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Le Mani nel Boschetto


Il pomeriggio ha ormai issato le vele, lasciando ancora una volta spazio al mare d'insicurezze che incute la sera. Una città non è solo lucente bellezza dai neon fosforescenti d'arancio o perla, ma anche mani poco gradite da alcuni... o meglio alcune.

Uno degli arti più anziani del mondo, appartenente alla più arguta forma senziente, ha spesso dato conforto, aiutato un gruppo così come una civiltà nella progressione; ma si è anche rivelata un'arma terrificante che ha messo molti in pericolo, o in casi ancor peggiori: violazione dell'intimità.

Per una ragazza in particolare, che a riguardo ne sa qualcosa, la rassicurante luce solare ha abbandonato tutto ciò che l'attornia. Dalla cittadina da cui è iniziato il suo viaggio quasi teleguidato, si è avviata nella natura selvaggia di quel luogo famoso per l'atmosfera agrodolce; pennellata da villini che dovrebbero ottenebrare persino l'incarnazione della notte stessa.

Ma questi poetici capolavori dell'antichità scompaiono presto dagli occhi castano chiaro, sinora nudi.

Nelle sue orecchie di media misura, risuona un verso che è già presente nei lugubri dintorni.

"Jó, che idiot che sei, mi vuoi flincker me (spaventarmi in dialetto) bubolando in modo patetico?"

Lo schiamazzo emesso dai microscopici auricolari è molto acuto. "Non vorrei mai che tu fossi distratta durante la missione, per quanto si prospetta una passeggiata come quella che stai facendo tu, ora".

Sputa a terra un grumo di saliva, che si incespica in un umido filo d'erba. "Di gufetti che gufano ce ne sono fin troppi, e not only (non solo) da queste parti forgotten by the gods (dimenticate dagli dèi), ma pure dalle nostre parti, vero?"

La malizia, celata da un grassetto di lasciva dolcezza, provoca un ululato di finta gioia nel suo udito. "Vero, i gufi li sento sin qui, ma quelli che intendi tu lasciamoli stare... comunque ricapitoliamo la missione, per sicurezza. Il tuo obiettivo è..."

I passi rallentano, ma i pugni coperti da eleganti fasce nere iniziano a stringersi.

I suoi stivaletti neri, pesanti quasi quanto anfibi, coprono brevi distanze, armonizzandosi con la fauna: i fruscìi dell'erba alta e del terriccio non stridono la quiete del grillo, appena arrampicatosi sulla quercia. Nella direzione opposta, invece, un grazioso coniglio bianco sbircia curioso i bisbigli dell'unica forma umana – chissà nel giro di quanti chilometri ve n'è un'altra –, la quale, in un centro abitato, ammalierebbe chiunque con la sua voluttuosa presenza.

Un grido parte da quest'ultima, non appena l'esserino fugge via. "What the fuck?!"

"Seryl, sta' calma, sarà uno di quegli animali. Di scampagnate notturne ne hai fatte eccome negli ultimi anni, anche in forestone più fitte del boschetto che tu hai la fortuna di ammirare, alla faccia mia. Io ti vedo in bianco e nero o in verdognolo, tu invece..."

Sospira, ingrossando la celata terza di petto, per preparare una calorosa risposta. "Idiot, le uniche scampagnate sono quelle che tu vuoi da me, io invece ho sentito qualcosa di più umano to shoot something. Faccio finta di nulla o procedo? Vedi niente?"

"Nei dintorni dei villini ancora nulla, tutti in casa a pomiciare. Ma forse, quando sarai nei luoghi completamente al buio, sì".

La maliziosità si spreca tra le sottili labbra. "Oh, ti sto facendo eccitare, vero Jó? Mi dispiace, non so se quando arriverò to the finish line potrai goderti ciò che ora tengo nascosto... Intanto accelero il passo".

Un sorriso beffardo conferisce morale aggiuntivo alla femme fatale.

