Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Chapter 11

Avrei potuto anche accontentarmi, ma è così che si diventa infelici .

Charles Bukowski

~~~

-Giulienne's Pov-

Arrivammo finalmente al ristorante, ci fermammo di fronte l 'insegna luminosa con su scritto Le Rêve ,era molto raffinata come tutto il resto,fuori arrivavano una sfilza di macchine costose e gente molto chic.

Ero agitata, non ero mai stata in un posto del genere "spero che almeno il
cibo sia buono" mi rivolsi a lui speranzosa, rise alla mia affermazione "E' un ristorante francese, hai mai assaggiato questo tipo di cucina?", feci finta di pensarci un po' "beh mia zia Mellow  adorava la pizza, amava il cibo spazzatura quindi ci rimpinzavamo di hot dog, ho mangiato in molti ristoranti con lei ma mai in uno francese, diceva che le porzioni erano misere e i camerieri altezzosi" lui scoppio' in una risata di pancia, non lo avevo mai visto ridere con così tanta spontaneità, fece ridere anche me "c'è un fondo di verità, però c'è anche da dire che fanno cose molto buone" mentre lo diceva continuava a sorridere,
la mia preoccupazione aumento' quando ci avvicinammo al tizio che parcheggiava le auto "ok adesso dovremmo scendere, non essere agitata ci sono io" mi spiazzo' , quel 'ci sono io' così protettivo mi sorprese e mi tranquillizzo', gli sorrisi sincera,poi uscì dall'auto si fece il giro e aprì lo sportello dal mio lato,mi porse la mano per aiutarmi ad uscire.

Prese subito la postura altezzosa da grande re abbandonando quella spontanea di poco fa, mi porse il braccio e tirò le chiavi al ragazzo che lo guardava con ammirazione, da gran stronzo quale era non lo degno' neanche di uno sguardo.

Entrati nel ristorante ci accolse un ragazzo molto elegante "Salve, avete prenotato?" la sua affermazione si guadagno' uno sguardo minaccioso del King "chi ti ha detto che puoi parlarmi ?" il ragazzo sembrava impaurito "signore è il mio lavoro, sono all'accoglienza non volevo offenderla" gli tremava la voce.
Dietro di lui comparve la figura di una donna molto alta e mora anch'essa molto elegante, "Anton come osi rivolgerti così al nostro miglior cliente?"era davvero incazzata,"Ma signora io non ho detto null...." non lo fece finire di parlare "chiedi scusa e poi sparisci dalla mia vista" il ragazzo senza pensarci due volte si rivolse al king "mi scusi signore non volevo offenderla" fece un inchino poi abbandono' il posto a passo svelto.

Ero davvero stranita dalla situazione, quel poverino in fondo non aveva fatto nulla.La donna si avvicinò a noi sorridendo solo al king ed ignorando la mia presenza, che gran troia!
"Salve King, sono desolata dell'accaduto, non succederà mai più" la sua voce era suadente, sembrava quasi una proposta peccaminosa,lui con sdegno le rivolse uno sguardo distaccato "non ne ho dubbi" lei era ammaliata da lui, come tutte le donne d'altronde , "vi accompagno al vostro tavolo" continuava ad ignorarmi e a fare la gatta morta con lui.

Avrei voluto tirarle un pugno, quella donna era davvero una gran stronza. Ci condusse ad un tavolo rotondo molto grande e buona parte dei posti erano già occupati,"eccolo qui il nostro King" un tizio sulla cinquantina si alzò in piedi battendo le mani e sorridendo, "Al è sempre un piacere" si strinsero la mano e poi si abbracciarono, non lo credevo capace di questi gesti affettuosi "oooh eh questa visione celestiale?" si rivolse a me e mi baciò la mano "guardo nei tuoi occhi e ci vedo il mare della mia amata Sicilia, potrei stare qui ad osservarli in eterno" era serio e dolce allo stesso tempo, sentivo il viso andare a fuoco "la ringrazio" fu l'unica cosa che riuscii a dire, "Caro Al ti presento la mia Giulienne" mi sciolsi nel sentirglielo dire, Al si girò sorpreso "La tua Giulienne? Sapevo che un giorno ci saresti caduto anche tu, eh guardandola come darti torto" mi osservava rapito, ero davvero imbarazzata "Giulienne lui invece è Alfredo Marino detto il Greco, gli devo la vita, mi ha reso lui quello che sono" si guardavano come si guardano un padre e figlio.

