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10. Libera.


"Sei pronta?" le chiesi mentre la guardavo correre per cercare la borsa perfetta.
Alexis scosse la testa e io risi.

Aveva deciso di indossare un vestito rosso abbastanza provocante e delle scarpe con il tacco bianco.
Era favolosa come sempre.

Io indossava un vestito blu scuro con inserti in pizzo, molto corto e dei tacchi neri.
Lei la luce, io il buio, ma era questo il nostro punto di forza.
Quando uscivamo insieme, nessuno riusciva a non notarci.

"Okay ora sono pronta!" Mi disse avvicinandosi.
L'abbracciai e poi uscimmo da casa sua.

"Cosa hai intenzione di fare eh?" Le dissi mentre accendevo la macchina riferendomi al suo look.

Era veramente bellissima, e quindi doveva aver in mente qualcosa.

"Io.. mhh... lo vedrai." Mi disse ridendo e io scossi la testa uninendomi a lei.

Guidai fino in centro e poi seguii le indicazioni di Alexis.
Il locale era carino, molto carino.
Un po' piccolo, ma accogliente e vissuto.
Le pareti erano fatte interamente di mattoni in bella vista che davano un aspetto rustico, mentre le luci rosse, blu e gialle regalavano un'atmosfera moderna.
Era un connubio perfetto.

Come entrambe sapevamo, non appena entrammo nel locale molti sguardi si voltarono verso di noi.
Io sorrisi maliziosa ad Alexis e lei ricambiò.

Insieme eravamo imbattibili.

Ci sedemmo al bancone su degli sgabelli rossi.
Accavallai le gambe e spostai i capelli neri su una spalla, ammiccando ad un ragazzo seduto poco distante.

Poco dopo, il barista si avvicinò con un bicchiere in mano e me lo porse.

"Questo te lo offre il ragazzo laggiù!" Disse indicandolo. Il ragazzo mi sorrise e alzò il suo bicchiere brindando con me a qualche sgabello di distanza.

"Vedo che hai già fatto conquista! - disse Alexis eccitata dandomi dei colpetti sul braccio - ed è anche super carino!" Esultó e poi ordinò da bere, lasciandomi ad osservare più attentamente quel ragazzo.

Indossava una camicia biancia, dei jeans e portava i capelli biondi alzati con del gel.
Sembrava così simile a lui.

Ma non lo era, lui era solo uno dei tanti e nonostante Alexis continuasse ad incitarmi a raggiugerlo dicendo quanto fosse bello, io non riuscivo né a vedere quanto fosse carino né a trovare la voglia per avvicinarmi.

Le avevo promesso che questa sera sarei stata uguale al solito, ma eccomi di nuovo qui incastrata in questa stanza buia alla ricerca dell'unico ragazzo che non posso avere.

Bevvi un sorso del cocktail e poi presi Alexis per mano trascinadola in pista.
Forse la musica e qualche bicchiere di alcool in più avrebbero potuto distrarmi.

Raggiungemmo il centro della pista e iniziammo a muoversi insieme a ritmo della musica.

Il locale non era molto pieno, quindi si riusciva a ballare tranquillamente senza dover stare appiccicate a gente sudaticcia.

Ad un tratto la faccia di Alexis si trasformò da divertita a sorpresa. Seguii il suo sguardo e vidi George in compagnia di due belle ragazze bionde.

Alexis e George.. beh tutti quanti l'avevamo capito che tra di loro c'era qualcosa, tranne loro due.

Alexis diventò un po' rossa in viso e strinse le mani a pugno.
Io sogghignai un po'.

"Ehy Alexis che succede?" Le chiesi avvicinandomi al suo orecchio per farmi sentire e facendo finta di non aver capito.

"Niente! Torniamo a ballare.." Alexis si allontanò un po' da me e iniziò a ballare più velocemente.

Feci qualche passo a destra per non coprirle la visuale.
Infatti George si era seduto proprio ad un tavolo di fronte a noi.
Ancora non aveva alzato lo sguardo verso la pista.

Continuai a muovermi più lentamente senza prestare troppo attenzione a ciò che stavo facendo solo per guardare George.
Aveva le braccia sulle spalle delle due bionde e rideva sussurrando all'orecchio della ragazza alla sua sinistra qualcosa che la fece ridere.

