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START

I primi raggi del sole filtravano dalla finestra del covo, che dava sulla camera da letto di due dei membri della lega.
La stanza non era molto grande, due brandine un piccolo armadio eppure, nonostante la notte appena passata, uno dei due letti era perfettamente in ordine, mentre l'altro bhe... Diciamo che per risistemarlo ci sarebbero voluti più di dieci minuti e che una semplice tirata delle lenzuola non sarebbe bastata.

Dabi era girato su un fianco, gli occhi ancora chiusi così come quelli di Shigaraki al suo fianco, ma quella quiete non sarebbe durata ancora per molto, dato che, nella stanza accanto, un vociare fastidioso iniziava a far storcere il naso ai due ragazzi.

D: "oi, cazzo urli è presto"

Un profondo sbadiglio seguì quell' esclamazione di puro fastidio, mentre una mano iniziava a stropicciare gli occhi ancora assonnati

S:" Non sono io che sto urlando coglione è twice nell'altra stanza... "

Il piumone, venne sollevato sopra la testa dell'albino che digrignando i denti infastidito tentò di isolarsi dal resto del mondo

S: "prima o poi devo chiedere di insonorizzare le pareti"

D: "pareti insonorizzate? non è una cattiva idea, almeno possiamo fare tutto il casino che vogliamo e tu puoi urlare liberamente"

un sorriso divertito incurvò le labbra del corvino nel notare qualche ciuffo azzurro ancora visibile sotto gli strati di coperte

S: "Mmmm...come se non lo facessimo lo stesso, dici che si stanno vendicando?"

D: "può darsi, ma se non la smette subito, lui e le sue personalità multiple si ritroveranno con una bella ustione, odio chi urla di prima mattina, a meno che quello ad urlare non sia tu cucciolo"

Gli occhi azzurri si assottigliarono maliziosi mentre, con movimenti sinuosi, si avvicinava al minore iniziando a far scivolare le sue mani lungo il corpo caldo dell'altro

S: "e spostati cazzo, sono ancora sporco da ieri...
Ed mattina per entrambi... Troppo... Decisamente troppo presto..."

D: "mmm, non so di cosa tu stia parlando cucciolo... Non sto facendo nulla di strano no? non essere così scontroso"

S: "Certo, Come se non ti conoscessi... Un abbraccio di qua, una carezza di là e non si sa come alla fine è sempre il tuo cazzo a venire vezzeggiato"

D: "hoi non lamentarti, come se ti dispiacesse...comunque giuro che non era questo il mio intento, eddai cucciolo... Lasciati andare, voglio solo stringerti un po'"

La frase sospirata all'orecchio, il bacio delicato lasciato sulla spalla, fecero sbuffare sonoramente Shigaraki che roteò gli occhi voltandosi verso di lui, senza accorgersi delle dita incrociate dietro la schiena che ancora teneva il corvino

S: "tsz...sempre il solito e smettila di essere così smielato... Non ti si addice per niente"

Un primo bacio a schiocco venne rubato ed il sorriso incorniciava già sornione la pelle ustionata del maggiore quando tornò a parlare

D: "che c'è? forse non ti piaccio quando sono dolce? posso ribaltare la situazione se vuoi... sai perfettamente che ne sono capace"

Il tono rauco e gutturale provocò un improvviso brivido lungo tutta la spina dorsale del minore che alzò il mento in segno di sfida mentre la prima scintilla di lussuria iniziava a risplendere nei suoi occhi

S:" non ho detto questo...
ma ormai mi hai svegliato e mi sono decisamente rotto i coglioni di sentire che anche toga si è messa a dargli corda "

Un accenno di risata, uscì spontaneo dalle labbra bicromatiche sapendo già come avrebbe passato quella mattina e pregustandosi il momento

D:"hai intenzione di incenerirli?"

Il polso del corvino venne afferrato e portato sopra la testa del compagno mentre quest'ultimo si esponeva, alzando entrambe le braccia, sotto il suo sguardo

S:" veramente.... Stavo pensando ad un altro tipo di vendetta..."

