Secondo capitolo
La mia prima conversazione con Louis non è durata molto.
Ieri, dopo aver detto al mio terapista della stanchezza che provavo, ho letto il programma, che consiste in un volantino plastificato poggiato sul mio comodino.
Da quanto ho scoperto, si aspettano che ogni giorno io lo legga e mi attenga alle indicazioni scritte.E' diviso in quattro fasi.Io ora sono nella"Accettazione del suicidio", come se non sapessi cosa volevo fare.
Ho scoperto che devo parlare con Louis almeno un'ora al giorno.Se voglio posso dividerla.
Tipo:voglio mangiare ed è passata mezz'ora.
Lascio perdere la conversazione e quando voglio ci torno.
Posso parlare con lui anche più di un'ora, ma sinceramente sento che non lo farò mai.
Questa mattina sono sceso a colazione con indosso dei boxer e una maglietta bianca, larga.Fa abbastanza caldo per essere novembre, così mi capita spesso di avere parti del corpo scoperte.
Da quanto ho capito, posso rimanere anche nudo, basta che mi copra il petto.
Quando ero in ospedale e rimanevo ore sul letto, inerme, non facevo altro che guardare il soffitto.Un bel giorno, è entrata un'infermiera e mi ha detto che il giorno dopo sarebbe venuto un dottore a visitarmi.
Sapevo cosa volesse dire, certo.Sarei rimasto nudo, vulnerabile, mentre una persona sconosciuta avrebbe sentenziato la gravità della mia situazione.
Il problema è che io odio vedermi nudo.Il petto è pieno di lividi,causati dai calci che mi davano.
Dovevo trovare un qualsiasi modo per non far vedere il mio corpo imbarazzante al dottore.
Così decisi di rompere lo specchio che era sul comodino accanto a me, che in realtà serviva solo a ricordarmi la mia faccia ,e di aspettare pazientemente che qualcuno entrasse.
In realtà sono sempre stato contrario alla gente che si taglia. Trovo che sia solo un miserabile tentativo di farsi notare, sprecando sangue che per molte persone vuol dire vita.Beh, non che io possa essere meglio degli autolesionisti, ho provato ad uccidermi.
Comunque, l'unica volta che mi sono tagliato è stata quando è entrata l'infermiera.
Evidentemente il mio piano sortì l'effetto desiderato; il dottore da quel gesto capì che il mio petto doveva essere praticamente un campo di battaglia, quindi non venne a visitarmi.
Mia madre ha, quindi, sempre paura di vedermi senza maglietta.L'unica persona che mi vede a petto nudo sono io, ma mi faccio abbastanza ribrezzo.
Certe volte resto davanti allo specchio, sfiorando con i polpastrelli vecchi lividi, la cui traccia sembra indelebile.
Sono, praticamente, marchiato a fuoco.
Dopo aver mangiucchiato una brioche per colazione, mia madre mi avverte che oggi inizierò a "frequentare" la scuola online.Ultimamente sembra prendere tutte le decisioni riguardanti la mia vita senza alcun consenso.Crede che avendo il controllo sulle mie azioni abbia anche il controllo sulla mia psiche ma non è esattamente così.
Non lo sarà mai.
Salgo in camera e accendo il cellulare, quello del programma.
Vedo che c'è un messaggio di Louis, così lo apro.
Louis:Buongiorno, Harry.Ho saputo da tua madre che oggi inizierai la scuola online.
Me:Già, bello.Tu esci da scuola con il pensiero di essere libero per sempre e poi devi guardare un tipo che ti parla dal computer e non sa nemmeno la tua faccia.
Louis:Tu non sai la mia.
Me:Tanto...sarai solo il tipo sfigato e nerd che non sa che fare e allora "aiuta"i ragazzi con disturbi alimentari e manie di suicidio.
Louis:Ah Ah Ah
Sono solo il figlio dell'inventore di questo progetto, non sono un nerd che non sa che fare della propria vita.
Me:Beh, quindi immagino il perché tu abbia il privilegio di parlare con me.
Louis:Non siamo qui per parlare di me, ma di te.
Allora, come stai oggi?
Me:Tendente al suicidio.
Louis:Stai male per qualcosa che è successo oggi o precedentemente?
E' questo che odio della gente.
Che non si interessa mai veramente di te, lo fa solo perché si sente in dovere, perché poi se ti ammazzassi ti avrebbe sulla coscienza.
Me:Sto male per tutto.
Louis:che intendi?
Me:Che sei un pessimo attore.
Lui non risponde più.
Evidentemente ha capito che deve lasciarmi perdere e che non mi aiuterà mai davvero stando dietro a uno schermo.
Passo la mattina guardando la tv e controllando di tanto in tanto il cellulare del programma, per assicurarmi che non ci sia una risposta da parte di Louis.Ma sembra che sia morto.
Verso le 23 mi arriva un suo messaggio, però.
In realtà sono troppo stanco per aprirlo, ho passato il pomeriggio a fissare lo schermo del mio portatile mentre un vecchio signore parlava di formule.Ho provato a chiudere la finestra di internet e ad andare su YouTube, ma a quanto pare non me lo permettono.
Sono troppo suicida, evidentemente.
Comunque sono troppo curioso per lasciare che lo schermo si illumini senza che io reagisca, così prendo il cellulare e leggo quello che mi ha scritto Louis.
Louis:C'è una differenza tra me e il tuo insegnante online.
Lui non ti vede Harry, probabilmente non sa nemmeno la tua storia.Lavora per chissà quanti ragazzi che non possono andare a scuola.
Io invece ti conosco.
Ho letto un sacco di volte la tua situazione, so i tuoi voti a scuola, so i nomi di chi ti prendeva in giro, so anche perché ti prendevano in giro.So come sei fatto.
La terapia non è un obbligo,non è una costrizione a ricordare il tuo tentato suicidio.E' solo una chance che ti diamo per continuare a vivere.
E a me importa veramente di te.
Volevo solo dirvi che se venite dalle altre text (sicuramente è così) che ho scritto beh, questa sarà totalmente diversa.
Niente cose stupidi/infantili/ecc.
Ci vediamo al prossimo capitolo(che pubblicherò tipo a settembre, ma.Love you).
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