veramente strano vedersi davanti una persona che ha le tue stesse caratteristiche.

"Oh si, Jo è in camera sua.. io sono suo fratello maggiore, piacere Beau.." disse il ragazzo allungando una mano verso di me.

Io gliela strinsi e poi lui si fece da parte per farmi entrare.

"Tu devi essere un'amica di Jo?" Mi chiese poi dopo aver chiuso la porta d'entrata.

"Si, mi chiamo Sasha.."

Lui sorrise e mi indicò le scale.

"Sali fino in cima.. la sua camera è lì.." mi spiegò.

Io annuii e salii le scale osservando l'arredamento della casa.
Già il giorno prima avevo notato la bellezza e la semplicità della casa di Jo, ma guardando le foto appese ai muri, una bellissima sensazione di casa si insinuó nel mio cuore.

Continuai a salire e poco prima della fine della prima rampa mi fermai, catturata da una foto in particolare.
Riconoscevo il viso di Jo, ma i visi che la circondavano non mi erano familiari, a parte due.

Beau, il ragazzo che mi aveva accolto, stava ridendo con un ragazzo dai capelli biondi a me sconosciuto.
Proprio al fianco di Jo, c'era Cameron.

Quel ragazzo che con un solo e semplice sguardo mi aveva fatto sentire diversa.
Sorrisi e poi mi girai per finire di salire, ma mi scontrai contro qualcuno.

Sentii il mio piede sinistro scivolare dal gradino e per una frazione di secondo, sentii il mio corpo in bilico all'indietro.

"Attenta!" Urlò una voce maschile.

Cercai un appiglio, ma non lo trovai, fortunatamente due mani mi presero per i fianchi e mi attirarono verso l'altro, in salvo tra due braccia solide.

Alzai lo sguardo con il respiro accellerato e fissai il mio salvatore.

Quando lo riconobbi, restai impietrita, senza fiato.
Avevo le mani sul suo petto, mentre le sue mani erano rimaste salde sui miei fianchi.

"Che cosa ci fai qui?" Mi chiese Cameron sorpreso.

Io feci un sorriso tirato e cercai di tornare in me stessa.
Mi staccai da lui e lo superai arrivando al primo piano.

Lui mi seguì con lo sguardo e poi mi fissò aspettando una risposta.

"Grazie.." gli dissi per poi continuare le scale.
Non feci in tempo a finire le scale che
una mano mi prese il polso e mi girò.

"Non hai risposto.." mi disse osservandomi attentamente.

Cameron si passò una mano tra i capelli e poi mi squadrò dalla testa ai piedi.

"Sono qui per tua sorella Jo.."

"Ah.. - sembrò quasi deluso dalla mia risposta - dovrebbe essere in camera sua, ma per favore stai attenta è già abbastanza ferita.." disse piano e quelle parole, il dolce modo in cui le disse, mi permise di sentire e di capire quanto lui tenesse a sua sorella.

Mi ricordava così tanto Ash..

"Si, lo so.." dissi calma, cercai di non menzionare mio fratello, ero sicura che lui non sapesse esattamente chi ero.

Sorrisi e poi continuai finché non arrivai davanti ad una porta di legno chiaro, la aprii lentamente cercai Jo nella stanza..

Non c'era.

La stanza era completamente vuota.

Richiusi la porta alle mie spalle e nonostante sapessi di non dover curiosare, lo feci lo stesso, soprattutto dopo che notai l'intera parete ricoperta da disegni..

Mi avvicinai e notai che ogni disegno rappresentava... mio fratello.

Mi si bloccò il cuore.

Lei era così innamorata?

Tremai al ricordo di quella sensazione, mi ricordavo attentamente come mi ero sentita con Logan, forse io ero stata ancora più innamorata di così.

Scossi la testa e puoi uscii dalla stanza.
Tornai al piano terra e cercai Cameron.
Lo trovai in cucina, mentre beveva una birra.

"Una birra di mattino.." commentai ad alta voce.

Più stavo distante da lui, più mi sentivo sicura di me, era quando mi stava troppo vicino che sentivo tutte le mie barriere cadere e io non volevo che succedesse.

