Inizio con questa parola perché mentre sono qui che scrivo fuori la pioggia sta cadendo e sembra proprio non voglia più andarsene. Cade, cade come se avesse qualcosa da dire e si fa sempre più forte quasi avesse paura di non riuscire a farsi sentire. Bene vi dirò che io quello che la pioggia ha da dire non l'ho mai voluto sentire, l'ho sempre amata troppo poco. Ho sempre ritenuto fin da piccola che pioggia fosse sinonimo di tristezza ed io non volevo essere triste, ho sempre aspettato che la pioggia smettesse e sperato che uscisse il sole perché quello si che mi metteva di buon umore. Lo so è stupido perché non si può far dipendere il proprio umore dalla pioggia o dal sole, in fondo lo sappiamo tutti che le cose in grado di regalarci lacrime o sorrisi sono ben altre, eppure in qualche modo il tempo è in grado di influenzarci e credo sia così quasi per tutti.
La pioggia poche volte l'ho apprezzata, e per lo più sempre in estate perché dopo il suo passaggio alle narici arriva il suo profumo. Quello che ti da la sensazione che la terra dopo una lunga apnea stia di nuovo respirando e ti ricorda che nella vita succede altrettanto.
E poi la pioggia può essere di compagnia e lo sapete quando? Quando stai piangendo, perché almeno sai che se il cielo piange allora poi quelle tue lacrime non saranno sole, ma accompagnate da una melodia che il più delle volte è messa lì apposta per dirti che anche questa è vita.