Urd Geales
Urd passò lo sguardo sul campo di battaglia, analizzando gli umani intenti a combattere, alla ricerca di una persona. Questi erano i suoi ultimi giorni in Giappone e doveva assolutamente assicurarsi di portare la ragazza con sé. Perché? La risposta era molto semplice: (T/n) non sarebbe più stata costretta a combattere e lui avrebbe provveduto a tutti i suoi bisogni. Si passò la lingua sui canini individuando la sua preda. Era ancora più bella di quanto ricordasse. Sorrise avvicinandosi sempre di più a lei.
(T/n) aveva una strana sensazione in fondo al petto, come se qualcuno la stesse osservando. Continuò a combattere finché sentì due fredde braccia avvolgersi attorno al suo corpo, cercò inutilmente di lottare contro il suo avversario, ma un attimo dopo le zanne del vampiro affondarono nel suo collo e presto la ragazza perse conoscenza. Urd sorrise e prese la ragazza in braccio, fuggendo dalla battaglia. Ora aveva il suo premio e poteva lasciarsi il Giappone alle spalle.
(T/n) si risvegliò e ben presto si accorse di non essere a casa sua. Era in una camera lussuosissima e sembrava avesse dormito in un enorme letto matrimoniale, ma la cosa che la sconvolse di più fu rendersi conto che qualcuno aveva dormito con lei. Si guardò attorno impaurita. Dov'era finita? Si rese conto che qualcuno l'aveva probabilmente cambiata, ora indossava una leggera camicia da notte. "Finalmente sei tornata tra noi, (T/n)." La ragazza si strinse nelle coperte e si girò nella direzione della voce. Sgranò gli occhi nel vedere il vampiro a petto nudo e abbassò lo sguardo imbarazzata. Urd rise della sua reazione. Si andò a sedere sul letto accanto alla ragazza, lei cercò di rimanere perfettamente immobile, terrorizzata pensando a quello che quel mostro poteva farle. "Allora, (T/n) spero che tu ricordi chi sono." (T/n) fece cenno di sì con la testa, sapeva perfettamente chi era: Urd Geales, secondo progenitore. "Gradirei che tu mi guardassi mentre parlo." Allora la ragazza sollevò lo sguardo sul vampiro. "C-che cosa mi hai fatto?" Chiese tremante. Urd la guardò contrariato. "Ti ho solo tolto quei sudici stracci che indossavi e messo qualcosa di più decente, poi, sai, non è bello interagire con qualcuno che sta dormendo." (T/n) si spostò dal letto cercando di allontanarsi dal vampiro, ma lui le mise una mano dietro la schiena e l'avvicinò a lui, spingendola contro il suo petto e annusandole i capelli. La regazza provò a calmare il suo cuore, ma Urd le accarezzò il collo sfiorandole lievemente la pelle e lei rabbrividì. Il vampiro abbassò la testa accarezzando il collo della ragazza con la punta del naso. (T/n) cercò nuvamente di allontanarsi da lui, guadagnandosi un basso ringhio da parte del vampiro. Si ritrovò con la schiena sul materasso e il corpo del vampiro sopra il suo, lo sguardo del vampiro fisso nel suo. "Non fare mosse azzardate, mia cara... Potresti pentirtene." Qualcosa si ruppe dentro (T/n) e la ragazza iniziò a singhiozzare. Urd la osservò perplesso. Forse aveva esagerato. La lasciò andare e lei si rannicchiò su sé stessa. "(T/n)..." E le accarezzò il viso con una mano. "Ora sei qui con me, vedrai..." "Ma io non ho scelto questo..." E poco dopo la ragazza si addormentò.
Urd restò accanto a lei. Sospirò. No, come primo approccio non era andato per niente bene. La ragazza aprì gli occhi e cercò di mettere a fuoco e, quando vide Urd, scattò seduta sul letto. Il vampiro le sorrise e lei lo fissò ancora più confusa. "Forse prima non sono partito con il piede giusto, scusami, (T/n)." La ragazza non rispose. "Perché mi hai portata qua?" "Voglio che tu diventi la regina della Russia." "Cosa?" (T/n) non riusciva a credere a quello che il vampiro le aveva appena detto, non riusciva a credere che fosse vero. "Non puoi costringermi..." Urd fu improvvisamente accanto alla ragazza prendendole le mani tra le sue. "Voglio te, (T/n), te e solo te. Nessuno mi ha mai fatto il tuo stesso effetto." Prese una breve pausa. "Ti darò il meglio e ti farò sentire la persona più amata al mondo, te lo prometto." E si chinò sul viso della ragazza unendo le loro labbra in un bacio. (T/n) chiuse gli occhi, sorprendendosi di quanto quel bacio le fosse piaciuto. Forse non le sarebbe dispiaciuto diventare la sua regina.
18/07/2017
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