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Corsa

<<Mia piccola Anna io ci sono nato pronto!>>
Mi dice subito dopo Shawn con voce roca, ma allegra.

Di tutta risposta gli sorrido dolcemente e cercando di infondergli coraggio gli dico: <<Mi raccomando, fai del tuo meglio, io sarò al solito posto a guardarti e a supportarti come sempre>>
Di tutta risposta Shawn si ferma un secondo, facendo poi fermare anche me e solo dopo aver incastrato con una grande abilità i suoi splendidi e profondi occhi grigio-celesti nei miei, mi dice: <<Ti amo tanto>> e subito poi si avvicina per darmi un bacio, ma improvvisamente il rumore di un cancello che sbatte ci fa sobbalzare.

D'improvviso, entrambi spaventati per il rumore, ci giriamo verso il lungo di provenienza, ma nel farlo vediamo un Axel con indosso la divisa azzurra e il borsone come quello di Shawn, che tutto imbarazzato grattandosi la nuca ci dice: <<Oh, ehm, io non volevo, cioè, beh...>>
Si ferma un secondo per distogliere lo sguardo da me e Shawn e poi guardando il cielo continua dicendo: <<Suvvia dai, voglio dire che potete baciarvi ragazzi, io non vi guardo...>>
E subito dopo aver terminato il suo discorso chiude gli occhi portandosi le mani dinanzi facendo così cadere il borsone violentemente a terra.

Subito io e Shawn scoppiamo a ridere per la buffa faccia del bomber di fuoco.
Quindi, poi, mi avvicino al biondo ragazzo e togliendogli le mani dinanzi agli occhi, ridacchiando gli dico: <<Axel sta tranquillo, a distanza di mesi ancora ti imbarazzi>>
E subito poi Shawn si avvicina per raccogliere da terra il borsone dell'attaccante della Raimon e porgendoglielo gli dice allegro: <<Sei pronto Axel?>>

Di tutta risposta Ax afferra velocemente il borsone e con un sorriso radiante sulle labbra, gli dice: <<Non sono mai stato più pronto di così!>>
Subito dopo aver terminato la frase lo vedo stringersi in una mano una specie di collana che aveva al collo, probabilmente era un modo per infondersi coraggio.

D'improvviso proprio mentre mi ero persa a fissare quei due ragazzi il mio telefono che squilla mi riporta immediatamente alla realtà, subito lo prendo e solo dopo aver letto il nome sullo schermo noto l'orario.
Di tutta risposta inizio a correre e solo dopo poco mi giro per vedere quei due ragazzi in lontananza guardarmi confusi.

<<Mancano 3 minuti, cazzo!
Muovetevi!>>  grido loro in lontananza e subito poi accetto la chiamata.

<<Oh Mark scusa, scusa, stiamo arrivando noi ci sia->>
Ma non riesco a terminare la frase che il capitano della Raimon ridendo mi dice: <<Anna, ferma non correre, devi dir->>
Di tutta risposta non gli faccio terminare la frase e con un po' di affanno a causa della corsa continuo dicendogli: <<Stiamo arrivando lo giuro, tu intrattieni il mis->>
Questa volta però è il portiere a interrompermi e a dirmi ridacchiando: <<Non correre ferma, il mister mi ha detto che ha avuto un contrattempo e che arriverà qui al campo con il signor Hillman tra un'ora...>>

Appena sento l'ultima frase mi fermo di scatto e respirando profondamente gli dico: <<Ma io veramente non so che dire, cioè mi sono messa a correre per nulla...>>
Di tutta risposta sento Mark ridacchiare dall'altro capo del telefono per poi dirmi: <<Dai vedila da un'altra prospettiva, hai corso per arrivare prima da me che sono solo soletto al campo>>

Oh il mio dolce Mark, ogni volta trovava sempre il modo di farmi vedere cose da un'altra prospettiva, quanto avrei voluto avere un fratello come lui, cioè non come lui, avrei semplicemente voluto lui come fratello.

