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Capitolo 8

~ Da ascoltare: Always with Me - Spirited Away (OST) ~

https://youtu.be/ESJ7TQvFFrA

Quando sento la sveglia, sono raggomitolata a terra e per lo spavento picchio la testa contro le doghe di legno del mio letto.

«Ahia...»
Era un altro sogno. Possibile? Resto per un po' seduta sul soffice tappeto a guardarmi intorno. Il foglio che ritrae la mia compagna di classe è accanto a me. «Cosa dovrei fare ora?» sospiro.

Ho passato tutta la mattinata a fingere di seguire la lezione. La mia mente era altrove e, mentre il professore spiegava qualcosa di poco chiaro sulla geometria analitica, io seguivo con lo sguardo il dondolio dei ricci di Alyssa ripensando a quanto è successo stanotte. L'ho sentita ridere con la sua compagna di banco e mi sono ritrovata ad essere un po' invidiosa. Il suono della sua risata sembrava così sincero.

Una volta tornata a casa mi ritrovo inspiegabilmente a prendere una decisione opposta al mio solito. Anche se non è mia abitudine, credo sia il caso di ritirare quello che ho detto a Luke.
Ora voglio partecipare al concorso. Sul serio.

Mi sento scombussolata, una sensazione del tutto nuova per me. Sono abituata ad avere tutto sotto controllo, non mi faccio mai cogliere dagli imprevisti, non cambio idea. Eppure...
Mangio frettolosamente, saluto la nonna e per poco rischio di farle cadere il cesto dei panni dalle mani, e una volta corsa al piano di sopra afferro velocemente qualche vestito da indossare e prendo il disegno che ho fatto ieri.

Devo cercarli, e devo aiutarli.
Non cambierà nulla se non provo a fare il primo passo.
Questo pomeriggio... «Alle quattro al parco Diamante!»

«Dove vai?»
Mia sorella compare silenziosa e immobile come un fantasma davanti alla soglia della porta. Mi sta scrutando con curiosità.
I suoi occhi azzurri, identici a quelli di suo padre, mi attraversano l'anima e mi fanno sentire come se tutti quei sogni fossero reali.

Elaine ha sette anni e ha un carattere che mescola la serenità che traspare dai sorrisi di Heric e la calma silenziosa e distaccata, tipica del mio modo di essere. È anche matura e, da quanto ho potuto osservare, rispecchia spesso gli atteggiamenti di chi le sta attorno, riuscendo a farsi amare da tutti.
Potrei dire che sembra un angioletto, ma non mi piacciono i paragoni. In questo momento indossa un lungo vestitino estivo, bianco come la panna, e ha i capelli biondo scuro legati in due trecce.
Non passo molto tempo con lei, però ammetto che mi piace molto. È ancora piccola, ma se potessi avere un'anima gemella, un'amica fidata, vorrei che avesse la sua stessa personalità.
«Ora sto per uscire, ci vediamo dopo»

Sistemo il disegno nella mia cartella e decido di portarlo con me, e mostrarlo ai ragazzi. Non so perché, ma spero che apprezzino anche questo mio dipinto. Non ho mai sperato che una delle mie opere potesse piacere a qualcuno oltre che a Heric Lail. Sto davvero iniziando a cambiare?

Uscendo dalla stanza, con i capelli scompigliati a causa dell'imbarazzo e dell'ansia che questa sensazione mai provata prima suscita in me, non faccio caso a mia sorella che è entrata nella mia cameretta. La saluto con un «Ciao» frettoloso.
Devo assolutamente fare ciò che ho deciso, prima che la mia determinazione svanisca e che inizi a dubitare di me stessa. Sento che è la cosa giusta, ma non so spiegarmene il motivo.

Cammino a passo svelto lungo i marciapiedi assolati, mai il caldo sulla pelle è stato così piacevole.
Il parco Diamante è piccolo, con un laghetto in cui nuotano alcune tartarughe e pesci rossi. Anche se abito in questa città da sempre, non vengo in questo parco negli orari in cui i ragazzi si riuniscono qui. Mi piace qualche volta recarmici la domenica all'alba, per dipingere i pesci e le increspature della fontana. Ora invece sono qui per un motivo totalmente diverso: uscire dalla mia bolla... Non so nemmeno se ci riuscirò, né se ne varrà la pena.

Provo delle strane emozioni, un po' paura e un po' gioia, che esplodono come bollicine frizzanti nel mio stomaco. Sento la voce di Luke mentre mi avvicino al posto in cui si incontrano di solito lui, Alyssa e altri due nostri compagni di classe. C'è una zona coperta da un piccolo tetto verde di legno, con delle panchine e dei tavoli da picnic scarabocchiati dai ragazzi del quartiere. Non voglio ancora farmi vedere, quindi mi nascondo dietro un albero dalla chioma fitta, abbastanza vicina per ascoltare cosa dicono.