Riuscivo solo a pensare che forse era colpa di quell'uomo se il king aveva questa visone distorta del mondo, poi richiamarono la mia attenzione " vieni cara, ti presento mia moglie Giulia" mi accompagnò più vicino al tavolo, una donna rossa forse poco più grande di me, si avvicinò sorridente "tesoro lei è Giulienne, la donna che ha rubato il cuore di pietra del nostro Gabriel" era strano sentire qualcuno pronunciare il suo nome senza finire nei guai, lei sorrise "piacere cara" sembrava spenta, il suo sorriso era di cortesia, dopo aver salutato il King ritornò al suo posto.

"Scusatela, abbiamo discusso prima di venire qui, certe volte penso che avrei dovuto sposare sua madre, avrebbe avuto più senso" c'era un fondo di verità misto a preoccupazione nelle parole di  Al, insomma lei poteva essere sua figlia," certe volte li dimostra tutti i suoi ventotto anni" per poco non mi cadde la mascella, avevano più di vent'anni di differenza " ok bando alle ciance, sediamoci con gli altri" ci indico' i due posti vuoti accanto a lui.

Una volta preso posto, mi presentarono agli altri invitati, altri due imprenditori accompagnati dalle mogli, erano tutti molto più grandi del King eppure sembravano pendere dalle sue labbra,"quello stronzo di Joe Bono non è ancora arrivato, lui e le sue stupide cene d'affari" Al sembrava stizzito, allora era questo Joe l'imprenditore che organizzava queste inutili cene.

"Siete già tutti qui, ne sono davvero felice,ah ovviamente perdonate il ritardo" li in piedi di fronte il tavolo che sorrideva esponendo i suoi denti bianchissimi, un uomo sulla trentina, biondo con i capelli tirati dietro, nel suo tailleur elegante , accompagnato da una super modella alta e mora, occhi nocciola e capelli lunghissimi, il suo corpo era fasciato da un tubino rosso con scollatura a cuore.

Era davvero bellissima e ne era consapevole da come si guardava in torno con aria altezzosa, poi il suo sguardo si posò sul King è un sorriso malato le comparve sul volto. Mi voltai a guardare lui che la osservava serio, gli diedi una piccola gomitata e lui si volto con un cipiglio sulla fronte "che diavolo vuoi ?" sembrava annoiato ,"e' davvero bella la tizia" mi rivolsi a lui stizzita "niente di che', ma scopa davvero bene" bevve dal suo calice e mi osservava con aria di sfida "ti sei portato a letto la moglie di un tuo socio?" non sapevo se ero più arrabbiata o gelosa "io uccido e torturo le persone, questa è la cosa più onesta che abbia mai fatto fino ad oggi" sorrise divertito dalla mia espressione scioccata, mi girai e decisi che lo avrei ignorato per tutta la sera.

Improvvisamente alzai gli occhi e notai che tutti gli sguardi erano rivolti a me "chi è quest'angelo? Non credo di aver mai visto nulla di più bello" Joe mi osservava sorridendomi, la modella al suo fianco si innervosì e lui se ne accorse "apparte te mia cara"cercava di recuperare e ci riuscì visto che lei sorrise trionfante, poi Joe rivolse di nuovo lo sguardo su di me e a quel punto un King nervoso ruppe il silenzio "lei è Giulienne la mia donna", si guardarono per pochi secondi e Joe sorrise di nuovo fingendo felicità "non avresti potuto chiedere di meglio, davvero complimenti, " poi
mi sorrise ed indicando la super modella disse"lei è mia moglie Maddalena" lei mi guardo' soltanto ed io feci lo stesso .

