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Prima intervista

Nuova avventura intrapresa per "gioco" con Greta, ma ci ho preso gusto e mi sono detta 'perché no?!'.
La prima intervista è proprio la sua e spero di essere riuscita a portarvi dentro ( o forse dietro?) il mondo "nascosto" di 'A kind of magic' , 'Let it be' , 'Burning Sun' ( se non le aveste lette vi suggerisco di farlo perché meritano e così non avrete spoiler 😉 ) e anche di quello di Greta.
La trovate come Moonlight92 !
Let's go!

Nome?
R: Greta

Tutti in coro: "Ciao Greta!"

Cosa pensi dell amore?
R: Che sia una delle poche cose che non possiamo controllare e di conseguenza una delle più forti, belle e indispensabili.

Pensi esista un amore come quello di Grace ed Harry?
R: Sì. Ormai l'idea dell'amore sta diventando qualcosa di astratto quasi irreale e basato sullo strafare. Forse in molti credono che il rapporto fra Grace e Harry sia utopistico, simile ad una fiaba, ma in realtà è il modo di amare più semplice che esista, quello spontaneo e sincero e posso confermare che esiste ed è bellissimo.

Cosa rappresenta veramente il castello nella storia, e soprattutto per te?
R: La speranza, un punto di arrivo, qualcosa di solido in cui credere.

Adoro quando viene richiamato nella storia!

Nella storia sottolinei spesso il fatto che Grace sia diversa nel suo soggiorno a Londra rispetto alla Grace di Parigi.
Cosa significa questo? Perché proprio questa differenza ambientale a rimarcare una differenza caratteriale?
R: In realtà l'ambientazione non è stata pensata per rispecchiare il carattere della protagonista ma più che altro da gusti personali miei. Ho sempre amato Londra e proprio come Grace la vedo come una città dalle mille possibilità di espressione, Parigi al contrario non è mai riuscita ad entrarmi nel cuore come succede invece alla maggior parte delle persone, quindi si può dire che sia soltanto una similitudine fra i miei gusti e quelli del personaggio.

Se potessi portare nella tua realtà un solo elemento che Grace ha nella sua vita, quale sarebbe?
E quale elemento che tu hai, metteresti se fosse possibile nella realtà di Grace?
R: Nella mia realtà metterei le amicizie di Grace senza dubbio; la possibilità di vivere amicizie del genere che rimangono vive e solide nonostante tutto e tutti. È raro ed è bello. L'elemento che ho e che metterei al momento non esiste, se penso alla vita di Grace credo che non le manchi nulla.

Che caratteristica ha Grace che non vorresti mai?
R: L'indecisione che sta dimostrando in Let It Be. Non ho mai apprezzato le persone indecise, ne tanto meno le vie di mezzo e le sfumature. Grace si sta aggrappando a tutto ciò, e se non sapessi che è necessario per la storia, le avrei già fatto un bel discorsetto xD

Credi che Harry e Grace siano anime gemelle o pensi che non esistano anime gemelle?
R: Non sono ancora certa che loro lo siano ma so che esistono.

Una frase mi aveva colpito in particolare (dico una ma son di più)
"La paura di sbagliare..."
Sai continuarla? Sai dirmi cosa significa questo per Grace e per te?
R: La paura di sbagliare, nella maggior parte dei casi porta a sbagliare sicuramente.

In quel caso era Harry a pronunciarla, ma credo che rappresenti in generale la parte insicura di noi stessi.

Si, ma anche Grace ha tante paure. Quale pensi sia la sua paura e il suo limite più grande?
R: Il suo limite più grande e anche la sua paura, è di non riuscire ad essere istintiva.

La vita di Grace sembrerebbe essere combattuta tra nero e bianco. È così?
E se tu dovessi attribuire un colore alla sua vita, quale sarebbe? E se dovessi farlo alla tua?
R: La vita di Grace è sicuramente combattuta fra diversi colori, soprattutto nei primi giorni in cui arriva a Londra e tante cose fuori e dentro di lei iniziano a cambiare. Non so esattamente quali colori attribuire a lei perché ciò che vedo, soprattutto in alcuni punti della storia, è assimilabile all'arcobaleno.
Per quanto riguarda la mia vita, non ho un solo colore da attribuire, ma tre: il verde, il rosso e il blu.

