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*15*

Un raggio di luce gelida filtrò dalle tendine con taun taun ricamati e si posò sul volto della principessa, svegliandola.
Leia spalancò gli occhi, ma quando si accorse che nessun akitacorno la stava minacciando si rilassò e li richiuse lentamente.
Si trascinò fuori dal letto con un rivolo di bava che le colava dal bordo della bocca e i capelli scarmigliati e arrancò verso l'armadio.
Si buttò addosso un megamaglione di pelo di bantha con i fiocchi di neve e andò nella hall a fare colazione.
Porse con noncuranza la carta di credito al cameriere che chiedeva quaranta crediti in più per una bustina extra di zucchero e iniziò a sorseggiare la sua cioccolata calda da trecento crediti.
"Ciao Leia" Lando entrò baldanzosamente nella sala e  si sedette al tavolino.
"Sai, questa vacanza mi sta davvero giovando" e poi aggiunse "Non Mothma è stata davvero generosa a... Oh, scusa, mi passi la carta di credito, per favore?"
Leia gliela passò e Lando si affrettò ad ordinare un paio di vassoi di cornetti e bomboloni alla nutella per "preparare lo stomaco al resto" come asserì più tardi per difendersi da un'occhiataccia di Leia.
Han arrivò e disse"Salve, Fratello! Posso prenderne uno?" mentre  allungava  la mano verso i vassoi.
"No!!! Non li toccare!!!!".
L'onesto commerciante si buttò davanti ad Han per fare da scudo col suo stesso corpo ai dolci, in un atto di nobile eroismo.
Han provò a spostarlo di peso, ma tutto fu inutile, così provò ad aprirsi un varco passando fra le gambe dell'amico.
Lando si sbilanciò e cadde all'indietro, schiacciando buona parte del primo vassoio e schizzando Leia di panna e nutella.
La principessa in un moto di rabbia rovesciò una tazza di cioccolata bollente sul naso di Lando, che urlò per il dolore crollando su Han, che aveva cominciato a ricoprirlo di panna montata.
Lando, con il naso rosso e spellato per le ustioni, prese due brocche di latte blu e le rovesciò sulle rispettive teste dei due amici.
Leia sollevò gli altri due con la forza e li fece roteare per la stanza fino a quando non inciampò in un cameriere,non perse il controllo e i due le rovinarono addosso.
"Tregua?" domandò Lando.
"Tregua." disse Han, e addentò un bombolone che grondava di nutella appena fregato a Lando.

Dopo aver pagato il conto di novecentonovantanove crediti e novantanove centesimi, I tre si ritirarono nelle rispettive stanze a prepararsi.
Noleggiarono uno slittino per soli novantanove crediti e novantanove centesimi e si inoltrarono tra le attrazioni.
Chewbe non venne con loro, preferendo rimanere in albergo a ingozzarsi di cosciotti di taun taun e birra corelliana
Raggiunsero in breve il chiosco per le informazioni e Leia si avvicinò al Tusken in giacca e cravatta con fare diplomatico.
"Mi scusi, avrei bisogno di informazioni su un mio amico, un certo Luke Skywalker. Voglio sapere cosa sa su di lui. Credo sia da queste part...."
Il Tusken allungò la mano "Mia dolce signora... Le informazioni... Costano. Trecento."
Leia porse la carta di credito al Tusken.
"Bene... Ora mi dica cosa sa su Luke Skywalker"
"Assolutamente niente" rispose l'informatore sfoggiando un sorriso sadico, e versandosi sul proprio conto trecento crediti.
Dopo pochi minuti, però, mostrava una manata rossa attorno al collo, mentre osservava una figura furente che si allontanava fumando dalla rabbia.

Han disse a Leia "Bene, e ora cosa intende fare, principessa?"
Leia sbuffo " Ci resta un'unica speranza... Gli Akitacorni" e pronunciò quel nome quasi tremando, in un misto di reverenza e paura. Ricordava ancora la maestosa figura di Akolto, il suo pelo chiaro e lucente e il suo corno lucido e perlaceo.
"Akita-CHE!?!?!"
"Akitacorni... Stanotte il loro re è venuto a farmi visita e mi ha detto che aveva le risposte che cercavo"
"ALLORA PERCHÉ NON SIAMO ANDATI SUBITO LÀ, INVECE DI SBORSARE TRECENTO CREDITI A UNO STUPIDO INFORMATORE!!?!?!?!?"
"Perché..." disse Leia sorridendo misteriosamente "la carta di credito é di Mon Mothma" e non volle più parlare, lasciando Han più basito che mai.

Camminarono per qualche altro minuto, ognuno immerso nei propri pensieri, fino a quando non fu in vista un'enorme targa: "ALLEVAMENTO AKITACORNI".
Varcarono insieme la soglia del capannone, Leia con passo tremante, Han con un'espressione scettica e Lando con la faccia di chi va a fare una gita.
Si ritrovarono in un'ambiente piuttosto accogliente: in un angolo erano posti una grande quantità di divani e pouf, con dei tavolini.
A una parete era addossata un'enorme macchina per la cioccolata calda.
Al centro della stanza torreggiava la statua di un'akitakorno, e Leia dedusse che rappresentasse Akolto.
Tutta la parete alla loro sinistra era occupata da un megaschermo-tv-playstation da cinquecentomila pollici, a cui erano collegate numerose consolle.
E ultimo dettaglio, ma non per importanza, dietro la statua si ergeva un'enorme libreria colma di holocron e antiquati libri rilegati in carta.

Dopo aver mormorato qualcosa come "siamo sicuri che sia il posto giusto..." Lando si lanciò verso la cioccolata calda e i divani mentre Han si diresse verso la PlayStation.
Leia, invece, raggiunse la libreria, lasciandosi dietro con paura la statua, e si mise a sfogliare i libri.
Stava proprio per esclamare "Venite a vedere! C'è una rarissima copia di 'shadows of empire'!!!!" quando sentì una voce alle sue spalle "E voi cosa ci fate qua?!?!?"

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Ma shalve a tutti!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Alessia_Cara2210 hai qualche richiesta da farmi sul tuo personaggio e sull'allevamento?

E, PupazzoPazzo non ti preoccupare, metterò Phasma nel prossimo capitolo.
Comunque CIAO!...

E che la forza sia con voi!!!!!

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