14. Senza di te.
"Ora non hai più nessuna scusa.. devi raccontarmi ogni cosa! Insomma Sasha sei praticamente sparita per una settimana intera! Io non sono come Mary, lei sarà anche il nostro capo, ma è una stupida. Secondo te io devo credere che sei stata malata per un'intera settimana!??"
Cercai di trattenermi dal ridere.
Alexis non faceva che parlare, parlare e parlare da tutto il giorno.
Le misi una mano sulle bocca per fermarla.
"Tra dieci minuti finiamo ok? Poi ti racconto.. ce la fai a resistere?" Lei annuì e poi sorrise.
Sollevata le tolsi la mano dalla bocca e le consegnai un plico di documenti da consegnare al capo.
Alexis li prese riluttante e dopo avermi guardato con il suo sguardo da sai-che-devi-dirmi-tutto se ne andò lasciandomi da sola.
Era da tutta la mattina che Alexis veniva alla mia scrivania portando falso materiale solo per chiedermi dove ero sparita la settimana precedente..
E sì, forse avrei dovuto chiamarla e spiegarle tutto, ma non ce l'avevo fatta, ero stata così presa da Cam.. e dalla sua gentilezza, da Cam e dai suoi baci, da Cam... e...
Basta!
Ora era Lunedì e dopo una settimana di colazioni a letto con il proprio fidanzato tornare a lavorare era stato uno strazio.
Cam era partito da ormai un giorno e 6 ore e a me sembrava un'eternità.
Il mio capo, Mary aveva accettato tranquillamente la notizia che ero malata e mi aveva lasciato a casa, ma ora ero tornata alla vita reale.
Questa era la mia vita, avevo il mio obiettivo e per quanto la settimana precedente fosse stata bella sapevo che non era reale, era solo un sogno e io dovevo farmene una ragione.
Guardai le lancette scoccare sulle 6 di pomeriggio e poi insieme al resto dell'ufficio mi alzai dalla mia scrivania per uscire da quell'inferno.
Non ero mai stata un' impiegata modello, di quelle che restavano anche dopo le 6 per finire il lavoro, ma forse perché io odiavo il lavoro che facevo lì dentro.
Io non volevo stare rinchiusa in quelle quattro mura per sempre, era più forte di me.
Volevo vivere le notizie, viverle sulla mia pelle, uscire, andare, vedere, essere parte di qualcosa.
Sembrava che quel mio sogno si stesse allontanando sempre di più. Sapevo che in ogni lavoro bisognava fare la gavetta, bisognava partire dal basso per arrivare in alto in ogni cosa.
Ma sembrava che la mia scalata non finisse più.
Era ormai da un anno e mezzo che lavoravo lì. Avrei tanto voluto passare al livello successivo.
"Allora?!" La voce squillante di Alexis non mi lasciò altro tempo per rimuginare sulla mia miserabile carriera.
Anzi mi trasportò in un altro settore dei miei pensieri.
Non che i pensieri su Cam fossero tutti rose e fiori, ma erano sicuramente migliori..
Mi strinsi nella giacca di jeans riparandomi dal un leggero vento. Ormai era più di metà Settembre e a Chicago veniva presto l'inverno.
Alexis mi scosse il braccio riportandomi alla realtà.
"Sasha ci sei?" Mi chiese e io annuii così lei andò dall'altra parte della mia macchina.
Io infilai la chiave e la aprii.
Non appena mi sedetti, Alexis mi rubò le chiavi di mano e mi guardò con quei suoi enormi occhi oceano in attesa di spiegazioni.
Io sosprirai arrendendomi e iniziai a spiegarle tutto.
"Sai la settimana scorsa quando ti ho parlato di quella sensanzione.. quando tu non mi hai trovato la stessa Sasha di sempre..?" Mi fermai per capire se avesse compreso di cosa stavo parlando e quando lei annuì io continuai.
"Ecco beh.. mi sentivo così per un ragazzo.. si chiama Cameron, è uno dei fratelli di Jo.."
"Wow quindi quando dicevi che ne volevi conoscere uno facevi sul serio eh?" Disse lei sogghignando.
Le diedi una leggera pacca sulla spalla.
"Smettila, sono seria.. questa volta non è come tutte le altre.."
Alexia socchiuse gli occhi e dopo essersi passata una mano tra i capelli biondi come il sole mi guardò e iniziò a ridere.
Non una piccola risata, ma una risata vera.