Dovevo tenermi alla larga.

Lui voltò il viso verso di me e sorrise.

"L'hai trovata?" Mi chiese cambiando argomento.

Io scossi la testa.

"No, la camera è completamente vuota.."

Non appena pronunciai quelle parole, gli occhi di Cameron si spalancarono, pieni di puro terrore.

"Cosa?" Mi chiese ancora, avvicinandosi e superandomi.

Io lo seguii fuori dalla cucina e lo osservai mentre saliva le scale a passo svelto..

"Cameron.." cercai di dire ma lui mi bloccò.

"Chiamami Cam.."

Poi sparì su per le scale e io restai ferma immobile.
Lo aspettai senza sapere cosa fare, infondo ero venuta per tenere compagnia a Jo e lei non c'era.

Non mi sembrava corretto girovagare in casa altrui.

La porta d'entrata alle mie spalle si aprì cigolando, mentre io mi guardavo intorno.
Io mi voltai e vidi Jo con una conotta bianca appiccicata addosso dalla pioggia.

I capelli dorati erano bagnati e le incorniciavano il viso mentre da alcune ciocche cadevano delle gocce d'acqua.

Stava letteralmente tremando, mi avvicinai e la tirai dentro.

"Cam!" Urlai mentre la portavo nel bagno vicino alle scale che avevo notato prima.

La feci sedere sulla tavoletta del wc e la avvolsi in due asciugamani.
Jo mi sorrise e mi ringrazió e poi iniziò ad asciugarsi.

In quel momento alle mie spalle arrivò Cam che entrò di fretta, sembrava furioso, ma appena vide sua sorella i suoi lineamenti si rilassarono,così come le mani chiuse in due pugni si aprirono.
La sua rabbia sparì,rimpiazzata dall'affetto e dall'amore.

Cam fece due passi avanti e si accovacciò di fronte a lei.

"Non farlo mai più! Mi hai spaventato..." le disse con dolcezza Cam, facendomi sentire un'estranea.

Lei annuì e gli sorrise per tranquillizzarlo, ma per un solo istante notai qualcosa nel suo sguardo, mi sembrò che stesse nascondendo qualcosa.

"Vado a farmi una doccia, Cam tieni compagnia a Sasha per piacere, arrivo subito..." spiegò Jo e poi uscì dal bagno.

Io la seguì con lo sguardo e poi mi voltai verso Cam.

"Stai bene?" Gli chiesi.

Mi sentivo strana, perché non lo conoscevo sul serio, l'avevo incontrato il giorno prima, ma la cosa inspiegabile era che mi sentivo come se lo conoscessi da una vita intera.

Ero a casa loro e avevo assistito ad un momento molto intimo tra fratello e sorella, mi sentivo in qualche modo di troppo, ma allo stesso tempo non volevo essere altrove, nonostante il motivo di tutto ciò mi fosse ancora oscuro.

Non avevo mai avuto problemi a relazionarmi con le persone, ma mi ero sempre spinta oltre sapendo perfettamente che quelle persone non avevano nessuna importanza per me.

Solo poche persone erano importanti per me e avevano guadagnato la mia fiducia in anni.
Con gli altri mi ero sempre chiusa in me, mostrando la parte più finta di me.

Sapevo che era sbagliato, ma la paura aveva sempre agito per me.

"Si, è che non l'ho mai vista più distrutta di così e questo distrugge anche me."

"Mi spiace.." dissi sinceramente.

Uscimmo dal bagno e Cam andò verso la cucina, e io lo seguii.

"Se solamente avessi tra le mani quello stronzo.. vorrei fargli sentire tutto il dolore che le ha provocato.." disse Cam dopo avermi offerto un bicchiere d'acqua.

Io mi bloccai, lui non sapeva che Ash era mio fratello ed ero sicura che Jo, non volendo neanche pronunciare il suo nome, non glielo avesse detto.

Non sapendo cosa fare annuii mentre il senso di colpa stava prendendo lentamente il sopravvento.

"Cambiando argomento - disse Cam sedendosi di fronte a me - come hai conosciuto mia sorella...?" mi chiese sorridendomi.

