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Capitolo 6

~ Da ascoltare: Dry Tears - Lovely Complex (OST) ~

https://youtu.be/gUl9bovNjjg

«No, mi dispiace.»

Percepisco lo sguardo deluso di Luke. «Ma perché?»
«Non ho intenzione di partecipare a quel concorso» ripeto.
«Questo l'ho capito sai» esclama incrociando le braccia con nervosismo. «Quello che non ho capito è perché non vuoi. Vincerai un sacco di soldi e una medaglia, e alla nostra scuola andrà un trofeo. Saremo tutti fieri di te! Non vuoi tentare?»
«Non ne sono così sicura» sussurro rimettendo il disegno nella cartella.
«Di cosa?»
«Che vincerò. E comunque dipingo solo per me stessa, non ho intenzione di farlo per gli altri. Sarei tesa e non riuscirei a fare qualcosa di sensato» biascico.
«Non ti ho chiesto di dipingere per me o per la scuola. Solo che... non ti farebbe piacere sapere che un tuo disegno è stato giudicato bene da una grande giuria? E che con la tua bravura hai reso famoso il liceo che frequenti?»

Il mio corpo trema leggermente al pensiero del successo. Il successo... all'essere famosi e acclamati ho sempre associato un pensiero negativo, diabolico ma un po' attraente.

«Non mi interessa. Davvero.»
Dipingo per me stessa. Solo io posso giudicare i miei dipinti, e se non mi soddisfano non accetterò che qualcuno dica che sono belli. Allo stesso modo, se ci ho messo il cuore, non accetterò che qualcuno li disprezzi o li critichi. Ho imparato a dipingere da sola e da sola continuerò.
Quella strana sensazione che ho provato quando Luke ha radunato i ragazzi per mostrare il disegno dell'acchiappasogni, quell'imbarazzo teso, io... non voglio più provarlo.

Vado via stringendo forte la cartelletta che contiene la mia opera, mentre sento addosso lo sguardo deluso e perplesso di Luke e degli altri.
Cosa importa a loro? Possono lasciarmi sola e rendersi conto che sto bene così, una buona volta?

Le lezioni terminano mentre ho la mente impegnata a riflettere sulla proposta di quel ragazzo troppo insistente. Stranamente questa volta non ho ascoltato quasi nulla di ciò che ha detto la professoressa di spagnolo, ma mi rifarò studiando a casa, dai libri.
Varrebbe davvero la pena mettermi in mostra?

«Domani pomeriggio appuntamento alle quattro al parco Diamante, va bene Luke? Ci sarai anche tu, vero Selene? A domani!» sento la voce di una ragazza salutare allegramente altri compagni, ma rimango stupita quando sento i suoi passi venire nella mia direzione e percepisco il suo sguardo su di me.
«Ehi...»
Sto sistemando il mio zaino e continuo a farlo senza apparentemente notare la persona che mi ha interpellata. Che cos'hanno tutti oggi? Mi sento più al centro dell'attenzione del solito...
Forse è proprio vero che le persone vengono a cercarti solo quando hanno bisogno di te. Che sciocchi, non hanno ancora capito che nessuno ha bisogno di nessuno in questa vita, siamo già troppo impegnati a lottare contro noi stessi.

«...Luke mi ha detto che non vuoi.»
Alzo lo sguardo e vedo Alyssa. Sì, proprio la ragazza che mi compativa l'anno scorso, perché "dev'essere brutto stare da soli!". Non è il momento adatto per avanzare le tue richieste, qualsiasi esse siano...
Non rispondo e continuo a riordinare il mio zaino. Non ho proprio intenzione di scendere a compromessi con i miei superficiali e egoisti compagni di classe.

«Tu sei una vera artista, lo sai» sbotta di colpo la ragazza. «Vorrei avere il tuo talento, se solo fossi brava a disegnare farei felice tutta la mia famiglia, oltre che me stessa. Ho così tante idee in mente ma non ho il talento per realizzarle! E tu, perché ti chiudi in questo modo se sei una persona fantastica?»

Sono lacrime quelle che scivolano lungo le sue guance?
E poi... cosa ha appena detto?

«Non sono una persona fantastica. Sono solo io» rispondo con un leggero tremolio nella voce. Per la prima volta la guardo: è veramente una ragazza carina, quasi pittoresca, con capelli mossi e ramati, corti, occhi verdi e lentiggini che risaltano sulla pelle chiara.

«Invece sì, lo sei» ribatte Alyssa con foga. «Non te ne rendi conto perché pensi solo a te stessa, non accetti complimenti e non ti apri con nessuno, ma io lo so. Conosco il tuo talento.»