Io la guardai senza capire.
"Cosa c'è da ridere?" Le chiesi indignata. Io le stavo raccontando una cosa importante e lei rideva.
"Scusa, scusa - disse lei mettendosi una mano sulla bocca per fermare la sua risata - è solo che ho appena capito ogni cosa.. ed è così esilarante che tu ti sia innamorata di nuovo! Era ora.. "
"Aspetta cosa? Che stai dicendo? Come fai a sapere che sono innamorata di lui?"
"Frena frena, anche un cieco lo vedrebbe.. è solo strano perché due mesi fa continuavi a ripetermi che odiavi l'amore, che non serviva! Insomma hai sfruttato il povero Andrew per un anno intero e lui si lasciava usare solo perché era ed è innamorato di te, e tu niente. E ora sei cotta come una mela.."
"Non si dice cotta come una mela.." le dissi guardandola male, ma lei mi fermò mettendo un dito sulla mia bocca.
"Fa lo stesso, hai capito cosa intendo no?"
Io alzai gli occhi al cielo e poi annuii.
Quella ragazza era incorreggibile, ma era fantastica così.
"E poi non ho usato Andrew, lui era ben consenziente, solo che non provavo niente per lui.." ribattei cercando di difendermi in qualche modo.
Mi aveva fatto sentire in colpa utilizzando il verbo usare, come se ad Andrew non fosse piaciuto venire a letto con me!
"Si, ma non ti sei mai accorta che lui era perso per te Sasha! La parola amore non esisteva nel tuo vocabolario da anni, non dopo Logan. Cosa ha fatto questo ragazzo per ridurti così?" Mi chiese e poi sorrise al suo riflesso nello specchietto.
"Come ho fatto a non accorgermene prima?" Aggiunse a bassa voce parlando tra sé e sé.
Cosa ha fatto questo ragazzo per ridurti così?
Ha solo visto la vera me, nessuno ci aveva fatto caso dopo Logan, pensai.
"Lui mi ha solo fatto capire alcune cose.. - dissi piano e poi allungai una mano per farmi ridare le chiavi - ora sei soddisfatta?" Le chiesi e lei dopo averci pensato due secondi annuì e poi finalmente mi ridiede le chiavi.
Misi in moto la macchina e guidai fino a casa di Alexis.
"Vuoi entrare? Ordiniamo una pizza e mangiamo insieme ti va?" Mi chiese Alexis non appena parcheggiai vicino al suo appartamento.
In realtà avevo voglia di stare un po' sola, ma sapevo che senza compagnia avrei pensato solo a Cam e a quanto mi mancasse quindi decisi di no.
"Certo!" Dissi sorridendo.
Scendemmo dalla macchina e io seguii Alexis nel suo appartamento.
Non appena misi piede in casa mi ricordai di quando appena finito il liceo Alexis, con tutte le mance accumulate in 4 anni da cameriera, aveva deciso di prendersi un appartamento e mi aveva chiesto di aiutarla ad arredarlo.
Senza dubbio si vedeva il mio tocco in quella casa.
Alexis buttò la borsetta e le chiavi sul tavolino di legno d'acero nell'entrata e poi andò in cucina tirando fuori due calici, versandoci poi del vino bianco fresco.
Mi sedetti sullo sgabello nero vicino all'isola della cucina e bevvi un sorso del vino.
"Mmh buono.." dissi e Alexis mi sorrise annuendo.
"È quello che hai lasciato tu dall'ultima volta.." mi disse posando i calice di fianco a sé.
Stavo per dirle qualcosa riguardo al quel buonissimo vino che avrei dovuto riportarmi a casa, quando il suo telefono vibró al suo fianco,lei lo prese in mano e lo sbloccó leggendo il messaggio.
Io la osservai e la vidi mordersi il labbro inferiore mentre sorrideva.
E allora capii tutto.
Una sola parola.
George.
Cercai di trattenermi dal ridere vedendo le sue guance rosse e i suoi occhi luminosi.
Quando posò il telefono di nuovo al suo fianco, mi guardò e dopo aver notato il mio sguardo indagatorio prese velocemente il bicchiere e se lo portò alla bocca.
"Quindi come vanno le cose con George?" Alexis sputó il sorso di vino che aveva bevuto nuovamente nel bicchiere e in quel momento non riuscii più a trattenermi dal ridere.
"Come fai a sapere che era lui? No perché non era lui, hai pensato male."
