René Simm
(T/n) camminava velocemente verso casa, senza guardarsi intorno, se l'avesse fatto avrebbe visto molte più ombre e figure di quelle che c'erano. Cercò di non pensarci e andare dritta verso casa, pensando a quando sarebbe stata al sicuro sotto le coperte. Non era consigliabile girare di notte nella capitale e lo era ancora meno per una ragazza, preda alquanto più appetittosa per alcuni vampiri. Stava per raggiungere casa sua quando una mano prese il suo braccio. La ragazza cercò di urlare, ma subito un'altra mano si serrò sulla sua bocca, impedendole di produrre il benché minimo suono. "Hai visto René? Scommetto che questa è una prelibatezza..." (T/n) sentì qualcosa di freddo accarezzarle il collo. "... Dovresti provarla!" E il vampiro che la stava tenendo la spinse in avanti. La ragazza si ritrovò contro il petto di un altro vampiro, al quale si aggrappò in cerca di sostegno. Sollevò lo sguardo e si ritrovò a fissare un paio di occhi rossi, mentre il vampiro aveva posato le mani sulla sua vita e sembrava intenzionato a non lasciarla andare.
René guardò brevemente quella fragile creatura, poi tornò a guardare Lacus. "Io ti lascio René, mi raccomando, divertiti!" (T/n) rabbrividì a quelle parole. Non appena Lacus si fu allontanato René lasciò la ragazza, che continuava a guardarlo con gli occhi pieni di paura. Il vampiro cercò di sorriderle. "Non ti preoccupare, non ho intenzione di farti del male. Posso sapere come ti chiami?" "(T/n)." Rispose incerta la ragazza. "Io sono René. Forza, ti riaccompagno, almeno non ti succederà niente." La ragazza proseguì quindi verso casa con il vampiro al suo fianco, ogni tanto lanciava un'occhiata nella sua direzione, ma lui sembrava sempre perso nei suoi pensieri, quasi annoiato. Chissà perché aveva deciso di non morderla. Aveva sempre pensato che tutti i vampiri amassero nutrirsi direttamente dalla fonte. "Grazie mille." Sussurrò la ragazza. "Vai dentro. E cerca di evitare di andare in giro la notte, potresti non essere sempre fortunata." E se ne andò. (T/n) osservò la sua figura che si allontanava. Poi sospirò e chiuse la porta.
René cercò di evitare le domande di Lacus quando si rividero, ma all'altro vampiro bastò poco per capire com'erano andate veramente le cose, in fin dei conti conosceva bene René. "La prossima volta allora ci penserò io." Disse ridendo. René sospiro, anche se in realtà non era molto d'accordo con la decisione di Lacus, soprattutto perché sapeva che le vittime di Lacus solitamente non erano in grado di vedere un nuovo giorno. E per quanto potesse sembrare strano e irrazionale, gli sarebbe dispiaciuto vedere (T/n) morire così, proprio sotto il suo sguardo.
Qualche giorno dopo i vampiri incontrarono nuovamente la ragazza e, anche se era giorno, Lacus decise che non si sarebbe fatto scappare quest'occasione una seconda volta. René si accorse troppo tardi di quali fossero le intenzioni dell'amico e, di colpo, si ritrovò ad osservare Lacus mentre affondava i canini nel collo di (T/n). Deglutì, incerto sul da farsi. Decise di intervenire, si lanciò sui due, separandoli e reggendo la povera ragazza tra le sue braccia, ormai svenuta. Lacus si risollevò. "Che diamine stai facendo..." "La sto salvando dal tuo morso mortale!" Urlò contro il vampiro e se ne andò, lasciando Lacus stupefatto, René non l'aveva mai criticato, quantomeno non così animatamente. Non era da lui.
René riportò la ragazza a casa sua e l'adagiò sul letto. Mentre era ancora incosciente le medicò la ferita, anche se dovette ammettere a sé stesso che il suo sangue aveva un ottimo odore. Si passò la lingua sui canini e prese un profondo respiro. Non era il momento di pensare a certe cose. Cercò di concentrarsi sul viso della ragazza, era veramente carina mentre dormiva. Nonostante l'aggressione di Lacus sembrava così serena. Si chinò su di lei e le accarezzò una guancia, spostandole una ciocca di capelli. Sorrise lievemente e posò le sue labbra sulla fronte della ragazza. In quell'istante (T/n) spalancò gli occhi. Le ci volle un attimo per registrare quello che stava succedendo, ancora meno per arrossire. René si accorse del suo risveglio e si allontanò. "Ben svegliata. Come ti senti? Ti fa tanto male il collo?" (T/n) si sollevò sedendosi sul letto. "Io... Sto bene. Credo." "Sono contento che ti senta bene. E mi dispiace per quello che è successo..." "Ma tu mi hai salvata... Perché l'hai fatto?" René osservò la ragazza senza rispondere e lei abbassò lo sguardo imbarazzata. "Non ne avevi motivo..." Sussurrò. "Sarebbe un peccato se ti succedesse qualcosa, non trovi? Qualcuno potrebbe soffrirne e sentire la tua mancanza, non credi?" "Tutte le persone che mi volevano bene sono morte, non ho nessuno a cui importi veramente di me." René si spostò sul letto accanto a lei. Capiva come si sentiva a non avere nessuno che ti amasse veramente, per lui, prima di incontrare Lacus, era stato così. Nessuno si era mai preoccupato troppo di lui. "E se importasse a me?" Le sussurrò gentilmente. (T/n) si voltò nella sua direzione con gli occhi lucidi. Il vampiro si avvicinò al viso della ragazza finché i loro nasi si sfiorarono. Sentì i battiti della ragazza diventare più irregolari, si avvicinò ancora di più e unì le loro labbra in un bacio. (T/n) chiuse gli occhi, sorprendendosi di come fosse facile riuscire a lasciarsi andare. René si staccò da lei, poi posò la fronte su quella della ragazza e le prese una mano nella sua. "Sembri così diverso rispetto agli altri vampiri, sei così dolce..." "Con una ragazza come te non potrei fare altro." E la baciò nuovamente, questa volta con più passione.
26/07/2017
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2-Mikaela [Parte 2]
3-René Simm [Lemon]
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