Capitolo 3 - Anna
Anna cercò di nascondere la sorpresa nel vedere quegli occhi attaccati al suo corpo con tanta insistenza. Sentiva i suoi occhi scuri spogliarla di ogni strato di stoffa e desiderava sentire quelle grandi mani su di lei.
Lui si era tirato su a sedere sul letto restando celato per metà sotto le coltri. Era riuscita a squadrarlo in pochi istanti in tutto il suo virile splendore. Era molto tempo che non veniva toccata da un uomo, e di certo non era stata mai toccata da un uomo così.
I suoi occhi rimasero incollati ai pettorali che contratti per il freddo o l'emozione sbucavano da sopra il lenzuolo. Scese sfacciatamente con lo sguardo più in basso, dove piccoli avvallamenti segnavano l'addome e ne attiravano l'attenzione.
Come in trance allungò una mano e spostò il lembo di lenzuolo che finiva di coprirlo, quasi a non poter più resistere di tenere celata tanta virilità.
Il respiro di Marco si fece avido di ossigeno e le mani presero a stringersi in pugni sempre più in fretta a causa dell'impazienza che aveva adesso di toccare il corpo eccitato di Anna.Lui allungò una mano e prendendo la sua se la posò in grembo senza mai staccare gli occhi dai suoi.
Anna si avvicinò piano al corpo di Marco che era diventato bollente per l'attesa e l'eccitamento, e prese a strusciarglisi addosso con tutto il suo corpo formoso.
Con le labbra, cominciò ad assaggiarlo partendo da quel punto che, inspiegabilmente, gli sapeva sensibilissimo dietro l'orecchio destro...scivolò sul collo...assaggiando il pomo d'Adamo che saliva e scendeva veloce mentre Marco deglutiva eccitato.
Ad ogni rantolo di Marco, Anna succhiava più forte capendo di aver trovato una zona erogena nuova, quindi si tenne alle spalle di lui ancora seduto per metà sul letto, e gli si sedette a cavalcioni facendo aderire perfettamente le loro intimità.
Fu come restare nel sogno farlo entrare in lei, non riuscendo più a riprendere fiato. Lui la guardava famelico riuscendo a darle dei morsi a sangue sulle labbra. Appena il loro sali e scendi cominciò a farsi più veloce e i loro respiri si velocizzarono, le loro mani presero a stringere più dolorosamente, segnando il possesso di quei territori di carne.
Con labocca sul collo di Marco, Anna poté trattenere un urlo solo succhiando quelladelizia e lasciando un marchio sul suo uomo che difficilmente sarebbe sparito.
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