«Luke, guarda che è inutile. Non accetterà mai di partecipare al concorso. Avrei voluto diventare sua amica, ma sai com'è... ieri mi ha trattata in modo molto freddo.»

«Lei è fatta così, Ali» ribatte Liam in tono pensoso. «Non credo che dovresti prendertela. Dobbiamo provarci un'altra volta! Prima o poi ci darà retta.»

«Perché insisti così tanto? Ti sei mica preso una cotta per lei?» borbotta Alyssa scontenta.
«Io? Macché» sussurra lui ridacchiando con un leggero nervosismo.

Una cotta per me? Sento le guance avvampare. Non avevo mai nemmeno preso in considerazione l'idea di poter piacere ad un ragazzo; in realtà, non mi era mai interessato il fatto di essere apprezzata o disprezzata da un qualsiasi rappresentante del genere maschile mio coetaneo.

Mi affaccio leggermente tra le foglie dell'albero per spiare il viso di Luke: ora che lo osservo meglio è pure carino, con quelle ciglia lunghe, il sorriso largo e contagioso e le labbra carnose. Il ciuffo di capelli scuri che sembrano morbidissimi dondola sulla sua fronte. Quella piccola sensazione di ansia e speranza che mi danza nello stomaco si fa più forte, e mentre sposto qualche fronda per osservare meglio il mio compagno di classe calpesto un ramoscello che si spezza sotto i miei piedi.

Ho paura che mi abbiano sentito e indietreggio, e solo a questo punto mi rendo conto che sia Luke che Alyssa si sono accorti della mia presenza. «Violet? Sei davvero tu?» esclama Luke con un tono stupito e angosciato allo stesso tempo. Effettivamente, è leggermente inquietante scoprire che una tua compagna di classe di poche parole e che non si è mai mostrata interessata a qualsiasi tipo di contatto sociale ti sta spiando da dietro una pianta...

«No, lasciatemi stare» grido nella foga del momento, indietreggiando sul tappeto di foglie secche che scricchiola. Cosa mi sta succedendo? Non sono la solita Violet posata, educata, attenta ad essere sempre impeccabile e diplomatica in pubblico. Inciampo in un grosso sasso e perdo l'equilibrio: decisamente non è la mia giornata fortunata. Per di più, anche il disegno scivola e cade tra l'erba. Sgrano gli occhi cercando di recuperarlo, sperando che non si sia rovinato.

«Tutto bene?»
Selene, un'altra ragazza della nostra classe, ha appena raccolto il dipinto da terra e ora mi porge la mano aiutandomi a rialzarmi. È una ragazza alta dai capelli corti e castani, occhi marroni con una leggera sfumatura di verde, e un viso paffuto con il naso a patata. Mentre mi pulisco i vestiti sporchi di terra, sfoggia un sorriso accogliente. «È bellissimo, complimenti!»

Sento un piccolo calore, come una stella che mi stia crescendo nel petto. Sono venuta qui per questo, per sentirmi dire che questo disegno era bello e che valeva la pena iscrivermi al concorso, però...
Mi guardo intorno e quasi inconsapevolmente i miei occhi incrociano quelli di Luke. «Stai bene?»
Il suo tono di voce è trafelato, sembra seriamente in pensiero. Certo si starà chiedendo quali problemi mentali hanno spinto l'eremita della classe ad uscire dal suo cantuccio per venire a pedinarlo al parco.

«Non starle addosso, Luke» bisbiglia con tono di rimprovero Selene. «Tieni il tuo disegno. È un capolavoro! Somiglia ad Alyssa, di spalle» dice poi restituendomi il foglio.

Non so dove trovo il coraggio per rispondere: «È proprio lei.»
Non so dove lo trovo perché prima d'ora, se anche fossi stata beccata in una situazione così imbarazzante, mi sarei tolta di torno il gruppo dei ragazzi con un freddo «Non vi riguarda. Ora se non vi spiace ho altro a cui pensare.»

Invece è come se proprio adesso io stia cercando di ottenere qualcosa da parte loro. Non i loro complimenti, e nemmeno un rinnovato invito a iscrivermi al concorso di disegno. È come se cercassi di avere... la loro amicizia?


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Ciauuu! Come state? Pronti per ricominciare la scuola?
Io sono in ansia costante per colpa del test d'ingresso all'università, che paura... spero solo di riusicre a passarlo :3
Che ne pensate di questo nuovo capitolo?

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