il pupazzo
<<Ragazzi.Siamo arrivati.>>
<<grazie.>>risponde vladimir porgendo i soldi all'autista.
<<di niente.Sicuri non vogliate aiuto con i bagagli?>>
<<Non si preoccupi>>rispondo io sorridente.
Dopo aver preso tutto ci incamminiamo per arrivare a casa dei miei.
<<Sta tranquilla.Andrà tutto bene>>mi sussurra Vladimir per poi posare le sue labbra sulle mie.
Non smetterò mai di amare questo ragazzo.
Lo amo davvero tanto e se non ci fosse stato lui probabilmente ora penserei ancora che l'amore è solo una cazzata colossale e se ci credi resti fregato.
<<Grazie...>>
Non tutti sappiamo mostrare il nostro affetto o non sempre.
Non conta quando lo mostriamo ma conta il modo in quale lo facciamo.
Io non sono molto brava a mostrare alle persone quanto ci tengo a loro e Vladimir ne è a conoscenza.
Ho sempre odiato quelle persone che pensano che standoti appiccicati ti faranno capire quanto amore provano per te.
No,l'amore è una cosa che secondo me nessuno è riuscito ancora a capire cosa è..
Tutti diciamo di amare,ma la domanda è:"Siete sicuri che questo sia amore?" .
Vedo l'amore come una cosa impossibile da capire.Non dico di non amare Vladimir.
Anzi,tutto il contrario.Ma...per me l'amore è molto di più del voler bene,del sentirsi attratti da una persona ,del voler lottare per il bene di qualcuno...
L'amore è una cosa irraggiungibile e da non poter descrivere.
Dopo aver preso i nostri bagagli procediamo lungo la strada.In meno di cinque minuti dovrò sopportarmi dei discorsi,ne sono certa.
Sono proprio curiosa per sapere il motivo del quale non hanno voluto telefonarmi e dirmi dell'accaduto..
Fanno così schifo.Le persone a volte pensano di fare la cosa giusta,ma è proprio in quell'istante che sbagliano a esserne così convinte di ciò.
Ero così immersa nei pensieri che non me ne sono nemmeno accorta che ci troviamo già davanti alla mia vecchia casa.
Non so cosa fare in questo preciso istante..Ho come un presentimento che qualcosa andrà storto,le gambe iniziano a tremarmi e tutto d'un tratto ha iniziato a fare caldo.
Busso alla porta.Anche se questa dovrebbe essere casa mia,l'educazione è sempre la benvenuta.
La porta si spalanca e in meno di un secondo trovo mia madre con le lacrime agli occhi intenta ad abbracciarmi.
Non ho mai messo in dubbio l'amore di mia madre,insomma..È impossibile,lei è la mia mammina.Ma ammetto,che anche lei mi ha delusa molto.
<<Tesoro..Mi sei mancata così tanto.Sei diventata una vera donna..>> Dice per poi allontanarsi di poco da me e asciugarsi le lacrime sorridendo.
Prima di aprire bocca forzo un sorriso.
<<Si..è da un anno che non ci vediamo.Beh,proprio donna non sono ma non mi manca tanto a diventarlo.>> .
Lei mi sorride a trenta due denti,per poi andare ad abbracciare anche Vladimir.
<<Vladimir,ben ritornato .>>
Già.. Non è la prima volta che Vladimir sta qui con me.
Insomma,stiamo insieme da un anno e quasi tre mesi,e devo dire che la nostra relazione sta andando a gonfie vele.Litighiamo spesso,ma per cose sciocche perciò ci passa subito.
<<Mamma se non ti dispiace..Voremmo entrare>>dico io,facendo ridere entrambi.
È normale che io lo dica,sto qui con la valigia in mano aspettando che lei ci lasci entrare...!
<<Certo,entrate pure.>>Sembra un poco triste..Fa male vedere la propria madre così.
Ora che ci penso è dimagrita molto rispetto a come era l'ultima volta che l'ho vista.
Ma cosa succede??
Entrati dentro casa,decido di andare a lasciare prima i bagagli nella mia camera per poi passare a salutare tutti..
Se stava nonna adesso.....
Ora però non riesco più a trattenere le lacrime,il dolore si è fatto spazio insieme ai ricordi.
Prendo e mi siedo sul letto accarezzando le coperte.
Molto spesso era mia nonna a prendersi cura della mia stanza in mia assenza. Nonostante non c'ero lei la puliva sempre..
Le lacrime iniziano a rigarmi il viso.
Sul comodino accanto al mio letto ho una foto con mia nonna e me cosicché senza pensarci due volte la prendo e la stringo tra le braccia intenta a calmare la tristezza che si fa spazio dentro di me.
D'istinto ,mi metto a fissare la foto.
Quando guardo le foto di solito guardo ogni minima parte del viso.
Perché nonna..perché proprio tu..
Sento la voce spezzarsi.
Ricordo ancora quel giorno che facemmo questa foto.
Avevo solo sei anni .Quel giorno andammo tutti al supermarket ed io vidi un pupazzo di Winnie the Pooh ,grande.
Lo volevo talmente tanto che iniziai a gridare piangendo per il negozio per farmelo comprare .
Ma i miei genitori mi ritenevano solo una bambina capricciosa e dicevano che prima o poi avrei dovuto imparare a farne a meno di capricci.
Avevo solo chiesto un pupazzo...Non ho mica chiesto chissà che cosa.
Dato che nessuno me lo voleva prendere ed io continuavo a piangere ,mia nonna si decise lei di comprarmelo.
Ho ancora quel pupazzo.Non potrei mai regalarlo a nessuno.
Ormai è importante per me.L'unica cosa che mi è rimasta di lei.
Ora che ci penso meglio,dovrei averlo messo qua da qualche parte nell'armadio.
Non me lo sono più portata con me in Francia,me lo sono dimenticata.
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