Appena però metto la testa fuori dalla porta mi ritrovo davanti il viso del mio dolce Shawn.
Subito quindi sul mio volto si crea un dolce sorriso che non passa inosservato, difatti, le guance del mio fidanzato si tingono immediatamente di rosso e, solo dopo aver incastrato i suoi occhi nei miei, con voce roca mi dice: <<Oggi volevo dirti che an->>

Boom!

Il rumore, eccolo di nuovo.
Era un rumore strano simile a un palloncino che scoppia, ma un palloncino che scopo aveva di essere in casa?
Probabilmente la stanchezza mi stava facendo delirare...

Appena però sento il rumore cerco di sporgermi un po' di più fuori dalla porta, ma ovviamente il corpo del mio fidanzato me lo impedisce e subito un colpo di tosse mi riporta con i piedi per terra.

Subito quindi dopo essersi schiarito la voce col colpo di tosse poggia una mano dietro la mia testa e accarezzandomi i capelli continua dicendomi: <<Se mai dovessi un giorno dimenticare tutto, te saresti l'unica persona che non riuscirebbe mai ad uscire dalla mia testa>>
E subito poi unisce le sue labbra alle mie.

Shawn era così, sempre stato così, era il buio e la luce, il bene e il male, l'odio e l'amore; Shawn era ed è la confusione più bella che mi fosse capitata e per nulla al mondo l'avrei mai scambiato.

Subito, poi, i nostri corpi si avvicinano e come se fossimo una macchina perfetta, già capace di comprendere tutto, poggio le mie braccia dietro il suo collo, mentre le sue braccia si agganciano ai miei fianchi.

<<Scott basta!>>

Boom!

Cosa?
La voce di Celia che urlava contro la piccola peste della squadra?

Appena la voce della mia migliore amica giunge alle mie orecchie mi stacco subito dal bacio e guardando Shawn con un'espressione confusa gli dico: <<Shawn ma sto impazzendo per caso?>>
Di tutta risposta il ragazzo dalla bianca pelle si morde il labbro inferiore, segno che c'era qualcosa che non andava o che era nervoso, e, guardandomi negli occhi, poco dopo mi dice: <<Definisci “impazzendo”>>
Subito quindi inizio a guardarmi intorno e cercando di trovare un modo sensato di spiegare cosa intendevo col termine “impazzendo”, gli dico: <<Sento rumori e poi poco fa ho sentito la voce di Celia e, io, oh Shawn credo di star diventando paz->>
Ma subito mi blocco non appena vedo la piccola peste dai capelli blu appuntiti passare dietro Shawn.
Subito quindi inizio a strofinarmi ripetutamente gli occhi e con un'espressione confusa in volto non emetto più parola.

Scott?

<<Chiudi la bocca che sembri un pesce lesso>>
Mi dice subito Scott vedendo la mia bizzarra espressione in volto.
Appena però sento queste parole, guardo immediatamente Shawn negli occhi e con molta velocità gli dico: <<Ti prego dimmi che non sto diventando pazza e che anche tu hai sentito la voce di Scott>>
Di tutta risposta Scott si mette tra me e Shawn e ridendo in quel suo solito modo fastidioso mi dice: <<Per me tu non sei mai stata sana di mente, voglio dire, dai se lo fossi stata adesso ti saresti fidanzata con il capitano!>>
Appena queste parole giungono alle orecchie di Shawn, il mio fidanzato, gli lancia uno sguardo omicida al quale il piccoletto non può far altro che scappare via prima di prenderle sul serio.

In dieci minuti posso dire che il mio cervello aveva deciso di smettere di funzionare e di andare in letargo, perché si, adesso mi sentivo confusa come non mai...

D'improvviso mentre ero persa nei miei pensieri vedo Shawn chiudere gli occhi e poggiarsi una mano sulla fronte per poi dire a voce bassa: <<Giuro che quella pulce blu prima o poi verrà sotterrata!>>
E subito poi riprende a respirare rumorosamente per trovare un attimo di pace interiore.
Nel frattempo io ero lì, dinanzi a lui tutta confusa, ma almeno avevo capito che Scott non era un ologramma...

Mentre però il mio fidanzato aveva ancora gli occhi chiusi, decido di passare sotto il suo braccio per poter capire cosa stava succedendo nella mia nuova casa; pensandoci bene forse Axel aveva riunito i compagni di squadra, no?

