16. Non avevo altra scelta.
"Sasha? Mi senti?.." la voce sembrava piatta, spenta e totalmente lontana da me, ma la sentivo non chiaramente ma sì.
Un assurdo prurito alla mano destra mi fece aprire gli occhi di scatto e non mi fermai neanche a capire cosa fosse successo, dove fossi o qualunque altra cosa..
Mossi velocemente la mano sinistra verso la destra e mi grattai il palmo provocandomi finalmente un po' di sollievo da quel prurito.
"Allora sei sveglia.." voltai lo sguardo verso la voce e vidi Alexis inginocchiata al mio fianco.
Mi guardai intorno con la fronte accigliata.
Com'ero finita stesa sul pavimento grigio, tra l'altro lurido, dell'ufficio?
Feci forza sui gomiti e mi alzai a sedere.
Non appena feci questa poco avventata azione un dolore lancinante mi colpì alla testa.
Portai una mano sul punto dolorante accorgendomi che era solamente un maledetto mal di testa.
"Come stai?" Mi chiese Alexis piano posando una mano sulla mia spalla.
"Cosa è successo?" In quel preciso istante non mi ricordavo quello che era accaduto.
Sentivo solo il dolore alla testa e questa sensazione di spossatezza.
Alexis alzò lo sguardo involontariamente verso il computer che stava sulla mia scrivania e io la seguii pentendomi subito dopo della mia azione.
La foto era stata aperta e ora era lì luminosa che mi fissava.
Logan e Robin.
L'uomo che aveva ucciso il mio cuore, e l'uomo che mi aveva abbandonato.
Mi alzai con fatica dal pavimento con l'aiuto di Alexis.
Finalmente distolsi l'attenzione da quella foto e mi guardai intorno.
Praticamente tutto l'ufficio si era radunato vicino alla mia scrivania per vedere cosa fosse successo.
"Sto bene, grazie.." dissi con voce scossa.
In realtà stavo tutt'altro che bene, e non perché ero appena svenuta o perchè mi girava la testa.
Era il mio cuore a non stare bene.
Non riuscivo a sopportare quello che avevo scoperto.
Mio padre e Logan erano gli argomenti più dolorosi della mia vita e ora che avevo scoperto che in qualche strano modo c'entravano l'uno con l'altro non mi sentivo affatto meglio.
Quando tutti tornarono al loro lavoro mi sedetti sulla sedia girevole ancora scossa dalla notizia che avevo appreso.
"Vado a prenderti un bicchiere d'acqua ok?" Mi chiese Alexis e io annuii ringraziandola.
Cosa avrei dovuto fare ora?
Logan e mio padre erano restati in contatto?
Si frequentavano ancora?
Logan sapeva che io ero la figlia dell'uomo che l'aveva salvato da bambino?
Mio padre sapeva che il bambino che aveva salvato aveva distrutto sua figlia?
Impossibile.
Come potevano saperlo?
Alexis mi passò il bicchiere d'acqua e mi guardò con sguardo preoccupato..
Sapevo che quando faceva così voleva dire qualcosa, ma aveva paura della mia reazione.
Quando finii di bere posai il bicchiere sulla scrivania e le dissi.
"Spara, qualunque cosa tu abbia da dire dimmela, voglio sapere.."
Lei mi guardò e annuì anche se poco convinta.
"Ho sempre pensato che avresti fatto meglio a denunciarlo, ma tu non hai mai voluto e io non ti ho mai contraddetto, ma.."
"Lui è sparito, Alexis, mi ha mollata là e non è mai più tornato.. come facevo a denunciarlo se sapevo solo il suo nome.. ho scoperto ora dopo 5 anni che si chiama Eastwood di cognome!"
"Okay, non ti alterare, capisco.. credi che ora cambierebbe qualcosa?"
Non lo sapevo.
Girai ancora lo sguardo verso quella maledetta foto.
Mi vennero i brividi, lui era sempre così bello, mi venne in mentre quando lo vidi per la prima volta e quanto restai fulminata dalla sua bellezza.
*Flash-Back*
"Ragazze siete sicure che questo posto vada bene?"
Guardai le mie due amiche sedicenni che mi stavano trasportando in un pub per maggiorenni con in mano documenti falsi.
"Sasha muoviti! E non rompere! Ci divertiremo!" Disse Jessica facendo schioccare le sue labbra dipinte di un rosso fuoco.
Sarah rise insieme a Jessica e io arresa mi lasciai trasportare.
Avrei dovuto restare a casa con Alexis, ma non sapevo tutto ciò che sarebbe successo dopo l'entrata in quel pub.
Avevo paura, e se avessero scoperto i documenti falsi?
E se là dentro avremmo incontrato qualcuno di poco affidabile?
Come avremmo fatto?
Stranamente ci lasciarono entrare e io guardai i miei piedi imbarazzata e impaurita finché non ci sedemmo ad un tavolo.
Solo allora osai alzare gli occhi per osservare quel pub.