Niall e Harry, uno in Akom e l'altro in Let It be(per lo meno all'inizio) scappano dalle responsabilità in un certo senso. Perché hai deciso di rappresentare questa paura di impegnarsi per entrambi?
Cosa pensi spinga un ragazzo come loro, che ama divertirsi e basta, a decidere di mettere la testa a posto?
R: Penso che scappare sia un luogo comune, soprattutto nella maggior parte dei ragazzi. In generale prendersi l'impegno e la responsabilità di una relazione non è così immediato per loro che preferiscono invece "divertirsi" senza dover scegliere per forza un'unica ragazza a cui dedicare tempo e attenzioni. Ho cercato di immedesimarmi il più possibile in loro e soprattutto nel contesto in cui vivono e mi sono resa conto che, essendo circondati costantemente da quelle che possiamo chiamare tentazioni, la voglia di prendersi un impegno diventa ancor meno immediata e da li la necessità di allontanarsi e scappare dalla responsabilità.
Ad un certo punto però, la consapevolezza di non avere nulla di certo, nulla di vero o forse di concreto, porta alla necessità opposta, che in generale tutti gli uomini acquisiscono con l'età. Tutti noi abbiamo bisogno di risposte, soprattutto dal punto di vista affettivo, e succede quando troviamo una persona con la quale un minuto in sua compagnia vale molto di più di ore insieme a qualcun altro. Questo fa la differenza e innesca la voglia, per una volta di restare.

Gregg sembra sempre fare la cosa giusta al momento giusto, rischiando di essere anche soffocante alcune volte. Perché rappresentare un personaggio così "perfetto"? È in contrapposizione ad Harry o vuoi dimostrare qualcos'altro?
R: I personaggi di AKOM sono piuttosto particolari nella semplicità della storia in se. Gregg è qualcosa di nuovo e paradossalmente "normale", normale come poteva essere un ragazzo d'altri tempi probabilmente ma che mette un punto alla particolarità che regnava sovrana prima (in AKOM). Non sono mai riuscita a vedere Gregg come un elemento soffocante nella vita di Grace, forse perché la sua presenza costante era tutto ciò di cui lei aveva inconsciamente bisogno per rendersi conto che i difetti di Harry, a questo punto lampanti, erano forse gli aspetti che l'avevano fatta innamorare di lui. Quello che vorrei dimostrare è che non sempre la persona apperentemente più adatta e simile a noi, sia quella giusta. Gli opposti si attraggono per un motivo e nel limite del possibile adoro questo motivo.

Del e Mathieu: cosa puoi dirci di più? Leggeremo ancora del loro amore tormentato? Qual è la differenza fondamentale tra loro ed Harry e Grace?
R: Di più non posso dire nulla, dal momento che non ci sarà un sequel di Let It be non credo che sentiremo parlare ancora di loro, ma data la mia scarsa capacità di abbandonare totalmente questa storia, non è detto che mi venga qualche altra pazza idea in futuro XD
Credo che fra le due coppie ci siano solo differenze e al contrario un'unica assonanza: l'amore.

Le stelle sono particolarmente importanti per Grace. Anche per te?
R: "Guarda il cielo per un attimo e vedrai, cambierà"
Assolutamente importanti per me. Non ho un vero motivo per cui lo sono, ma sin da piccola ho sempre avuto questa strana abitudine di rimanere a fissare il cielo è soprattutto le stelle e dal momento che ho sempre trovato sollievo nel farlo, ho voluto dare anche a Grace questa caratteristica.

Sai che sono simbolo di rinascita? Così dicono ;)

Jamie è un bel personaggio: divertente, premuroso e tutto ciò che un amico deve essere. Come mai hai deciso di inserirlo nella storia?
R: Amo il personaggio di Jamie, in tutti i suoi aspetti e particolarità, rappresenta tutto ciò che vorrei in un amico e che purtroppo negli anni non ho mai avuto la possibilità di trovare. L'amicizia fra uomo e donna da sempre adito a dibattiti: esiste o non esiste?
Per esperienza personale direi che non esiste, ma sono convinta che, come nel caso di due fidanzati, esista l'anima gemella anche nel campo dell'amicizia.
Ps: chiunque voglia regalarmi un Jamie per Natale, sarà ricambiato con gratitudine infinita per il resto dei tempi.