I neon smettono presto di scorrere lungo la sua visuale offertale da Madre Natura.


Il buio. Il mio elemento. Sto benissimo qui, adoro questo posto... Mi fa sentire come se le ali nere che sogno di avere possano realmente sbocciare. Io sono l'Angelo Nero delle Oppresse solo di nomea... se solo la luna, ormai nascosta da quella nuvola, potesse donarmi la capacità di levarle anche solo in terra – non pretendo anche in cielo – ne sarei felice... la onorerei come fanno quegli stupidi credenti.

Non ho paura dell'aggressore nascosto dietro l'albero, ma di trovare ragazze o peggio bambine riversate nel fango, a causa di stupro o altri figli dell'essenza maligna in ogni uomo sulla faccia della Terra. Vorrei al loro risveglio mostrare le mie ali nere, per poi tranquillizzarle; calorose e benefiche come le loro, ma non più bianche: le loro che purtroppo sono appassite alla radice. Le mie, invece, avranno sempre una e sola ed only utilità: al servizio delle oppresse... al servizio della vendetta. Revenge!

Revenge to all the women in the world! (Vendetta per tutte le donne del mondo)

Per la loro purezza, irrimediabilmente violata..! O mutata parzialmente!


L'estro, trasfigurato dal satellite al suo indomito spirito vendicativo, viene scosso da un altro rumore sospetto.

"Ti consiglio di indossare gli occhialoni termici, stavolta ho sentito sin qui un rumore tutt'altro che naturale. Dal mio aggeggino non riesco a vedere oltre le foglie, ma ci dev'essere qualcosa".

La collega inclina di alcuni gradi la sua postura, per poi seguire il suggerimento. "Duecentoquaranta gradi... check! Tre del mattino... check! Jó, niente beat di batteria: cosa fuck succede?"

"Le foglie si muovono? Direzione del vento, se c'è..?"

Il tono di voce si abbassa sino a diventare un bisbiglio. Contemporaneamente, la mano destra si sposta sull'orecchio, premendolo a fondo. "Non c'è vento, non si muove una frasca... Wait! (Aspetta)"

Piega il corpo sulle ginocchia, ben nascosta dietro un folto cespuglio. Riesce a udire passi irregolari.

"Un ubriaco, forse?" La voce del compagno d'avventure a distanza, sinora gioviale, assume i primi cenni di preoccupazione. "Sto spostando il drone nelle tue vicinanze... non si vede un tubo, dovrai cavartela da sola".

Emette una smorfia carica di stizza. "Ci mancavano solo i drogati, di' ai superiori che mi dovranno una paga extra..."

Non c'è ironia dall'altra parte. "Sono serio, non c'è fonte di calore! Seryl, sta' attenta".

Si sporge nella giusta misura per rimanere in incognito.

Inquietanti passi adagio sono sempre più vicini.

Dove cazzo è? Questo è insolito... No, mi dovranno pagare extra, seriously! Se è uno stupratore io non so chi colpire per primo, se il bersaglio principale o l'invisibile... non credo nel paranormale: ci crederei se mi spuntassero le ali nere... no, some substance (sostanza in dialetto) deve averlo reso così freddo da nasconderlo alla ricerca calorica...

D'improvviso, alla sua destra esce allo scoperto un corpo chino a venti gradi, ripieno di stracci unti di fanghiglia.

Non avverte la benché minima tensione, ma decide di abbassare ugualmente la voce. "Jó, te lo dicevo io, è un drogato: si muove come un gobbo, che faccio? Lo immobilizzo o priorità al re-correct?"

Non riesce a percepire cosa comunica il collega, poiché lo strano tipo accelera l'andatura. I suoi respiri sono molto profondi, quasi belluini.

La mano destra, tanto celere da essere quasi invisibile, tenta di schiaffeggiare il braccio della giovane donna. Quest'ultima schiva con una capriola, uscendo così allo scoperto.

Come fa a vedermi...?