Subito quindi scappo senza fare troppi rumori, lentamente scendo le scale per non farmi sentire da nessuno, ma proprio quando stavo per scendere gli ultimi gradini sento Shawn borbottare e quindi senza fare attenzione a dove stavo mettendo i piedi scivolo.
D'istinto subito chiudo gli occhi, ma non sentendo il contatto del freddo pavimento con il mio sedere, li riapro lentamente e mi ritrovo tra le braccia del ragazzo con la fascia arancione che da sempre era stato al mio fianco.

<<Mark? Ma, veramente sei tu?!>>
Gli chiedo con voce allegra e confusa allo stesso tempo appena lo vedo tenermi tra le sue braccia.
Di tutta risposta lui mi fa uno dei suoi soliti sorrisoni e con tanta allegria mi dice: <<Il solo e l'inimitabile, mi sembra ovvio no?>>
Proprio quando però il portiere mi stava per mettere a terra ed io stavo per controbattere ciò che aveva detto, vedo spuntare dietro di lui Caleb per poi dirgli con quel suo fare altezzoso: <<Guarda che stare in porta non è complicato, quindi non sei “inimitabile” come dici tu...>>

Caleb in casa? Anche lui qui?

Boom!

Un'altra volta un rumore che questa volta però mi fa scoppiare dalle risate, poiché Jude senza farsi sentire si era posizionato dietro di lui e gli aveva dato un pugno al centro della testa, per poi dirgli serio: <<Smettila di rovinare sempre tutto ah!>>
Di tutta risposta gli occhi del ragazzo dai capelli ad ananas si erano immediatamente tinti di rosso e subito poi era sparito dal mio campo visivo.

Subito dopo il breve diverbio tra i due ragazzi della Raimon, Mark scoppia a ridere e poggiandosi sulla spalla di Jude dice: <<Povero Caleb però>>
Di tutta risposta Jude alza di poco i suoi occhialini e trattenendosi dal ridere dice: <<Però è lui che se le cerca...>>

Per me, tra quei due c'era realmente qualcosa, altrimenti i loro comportamenti non si spiegavano!

Improvvisamente sento una mano poggiarsi sul mio fianco, subito quindi mi giro e vedo Shawn con le guance rosse fissare un punto in lontananza, subito quindi mi metto in punta di piedi e ciò che vedo mi lascia senza parole.
Quindi, mi giro verso Shawn e con gli occhi lucidi gli dico: <<Ma tu, cioè voi, ma cosa st->>
Non riesco però a finire la frase perché Mark si toglie la fascia arancione e con molta velocità mi benda gli occhi, subito poi mi sento prendere in braccio e capisco in men che non si dica che le braccia erano quelle del mio fidanzato dall'odore che il suo corpo emanava.

Appena la luce dell'altra stanza mi colpisce gli occhi ancora chiusi, il ragazzo di Hokkaido mi poggia delicatamente a terra e togliendomi poi la fascia, mi lascia vedere tutto.
Nel salone c'erano tutti i miei amici della Raimon e poi, palloncini e striscioni ovunque, mentre sul grande tavolo invece c'erano tanti bicchieri che formavano una torre, ai lati patatine e pop-corn e al centro una torta a forma di pallone da calcio.

I miei occhi si fanno subito lucidi e proprio quando stavo per parlare un flash mi interrompe, noto in men che non si dica Celia sorridermi poi dirmi: <<Bisogna immortalare tutto, diciassette anni si compiono una sola volta non credi?>>
E proprio quando stavo per risponderle, tutti quanti in coro iniziano a cantarmi la solita canzoncina dei compleanni.

A causa del trasloco avevo dimenticato tutto, persino di festeggiare i miei diciassette anni, ma loro invece, loro non l'avevano dimenticato.

Appena tutti finiscono di cantare mi soffermo sul viso di tutte le persone presenti nella stanza e col cuore pronto a scoppiare da un momento all'altra dico: <<Ragazzi siete le persone più fantastiche del mondo>>
Di tutta risposta Silvia mi sorride e indicando Shawn e Mark dice: <<In primis dovresti ringraziare quei due ragazzi al tuo fianco>>
Subito quindi mi giro per abbracciarli entrambi e a voce bassa il giusto per farmi sentire solo da loro due dico: <<Siete tanto speciali, vi giuro che non dimenticherò mai tutto ciò>>
E subito, a causa dell'emozione, inizio a piangere silenziosamente col viso poggiato sulle loro spalle.

Angolo autore
Cosa potrebbe mai succedere?...
Sarà la quiete prima della tempesta?