«So di avere buoni voti in disegno, ma non lo definirei un talento.»
Perché viene a dirmi queste cose solo adesso? Vuole che vinca questo maledetto concorso, per mettersi in mostra forse, per vantarsi di essere iscritta alla scuola che dopo vent'anni ha finalmente battuto il liceo Degas. Chissà che titoloni sul giornalino scolastico! Rabbrividisco solo a pensarci. «Queste cose non fanno per me.»

«E va bene, rimani pure chiusa nel tuo guscio. Nessuno si interessa a te, e per questo non ha senso aprirsi con gli altri, questo pensi vero? Invece io ti invidio, e finora non ti ho mai parlato di quanta ammirazione provo per te soltanto perché il tuo silenzio mi faceva sentire rifiutata e inferiore.»

Rifiutata? Inferiore?
Mi viene da sorridere. Le persone sono veramente stupide, si arrovellano la mente per nulla. Come potrei far sentire qualcuno così se tratto tutti allo stesso modo, con distacco, solo perché tengo alla mia solitudine?

È ridicolo il modo in cui sta esternando con me ciò che pensa. I pensieri esistono per essere tenuti in disparte, non per essere cacciati fuori. Le parole e i pensieri sono due cose diverse proprio per questo. È strano però: c'è qualcosa di coraggioso nella sua ostinazione di mostrarmi il suo punto di vista.

Il mio flusso di pensieri si interrompe quando vedo altre lacrime spuntare fuori dall'angolo delle sue lunghe ciglia. Un'altra persona sensibile... non sopporto proprio chi dà libero sfogo ai propri sentimenti davanti agli altri.

Alyssa si gira di spalle e sussurra «Fai come vuoi» prima di sparire fuori dalla classe.
Non capirò mai le persone, è inutile.

Quando torno a casa è tardi ormai, perché il martedì abbiamo lezione anche al pomeriggio. Sono stanca e dopo cena mi sdraio sul letto e resto immobile per un paio di minuti. Tutto ciò che è successo in questi due giorni mi ha resa esausta e ora vorrei solo dormire come un ghiro, oppure dipingere fino allo sfinimento, finché non dimenticherò tutto quanto.

In camera, sulla mia scrivania, c'è il pennello di Heric, e vedere la sua punta così meravigliosa stimola la mia fantasia e mi fa provare una specie di prurito interiore. Devo assolutamente disegnare qualcos'altro, anche per sfogare le emozioni contrastanti di questa mattinata.

Inizio a prendere un po' di terra di siena bruciata e mi ritrovo a mescolarla con la tempera arancio, oggi mi ispirano i colori caldi.
Dopo aver mescolato i colori nella tavolozza, creando una meravigliosa tinta che unisce l'oro e il color rame, schizzo qualche linea sinuosa e morbida sul foglio. Per vari minuti le mie mani dipingono senza pensare, aggiungendo nuovi colori, il blu e il verde acqua, lasciandosi trasportare dal puro piacere del creare una bella immagine. Dipingo fino a tarda notte e non ho nemmeno più idea di che ore siano, ma quando finisco di definire i contorni di ciò che sto disegnando mi rendo conto del risultato.

Perché sto disegnando Alyssa?
Okay, forse non c'è un perché, mi è venuta l'ispirazione ed è andata così, però...

La tela raffigura proprio una ragazza di spalle che contempla il mare, con i capelli dello stesso colore e con le stesse sfumature dei suoi. Il vento li scuote, i riflessi del sole fanno vibrare le gradazioni di rosso ramato, e ho come l'impressione che la persona rappresentata in questo dipinto potrebbe girarsi da un momento all'altro e sorridermi. E anche se non vedo il viso della ragazza che ho disegnato senza pensare, ho proprio la sensazione che si tratti della mia compagna di classe.

Anche questo disegno è uscito veramente bene, ma c'è qualcosa che mi turba. Qualcosa che sta succedendo... di nuovo. Mi sento attratta dal foglio colorato. Mi sento, ancora, spinta ad osservarlo finché...

Quella luce. Le onde dei capelli e del mare, di due colori diversi e complementari, si fondono e mi pare di tuffarmi in un misto di sole e acqua.

Voglio urlare. Che cosa sta succedendo ancora? Sono stanca delle stranezze, mi pesano sulle spalle, eppure sento una foga che mi spinge a gridare ma dalle mie labbra non esce alcun suono.

~~~

Allora ragazzuoli e ragazzuole, io mi metto a urlare. Sono arrivata a 1K visualizzazioni con questa storia e non ci posso credereeeee TwT

Vi ringrazio tantissimo per il supporto che mi mostrate, gli incoraggiamenti, le critiche costruttive e il vostro essere qui e leggermi. Senza di voi Past Colors non sarebbe venuto al mondo ♥


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