Dopo questa parentesi imbarazzante, i due si sedettero di fronte a noi,i camerieri cominciarono a servirci , fortunatamente ricordavo tutto quello che mi aveva insegnato Harry. Gli uomini parlavano beatamente di affari mentre noi donne ci limitavamo a masticare e bere come dei cagnolini, era così noioso e degradante . Il king come sempre dominava la scena, tutti pendevano dalle sue labbra e tutto quello che diceva era legge, solo Al di tanto in tanto si prendeva certe confidenze come battergli una mano sulla spalla o fargli qualche battuta, tutti gli altri sembravano terrorizzati anche solo a respirare la sua stessa aria.

"Perdonatemi, vado alla toilette" il King si alzò e si allontanò piano piano dal tavolo, "oh tesoro ,mia madre mi sta tempestando di chiamate, perdonatemi rispondo un'attimo e ritorno subito" la super modella si alzò e anch'essa si allontanò dal tavolo, la cosa mi puzzava.

Joe ad un certo punto si sedette accanto a me mentre gli altri chiacchieravano tra loro "allora? Dove vi siete conosciuti ?" La sua domanda mi colse alla sprovvista, decisi di rispondere con sincerità "al Lucifer, ero lì con i miei amici" continuavo a guardare il mio piatto per non incrociare il suo sguardo. Si avvicinò al mio orecchio "sai il King condivide le sue donne, a lui non importa, sono carne da macello" mi voltai di scatto disgustata "sei così bella, mi viene duro solo a guardarti" sussurrava in modo che gli altri non sentissero "perché non andiamo un po' fuori?" fece scivolare la mano sulla mia coscia,mi
alzai di scatto e tutti si voltarono a guardarmi "scusate, vado alla toilette" scappai via come una ladra.

Passai tra i tavoli per poi arrivare alla toilette, mi bloccai sul posto quando dei lamenti attirarono la mia attenzione, provenivano dal bagno degli uomini , quasi come se sapessi cosa mi aspettava, ci pensai su un attimo poi mi avvicinai e aprii piano la porta...la scena che mi ritrovai davanti era peggio di un cazzotto in faccia, la modella piegata a novanta sul lavandino e il King che la penetrava da dietro, il sangue smise di arrivarmi al cervello, sarei voluta entrare per poi prendere le loro teste e sbatterle ripetutamente su quello stesso lavandino, invece...senza farmi vedere richiusi piano la porta ed infuriata uscii fuori dal ristorante a prendere una boccata d'aria.

Rimasi li un bel po' di tempo, poi sentii il suo profumo "che fai qui ? Chi ti ha detto che puoi muoverti senza di me?"era arrabbiato,mi voltai a guardarlo schifata e lo sorpassai senza dire una parola, ritornai con un falso sorriso al tavolo, mi sedetti e osservavo quella troia di fronte a me che si strusciava su suo marito, era ridicola e disgustosa.

Dopo poco il king ci raggiunse e si sedette accanto a me osservandomi, il suo odore era misto al tabacco segno che fuori aveva fumato,ritornarono tutti a chiacchierare di affari, fino a quando questa inutile cena non giunse al termine.
"E' stato davvero un piacere cara Giulienne, tienimelo d'occhio " sorrisi ad Al che era stato molto gentile con me tutta la sera, mi baciò la mano e salutò con un abbraccio il King a differenza degli altri che si inchinarono tutti di fronte a lui, Joe mi salutò dandomi la guancia e mi sussurro' all orecchio "pensaci, ti regalerò una gran scopata" si allontanò ed io mi sentivo stuprata, lo odiavo pur non conoscendolo.