Il ghigno si allargò divertito sulle labbra del maggiore che in un secondo aveva già bloccato i suoi polsi al materasso baciandolo con trasporto

D" diamoci dentro!"

S" Mmmm... Cazzo sì "

Un battito di ciglia e le gambe di Shigaraki si strinsero intorno ai fianchi del corvino, mentre le lingue iniziarono a danzare fra di loro.

Le labbra si scontravano di continuo e ad ogni secondo che passava un rosso sempre più intenso sembrava riempire quelle sottili linee di carne che schioccavano ad ogni minimo movimento del capo

la presa sui polsi venne allentata mentre, scendendo sempre più giù con la bocca, per gustare ogni singolo centimetro di quel corpo, che ormai conosceva a memoria, Dabi si concentrava su ogni singolo punto che sapeva mandare giù di testa l'albino.

Un bottoncino di carne fu sigillato dalle labbra bicolori che presero a succhiare e mordere in quel punto, facendo pressione con la lingua e facendo gemere di piacere il compagno.

gli ansimi si susseguivano nella stanza, mentre con le mani, avvolte nei guanti, Shigaraki strinse le ciocche corvine attirandolo maggiormente a sé, mentre i fianchi iniziavano a sollevarsi ricercando sempre più contatto e la mente iniziava a perdere le sue inibizioni.

D: "sappi che abbiamo appena cominciato..."

caldi e umidi baci vennero lasciati sul ventre del minore che si ritraeva involontariamente per via dell'eccitazione, mentre le affusolate mani ustionate, solleticavano i fianchi dell'altro e una volta arrivate al bacino si strinsero a quelle natiche lattee.

l'urlo che ne seguì fu rilasciato con soddisfazione mentre il capo si reclinava sul cuscino mentre alzando maggiormente il bacino ed esponendosi completamente al ragazzo, l'erezione iniziava ad ingrossarsi e a fremere ad ogni centimetro che quelle dita percorrevano su di lui

S:"N-non fermarti"

le gambe vennero divaricate ancora di più, e le labbra bicolori si posarono su di esse lasciando una scia di baci, morsi e marchi violacei

D: " non ci penso minimamente , stavolta darò il cento per cento, ma perdonami se non camminerai per qualche giorno"

nessuna resistenza venne opposta a seguito di quel gesto che, anzi, fu accompagnato da imprecazioni e ansimi mal trattenuti, mentre le unghie graffiavano il copriletto ad ogni morso che si avvicinava sempre più alla sua virilità, ma senza mai concedergli la soddisfazione di assaporare del tutto quella scarica di adrenalina che tanto bramava

S:"n-non me ne frega un cazzo, voglio vederli fuori di casa per quando avremo finito"

Un piccolo sorriso soddisfatto, si palesò sul volto del corvino, che si abbassò nuovamente a livello dell'intimità del ragazzo

D:" agli ordini capo"

E senza alcun preavviso l'erezione venne inglobata nella cavità orale del corvino, mentre tre dita vennero avvicinate alla bocca del compagno, in una muta richiesta di succhiarle con lo scopo di inumidirle.

Movimenti lenti e strazianti vennero compiuti in quell'atto, con il chiaro intento di voler far impazzire il compagno ed altre lappate più rapide furono eseguite su quel membro ormai rosso.

La lingua premeva su una vena leggermente in rilievo mentre movimenti circolari venivano eseguiti sulla punta lentamente.

la schiena si inarcò involontaria a quel rapido cambio di movenze e per quanto quelle dita erano state nella sua bocca innumerevoli volte, riuscire ad inumidirle gli risultò quasi difficile a causa della sovrastimolazione, lasciando colare la saliva fra le falangi ed, inevitabilmente, anche sul resto del poso, mentre le parole non riuscivano più ad articolarsi in un senso compiuto.

Il membro fu liberato dalle labbra del corvino, ed una leggera pressione venne effettuata sul glande

D: " scusa cucciolo hai detto qualcosa?, non ti ho sentito, sai ero impegnato "

lo canzonò volontariamente il corvino mentre il quirk fu attivato, ma senza causare danni all'altro, semplicemente emanando un leggero calore, con la mano ancora ben salda sul membro.