Istintivamente squarcia l'oscurità con una torcia, sporgente da uno dei taschini.

"Seryl, ti farai scoprire dal re-correct, spegni subito quella fottuta luce!"

Non controlla le emozioni finora nascoste: lo stridio femminile scatena una fuga di corvi, mentre l'individuo rimane impassibile.

"Non è possibile... la sua..." indietreggia dove è consapevole il sentiero glielo permette senza pericoli, "... la sua mano, è..."

"È cosa? Ripeto, spegni quel coso o la missione rischia di andare a puttane!"

Il nemico allunga entrambe le braccia, quasi come a roteare ceffoni. Seryl effettua rapidi balzi all'indietro.

"Jó, questo qui ci vede peggio dei pipistrelli! Capelli bianchi, corpo di un cinquantenne invecchiato e zozzo, e... le mani sono quelle di una ragazzina! A fucking girlie!" Le ultime parole, maggiormente marcate, fanno urlare il collega in modo bambinesco. "Cosa?! Stai scherzando?"

"Obviously not (ovviamente no)! Lo sto portando all'aperto, voglio capire queste manacce dove puntano. E se il bersaglio mi ha scoperta rinvieremo a un'altra volta, qui non è più una normale passeggiatina!"

It's time di menare le mani!

Seryl dà pieno sfogo al suo istinto: passa in posizione di Muai Thai e, allungando il braccio destro, scarica un poderoso gancio; tuttavia, il gobbo non si scompone, nonostante sia stata deviata l'orbita del naso. Continua con una combinazione di due jab sulle guance, per poi portare indietro i due arti. Con la carica di questo movimento e del leggiadro corpo, sferra un calcio diretto all'addome a piena potenza.

"Non è possibile! Persino la mia migliore amica, che di calci se ne intende, s'è complimentata per come eseguo questa mossa!" Jó ha una voce realmente preoccupata. "Che stai dicendo? Che c'entra quella tua amica?"

"Quello che ho detto! Non è crollato, sembra non sentire dolore!"

"Non lo hai detto, lo stai dicendo solo ora! Seryl, prova a trascinarlo fin dove il fogliame non è folto: elaboro una strategia. Tu attacca col coltello, se non sente dolore non dovresti essere oltre i limiti delle tue competenze..."

"Negativo, ogni cosa per punire il bersaglio principale va risparmiata. Questa volta è un attacco, non un giocare in casa improvvisato. Se lì non trovo nulla la missione sarà uno dei più grandi fallimenti della mia intera carriera!"

Io che ho paura? Quanti hanno cercato di stuprarmi ne ho perso the count (il conto in dialetto), e con un tizio qualsiasi sto andando nel panico... Devo stare calma... è tutto normal, il paranormal non esiste... È-tutto-normale, sarà solo un tizio sotto ipervitaminosi e altre diavolerie per sportivi: morirà da solo e sarò al sicuro...

Dopo circa trenta secondi d'intensa colluttazione, ove l'abile atleta para e schiva ogni manata, giunge ad una inquietante conclusione. "Sta puntando... è un porco very high-level, S rank! Sta puntando alla vagina!" Seppur sgradevole notizia per ogni donna, dentro di sé la calma sta paradossalmente tornando, come se lo scontro le arrecasse quasi piacere.

Ma è destinata a durare solo pochi attimi.

"Seryl, è la notizia meno peggiore della cattiva serata, perché vedo qualcun altro che si sta avvicinando: molto più piccolo, ma è molto vicino. Non ti distrarre!"

Si volta a sinistra, e le indicazioni sono tutt'altro che errate. "Fuck, è più veloce, l'ho già individuato!"

"Chi... o cos'è? Stavolta non puoi non usare gli aggeggini, se anche quest'altro non sente dolore sei autorizzatissima a usare ogni misura necessaria!"