Appena stavo per rispondere però sento una seconda voce in lontananza, subito mi giro pensando provenisse nella mia direzione, ma poco dopo capisco che quella voce in realtà proveniva dal telefono e quindi dal campo da calcio.

Difatti poco dopo Mark con voce allegra mi dice: <<In realtà ora non sono più solo, è appena arrivato Jude, tu però se vuoi continua a correre che io ti aspetto con impasienza>>
E detto questo non mi da il tempo di rispondere che attacca il telefono, che dire ottimo.

Subito quindi mi giro indietro in cerca del mio Shawn e del bomber di fuoco che subito vedo intenti a parlare tra di loro e a camminare lentamente.
Appena mi notano senza il telefono accanto all'orecchio aumentano un po' il passo e ridendo, all'unisono mi dicono: <<Dove volevi correre così lentamente?>>
Di tutta risposta faccio ad entrambi la linguaccia e poi con voce indispettita dico loro: <<Ma io correvo per andare al campo, voi perché mai non avete corso con me ah!>>

Subito Axel si morde le labbra per non ridere e con voce apparentemente calma mi dice: <<In realtà io stavo dicendo a Shawn che il mister sarebbe arrivato in ritardo e che quindi potevamo camminare anche lentamente, ma>>
Non gli lascio finire la frase che con una faccia corrucciata gli dico: <<È però potevate dirlo pure a me, uffa!>>
Di tutta risposta a prendere la parola questa volta è Shawn, che prendendomi la mano mi dice: <<Ma guarda che io e Axel ti abbiamo chiamata una marea di volte, però tu eri troppo presa dal telefono>>

Di tutta risposta, molto imbarazzata per l'accaduto mi gratto la nuca e guardando in basso dico loro: <<Colpa mia allora, ma credevo che fossimo in ritardo e io, beh>> mi fermo un secondo per alzare lo sguardo e guardando entrambi i ragazzi negli occhi dico loro: <<Io ci tengo tanto a vedervi giocare nella nazionale giapponese e quindi per questo ho iniziato a correre>>

Di tutta risposta i due ragazzi poggiano i loro borsoni a terra e mi stringono forte in un caldo abbraccio che per me aveva l'odore di famiglia.

Subito dopo esserci staccati mi metto tra i due ragazzi, che dopo aver preso i loro borsoni, iniziano a camminare al mio fianco.
Passeggiamo circa cinque minuti in silenzio, io non emetto una parola semplicemente perché vedevo entrambi molto presi dai loro pensieri.

Dopotutto anche loro speravano di non essere tra le riserve, era normale che fossero un po' agitati.

In men che non si dica però riesco a vedere in lontananza il campo e Mark in porta tutto intento a parare le pallonate calciare dal ragazzo con gli occhialini, Jude.
Subito quindi abbandono i due ragazzi al mio fianco e velocemente scendo la collinetta per poter entrare nel campo.

Appena Mark mi vede correre in lontananza si distrae e boom, gli arriva una pallonate in pieno viso che lo fa subito volare e sedere nella porta.
Di tutta risposta, corro ancora più velocemente, per quanto ovviamente mi fosse possibile, e in men che non si dica mi inginocchiò al suo fianco e con voce preoccupata gli dico: <<Tutto bene Mark?>>
Dopo poco anche Jude raggiunge Mark e porgendogli la mano gli dice: <<Scusa Mark non pensavo che ti fossi distratto...>>
Subito dopo aver aiutato Mark ad alzarsi, il ragazzo dal mantello mi guarda imbarazzato e mi dice: <<Non volevo fargli male...>>

Di tutta risposta mi butto tra le braccia dei due ragazzi e stringendoli forte dico loro: <<Sono felice di vedervi>>
Subito poi mi allontano dall'abbraccio e guardando Jude mi avvicino, gli lascio un bacio sulla guancia e con un sorriso dolce gli dico: <<Jude lo so che non volevi fargli male>> subito poi mi giro verso Mark e continuo dicendo: <<Fortunatamente il nostro portiere è abituato a questo tipo di pallonate, a volte anche a peggiori>>
E subito poi abbraccio nuovamente lo splendido ragazzo dalla fascia arancione.

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