Una spirale di tristezza e malinconia scava sempre più a fondo nel mio petto, custodita con gelosia e ben nascosta dall'esterno, come per paura che una volta uscita allo scoperto possa distruggere tutto.
L'effimera bolla in cui risiediamo è fragile e insicura, pronta ad esplodere da un momento all'altro, al più piccolo rumore.
La mente sembra voler torturare il cuore, rammentando i ricordi felici.
Quei momenti in cui sembrava voler scoppiare di gioia, tanto era l'amore e la passione che invadeva ogni fibra del corpo, tanta era la stima reciproca, tanta era la voglia di stare semplicemente insieme per conoscere e godere dell'altro.
Quante emozioni nuove scombussolavano e donavano nuovo vigore e forza, quante salite percorse con il fiatone e le gambe stanche, pronti a mollare, ma a mani intrecciate e con un sorriso sincero siamo giunti in cima.
Questa era la pura felicità.
Bastarci.
L'illusione di credere di poter superare ogni ostacolo.
L'illusione che l'amore potesse bastare.
A furia di scalare, i piedi e le gambe hanno ceduto, sedendosi al suolo per riposare e fermando ogni evoluzione, ogni confronto.
Tutto intorno sembra crescere, maturare e proseguire, mentre noi siamo ancora lì per terra, fermi.
Ti ho proposto di alzarci e andare avanti, ti ho spronato, allungando la mano verso la tua, ma nulla.
Sto per rialzarmi e vorrei l'illusione che tu mi segua.