Qualcuno si offre volontario? Io mi sto già impegnando per affittarle Harry!

Pensi che la vita dei ragazzi sia molto simile a quella descritta da te?
R: Credo si avvicini molto, ma è stato difficile provare ad entrare in meccanismi che posso osservare solo da spettatrice. Sicuramente ci sono cose molto più restrittive e dure alle spalle, pilotaggi e strategie di mercato che non voglio nemmeno provare a ipotizzare e che sono certa mi farebbero rabbrividire, quindi preferisco rimanere nel "mio mondo delle favole" e non provare a scavare più a fondo di così. È diritto di tutti avere la possibilità di essere se stessi sempre e comunque, e l'idea che per loro possa essere diverso è triste.
La tristezza non mi piace.

Akom e Let IT be sono diversi come "atmosfera". Perché questo cambiamento? Da cosa nascono entrambi?
R: A kind of magic nasce da un sogno, un sogno bellissimo che è stato impresso nella mia mente per giorni, da li è nata l'idea di costruirci una storia intorno. In quel periodo mi trovai a leggere molte storie tristi, drammatiche, complesse, ricche di drammi e seppur belle ho sentito la necessità di creare qualcosa di diverso, una fiaba che potesse riuscire a portare un po' di positività. Non so se sono riuscita a trasmettere il messaggio, ma rileggendola mi rendo conto che la positività che volevo trasmettere a me stessa, continua a colpirmi in pieno.
Let It be non era in alcun modo programmata e semplicemente è andata così, mi sono lasciata trasportare (forse troppo) dalle sensazioni che provavo in quel momento ed è quello che sto facendo tutt'ora.
Se vogliamo riassumere quindi, nascono sempicemente da me stessa :D

Qual'è, se c'è, il messaggio che vorresti comunicare con la storia di Grace?
R: Che la vita è imprevedibile. Ogni cosa dalla più piccola alla più grande può accadere all'improvviso, può nascere da un viaggio, da un saluto o anche dal caso. Nulla è impossibile e sta a noi decidere se vale la pena lasciarsi andare ed avere la possibilità di ottenere qualcosa di più, oppure fare un passo indietro e restare fermi alle proprie abitudini. Grace nella storia fa entrambe le cose e tutto quello che riesce ad ottenere è grazie al suo desiderio di essere se stessa, semplicemente Grace. Questo è fondamentale, forse una delle cose più difficili da fare nella vita ma anche quella che non garantisce rimpianti.

Penso sia davvero importante ciò che hai scritto Gre e spero che il messaggio passi chiaro e forte!

Passiamo ad un altro lavoro da te creato: Burning Sun.
Come è nata invece questa storia?
R: Burning Sun.
Nasce tanto tempo fa e non ricordo il vero momento in cui è accaduto è stata la prima storia a che ho scritto, più precisamente il terzo libro di una serie fantasy che avevo iniziato quasi per scherzo.
La vera motivazione per cui è nata quindi non te la so dire, ma di certo non smetterò mai di ringraziare quel momento, perché tante delle cose belle che sono successe in questi ultimi anni li devo proprio a lui. Grazie BS.

Diana è l'eterna indecisa. Pensi che sia possibile da parte sua dimenticare Louis (il mio Louis❤️ ) completamente?
R: Credo che sia impossibile dimenticare una persona che ti ha dato così tanto. Non è soltanto il suo primo amore (e si sa, il primo amore non si scorda mai) e anche il ragazzo che c'è sempre stato, che ha sempre messo in secondo piano se stesso per favorire invece lei e cose come questa non si possono certo dimenticare.(regalatemi Louis se Jamie dovesse essere fuori produzione)

Eh no Greta, Louis è mio!Fate rientrare Jamie in produzione!