Il posto era buio, con della musica rock di sottofondo, cameriere in minigonna ed un sacco di uomini troppo adulti per noi.
In quell'istante mentre mi persi ad osservare tutta la gente stravagante che c'era lì dentro, la porta sbatté attirando la mia attenzione.
Entrarono quattro ragazzi, sembravano appena usciti da un set cinematografico, ma solo quello al centro attiró subito la mia attenzione.
Indossava una camicia bianca sbottonata e dei jeans scuri.
I capelli erano castani chiari e i suoi occhi nocciola.
Probabilmente si sentì osservato, dato che sia io che Jessica e Sarah lo stavamo osservando sbavando, infatti si girò verso di noi.
Posò lo sguardo sulle mie due appariscenti amiche e non soddisfatto passò a me.
Mi nascosi abbassando la testa e cercando di coprirmi con la felpa nera che indossavo, ma non servì a nulla.
Infatti poco dopo vidi due mani posarsi sul nostro tavolo proprio di fronte a me.
Alzai lo sguardo dalla mia bibita e risalii fino ad incontrare quei due occhi nocciola.
"È un piacere conoscerti, sono Logan.." disse il ragazzo tenendomi una mano.
Io deglutii e poi allungai una mano per stringere la sua.
"Sasha, piacere..."
Lui era stato fulminante, bellissimo e mi aveva totalmente resa incapace di pensare ad altro se non a lui, se solo avessi saputo.
*Fine Flash-Back*
E cosa avrei potuto fare dopo 5 anni?
Tutta quella storia era il mio passato, ma nonostante ciò sembrava proprio non voler passare e lasciarmi in pace.
Era cambiato?
Cosa faceva adesso?
Era fidanzato?
Nulla avrebbe potuto cancellare Logan dalla mia vita, dai miei ricordi e dal mio passato.
Solamente perché prima della parte brutta, lui mi aveva regalato dei bellissimi ed indimenticabili momenti.
Era stata una storia normale, romantica.
Era stato il mio primo amore, e non avrei mai potuto dimenticarlo.
Ma perché ora stava tornando tutto a galla?
Pensavo di averci messo un punto fermo, invece più ci pensavo e più mi ricordavo dei nostri momenti.
Di quando mi baciava, di come si era preso cura di me, di come mi aveva resa più sicura, di quando diceva di amarmi.
Lo fissai nella foto finché Alexis decisa chiuse la pagina internet, chiudendo momentaneamente il mio passato.
"Io credo che tu debba andare a casa a rilassarti, almeno per oggi.. ti copro io con Mary tranquilla.." mi disse Alexis facendo su la mia borsa e la mia giacca.
Io annuii.
Magari un bella dormita avrebbe tolto tutta questa strenuante pressione dovuta a questa scoperta.
Avrei potuto spegnere tutto, e in quel momento ne avevo realmente bisogno.
Mi alzai e indossai velocemente la mia giacca.
"Fai attenzione in macchina, passo da te appena esco.." queste furono le ultime parole di Alexis che sentii accompagnate da un sorriso rassicurante prima che l'ascensore si chiuse togliendomi la visuale.
Guidai lentamente e distrattamente, ma per fortuna arrivai a casa.
Aprii e subito andai in camera mia.
Mi sentivo così vuota in quell'istante.
Percepivo quello che accadeva intorno a me, ma non lo sentivo davvero.
Le azioni che feci prima di addormentarmi troppo stanca per fare altro, furono meccaniche e fin troppo uguali.
Ma questo era quello che facevo nella vita, andavo a casa, dormivo, andavo al lavoro.
Dov'era nascosta la Sasha imprevedibile, intrigante e felice?
In quel momento non riconobbi me stessa.
Chi ero diventata?
Non riuscii a darmi risposta divagando troppo tra il mare di problemi.
Mentalmente senza forze mi addormentai sperando con tutta me stessa di riuscire a superare tutto quanto.
***
I miei sogni, o meglio dire incubi, furono abitati da Logan e Robin, nonostante volessi dimenticarmi di quella faccenda almeno durante la mia dormita.
E invece no.
Sognai ogni qualunque collegamento tra mio padre e Logan.
Li sognai come vicini di casa e arrivai pure a sognare che mio padre lo avesse adottato e cresciuto come suo figlio.
Cosa non assolutamente vera, no?
Ma infondo come facevo io a saperlo?
Mi alzai a sedere e notai che erano appena passate le due di pomeriggio.
Mi passai una mano sul viso e poi tra gli indomabili capelli neri.
Se solo mio padre avesse saputo...
Aspetta.
In quel momento mi assalii un dubbio che mi tolse il fiato.
Mio padre era consapevole di avere una figlia?
Spalancai gli occhi scioccata, come avevo fatto a non pensarci?
E se Elizabeth non gliel'avesse mai detto?
Infondo aveva fatto credere a tutti che io fossi figlia del padre di Ash fino alla mia adolescenza...
Lui non sapeva.
Non mi aveva mai cercata, né conttata perché non sapevo nemmeno della mia esistenza.