La piacente agente segreta svuota la sua lattea gola. "Oh my God, oh my fucking... fucking broken metal (imprecazioni casuali), è una ragazzina bionda, biondo canarino come i miei! Potrà avere quindici o sedici anni!" La tranquillità ha ormai abbandonato persino il suo esperto navigatore. "Questa è la peggiore notizia possibile! Scappa, lo sai cosa succede se la..."

Un'interruzione lo fulmina alla massima estensione della voce. "Certo che lo so! Mi faccio la bua! Ma so only che mi segue peggio dell'altro!"

"Mi hai rotto tre timpani, comunque scappa da qualche parte, se vuoi abortire la missione nessuno te ne farà una colpa, perché sarebbe di competenza del collega per le ragazzine".

La tonalità di Seryl è ricca di perseveranza. "No, col cazzo che glielo permetterò! Voglio seminarla e andare dal master of puppets della storia! Sento che c'è il suo zampino: li ha drogati entrambi e me li ha gettati contro! Non voglio credere al paranormale!"

"Approvo la tua strategia, ma come fai a pensare ai Metallica in un momento del genere?"

Non voglio dire a che ho paura...

Risponde sarcasticamente, con lo scopo di mantenere il morale altrimenti in bilico, mentre inizia a fuggire in una direzione non precisata. "Chi ha il rock nel sangue non perde occasione di mettere in mostra la sua cultura musicale".

I due esseri la inseguono celeri. La più rapida sorpassa subito il meno agile: ha le braccia estese in avanti come una mummia posseduta da una maledizione.

L'inseguita, voltandosi di tanto in tanto, nota un particolare:

Il tizio le teneva basse, lei invece le ha alte, quasi verso il mio volto. E...

Un altro terribile spavento la spinge a orizzontarsi nuovamente in direzione mezzanotte. "... Oh my God! Jó, le mani della ragazza sono... raggrinzite! Sono quelle che... dovrebbe avere un uomo dell'età dell'altro ubriacone!"

Inaspettatamente, per la seconda volta non c'è risposta dagli auricolari.

"Ora ti ci metti pure tu a fare il balletto in maschera? Jó... Jó, ci sei?!"

Il fiato diviene più profondo. I nemici sono lontani ma ancora in vista.

"Dovrò fare da me come se fossi davanti al re-correct! Oh, un albero pieno di fusti..."

L'illuminazione la spinge ad arrampicarsi con precise e rapide zampate. Improvvisando una serie di appigli con le gambe di media lunghezza, giunge su di un largo ramo. In posizione china, osserva i movimenti dei due inseguitori.

Si sono fermati proprio dove volevo! È ora che l'Angelo Nero delle Oppresse usi le sue ali per planare contro il male!

Con grande coraggio, si getta con le ginocchia piegate verso l'uomo, e il braccio sinistro completamente aperto. Quest'ultimo sfiora il volto della femmina, mentre le due dure ossa delle gambe centrano in pieno il cranio del maschio.

Se è vero che sono ubriachi o drogati, ci metteranno a hell on a Earth di tempo per rialzarsi. Posso tornare sul sentiero principale, ma devo sbrigarmi, because (perché) se non li semino, li ritrovo nel villino più avanti e la missione dovrò per forza fotterla!

Si rimette in piedi, poggiando le mani sui corpi attigui, e si avvia con rapide falcate nella direzione del suo obiettivo principale.

"Seryl." Scompone la deambulazione per il ritorno dell'interlocutore. " Jó, what the hell you were?! (Dove diavolo eri in dialetto)"

La risposta è tranquilla, come se non vi fosse mai stato alcun pericolo per l'amica. "Ho urlato dalla paura e ho interrotto le comunicazioni per non distrarti. Ma nel frattempo ho fatto una ricerca. Ho riconosciuto il volto della ragazzina, e confermo che è correlata familiarmente al re-correct del giorno. Sai cosa significa, vero?"