Ma perché doveva fare così!

Tutto il nostro gruppo aveva capito che tra di loro c'era qualcosa, e pensavo che dopo la grande pomiciata di un mese prima avessero chiarito qualcosa.
Invece no.

Insomma perché nascondere i propri sentimenti, così evidenti tra l'altro!
Perchè tenere tutto nascosto reprimendo ciò che si prova?

Rabbrividii.

Perché lo sto facendo pure io?

Era così, vero?

Anche io stavo reprimendo i miei sentimenti.

Scossi la testa, la mia situazione era del tutto differente.

Tornai ad osservare George e vidi la sua bocca spalancarsi non appena alzò lo sguardo sulla pista.
Guardai Alexis e la trovai intenta a ballare molto sensualmente con due ragazzi differenti.

Decisi di tornare al bancone per guardare meglio la scena.
George si stava alzando senza neanche più ascoltare la due ragazze bionde e i loro lamenti.

Guardai Alexis e vidi che uno dei due ragazzi le aveva posato una mano un po' troppo in basso.
Da quel momento la scena si verificò molto velocemente.

George arrivò da lei e la tirò via dai due ragazzi.
Iniziarono a ballare, ma vedevo lo sguardo indignato di Alexis.
Infatti mentre ballavano notai Alexis continuare a parlare con faccia arrabbiata cercando di spingere via George.

Ma lui non aveva intenzione di lasciarla andare.
Lui la voleva tenere con sé.

Abbassai lo sguardo e strinsi gli occhi.
In quel momento avrei tanto voluto che lui fosse qui con me.
Avrei tanfo voluto che quel ragazzo al bancone, che continuava a lanciarmi occhiate, fosse Cam.

Ordinai ancora da bere e quando mi girai vidi George e Alexis.. baciarsi?

Non si capiva molto, fatto sta che erano molto vicini.
Bevvi velocemente lo shot e capii tutto.
Ecco perché Alexis si era vestita così, sperava ci fosse George.

Posai il bicchierino ordinadone un altro e poi vidi George trascinare Alexis fuori dal locale.
Bene, mi aveva lasciata sola.

"Sei rimasta sola?" Mi girai e vidi il ragazzo di prima seduto al mio fianco.

"Si.." dissi annuendo. Lui sorrise e poi mi porse la mano.

"Io sono Ethan.." gliela strinsi e poi aggiunti.

"Sasha, piacere.." mi sembrava un ragazzo molto simpatico quindi non mi feci problemi a rivelargli il mio vero nome.

"Ti va di ballare?" Mi chiese porgendomi una mano.

Io annuii e posai la mia mano sulla sua.
Magari questo ragazzo avrebbe potuto aiutarmi a dimenticare.
Mi portò dolcemente in pista e iniziò a muoversi con me posando le mani sui miei fianchi.

Per essere un ragazzo non ballava affatto male, era piacevole ballare con lui.

Qualche canzone dopo decidemmo di tornare a bere qualcosa, e come prima il cocktail me lo offrì lui.

Sorrisi mentre Ethan mi raccontava che tra poco avrebbe dovuto ricominciare i corsi di Letteratura Inglese all'università.
Restai ferma ad ascoltarlo mentre la musica sembrava sempre la stessa ripetuta all'infinito, proprio come le parole che uscivano di bocca ad Ethan, tutte uguali, senza un significato.

Lo guardavo, cercavo di concentrarmi su qualunque cosa stesse dicendo, ma non riuscivo a capire niente.
Sbattei gli occhi per togliermi dalla testa una voca che continuava a sussurrare il mio nome.

Dovevo smetterla di pensare a lui!
Io stavo impazzendo lentamente.
Dovevo fare qualcosa.

Posai il bicchiere sul bancone e mi spinsi verso di lui posando le mie labbra sulle sue.
Ethan rimase sorpreso per il mio gesto, ma mi prese al volo tra le sue braccia cingendomi la vita.

Ethan picchettó la lingua sul mio labbro e io schiusi la bocca, lasciandogli libero accesso.
Portai le mani sulla sua nuca e misi le mie dita sui suoi capelli.

