Estella

"Amore, non mi avevi detto che avevamo ospiti." Disse Agueda avanzando verso di noi.

Se era uno scherzo, allora non era divertente!

Per una volta sono d'accordo con te!

"Agueda che diavolo fai tu qui?'' Le domandai ancora sconvolta di vederla lì.

"Come fai a sapere il mio nome? Ci conosciamo?" Domandò timida come se non mi conoscesse.

"Che cazzo le hai dato, Linda?"

"Mantieni la calma." Mi consigliò.

Col cazzo che mi calmavo!

Presi per un braccio Linda e la portai in un'altra stanza, avevo bisogno di una spiegazione e l'avrei avuta.

"Mi spieghi che cazzo ci fa Agueda da te? E perché finge di non conoscermi?" Urlai in piena rabbia.

Volevo spaccare tutto a causa di quella pagliacciata!

"Agueda ha perso la memoria, ha avuto un incidente stradale e da quel momento lei non si ricorda niente." Confessò.

"È perché non mi hai detto niente? E perché ti ha chiamata 'amore' "?

Avevo un sacco di domande da fare e...

"Perché avrei dovuto dirtelo? Per trattarla di merda come hai sempre fatto? E poi stiamo insieme, non ti deve più riguardare!" Rispose guardandomi negli occhi.

Diciamo che nella prima parte lei ha ragione!

Non riuscivo ancora a credere a quello che avevo sentito. Lei stava con Agueda, la stessa ragazza che avevo salvato quando aveva cercato di togliersi la vita, la stessa ragazza che di fronte a me tremava e che si eccitava per il modo in cui le parlavo.

Quella ragazza che mi aveva stregata con quegli occhi grigi e con il suo modo di essere timida, ora era di un'altra. Linda aveva fatto la stronza con me, forse per farmela pagare per averla trattata sempre male o forse...

"Amore, tutto bene? Ho sentito che stavate litigando..." Disse Agueda imbarazzata.

Era uguale a prima, semplice ma bellissima, non era cambiato nulla. La osservai per un po' e vidi di come guardava Linda sorridendo.

"Va tutto bene Agueda, Estella se ne stava per andare." Continuò la castana.

Che stronza!

Devo ammettere che sei stata stupida a fidarti di lei.

Uscii da quella casa sbattendo la porta senza dire più una parola, perché la verità era che non sapevo più cosa cazzo dire. Sembrava un incubo e uno scherzo allo stesso tempo.

Linda aveva giocato sporcato, stava usando Agueda solo per farla pagare a me per il modo in cui l'avevo sempre trattata, e questo non l'avrei accettato.

Se tu non avessi trattato Agueda sempre male, in questo momento stareste scopando e tutto questo non sarebbe mai successo!

Dovevo vedere Agueda al più presto e parlarle, non avrei permesso che Linda la usasse ancora per molto tempo.

E come farai? Sai, per lei sei una sconosciuta adesso!

L'avrei spiata quando sarebbe uscita di casa e poi l'avrei portata via in un posto sicuro per parlarle e dirle la verità su Linda.

Si chiama sequestro di persona!

Decisi di calmarmi un po' e pensare bene a come fare. Andai a casa mi cambiai i vestiti ed indossai una tuta verde, le scarpe nere, inoltre presi un capello a cespuglio.

Certo che da Estella Alonso a coniglio tra i cespugli, è un attimo.

Presi la macchina e mi diressi verso la casa di Linda. Avrei aspettato che uscisse Linda per poi entrare in casa sua e parlare con Agueda, oppure avrei aspettato che uscisse fuori Agueda e portarla via e dirle la verità.

Sembra eccitante come cosa. No, scherzavo!

Andai a nascondermi tra i cespugli per vedere se usciva qualcuno, ma niente. Dopo un po' andai in macchina ad aspettare lì.

Continuavo a fissare le lancette dell'orologio in continuazione, fino a quando non arrivò la sera, ormai fuori era buio, ed io ero ancora sotto casa di Linda per aspettare qualche mossa.

Accesi l'ennesima sigaretta, avevo bisogno di fumare per scaricare tutto il nervosismo.

Io ti consiglierei una scopata per ridurre il nervosismo, ma solo con Agueda, ma siccome lei ha perso la memoria, niente lascia stare.

Continuai a fumare quando all'improvviso vidi il portone aprirsi. Era Agueda vestita in modo molto sexy. Indossava un vestito rosso fuoco abbastanza corto e dei tacchi a spillo. I capelli lisci le ricadevano sulle spalle...

Si ok, ho capito, ora però non è il momento di scoparla con gli occhi.

Aspettai qualche istante per vedere dove sarebbe andata. Passarono pochi minuti e poi la vidi oltrepassare la mia macchina. Si dirigeva verso i taxi.

Sbrigati, vai a prenderla! Non investirla però! Ma ora che ci penso, se la investissi un'altra volta, Agueda potrebbe ritornare a ricordarsi di te, voi scopereste e tutti saremo felici e contenti, giusto?

Misi in marcia e la raggiunsi, aprii il finestrino e decisi di parlarle.

"Ti serve un passaggio?" Domandai squadrandola dalla testa ai piedi.

"Ehm...prenderò un taxi, ma grazie." Rispose guardando in basso.

"Sono Estella, un'amica di Linda, ci siamo viste oggi, ricordi? Se vuoi ti porto dove ti serve, sai questi taxi potrebbero essere pieni di depravati." Parlai in modo deciso sperando che accettasse quel passaggio.

"Si, forse hai ragione. Devi portarmi in un locale." Salì in macchina e si mise la cintura, quando si sedette, il suo vestito si alzò leggermente facendo scoprire le sue cosce formose.

Mi disse il nome di quel locale, ma dopo due secondi lo dimenticai subito. Ero distratta dalla sua bellezza, inoltre, avendola in macchina, mi faceva ricordare i momenti passati insieme a lei.

Decisi di non dire niente, avevo bisogno di pensare meglio alla prossima mossa da fare. Pensai che dovevo portarla in un parcheggio, quel parcheggio...

Una volta arrivate lì, spensi l'autoveicolo.

"Pe-perché ti sei fermata qui?" Chiese Agueda con voce tremante.

Continua...