In macchina regnava il silenzio più assoluto
"sai il tuo amico mi ha proposto di scopare" lui si girò di scatto, "che cazzo dici,chi?" Era fuori di se, sorrisi senza guardarlo "joe, credo che accetterò" lui sgranò gli occhi "fai come cazzo credi, la fica è tua" rideva di me il bastardo "appunto" ero delusa e schifata da lui " avrei voluto non conoscerti" gli sputai in faccia il mio odio, lui in risposta rise " mi ferisci Giulienne" continuava a prendermi in giro il bastardo .

Quando arrivammo alla villa mi catapultai fuori dall'auto senza guardarmi dietro, dovetti aspettare lui fuori la porta perché aveva la chiave per entrare, mi osservava di sottecchi, una volta aperta la porta corsi su per le scale, entrai in camera mia e mi ci chiusi dentro, levai le scarpe e come una pazza andavo su e giù
per la stanza parlando da sola " che stronzo" mi tiravo i capelli "quel bastardo ma adesso gliela faccio pagare" uscii dalla mia stanza e mi diressi verso la sua.

Salii le scale e arrivai di fronte la sua porta, esitai un secondo poi aprii la porta sbattendola, lui si giro' tranquillo, era senza giacca ed era in procinto di levarsi la cravatta "ragazzina smettila di prenderti certe libertà " ero infuriata "tu invece puoi, io seduta lì come un'idiota mentre tu scopavi con la moglie del tuo socio, vi ho visti" mi ascoltava tranquillo, poi sorrise beffardo "non è stata un granché come scopata, ero troppo distratto" non cercava neanche di giustificarsi "poi cosa ti importa, non siamo realmente una coppia, io non appartengo a nessuna , avevo voglia di scopare e non devo giustificarmi con te" si voltò dandomi le spalle.

Presa da una furia incontrollata mi avventai su di lui che prontamente si voltò, sferravo calci e pugni alla cieca e lui li parava tutti, sembravo una bambina indemoniata "bastardo figlio di puttana, sei uno stronzooo" continuano a colpirlo fino a quando lui mi volto' e mi prese dalla vita e questo fece si che mi dimenassi ancora di più.
Mi imprigiono' le braccia con le sue "mi hai colpito, nessuno può farlo" libero' un braccio imprigionandomi con uno solo poi con la mano libera cercava di insinuarsi nello spacco del vestito, mi dimenavo per impedirglielo "sta ferma" era affannato e voglioso " ho detto sta ferma" non lo ascoltai e questo lo fece infuriare ancora di più, mi giro' verso di lui e poi mi sbatté contro il muro, prima che potessi fare qualcosa strappò il mio vestito dallo spacco con una foga incredibile e il
vestito ormai distrutto cadde a terra.

Raccolsi tutta la forza che mi restava per respingerlo, non dovevo permetterglielo non questa volta. Ero di fronte a lui con solo gli slip bianchi di pizzo, i miei seni era nudi ma questo non mi fermò, continuavo a spingerlo e a colpirlo come un ossessa, lui parava i colpi poi con una mano riuscì a bloccarmi entrambi i polsi, si strappo' letteralmente la camicia rivelando i suoi addominali coperti da un'enorme tatuaggio,io cercavo di liberarmi "adesso ti scopero' fino a farti svenire" era davvero incazzato , "lasciami stronzo" dovevo liberarmi al più presto.
Con una mano mi strappò gli slip lasciandomi completamente nuda poi si slacciò la cintura e sbottonò i pantaloni , libero' la sua erezione velocemente e senza darmi il tempo di elaborare la situazione mi sollevo' dalle cosce e con la mano sistemo' la punta del suo pene all'ingresso della mia vagina.

