Agueda

Non ci potevo credere a ciò che era successo. I miei genitori mi avevano obbligata a tornare a casa da loro. Avevo dovuto lasciare Estella.

《Ti sposerai domenica prossima con Aron la Morte, fine della discussione!》 Urlò mio padre dopo avermi dato uno schiaffo.

Mi stavano obbligando a sposare un ragazzo che non conoscevo e che non avrei mai amato, dato che mi piacevano le ragazze e amavo con tutta me stessa Estella Alonso. Avrei dovuto sposare uno sconosciuto solo per non far vergognare i miei genitori. Non volevo sposarmi eppure ero obbligata, dovevo farlo per poter proteggere la donna che amavo. Mio padre mi aveva ricattato dicendomi che se non mi fossi sposata con Aron allora avrebbe fatto del male a Estella, ed io non potevo permettere una cosa simile.

《Non piangere, tesoro. Vedrai presto metterai su famiglia con quell'uomo e sarete felici insieme. Quella ragazza sarà solo un lontano ricordo.》Disse mia mamma come se niente fosse.

La mia vita si sarebbe trasformata in un incubo. Sarei stata infelice per il resto della mia vita accanto ad una persona che avrei disprezzato per sempre.

《Tra dieci minuti dovrebbe arrivare Aron per conoscerti.》Esclamò freddo mio padre.

《Vestiti carina, vedrai che gli piacerai subito.》Questa volta fu mia madre a parlare.

Sapevo che non avevo altra scelta. Per ogni mossa sbagliata, mio padre mi picchiava.

Mi vestii con dei jeans e una semplice felpa blu e andai in soggiorno ad aspettare questo sconosciuto.

Dopo un po' si sentì bussare alla porta. Era quel ragazzo, ne ero certa.

《Ma buonasera.》Parlò il ragazzo biondo.

Mi veniva il voltastomaco solo a vederlo.

《Vieni, caro. Ti presento mia figlia Agueda.》

Il biondo porse la mano, ma io mi limitai a sorridere falsamente.

《Ora noi vi lasciamo soli,  sicuramente avete tante cose di cui parlare, dato che vi sposate tra una settimana.》Dissero i miei genitori per poi uscire.

《Sei bellissima, Agueda.》Parlò Aron con voce pacata.

《Tu davvero vuoi sposarmi? Ti prego non farmi questo!》Iniziai a tremare.

《Lo so che non mi ami, ma con il passare del tempo, vedrai che mi amerai come già ti amo io.》

Questo era folle. Sembrava un pazzo da come parlava. 

Aron continuava a parlare a vanvera del matrimonio, mentre io non facevo altro che pensare a Estella, ai momenti passati insieme a lei, ai nostri litigi, a tutte le volte che avevo fatto l'amore con lei.

《Sei vergine, giusto?》Chiede all'improvviso.

Come facevo a dirgli che mi aveva sverginato la donna con la quale volevo passare tutta la mia vita insieme a lei?

Mi limitai a sorridere al biondo e dopo un paio d'ore, se ne andò a casa.

Non mangiai niente quella sera, andai a farmi un bagno caldo e poi andai nella mia stanza a piangere.

Cosa avevo fatto di male per meritarmi ciò?

Era mezzanotte passata ormai quando all'improvviso sentii un rumore alla mia finestra. Era il rumore di un sassolino. Mi affacciai alla finestra confusa e...

Oddio! Era lei! Estella.

Aprii la finestra e la guardai che stava mettendo una scala per poter salire da me.

Era molto rischioso però. Se mio padre avesse scoperto ciò, mi avrebbe uccisa per davvero.

Andai a chiudere a chiave la porta e poi aiutai Estella a salire. Una volta arrivata da me, si fiondò sulle mie labbra, era un bacio passionale e famelico.

《Estella...》Dissi mentre lei iniziò a baciarmi il collo.

《Ssh.. poi mi parli, ora zitta.》

In un lampo mi tolse il pigiama e mi fece sdraiare sul letto per poi scendere con i baci fino al basso ventre. Quando la sua lingua si posò sulla mia intimità, mi venne da urlare per le troppe emozioni, ma non potevo, dovevo trattenermi per non farmi scoprire. Estella muoveva la lingua con maestria tra le mie cosce e quando inserì anche due dita mi fece inarcare la schiena.

《Mi mancava il tuo sapore.》Sussurrò dolcemente.

Mi abbandonai al piacere e poco dopo scoppiai a piangere.

《Mi sposo...》

《Che cosa?!?》Domandò scioccata.

《I miei mi obbligano a sposare uno e avere una famiglia, se non lo faccio , potrebbe accadere qualcosa e non me lo perdomerei mai.》Dissi mentre lei mi asciugò le lacrime con i pollici.

《Quel matrimonio non si farà, quant'è vero che mi chiamo Estella Alonso.》