S:"Mmmm... N-non... Cazzo... S-smettil- haaaa... Fanculo... D-datti, una mossa... S-sai che odio aspettare..."

un rivolo di saliva colava dal suo labbro inferiore, gli occhi lucidi, languidi dal piacere si specchiarono nelle iridi azzurre che ritrovò intente ad osservarlo, le guance si colorarono di un porpora ancor più intenso se possibile, per poi distogliere lo sguardo e spostare il volto di lato

S:" s-se non mi prepari tu sappi che lo farò da solo"

D: "tsz...abbi pazienza piccolo"

il primo dito fu inserito nel caldo anello di muscoli del compagno per abituarlo, ma sentendolo già quasi pronto dalla sera precedente aggiunse anche il secondo.
Il busto si sporse in avanti, in modo tale da arrivare nelle vicinanze del volto dell'altro sussurrandogli vicino al suo orecchio

D: "sei già bello largo da ieri, ma dimmi ugualmente se ti faccio male ok?"

Il ghigno era fisso sulle sue labbra mentre anche il terzo dito venne spinto al suo interno e le labbra dell'albino si spalancarono mentre il primo orgasmo si riversava sul torace di entrambi, lasciando il ragazzo vedere bianco per qualche istante, mentre, con il fiato corto, a seguito del forte gemito sospirato, inseguiva ancora quel piacere, che non gli diede nemmeno il tempo di riprendere fiato, mentre una lunga scarica elettrica gli percorse la spina dorsale riportandolo in tiro

D: "uhh~ che cucciolo eccitato"

Le labbra vennero umettate mentre il polso venne ruotato un ultima volta prima di sfilare le dita

D:"sei pronto piccolo? "

S:"Con te, in ogni istante"

al cenno di consenso iniziò ad insinuarsi lentamente in quell'antro fatto di muscoli che lo avvolsero completamente ed il ghigno si formò sarcastico sul volto del minore, mentre facendo leva col bacino ribaltò le posizioni.

Un piede finì ad accarezzare il collo del corvino per poi farlo scorrere lentamente lungo tutto il petto

S:" Perché non dai un occhiata anche tu "

Tomura si Calò con un'unica spinta sul membro del corvino, mentre il gemito che ne seguì riempiva la stanza

D: " CAZZO! ...che spettacolo, piccolo pervertito....forza allora... fammi vedere come mi sai cavalcare "

le mani furono serrate sui fianchi spingendo verso il basso ed il labbro inferiore del ragazzo fu stretto fra i denti mentre, ritmicamente, iniziava ad alzarsi e calarsi ripetutamente ad un ritmo sempre più serrato.

Il membro colpiva un punto sempre più profondo nelle membra del ragazzo finché con una spinta particolarmente violenta la prostata venne stimolata, lasciando Shigaraki boccheggiante.

Le posizioni furono nuovamente invertite e continuando ad un ritmo sempre più violento.

Il corvino si spinse all'interno del ragazzo, colpendo quel punto proibito ancora ed ancora mentre i gemiti e gli ansimi del minore erano irregolari e qualche acuto di tanto in tanto fuoriusciva dalle sue labbra, contorcendosi dal piacere.

S:" D-dabi...h-haaa... A-ancora ancora... T-ti prego...mmmm"

D: "Di..di il mio n-nome...dillo cucciolo mmm...cazzo.."

S: "T-touya... Touya TOUYA.... S-sono, sono al limite... N-non fermarti... C-cazzo"

le spinte continuano furiose, finché ormai al limite,con le ultime tre spinte l'orgasmo si impossessò del corvino

D: "mmm..aaah~ Ten-TENKOOO"

lo sperma si riversò nelle membra del ragazzo che serrando gli occhi ed inarcando la schiena in un modo quasi innaturali, vení per la seconda volta sporcando ulteriormente le lenzuola, per poi crollare sfinito e ansimante sul materasso, mentre il frutto del suo compagno gli colava dalle natiche.

