(T/n)=Tuo nome

"Sarai assegnata alla squadra di Shinoa, contenta?" Guardai Guren poco convinta. L'uomo sospirò. "Potrei sapere qual è il problema che ti affligge? Hai detto tu che volevi combattere." "Lo so è che..." "Che?" "Tre di loro hanno armi della serie dei demoni neri. Devono essere molto forti..." "È questo che ti preoccupa?" Sbuffò Guren. Annuiì. "Sei senza speranze, (T/n), anche se non possiedi un'arma di quel tipo non vuol dire che tu non sia forte, anzi." Fece una breve pausa. "E comunque non dovresti preoccuparti. Sono dei bravi ragazzi, vedrai."

"Buongiorno a tutti." Sussurai timidamente. "Lei è (T/n)." Disse Shinoa. "La nostra nuova compagna di squadra!" In realtà non ci fu una risposta molto entusiasta e gli unici a darmi un mezzo benvenuto furono il ragazzo con i capelli corvini e quello con i capelli marroni, anche se lui dava l'impressione di essere più timido e riservato. Poco dopo appresi il suo nome: si chiamava Yoichi Saotome.

Riusciì ad ambientarmi subito nella squadra, erano tutti molto simpatici. Finalmente potevo dire anch'io di avere dei veri amici su cui contare, anche se fin da subito notai come Yoichi avesse attirato le mie attenzioni. Era dolce, premuroso e gentile. Difficile credere che esistessero ancora persone simili nel nostro mondo, eppure Yoichi ne era un esempio. Se solo fossi riuscita a fargli capire come lo vedevo e cosa provavo, ma ero troppo timida e impacciata per confessargli una cosa simile. Sapevo combattere contro i mostri e i vampiri, ma rivelare i miei sentimenti a Yoichi era fuori discussione. Non esisteva proprio.

Intanto i giorni passavano e la mia situazione restava immutata. Io e Yoichi eravamo amici, parlavamo, ridevamo e scherzavamo insieme, ma nulla di più. Il ragazzo mi vedeva solo come un'amica e per ora mi sarei fatta bastare questa situazione. Averlo accanto a me e poter passare del tempo prezioso con lui era già meraviglioso per me e per le mie aspettative. Chissà, forse col passare del tempo si sarebbe reso conto del ruolo che ormai occupava nel mio cuore e forse si sarebbe reso conto che anche lui era innamorato di me. Ma magari. Sarebbe stato troppo bello.

Ci trovavamo fuori dalle mura della città per svolgere una missione, anche se non eravamo ancora stati attaccati da nessuno. Improvvisamente comparvero dei vampiri e lo scontro iniziò. "(T/n)!" Qualcuno urlò il mio nome, ma io non feci in tempo a reagire e sentiì un dolore lancinante provenire dal mio basso ventre. Prima di cadere a terra e perdere conoscenza vidi qualcuno frapporsi tra me e il vampiro. "Y-yoichi...?" Sussurrai riconoscendo la sua figura, poi fu tutto nero.

"(T/n)?" E sentì una mano stringersi attorno alla mia. Di riflesso strinsi quella mano, anche se non ero certa a chi appartenesse, ero ancora un po' confusa. Infine apriì gli occhi lentamente. "(T/n)? Mi senti?" "Yoichi? Dove siamo?" Il ragazzo sospirò. "Siamo in ospedale, (T/n). Meno male che ti sei svegliata." Continuava a tenere la mia mano nella sua, poi notai che aveva gli occhi lucidi. "Cos'è successo?" Chiesi. Ricordavo vagamente l'attacco del vampiro. "Sei stata colpita da un vampiro. Sono arrivato subito per cercare di soccorrerti, ma poi... Poi quando mi sono girato eri a terra. E io... Ho avuto tanta paura (T/n)." Si fermò un attimo prima di stringere più forte la mia mano nella sua. "Bé, ma adesso è tutto apposto, no?" Yoichi mi sorrise. "Quasi, (T/n)." E mi prese la mano sollevandola. La portò fino alla sua bocca e vi lasciò un lieve bacio. Arrossiì. "Ho capito che non posso perdere ulteriore tempo (T/n). Tu mi piaci e credo... Sì... Credo di essermi innamorato." A questo punto ero io quella con le lacrime agli occhi. Yoichi sembrò agitarsi vedendomi così. "(T/n)..." "Ho sempre desiderato che tu mi dicessi una cosa del genere." Notai un lieve rossore sulle sue guancie. "Davvero, (T/n)?" Annuiì. "Sì, anch'io sono innamorata." Yoichi sospirò, poi si chinò su di me dandomi un lieve bacio sulla fronte. "Allora non ti dispiace se resto ancora un po' con te, (T/n)?" "No, Yoichi. Non voglio che mi lasci."