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Si voltò verso colei che doveva essere un'amica o chissà una collega e quello fu il momento esatto in cui Clark potè finalmente osservare meglio com'era si era abbigliata. Anche in mezzo a tanta bolgia notò tutto quel che la sua figura di così tanto accuratamente con sè recava.

Un lungo abito con mega-spacco lucido che lasciava intravedere una giarrettiera altrettanto nera, ampissimo altrettanto lo scollo sul davanti e sul retro. Scintillava nella più piena penombra del corridoio dove i presenti di quella sera si erano intrattenuti per un rapido aperitivo prima di cominciare la cena.

Tutti brindavano, i flûtes aleggiavano sospesa nella più timida atmosfera zincata di candelieri la cui aura era piuttosto soffusa e brillante.

"Con questo avrei una semplice cosa da dire, semplice in realtà è solo un eufemismo... allora, vorrei tanto brindare alla Claron Friends Limited!" la voce dell'amico prevaricò sul chiacchiericcio appena sorto.
"Alla Claron Friends Limited!" queste le sole parole di Douglas e i loro bicchieri si baciarono in un "cin cin" tintinnante e mandò tutto giù il liquido in un unico sorso, velocemente mentre le sue iridi di ghiaccio seguivano ogni singolo movimento leggiadro di quella giovane mora dal lungo carré e dai vertiginosi tacchi a spillo, un paio di tronchetti neri con una fibbia argentata all'altezza dell'alta caviglia esterna.

Una pochette litio completava il vestiario, le perle erano i soli gioielli che l'accompagnavano e per finire dall'estremità della sua mano lunga e sottile pendeva un bocchino nero dello stesso stile di quelli retrò, a quella vista egli rimase sbigottito ma altrettanto estasiato. Ne fabbricavano ancora o era solo il suo semplice stile da tipica burlesque ormai demodè?

"Douglas, che ne dici di uscire sul terrazzo... qui inizia a tirare caldo, non credi?" Tyron gli lanciò un occhiolino
"È per via dello Champagne, caro... basta bere!" gli tolse la coppa di mano tornando alla realtà, a dire il vero anche Clark iniziava a boccheggiare ma non di certo per l'alcol che iniziava a farsi sentire, la passione semmai.
"Ragazzi, il buffet!" li fermò un cameriere passante di lì.
"Amico, non ti basta aver tolto il chiodo?" lo canzonava ancora il moro, aveva un sorriso perlato.
"Non avec les femmes fatales qui se trouvent ici..." continuava l'amico con fare alquanto plateale.
"Eh, lo so... il solito marpione..." ridacchiava l'altro.
"Vieni, te ne faccio conoscere..." venne interrotto poi.
"Le ricordo signore che sono sposato, quante volte ancora la devo avvertire... come glielo devo dire, visto che siamo in un quartiere di mangia-spaghetti... in italiano?" il sopracciglio puntualmente alzato del padre di famiglia non concedeva repliche mentre quelle di Tyron non s'arrendevano mai.
"Dai, vieni... la vedi quella mora, laggiù... non dirmi che non l'hai notata pure tu..." adesso la volta canzonatoria era la sua.
"Quale, non la vedo..." l'amico non ne era proprio convinto "sul serio dico..." replicava poi, si guardava attorno e la fronte aggrottata, la donna era da tutt'altra parte ormai e seguì, dopo poco, un urto proprio in corrispondenza della parte più alta del braccio.
"Oh, mi scusi..." ripeterono in coro, risero poi sempre all'unisono.
"Come non detto, non c'è ne è stato proprio bisogno... con Douglas non c'è n'è mai..." ridacchiava l'amico tra sé.
"Comunque, vede quel quadro... è proprio un incanto, sa... mi ricorda tanto la mia infanzia..." disse lei indicando un dipinto appeso dalla cornice floreale e sgranò gli occhi rapita.
"Comunque..." sorrise per la coincidenza dell'inizio frase "ha da accendere?" Mosse il mento col sopracciglio sollevato e gli occhi languidi, le labbra ancora più gonfie.
"Ah, ne vuole? Guardi, non sapevo fumasse anche Lei..." quella rideva, i capelli sul volto ed era perdutamente mozzafiato.
"In realtà, no... cioè, è da un po' che non lo faccio ma giacchè qualche tiro ogni tanto non fa mai male..." si gratta la voce e poi il mento dopo aver deglutito.
"Già..." la giovane donna sollevò il lato destro delle labbra, poi rise ancora e spostò una ciocca dietro l'orecchio, gli porse il pacchetto di Camel Light che egli subito afferrò e aprì, ne afferrò un singolo pezzo e abbocca, larnese pendeva da un lato della sua bocca lo avvicinò a quello della donna, seguì una scossa lungo la sua schiena e in quel frangente esatto tutto prese così improvvisamente fuoco.

La giovane donna quella sera

Clark quella sera

Tyron quella sera

L'amica della giovane donna quella sera

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