Nonostante fosse ansimante e sfinito, Dabi rimase sollevato da quel corpo e facendo forza sulle braccia, riprese un po' di fiato sfilandosi dalle membra del compagno mentre con il volto si avvicinò al ventre dell'albino, leccando un po' del suo liquido seminale

D:"mmm..sei delizioso come sempre"

Per poi accasciarsi sul materasso e avvolgere fra le sue braccia l'altro, lasciandogli un bacio sulla fronte e uno a fior di labbra ma la lingua di Shigaraki si insinuò nella sua bocca andando a leccare dalle labbra dell'altro un po' del proprio sperma

S:" sì... Decisamente... Ma mai quanto te bastardo..."

D: "tsz...non sei ancora sazio? Non ti ho spremuto abbastanza?"

S:" Di te? Mai, ma penso che dopo due orgasmi io non abbia più nulla da darti"

D: "forse tu no cucciolo, ma io sono bello carico..se hai sete puoi sempre bere qualcosa di caldo..che ne dici? "

Lo sguardo si assottigliò ed un sorrisetto di sfida si palesò sul volto del minore

S:" e sentiamo, da dov'è che dovrei bere?"

D:"suvvia non fare il finto tonto, sai benissimo cosa intendo"

S" Ne sei sicuro? Perché se è così mi alzo e vado a prepararmi una tazza di tè"

Il busto si sollevò, iniziando a dirigersi verso il bordo del letto ma venne fermato dal corvino che lo attirò nuovamente a sé

D:" dove pensi di andare?
se vuoi fare finta di niente o se non ti va basta dirlo....oppure di fare un bel servizio con quelle labbra candide non ne sei più in grado?"

Un luccichio di vittoria attraversò quelle iridi rosse mente il sorriso iniziava a sorgere spontaneo

S:" Tsz...Era proprio quello che speravo

un veloce bacio a fior di labbra venne depositato sulle labbra del corvino, prima che con il sorriso sarcastico in volto, si sollevasse leggermente dal suo petto per aprire il cassetto della comodina poco distante

S:" Però lo farò a modo mio"

Per poi estrarre un sottile bastoncino di metallo terminante con un anella

S:"E tu ne sei ancora in grado?"

D:" la mia risposta la sai..fai di me quel che vuoi non opporrò resistenza...
e adesso mostrami di cosa sei capace..."

una risata sadica riempì la stanza mentre, il volto del minore si abbassava sul membro turgido del corvino iniziandone a stimolare la piccola apertura, le lappate erano lente e precise, dettate dalla pura consapevolezza di voler mandare fuori di testa il compagno, mentre con le dita lasciava lividi violacei sulle sue cosce che venivano strette sempre di più in quella morsa

D: oh-ah cazzo- tu mmm... muoviti"

Il guanto di una mano venne sfilato sinuosamente dai denti dell'albino,

S: "Come scusa? Non ti ho sentito bene, cos'è che vuoi?"

La mano venne sbattuta con freddezza ed un colpo secco si avventò con tutte e cinque le dita sull'interno coscia del maggiore, lasciando che il suo quirk durasse abbastanza da essere percepito ma non tanto da procurare gravi lesioni

D:"hgna~ m-muov- VELOCE CAZZO "

le dita dei piedi del maggiore si arricciarono e le mani strinsero alle lenzuola che ricoprivano il materasso

D: "T-tenkohh~ n-non resisto più"

il sorriso sembrò allargarsi ancora di più sul suo volto mentre il piccolo giocattolo veniva infilato fino in fondo alla piccola apertura sulla punta congestionata del ragazzo sotto di lui, impedendone l'orgasmo

S:" Cazzo... Non hai idea di quanto la tua espressione mista fra sofferenza e puro godimento mi faccia eccitare tutte le volte"

D:" mmmmh~ mi-mi vendicherò..stanne- aaahh~ stanne certo"

le labbra bicolore vennero morse per impedire di emettere un gemito ancora più forte, gesto che fece salire un moto di stizza all'albino

S:" Ooooh non ne ho dubbi... Touya... Ma adesso... Fammi sentire quanto sei in grado di godere "

