Si sentiva così sbagliato. Ovunque andasse percepiva sguardi indignati e frasi sibilate a mezza voce. Chiuse gli occhi e ripensò a lui.

Quando lo aveva stretto a sé gli era sembrato di ascoltare con la pelle e vedere con le labbra, in una sinestesia completa di sensi che si univano e si mischiavano confondondesi tra loro in un tutt'uno di emozioni che scardinava ogni principio scientifico. I suoi respiri gli penetravano nel corpo e i lineamenti del suo volto si materializzavano sulla sua bocca.

Sbagliato.

Eppure quando lui lo guardava si sentiva così giusto. L'amore non può essere sbagliato.
Sorrise.