La ragazza, come colpita dalla lunaticità più intensa del Creato, smuove le sue labbra in un sorriso a trentadue denti. La voce acquisisce una simulata dolcezza che svela un perverso piacere.

"Jó, stavo quasi per aver voglia di seviziarti, appena tornata sotto le tue coperte. Ma ti sei guadagnato un altro tipo di massaggino alle palle. Non potevi darmi più bella notizia! Quasi livello massimo di libertà, quanto tempo non mi capitava..."

Un'isterica quanto dolce risata pervade l'intero boschetto, come se lo spirito che mantiene viva l'intera flora stesse profetizzando la venuta dell'apocalisse.

"... Mi divertirò a dilaniarti l'intimità fino a lasciartene solo un ricordo!

L'Angelo Nero delle Oppresse...

Entra in azione! Saranno le mie mani a vincere, non quelle del drogato lì dietro!"



Tre giorni dopo

Un poliziotto passò per caso nei dintorni di quel villino degli orrori. Ciò che scrisse nel rapporto, tempestivamente riportato ai suoi superiori al termine delle indagini preliminari, fu raccapricciante.

Durante la mia pattuglia serale, ho udito un giovane grido, tipico di una ragazza spaventata alla vista di qualcosa di uno sconosciuto al buio. Ho deciso di andar a controllare, perché in questa zona gli stupri si sono sprecati negli ultimi anni.

Le mie ricerche mi hanno portato in una villa, e quello che ho trovato... oddio, molto peggio di una consueta scena del crimine. Tre corpi riversati a terra, tra cui uno solo era ancora vivo. Un uomo sulla quarantina, completamente nudo. Se fosse inverno sarebbe morto assiderato. Ma le sue condizioni... scriverlo mi mette i brividi, stanotte non ho chiuso occhio. I suoi genitali erano neri e stretti da quattro mani: due di un uomo quasi anziano e due di una ragazzina! Al posto dei polsi c'era solo sangue, tutto a terra vicino all'uomo che non aveva più la forza di gridare dal dolore.

Poco dopo essermi ripreso dallo shock, ho dato un'occhiata agli altri due corpi. Un uomo e una ragazzina, e... oddio, avevano entrambe le mani mozzate. Il colorito della pelle non fa pensare che il rigor mortis fosse imminente; ma la cosa assurda è che sembra non esserci mai stato!

Prima di dare il verdetto della scientifica, riporto uno strano messaggio che era su un comò vicino ai tre corpi.

Se qualcuno dovesse mai trovare questo messaggio, sappia che l'uomo accuratamente punito dal gioco delle mani è un pervertito che si voleva sostituire a Dio. Ha fatto esperimenti su questi due poveri innocenti, anzi, uno solo dei due, perché come sempre le uniche vittime sono sempre le minorenni femmine. La giustizia dell'Angelo Nero ha deciso che dovessero essere proprio le fragili mani della pudica a decretare la sua fine.

L'altro...? Un porco che si contendeva il prelibato premio lasciatogli dalla sorella defunta. I segni delle botte sono la prova che ha lottato contro lo scienziato pazzo. Se non sei un idiota, saprai che un morto non rigenera le ferite

Con un cuore a fine frase.

Non so cosa pensare, ma non coincide con ciò che ha riportato la scientifica. Sappiamo solo che... le impronte digitali sulla stilografica, trovata nelle vicinanze, che sembra essere vecchia di trent'anni, non sembrano plausibili. Sono quelle dell'uomo che il suo aggressore credeva fosse morto. Lui è traumatizzato, dice di non ricordare nulla. Confido fiducioso che superato lo shock potrà svelarci il perché di questa incerta confessione.


Di Seryl, invece, non si ebbe più notizia: nessun testimone, nessuno che abbia più visto una così singolare ragazza. Infatti, ella non rimise mai più piede in quel boschetto, che da quel periodo divenne oggetto di gite turistiche a tema Parole alla Mano.

Saprà solo in seguito, che i casi di stupro si ridurranno del 60%.

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