Lo baciai con più violenza, e per quel momento il ragazzo dagli occhi nocciola uscì finalmente dalla mia testa lasciandomi libera.
Mi strinsi ad Ethan e sentii le sue mani percorrere la mia schiena fino in fondo, finché le sue mani non finirono troppo in basso spingendomi verso di lui.

Lo lasciai fare.

Gli morsi un labbro e posai una mano sul suo petto, mentre lui spostò la sue labbra dalle mie solo per posarle sul mio collo.
Portai la testa all'indietro e chiusi gli occhi.

Sentivo la musica, i suoi ansimi al mio orecchio, le sue mani sulla mia schiena, ma non sentivo il mio cuore.

Non sentivo il mio cuore battere all'impazzata né quello strano sconbussolio che avevo provato nello stomaco in presenza di Cam.

Mi staccai da Ethan e bevvi un altro sorso del cocktail.
Non ero ancora abbastanza ubriaca, ragionavo troppo.

Pensavo troppo.
Pensavo troppo a lui.

Presi la mano di Ethan e lo trascinai fuori dal locale.
Lui continuava a baciarmi le mani, il collo senza lasciarmi un secondo e per la prima volta nulla di tutto ciò mi sembrò piacevole.

Mi ricordai delle mie esperienze negli ultimi anni.
Andrew era stato importante, ma ci sfruttavamo a vicenda per i nostri bisogni e non posso dire che non fosse piacevole.
Mentre ora, mentre Ethan stava facendo le stesse cose che tutti i ragazzi mi avevano riservato negli ultimi anni non provavo nulla.

Niente.

Il vuoto.

Uscimmo fuori dal locale e lui mi spinse dolcemente contro il muro per far riunire le nostre labbra, ma ciò non accadde.

Le sue labbra furono a pochi centimetri dalle mie e poi Ethan sparì da davanti a me.
Non capii molto bene cosa stesse succedendo.
Non c'era molta luce e l'alcool bevuto iniziava a fare in fretta tutto insieme.
Ma non potei non notare Ethan schiacciato a terra da una figura sconosciuta.

Si stavano picchiando.

Per quale motivo?
Cosa stava succendendo?

Perché avevo deciso di bere così tanto?
Ora mi girava la testa.

Mi avvicinai, ma non appena vidi i vestiti del ragazzo che aveva aggredito Ethan, mi bloccai.
Per un secondo il freddo che sentivo sulle braccia svaní così come la musica che proveniva dal locale.

Camicia bianca.
Jeans chiari.
E converse bianche.

Tutto ciò non poteva essere.
No, non ancora.

Io volevo essere libera!

O forse no?

Infondo avevo visto quanta fatica ci avevo messo solo per baciare un ragazzo molto carino, cosa che di solito mi riusciva bene.
E solo perché avevo un ragazzo in testa vestito proprio così.

Ethan cercava di difendersi, ma anche lui non era molto lucido e sembrava che il ragazzo sopra di lui non avesse intenzione di smetterla.

"Fermati!" Urlai senza fiato.

Era uno scenario orribile. Vedevo molto bene il sangue di Ethan sulle nocche del ragazzo.
"Cam basta! Smettila!" Urlai spaventata a per di fiato.

Cam al sentire la mia voce, si girò e si allontanò bruscamente da Ethan, come se finalmente fosse tornato in sé.

Mi guardò, guardò Ethan a terra e poi disse.

"Mi dispiace, io non..."

Si bloccò e si passò la mano insaguinata sul viso sporcandosi la guancia.
Nel mentre molte persone iniziarono ad avvicinarsi e a notare la  scena.

Cosa avrei dovuto fare?

Stare con il ragazzo che aveva subito tutto quello solo per colpa mia, o salvare il ragazzo che aveva rubato il mio cuore?

Presi Cam per mano e iniziammo a correre verso la mia macchina proprio mentre di noi sentii la sirena dell'ambulanza.

Misi in moto la macchina e scappai via con Cam al mio fianco.

Avevo fatto la scelta giusta?

Non ne avevo idea.


~~~

Okkayy succedono cose strane qui..
Il capitolo era stato cancellato da Wattpad e io ho cercato di riscriverlo abbastanza simile.

Mi scuso per il disagio, ma ripeto non è stata colpa mia.

Spero vi sia piaciuto lo stesso..

xoxome

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