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Capitolo 9

~ Da ascoltare: LIT - A Silent Voice (OST) ~

https://youtu.be/rSn1M0hVf6E

«Davvero?» esclama Selene osservando meglio il disegno. «Alyssa, vieni a vedere! Violet ti ha dedicato uno dei suoi dipinti! Ed è veramente bello...»

Sento le mie guance diventare bollenti come peperoni scottati dal sole. Abbozzo un leggero sorriso e non dico nulla; stranamente l'attenzione che i miei compagni di classe mi stanno concedendo mi fa sentire apprezzata, felice.

«Violet?»
Alyssa avanza timidamente verso di me. Si nota ancora un certo risentimento per ciò che le ho detto ieri mattina, forse non vuole mostrarsi disposta a perdonarmi tanto in fretta. Però la curiosità ha la meglio e anche lei si avvicina a Selene per osservare il disegno.

«Sono io?»
«Già!» annuisce Luke con gli occhi che brillano di emozione. «È proprio un'artista, vero? I tuoi capelli disegnati da lei sembrano quasi una pubblicità dello shampoo» ridacchia poi.
«Smettila, scemo» lo ammonisce Selene. «È vero però, sono così lucenti, e il contrasto con il colore del mare li fa risaltare, sembra quasi di vedere il vento che li scompiglia.»

Il piccolo calore che si fa spazio nel mio petto sta diventando sempre più grande, e più guardo i volti dei miei compagni che fissano sbalorditi il mio disegno commentandolo con entusiasmo, più mi sento... vicina a quello che desidero. Mi viene in mente come mi sentivo osservando i dipinti del mio patrigno, e forse usando il suo stesso pennello ho acquisito la stessa abilità che aveva lui di rendere reali le immagini, unendo le persone.

«Grazie» sussurro abbassando lo sguardo al tappeto di erba ai miei piedi.
Luke mi guarda con stupore. «E di che? Siamo noi che dobbiamo ringraziarti per aver deliziato i nostri occhi con questo disegno. E per aver accettato di partecipare al concorso.»

«Luke! Smettila di fare lo sbruffone. Non ha detto proprio niente riguardo al concorso!» lo sgrida Selene. «Dovresti lasciarle il tempo di decidere.»

«Ma cosa dici? Se è venuta fin qui proprio per incontrarci, portando con sé il dipinto di Ali, è sicuramente perché voleva dirci che accetterà» esclama Luke sorpreso. Ed è difficile ammetterlo, ma ha ragione.

«Non saltare a conclusioni!» borbotta Alyssa. «Sei sempre così superficiale.»

«Scusatemi,» intervengo spostando lo sguardo sul foglio «ma è vero. Ero venuta proprio per questo.»

I miei compagni ammutoliscono e mi fissano con evidente meraviglia. «Stai dicendo sul serio?» chiede Luke esterrefatto, strabuzzando gli occhi.

«È proprio come hai detto tu, sono venuta per questo. Perché ti sembra così strano?» sussurro infastidita dalla sua reazione scioccata.
«Non pensavo sul serio che avessi intenzione di partecipare, sai com'è, non sei il tipo di ragazza che salta da una decisione all'altra tanto in fretta. E poi anche gli anni scorsi ti sei rifiutata di farlo... cosa è cambiato?»

Non so rispondere a questa domanda. Cosa è cambiato? Probabilmente nulla, però, in un certo senso, gli strani sogni che sto facendo da quando ho ritrovato il pennello di Heric stanno modificando il mio modo di vedere il mondo... anche se non mi piace ammetterlo.

È come se da qualche parte, lui fosse ancora vivo. È come se ritrovare quel pennello fosse una specie di spinta, che dovrebbe aiutarmi ad essere più aperta con gli altri. So che è pazzesco pensarlo, ma sembra che lui mi abbia vista, si sia reso conto di come sto vivendo e abbia deciso per me che è il momento di farla finita con la solitudine. Presuntuoso come sempre. In fondo, io non gli ho chiesto proprio nulla.
E poi, stare da sola è qualcosa che amo da così tanto tempo. O forse non è così?

«Tu e i tuoi ragionamenti insensati!» si infuria Selene. «Vuoi lasciar stare Violet una buona volta? Avrà i suoi motivi se ha deciso di diventare nostra amica.»

Amica?

Questa parola mi suona così strana che non posso fare a meno di sussultare. «Aspetta, non ho mai detto che voglio diventare vostra amica.»
Appena ho pronunciato queste parole, tuttavia, mi pento di averlo fatto. E se ora pensassero che la loro compagnia mi è indifferente e che tutto ciò che voglio è partecipare al concorso e arrivare al successo come pittrice? Perché non è quello che voglio, o almeno, non è il motivo per cui sono venuta a cercarli questo pomeriggio, credo.

«Davvero? Non vuoi proprio?» esclama Luke avvicinandosi e prendendomi le mani nelle sue, grandi e calde. Cerca il mio sguardo e mi sorride. Il contatto con lui mi fa uno strano effetto e così per un brevissimo istante perdo la cognizione dei fatti e sussurro: «S-sì, in realtà sì.»

«Perfetto, allora d'ora in poi fai parte del nostro team! Ci impegneremo a dovere per aiutarti a vincere il concorso» asserisce con entusiasmo.
«Ma Luke,» lo interrompe Alyssa, che in questo lasso di tempo mi ha fissata in silenzio «lei non ha bisogno del nostro aiuto. È già bravissima e se la caverebbe benissimo anche senza di noi». Rivolgendosi a me, aggiunge: «Siamo noi che abbiamo bisogno di te, Violet. Quest'anno indubbiamente riuscirai a far passare il nostro liceo al primo posto. E poi,» dice abbassando la voce, con un lieve rossore sul viso «anch'io voglio imparare da te. Voglio essere al tuo livello.»

Sento un piccolo pizzicorio alla gola, che strano. Non capisco perché Alyssa dia tutta questa importanza al mio talento per la pittura. Sono brava a dare realismo alle cose e a trasmettere emozioni, è vero, ma ogni persona ha un modo tutto suo di interpretare l'arte, nessuno è a un livello superiore o inferiore. Dopo una breve esitazione, la guardo negli occhi per la prima volta e dichiaro: «Siamo allo stesso livello. Devi solo essere più sicura di te e del tuo talento, perché anche tu sei brava, puoi starne certa.»

È strano. Perché le sto facendo un complimento? Fino a ieri questa ragazza mi stava quasi antipatica.

Vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime e all'improvviso Alyssa si lancia verso di me e mi abbraccia trasmettendomi tutto il suo calore. «Grazie, Violet» sussurra «ero certa che in fondo fossi una splendida persona.»

«In fondo? Cosa intendi?» ribatte Luke. «Lo sanno tutti che Violet è una splendida persona, e ora ce l'ha dimostrato accettando di essere nostra amica. Saremo un bellissimo gruppo di splendide persone» ride contagiando le altre due. Per un brevissimo momento, non so se ridere anch'io o restare in silenzio; ma non riesco a trattenermi e presto esplodo in un'ilarità liberatoria. Da tanto non sentivo il suono della mia risata.
«È bello» sussurra Alyssa sorridendo.
«Cosa?» le chiedo asciugandomi qualche lacrimuccia che tra l'emozione e il riso non sono riuscita a trattenere.
«Vederti felice.»

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Ehilà! Eccovi il capitolo 9, vi ha reso felici vedere la nuova amicizia di Violet e le emozioni positive che stanno emergendo nella sua vita?
Lasciate un commento con un parere, se vi va♥


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