La conoscevo troppo bene, era una brava bugiarda, ma quando si metteva subito sulla difensiva così..
"Quindi tu puoi indagare tranquillamente nella mia vita privata, ma io no?" Le dissi portandomi il bicchiere alla bocca per bere un altro sorso di vino.
"Tu non puoi perché non ho nessuna vita privata, sai come sono fatta.." mi disse tranquillizandosi.
Oh lo sapevo com'era fatta, era fatta proprio come me, beh la me prima di Cam.
Il telefono vibró ancora e lei non lo guardò nemmeno.
Io la osservai e dopo altri quattro messaggi, il telefono iniziò ad emettere una delle canzone preferite di Alexis.
Lei guardò il telefono e poi bevve altro vino senza considerarlo.
"Dovresti rispondere.." le dissi sorridendo.
Lei scosse la testa "Non è niente d'importante.."
Il suo telefono finì di suonare, ma ricominciò subito dopo.
Alexis sbuffó e poi rispose.
"Cosa vuoi George.." disse brontolando.
Feci finta di non stare a sentire, ma Alexis non parlò molto, se qualche si, no e forse potessero chiamarsi parlare.
Ripose il telefono dopo poco e mi guardò.
"I ragazzi ci hanno invitato al Cobain sta sera ti va?" Mi guardò mentre cercava nella sua rubrica il numero della pizzeria.
Mi avvicinai.
"Vengo solo se mi parli un po' di te e di George... ci stai?"
"Chi sei tu? Sei la mia migliore amica o cosa? Questo è un ricatto bello e buono, sai che odio uscire senza di te!" Disse Alexis sbuffando e tirandomi una piccola pacca sulla spalla.
"Sei costretta Alexis!" Le dissi dandole una piccola spinta con il fianco.
"Eh va bene.. ma prima - disse portandosi il telefono all'orecchio nuovamente - che pizza vuoi?"
***
"Eccoli là!" Disse Alexis al mio orecchio per farsi sentire sopra la musica.
Io mi guardai intorno senza vedere nessuno dei nostri amici...
Alexis mi prese per un polso e mi trasportó ad un tavolo a lato della pista.
"Eccolee qui, le nostre ragazze.." disse George mettendosi tra me e Alexis e circondandoci le spalle con le sue braccia.
Io risi e fu veramente strano vedere Alexis scostarsi senza salutare George.
Mi era sembrata che la settimana prima fossero entrati molto in sintonia dato che mi aveva lasciata sola al pub.
Guardai George e lui alzò gli occhi al cielo.
"Che cosa ha quella ragazza ora?!" Disse frustrato guardando me.
Io alzai le mani in segno d'arresa, Alexis mi aveva raccontato alcune cosette, ma era stata vaga e questo era la prova che non mi aveva detto tutto. Doveva essere successo qualcosa che si era tenuta per sé.
Io feci cenno a George di seguirla e lui dopo avermi baciato la guancia andò verso di lei.
La musica quella sera sembrava più alta del solito, ma forse perché non venivo al pub da un po'.
"Ehy Sasha!" Mi girai verso la pista e vidi arrivare Luke, Mike, Andrew, Ruby e Daisy.
Abbracciai Luke, Mike e anche Andrew anche se in modo più impacciato.
Mentre rivolsi solo un cenno a Ruby e Daisy.
Non riuscivo proprio a capire perché Luke, George e Mike le avessero perdonate e avessero permesso loro di restare nella nostra compagnia.
Luke insisteva che si erano pentite e scusate, ma per me restavano sempre due vipere maledette.
Avevano fatto molto male ad Ash e a Jo e io non credevo alla loro finta faccia.
"Hai sentito Ash?" Mi chiese Luke e io scossi la testa.
Era partito quasi due settimane prima e io non l'avevo più sentito.
"Tu?" Chiesi a Luke, ma lui non mi sentì, troppo intento ad osservare qualcuno in pista.
Gli diedi uno scossone.
"Cosa?" Mi richiese lui subito dopo.
"Ti ho chiesto se tu l'hai sentito..." gli ripetei più vicino per farmi sentire, e Luke annuì.
"Si, mi ha mandato un messaggio due giorni fa, ma sai com'è fatto no?" Luke rivolse di nuovo lo sguardo verso la pista.
Oh si, sapevo come era fatto.
Praticamente era telegrafico nei messaggi e in tutto il testo.
