13
Estella
Erano passati un po' di giorni dopo quella brutta crisi.
Era solo colpa di Agueda. Quella principessina doveva imparare a farsi i cazzi suoi.
Ma voleva essere gentile...
Sta zitta tu! Non me ne frega un cazzo della sua gentilezza!
Certo, come no...
L'argomento della morte dei miei era un tasto delicato, non ne parlavo mai con nessuno, perché mi tornavano in mente i ricordi e poi perdevo il controllo ogni volta.
Agueda aveva insistito per sapere di più sul mio passato, sulla morte dei miei genitori, ma io ovviamente le ho risposto male trattandola altrettanto.
Fissai l'orologio e notai che erano le nove e mezza di mattina. Stavo ancora seduta sul letto, mentre Agueda non c'era, probabilmente era in cucina.
Cazzo, che mal di testa!
Potresti scopare Agueda. Sai, il sesso allevia il dolore del mal di testa!
Stavo fissando il soffitto bianco e vuoto quando...un rumore dalla cucina catturò la mia attenzione.
"Che cazzo hai combinato?" Urlai alzandomi dal letto e dirigendomi in cucina.
Arrivai nella sala da pranzo e vidi Agueda con solo l'intimo addosso mentre cercava di raccogliere i cocci di vetro che provenivano da una tazza che aveva rotto.
Mi avvicinai subito e lei sussultò meravigliata dalla mia presenza.
Che ne dici di scoparla in cucina? È pure in intimo, direi che ti ha pure facilitato il gioco!
"Ma vuoi stare più attenta?" La rimproverai con tono aspro.
"Scusa non l'ho fatto apposta è che..."
Notai che le stava sanguinando il palmo e che stava tremando.
"Togliti, pulisco io, tanto tu combini solo guai!" Usai ancora quel tono aspro.
Vorrei ricordarti che era solo una tazza!
La principessina mi guardò negli occhi delusa, ogni volta mi guardava in quel modo quando la trattavo male.
Si alzò in piedi e si diresse verso la camera da letto evitando di guardarmi ancora.
"Che non ti venga ti metterti a frignare!" Esclamai finendo di raccogliere i cocci di vetro da terra.
Odiavo sentirla frignare!
Una volta finito di pulire in cucina, andai nella camera da letto e vidi che Agueda stava cercando un fazzoletto per pulirsi la mano dal sangue.
Aprii un cassetto e presi del disinfettante e delle bende per curarle la ferita. Mi avvicinai a lei e mi sedetti accanto, aveva i capelli che le coprivano metà viso, era ancora in intimo ed evitava di girarsi verso di me.
"Dammi la mano!" Ordinai autoritaria.
"Non c'è bisogno, non è niente." Disse a bassa voce.
Decisi di prenderle la mano e mettere del disinfettante. Stavo cercando di essere gentile, mentre lei non voleva degnarmi neanche di uno sguardo.
Ti consiglio di cercare sul dizionario la parola "gentile".
Mentre le bendai la mano si girò verso di me e mi guardò con attenzione. Sentivo i suoi occhi su di me.
I miei occhi invece si posarono sul suo seno, quel reggiseno nero di pizzo le stava alla perfezione. Salii con lo sguardo sul suo collo, che avrei voluto baciare e mordere per sentir impazzire Agueda e poi si posarono sulle sue labbra, che avrei voluto baciare e sentire di nuovo il suo sapore.
Dannazione, Estella!
Che ne dici se quello che hai appena pensato, lo fai?
Finii di bendare la mano ad Agueda e finalmente i nostri occhi si incontrarono. Ci guardavamo in modo intenso, la voglia di averci era evidente.
Per quanto io avessi avuto voglia di scoparla, non potevo, non ero quella giusta per lei. Avrebbe sofferto di continuo e lei meritava di meglio.
Notai che la principessina mi stava guardando le labbra e appena si accorse che l'avevo beccata, distolse subito lo sguardo.
Padre nostro che sei nel cielo, si è santificata la voglia di Estella, dacci oggi un bacio e l'incastrazione tra due corpi Agueda ed Estella. Amen.
Mi avvicinai ancor di più a lei, sentii il suo respiro cambiare e il cuore sembrava che volesse uscirle dal petto. Si perdeva ogni volta che le ero vicina.
"Perché non mi guardi, Agueda?" Sussurrai al suo orecchio.
"Ho paura..."
"Di cosa?'' Domandai ancora con voce sensuale.
All'improvviso mi baciò, un bacio passionale e bisognoso. Risposi al bacio perché lo volevo, avevo voglia costantemente delle sue labbra. Le mie mani affondarono nei suoi capelli, da una parte sapevo che era sbagliato ma dall'altra volevo continuare, volevo spogliarla e fare l'amore con lei tutta la notte.
Ad un tratto si staccò e si rese conto di quello che aveva appena fatto.
"Estella...scusa, io non dovevo..."
Continua...
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