Questa doveva essere l'unica spiegazione, o per lo meno fu l'unica spiegazione razionale che mi venne in mente.
Da quello che avevo letto, dal suo lavoro, sembrava una persona gentile e dolce non poteva avermi abbondanata senza neanche cercarmi in 21 anni di vita!
Non poteva!
Strinsi gli occhi per fermare le lacrime e mi passai le mani sugli occhi per scacciarle.
Magari lui sapeva e non aveva mai voluto avere niente a che fare con la figlia sfortunata..
Perché nella mia vita non avevo mai avuto niente di normale!?
Non avevo mai preteso troppo, solo una madre non alcolizzata, una madre che non mi picchiava, il mio vero padre presente, e che il mio primo amore non mi avesse maltrattata.
Mi sentivo come la piccola Sasha, indifesa.
In quel momento ero vulnerabile su tutti i fronti e nessuno avrebbe potuto tirarmi fuori da quel buco nero in cui stavo lentamente sprofondando.
Così decisi direttamente di affondare da sola.
Mandai un messaggio ad Alexis dicendole di essermi ammalata e chiusi la porta a chiave.
Non volevo nessuno.
Fu così che passai il resto della settimana.
Chiusa in casa fingendomi malata e a fare qualunque cosa pur di non pensare ai demoni del mio passato e della mia vita.
Credevo di essere andata avanti, di aver superato tutto, ma quello che avevo scoperto mi aveva afferrata e fatta di nuovo annegare in tutta la mia sofferenza.
Cosa avevo di sbagliato?
Ogni volta pensavo, mi illudevo che ogni cosa fosse migliorata, mi illudevo di potermi tranquillizzare e invece tornava tutto ad abbattermi inesorabilmente.
Furono dei rumorosi colpi alla porta a svegliarmi la Domenica mattina.
Alexis aveva provato ad entrare in settimana,ma pensavo che ormai si fosse arresa.
Cercai di pensare a chi potesse essere.
Mi venne subito in mente Cam, ma lui non sapeva niente di quello che era successo in quella settimana, era impossibile.
Scossi la testa sfrustrata.
Mi alzai a fatica dal letto e mi trascinai letteralmente all'entrata facendomi una coda veloce per non far vedere quanto i miei capelli fossero sporchi e ingarbugliati.
Prima di aprire mi diedi un'occhiata allo specchio e niente.
Riconobbi di non essere nella mia miglior forma, ma non mi importò.
Chiunque fosse lì fuori mi avrebbe guardato, fatto qualunque cosa fosse venuto a fare e sarebbe tornato da dov'era facendomi tornare nel mio rifugio per ancora un po' di tempo.
La mia maglia era sporca di cioccolato e avevo un buco nei pantaloni.
Lasciai perdere distogliendo lo sguardo e facendo girare la chiave nella serratura per tre volte, mente i colpi al di là della porta non avevano intenzione di finire.
"Un attimo!" Urlai già alterata con chiunque fosse dall'altra parte.
Stavo così bene nel mio letto!
Tolsi la chiave e la ributtai con le altre sul tavolino all'entrata.
Poi aprii la porta e per poco non svenni ancora una volta.
Avrei tanto voluto vedere davanti a me Alexis, Cam, mio fratello, o anche solo un banale fattorino, ma invece la persona che mi ritrovai davanti mi lasciò senza fiato.
Mi aggrappai con due mani alla porta per non svenire.
Sentivo la testa girare e il cuore battermi così forte che ebbi paura che mi uscisse dal petto.
"Ciao, Sasha.." la sua voce non era cambiata neanche un po', era solo più roca e adulta.
Io deglutii e poi cercai di ritrovare la voce.
"T-tu cosa ci fai q-qui?" Balbettai tremando dalla testa ai piedi.
Lui sorrise decretendo la mia condanna a morte.
Tutto ciò a cui pensavo era..
Perchè era lì?
E sapevo che per ottenere una risposta avrei dovuto farmi da parte, lasciarlo entrare in casa mia e così facendo riaprire le porte del mio passato, ma avevo avuto altra scelta?
~~~~~~~~~~~
Buona sera!!!
Io beh non so proprio cosa dire.
Scrivere questo capitolo è stato uno strazio, soprattutto perché in questi giorni sono super sensibile e piango per ogni cosa!
Ammetto che scrivere questo capitolo con le canzone di Lana del Rey, non è stata una cosa utile...
Anyway!
Spero vi sia piaciuto.. e spero di avervi lasciato la voglia di leggere il capitolo successivo!!
Vi ringrazio infinitamente per tutte le visualizzazioni, i commenti e i voti.
Non mi deludete mai, e mi sostenete sempre!
Grazie mille.
Io volevo dedicare questo capitolo alla mia meravigliosa amica Domiziana, che spero stia leggendo!
Bene dopo ciò posso uscire di scena e aspettare i vostri insulti per avervi lasciato così, ma ormai mi conoscete no?
Bye, chicass
xoxome
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