Per sapere qualcosa dovevi bombardarlo di domande e non sempre funzionava..
Bevvi un sorso del drink che il cameriere aveva posato sul tavolino per me e poi seguii curiosa lo sguardo di Luke.
Non riconobbi nessuno finché i miei occhi incontrarono dei capelli rossi.
Luke stava realmente osservando Ruby?
Lei stava ballando, se muovere il sedere sul davanti dei jeans di un ragazzo si potesse chiamare ballare, e Luke la stava osservando quasi arrabbiato.
Stava sicuramente succedendo qualcosa!
Perché nessuno mi diceva queste cose!
Ero sempre stata la regina del gossip e ora mi ritrovavo all'oscuro di tutto.
Bevvi un altro sorso del drink e mi guardai un po' intorno, finché in un angolo della sala, vidi Alexis appoggiata contro il muro e davanti a lei George.
Mi girai per vedere meglio.
Alexis sembrava molto, molto arrabbiata.
Tutti sapevamo che avere Alexis arrabbiata contro non era mai una bella cosa.
Infatti spinse George lontana da lei e scappò via da lui, George la inseguí nella folla e quando la prese la voltò e la baciò come se fosse l'ultima perso a sulla terra.
E nulla poté fermare i miei pensieri.
La mia testa andò dritta da un ragazzo dai capelli castani e due occhi nocciola che mi aveva riportato alla vita.
Mi mancava da morire e io non sapevo come fare.
Era partito da quasi due giorni ormai e già mi mancava tremendamente.
Distolsi lo sguardo finii il mio drink velocemente.
"Cosa ci siamo persi?" Sentii la voce di Alexis alle mie spalle e quando mi girai la vidi mano per mano con George.
Fu scioccante vederli così intimi, si erano sempre odiati a morte e ora..
Ma quello che mi sconvolse di più furono i loro sguardi.
Entrambi avevano un luccichio negli occhi mentre si guardavano a vicenda e io tremai dalla testa ai piedi.
Avevo avuto anche io quello sguardo in presenza di Cam?
Era così che si vedeva l'amore?
Ero sembrata anche io così leggera, spensierata ed innamorata?
I miei piedi si mossero da soli, superai Alexis dopo averle detto all'orecchio.
"Sono contenta che vi siate chiariti.. torno subito.."
E dopo aver detto ciò mi allontai e mentre mi facevo spazio tra la folla per uscire dal Cobain iniziai a cercare il mio telefono.
E quando arrivai fuori nonostante fosse quasi l'una di notte, cercai il suo nome nella mia rubrica e quando trovai il suo numero lo schiacciai e mi portai il telefono all'orecchio.
1 squillo.
2 squilli.
3 squilli.
4 squilli.
E poi la sua voce.
"Sasha?"
"Cam."
~~~~~~~~~~~~~~~
I'm back, ladies!
Eh si fortunatamente sono tornata, sono stata due settimane in vacanza è ho deciso di prendermi un pausa anche dalla scrittura ,che sta diventando quasi un lavoro! Hahah.
Ma ora la pacchia è finita!
Tra compiti arretrati da fare ho trovato un po' di tempo per scrivere questo misero capitolo!
Comunque nonostante ciò spero vi sia piaciuto come a me è piaciuto scriverlo, io adoro il personaggio di Alexis e scrivere un po' su di lei è stato mitico.
Allora due cosedette IMPORTANTI.
1- il capitolo 10 di Pazza di te mi è stato cancellato da Wattpad, a breve lo riposteró aggiustandolo!
2- Wattpad mi ha cancellato i messaggi privati, quindi non posso fare pubblicità a nessuno perché ho appunto perso i vostri messaggi.
SE VOLETE POTETE RISCRIVERMI NEI MESSAGGI PRIVATI, MA ANCHE IN BACHECA A QUESTO PUNTO.
Boh ho detto ciò che dovevo dire.
Voi come avete passato le vostre summer holidays?
Vi ringrazio per tutti i commenti, i voti e le 168K di Visualizzazioni.
Siete fantastiche come al solito.
DROGATA DI TE PARTECIPA AI WATTYS DI QUEST'ANNO, quindi più voti e visualizzazioni ha la mia storia più avrò possibilità di vincere qualcosina..
Per chi di voi non l'avesse votata o letta andateci!
L'altra mia storia
-Dance with me.
Basta, alle 12.52 di notte chiudo questa lunghissima nota d'autore.
xoxome
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