Mi penetro' con foga, urlai dal dolore ma lui non si fermò , volevo allontanarlo spingendolo con le braccia ma lui mi blocco di nuovo, era troppo forte e i miei colpi non lo scalfirono per niente . "Lo senti il mio cazzo Giulienne, tutto dentro di te, fino allo stomaco" la sua faccia era sfigurata dal piacere, mi penetrava velocemente, i nostri bacini si scontravano rumorosamente ed io urlavo, smisi piano piano di ribellarmi, la verità era che ne avevo bisogno, lo volevo con tutta me stessa.

"Si bambina così... abbandonati a me" cominciò a baciarmi il collo poi il viso, infilò un dito tra le mie labbra "scopero' anche questa un girono" succhiai il suo dito e questo lo fece impazzire, aumento' le spinte. Con una mano mi stringeva il collo quasi non riuscivo a respirare "potrei uccidermi con una sola mano" continuava a stringere "basta" ero senza fiato e lui lasciò subito la presa.

Blocco' le sue spinte e cominciò a fissarmi il collo, accarezzandolo poi mi guardò negli occhi e riprese a spingere forte,mi terrorizzava ma allo stesso tempo mi eccitava.
Non so perché ma l'immagine di lui con quella donna mi attraverso' di nuovo la mente "perché te la sei scopata?" lui tra le spinte mi guardò quasi infuriato "non me la sono scopata del tutto, mi sono bloccato"
era affannato e furioso "perché ?" la gelosia mi stava divorando e gli tirai i capelli costringendolo ad inclinare il capo "perché questi occhi mi perseguitano, l'odore della tua pelle e la tua fica stretta mi stanno rovinando" la sua confessione mi spiazzo',leggevo sincerità nei suoi occhi, era esasperato mi scopava come se volesse liberarsi da un demone che gli levava il respiro.

Sentivo quel formicolio famigliare, il mio corpo era percorso da brividi violenti, stavo perdendo di nuovo il controllo "si ti prego" lui come impazzito mi bacio con forza spaccandomi il labbro, spingeva spingeva sempre di più ed io venni urlando il suo nome ancora una volta, lui continuava a spingere ,adesso era una corsa verso il suo di orgasmo.

Ero sfinita e dolorante e lui continuava a spingere fino a che' sfilò il suo pene velocemente e venne sporcando il muro e il pavimento, crollammo a terra distrutti, ero a pancia in giù e lui era disteso sulla mia schiena, baciava le mie spalle ed io sorridevo come un idiota.
"Mi hai aperta in due" risi imbarazzata da ciò che avevo detto, "era esattamente quello che volevo"sorrideva tra un bacio e l'altro.

Restammo nudi e distesi sul pavimento della sua stanza per non so quanto tempo, era il nostro momento, eravamo in un'altra dimensione dove nessuno poteva toccarci, i problemi erano lontani e le cose brutte erano miraggi.

Mi addormentai li, poi sentii due braccia forti che mi sollevavano, mi svegliai e mi ritrovai il suo volto ad un centimetro dal mio,lo baciai facendogli capire le mie intenzioni "sei una bambina esigente" sorrise malizioso ed io arrossii "mi fa impazzire il fatto che arrossisci come una ragazzina" abbassai lo sguardo "guardami" esitai"ho detto guardami" finalmente alzai lo sguardo ed incontrai i suoi occhi, quegli occhi che mi facevano sentire in gabbia e allo stesso tempo così libera.

Mi adagiò sul letto stendendosi su di me, facemmo sesso per tutta la notte, e fu la notte più bella della mia vita...

-

Salveeeeee chiedo scusa per l'attesa, infatti per non farvi aspettare troppo questo capitolo è un po' più corto degli altri, spero vi piaccia.
Cosa succederà nel prossimo capitolo, il nostro king sembra si stia lasciando andare finalmente.
Il prossimo capitolo vi lascerà a bocca aperta 😉
Tanti salutiii 👋al prossimo capitolo😘😘😘😘

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro