29
Agueda
Finalmente Estella si era aperta con me, mi aveva raccontato del suo passato nonostante le fosse risultato difficile. Erano passate più di due settimane da quando si era confidata con me, avevo recuperato anche la memoria, ero riuscita a ricordare di quando mi volevo buttare giù dal ponte e di quando Estella mi salvò, prima di fare una cazzata, tutti i momenti passati con lei li ricordavo e ora avevo le idee ben chiare su cosa fare.
Volevo trovarmi un lavoro per prima cosa, non volevo stare gratis a casa della bionda, mi sarei sentita in colpa dopo un po'. Inoltre volevo uscire di più insieme a lei, andare a cena, camminare mano nella mano senza avere la paura di essere giudicate.
Estella era uscita per andare a trovare sua nonna, mentre io ero rimasta a casa a preparare la cena, stavo facendo la pasta col ragù, che alla bionda piaceva tanto. Mi sentivo felice, finalmente dopo tanto tempo stavo bene con me stessa e con Estella, anche se lei non era quasi mai dolce, mi piaceva lo stesso nonostante il suo caratterino difficile.
《Ma buonasera.》Mi salutò la bionda abbracciandomi da dietro.
Adoravo quando mi coglieva così di sorpresa per poi abbracciarmi così. Sentivo sempre le farfalle nello stomaco.
《Sei molto sexy questa sera.》Sussurrò al mio orecchio facendomi venire i brividi.
《Ti piace...?》Chiesi imbarazzata.
Indossavo un vestito corto e abbastanza scollato, lo avevo messo apposta, mi piaceva stuzzicarla.
Non riuscii a dire nient'altro che la sua mano fredda mi sfiorò tra le cosce rapidamente fino ad arrivare al mio tanga.
《Estella, sto cucinando.》Dissi anche se quella era solo una scusa, la volevo sempre in ogni momento della giornata.
《Allora cucina...》Rispose mentre la sua mano era entrata nel mio tanga e iniziò a muovere le dita sulla mia pelle calda.
《Estella...》Mi uscì il suo nome come una preghiera.
Ad un tratto, tolse la mano, mi diede un bacio per poi sedersi sulla sedia al tavolo.
La fulminai con lo sguardo. Mi aveva fatto eccitare, desideravo le sue mani, mentre lei si comportò da vera stronza.
《Non stavi cucinando?》Chiese divertita.
《Sei una...》Lei invece mi interruppe.
《Una stronza, lo so.》
Scolai la pasta, la mescolai col ragù e poi la misi nei piatti per poi metterci a mangiare.
Iniziammo a mangiare ed Estella non mi diceva che ero stata brava a preparare quella pasta, dato che era molto orgogliosa e non ammetteva mai niente.
《Ops...mi è caduta la forchetta.》Parlai per poi andare sotto il tavolo a raccoglierla quando invece mi venne in mente una cosa da fare.
Andai verso di lei sotto il tavolo, le sfiorai le gambe attraverso i jeans che ancora portava e poi le mie mani andarono alla sua cintura.
《Ma cosa...》Le misi un dito sulla labbra per zittirla e continuai a fare quello che avevi in mente.
Le tolsi la cintura e le abbassai i pantaloni. Una volta tolti i pantaloni, iniziai a lasciarle dei piccoli baci sulle cosce, spostai le sue mutande di lato e mi dedicai al suo sesso. Cominciai a leccarla e poi aggiunsi un dito, Estella cercava di trattenersi ma dopo un po' si lasciò andare, i suoi ansimi ed i suoi gemiti erano come la mia musica preferita. Quando sentii che stava per venire, mi fermai, volevo fargliela pagare per ciò che aveva fatto lei a me prima di mangiare, perciò smisi di darle piacere.
《Cazzo! Perché ti sei fermata?》Domandò arrabbiata e insoddisfatta.
《Non stavamo mangiando?》Dissi retorica.
All'improvviso si alzò dalla sedia e mi prese per il polso facendo aderire i nostri corpi. Mi baciò e mentre lo faceva mi toglieva il vestito che indossavo e nello stesso momento ci dirigemmo nella camera da letto.
Facemmo l'amore per ore, mi sentivo così bene e unica. Finalmente ero felice.
《Ti ho trovato un lavoro.》Sorrise la bionda mentre mi accarezzava i capelli.
《Davvero? 》
《Si, nell'azienda di mio nonno. Farai la segreteria, se per te va bene.》 Spiegò lei.
《Oddio, grazie, grazie.》Dissi per poi baciarla su tutto il viso.
《Ora però togliti, non respiro.》
Che simpatica!
All'improvviso sentimmo il suono del campanello.
Chi cavolo poteva essere a quell'ora?
Presi una vestaglia e decisi di andare a vedere chi fosse lasciando Estella a letto.
Aprii la porta e...
《Basta fare la troia in giro, è tempo di tornare a casa! Sei davvero una vergogna!》
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