Libra: perché questo nome e perché hai voluto inserire questo elemento nella storia? (Hai fatto benissimo!)
R: Libra è la traduzione latina di equilibrio, e in quel caso l'organizzazione che ne porta il nome cerca appunto di riportare l'equilibrio, in un modo malato forse, ma quello è l'obiettivo.
Ho inserito questo elemento nella storia perché ho sempre amato i thriller, mi rendo conto che BS non abbia nulla a che fare con un thriller, ma mi è venuta questa idea e ho pensato che nel contesto potesse starci. Abbiamo a che fare con ragazzi che nascono in un ambiente particolare, quello in cui non hanno nemmeno bisogno di chiedere per avere tutto ciò che di materiale, hanno bisogno. Come spesso accade però, la parte materiale non riesce a colmare il bisogno di affetto e questo porta in molti casi a perdere la strada, loro l'hanno persa e paradossalmente sono proprio loro stessi ad avere la necessità di recuperare l'equilibrio che in tutti i modi cercano di ripristinare nella vita degli altri.

Perché proprio Chad, il fratello di Louis?
R: Perché Louis e il suo modo di fare, il suo essere perfetto nelle sue piccole imperfezioni hanno creato un mix con cui Chad non riusciva a confrontarsi. Non sentirsi all'altezza spesso porta a compiere azioni avventate e se a questo uniamo il bisogno di attenzioni, troviamo il personaggio di Chad.

Mi ha colpito molto il finale: il quadro e scoprire che lei è la sua ispirazione. Perché Diana? Cosa ha di speciale ai suoi occhi?
R: Perché Diana è un po' il fulcro di questa storia, una ragazza che nonostante le mille difficoltà, riesce a trovare la forza di andare avanti e la cosa bella è che riesce a farlo grazie al l'affetto che le persone che le stanno intorno le danno. Sono loro a formare il suo sole.
Diana vive prima per gli altri e poi per se stessa, ha l'attitudine a salvare le persone, a donare tutta se stessa per gli altri e questa può essere un'arma a doppio taglio, come emerge appunto dalla storia.
Rick (l'artista) vede in lei la purezza, l'unione di tutto il sole che gli altri le donano e che lei incamera e racchiude dentro di se. Dicono che gli occhi sono lo specchio dell'anima, quindi immagino che la sua anima possa definirsi speciale in questo caso.

Wow. Non ho altro da aggiungere!

La famiglia e l'amicizia penso siano i valori prevalenti in BS. Come mai qui hai voluto rappresentare un legame familiare così forte, che invece è totalmente assente in Akom e Let IT be?
R: Dire che la famiglia è una cosa fondamentale probabilmente è scontato, ma non c'è cosa più vera.
La formazione e l'affetto che una famiglia ci danno, sono alla base delle persone che siamo. Ci sono casi in cui si arriva alla necessità di staccare la spina, di allontanarsi dalla guida e dalle imposizioni che ci vengono date (forse inconsciamente) e di proseguire da soli, e altri in cui invece la "convivenza" è possibile e confortante come il primo giorno.
Ho voluto rappresentare le due facce di una stessa medaglia, e nonostante quella che preferisco è sicuramente quella di BS, sono consapevole del fatto che, quella di AKOM abbia reso Grace una persona più forte e migliore.
In ogni caso la presenza della famiglia che sia velata o evidente c'è, ed è fondamentale.

Vuoi aggiungere qualcosa per chiudere questa chiacchierata?
R: Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno letto le mie storie, che hanno lasciato un voto o un commento. Mi hanno dato tanto e so che sembra esagerato da dire, ma nel mio caso non c'è niente di più vero.
Ne approfitto per ringraziare te che sei una persona speciale (anche se devo ammettere che nei panni di intervistatrice sei quasi spaventosa, in senso buono ovviamente), e mi hai dato la possibilità di farmi delle domande che prima non mi ero mai posta.
Grazie mille ♡

Soffermatevi su quel "in senso buono" ovviamente! ;)
Grazie a te che mi hai permesso di sperimentare e di curiosare tra le tue righe! È stato un piacere! Love ya

Spero vi sia piaciuta questa prima intervista e..niente! A "presto"! 😉
Ps: chiunque abbia una storia interessante da suggerire (qualsiasi genere tranne Horror) e di cui vorrebbe  sapere qualcosa in più, può lasciarmi il link in un commento! :)

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