Lo osservai non sapendo cosa rispondere, ma sopratutto mi bloccai di fronte a quel sorriso.

Era veramente un bellissimo ragazzo.

I suoi capelli sembravano disordinati a regola d'arte, mentre i suoi occhi erano luminosi.
Era tremendamente bello.

"A Chicago, ci siamo incontrate in un bar.." dissi cercando una scusa abbastanza credibile.

Lui annuì e poi si preparò a fare un'altra domanda, ma io lo bloccai.

"Tu invece che cosa fai nella vita?"

Non volevo continuare a parlare di me e di Jo avevo paura di sbagliare qualcosa e rivelare troppo.
Mi sembrava giusto che fosse Jo a dirgli la verità su di me, in fondo era suo fratello e io lo conoscevo solo da un misero giorno.

"Frequento Geologia all'università.. tu?" Sembrava veramente interessato a sapere qualcosa su di me.

"Faccio l'impiegata in un'azienda giornalistica, ma punto a diventare una giornalista vera e propria.." gli dissi sorridendo, mi piaceva veramente tanto l'idea di andare sul luogo dell'accaduto e descrivere il tutto nei minimi dettagli e magari vedere il mio articolo su un giornale famoso.

"Wow sei ambiziosa.."

"Si è una delle mie tante qualità.." dissi con tono altezzoso scherzando e provocando la sua risata.

"Mi piacerebbe conoscere tutte le tue qualità.." disse Cam con voce più roca.

E per la prima volta mi sentii in imbarazzo.
Non sapevo cosa intendesse lui, ma il modo in cui lo disse mi fece arrossire, nonostante non avessi mai avuto nessun problema a spingermi oltre il limite.

Era una parte di me, quella maliziosa, coraggiosa e intraprendente, solamente non sapevo se quella era la vera me.

"Ti stupiró.." gli risposi a tono.

Non avevo intenzione di fare la parte della ragazza indifesa che ha bisogno di essere salvata, io non ero così.

Per un secondo vidi un luccichio nei suoi occhi, ma poi la strana magia che si era creata tra noi venne interrotta dall'arrivo di Jo.

"Sasha vuoi salire in camera mia?" Mi chiese sorridendo Jo.

"Si, così possiamo chattare con Alexis che voleva salutarti!" Le spiegai alzandomi.

"Certo, mi manca anche lei.." mi spiegò Jo sorridendo, poi uscì dalla cucina aspettandosi che la seguissi, ma prima di raggiungerla, guardai ancora una volta suo fratello.

Con un solo sguardo i nostri mondi entrarono ancora in collisione creando milioni di scintille.

"Ciao Sasha.. " disse Cam sorridendomi per poi passarsi una mano tra i capelli.

"Ciao Cam.. " risposi e poi uscii dalla stanza, sentendomi sempre più su di giri e soprattutto sempre più esposta..

Tutto quello grazie a lui..

Mi veniva da ridere solamente pensando a quelle cose, mi sentivo come un'adolescente innamorata e sapevo che quella sensazione non portava a nulla di buono.

Ma non avrei lasciato che prendesse il sopravvento.
Sapevo che l'amore faceva male, sapevo che l'amore non era cosa per me.

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Buona sera a tutte!

Ho appena pubblicato il secondo capitolo con solo due giorni di distanza dal primo!

Sto migliorando ahahha!

Che dire non penso che molte di voi fossero a conoscenza di alcuni aspetti del carattere di Sasha.. e spero di riuscire a descriverla meglio, così che tutti la possiate capire!

GRAZIE PER I COMMENTI POSITIVI, SONO FELICE CHE VI SIA PIACIUTA L'IDEA DI SCRIVERE SU Sasha e Cam, PERCHÉ COME HO GIÀ DETTO avevo paura che scriver e ancora su JO E ASH fosse RIPETITIVO!

Per chi non avesse capito, questo è quello che succede in contemporanea con il capitolo 30 di Drogata di te.

Grazie ancora, a presto belle.

DITEMI SEMPRE CHE NE PENSATE!

xoxome

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