E in un rapido gesto, le labbra si posizionarono sui testicoli del corvino mentre, una mano gli sorreggeva la gamba e l'altra iniziava a muoversi ritmicamente sull'asta tesa e pulsante

S:" Voglio proprio vedere se sarai in grado di spingerlo fuori... Voglio sentirti Touya... ADESSO "

ed il quinto dito fu nuovamente posato per qualche istante su quella carne, ormai sensibile ed arrossata

D:" CRISTO!"

quel piacere, quella sovrastimolazione, ancora si domandava come fossero finiti insieme nonostante l'astio all'inizio del loro rapporto.

Ma adesso, in quella situazione, il suo membro ne soffriva, l'orgasmo era pronto ad uscire e ad esplodere, ma voleva ancora bearsi delle attenzioni del compagno, nonostante in quel momento, continuava a chiedersi si trovasse in paradisoo all'inferno

Non che adesso avesse importanza, stava bene, stavano bene e questa era l'unica cosa che contasse per lui

D:" t-te-TENKOO!!"

l'orgasmo fu rilasciato con violenza facendo schizzare fuori anche il piccolo oggetto di metallo, riversandosi in gran quantità sul proprio petto e sul volto del compagno, mentre
ormai, stanco e sfinito rimase disteso sul letto riuscendo solo a girandosi leggermente su un fianco

D:" S-sei un-un..aaaaah chi se ne fotte...dammi un bacio...ORA"

le braccia del minore vennero allacciate immediatamente al collo del compagno mentre le labbra si scontravano ancora una volta ed il sorriso sorse spontaneo su quelle dell'albino che sentiva il proprio cuore battere fortemente nel proprio petto

D: "sei un cucciolo pestifero sai?...ti sei divertito a torturarmi?"

Ed un leggero sorriso venne accennato mentre gli spostava una ciocca di capelli che gli copriva in parte il volto

S:" Ovvio, almeno tanto quanto tu ti sei divertito a martellarmi di continuo "

Ma come richiamato alla realtà Lo sguardo del ragazzo vagò leggermente per la stanza, notando solo allora le condizioni pessime in cui era stato ridotto il letto.

Le lenzuola macchiate, bagnate e strappate in diversi punti,
Le coperte ormai stropicciate in fondo al materasso e persino i cuscini ormai risiedevano scomposti sul pavimento

S:"Penso che questa volta ci toccherà proprio sistemare... Oppure potremmo iniziare ad usare il tuo letto"

D" lo faremo più tardi, non vuoi riposarti? "

Un sorriso ed uno schiaffo ben assestato colpì una natica per poi essere successivamente stretta in una presa ferrea che fece sussultare il minore

S:" mmmm... Sì forse hai ragione"

il volto del ragazzo si posò sul petto del corvino mentre gli occhi si chiudevano beandosi del battito ritmico del suo cuore

S: "Sono sfinito"

D: "riposati.. e fai bei sogni piccolo"

La voce di Dabi venne sussurrata dolcemente al suo orecchio iniziando a massaggiargli la schiena e accarezzandogli i capelli

S:"pensi che questa volta l'abbiano imparata la lezione quei due?"

D:"credo di sì, ma spero per loro che non siano nuovamente dietro la porta ad ascoltare...

altrimenti stavolta gli do fuoco sul serio"

S:" Cosa molto probabile conoscendoli, ma non ho le forze in questo momento per alzarmi e andarli a ridurre in polvere...

E tu prova a muoverti anche solo di un millimetro e ci finisci per davvero questa volta insieme alla polvere sotto il tappeto!"

D:" Hey Hey calma,non ho specificato che li avrei inceneriti adesso, posso sempre farlo più tardi, ora, se permetti, voglio godermi il tuo profumo mentre recupero qualche ora di sonno persa a causa dei due mocciosi"

S:"Mmmm... Sì ok ora taci"

E queste furono le ultime parole che lasciarono le labbra di Shigaraki mente sfregava la guancia sull'incavo del collo del compagno ed il respiro si faceva via via più pesante.

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