(T/n) = Tuo nome

(T/n) si guardò attorno e sospirò sconsolata. Sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe cercato di mettersi contro Kureto Hiiragi, perché il suo atteggiamento di protesta non aveva fatto altro che causarle problemi con l'uomo che, giusto per ricordarle chi comandava, l'aveva spedita in missione da sola. Due vampiri comparvero sulla sua via ma, fortunatamente, riuscì a sbarazzarsi di entrambi. "Ma guarda quant'è brava questa ragazza..." "Ed è pure carina." Alla ragazza gelò il sangue nelle vene. Si voltò lentamente nella direzione delle voci, cercando di restare calma. Sgranò gli occhi vedendo le figure di due vampiri poco distanti da lei. A giudicare dal loro abbigliamento si trattava di nobili. E per un umano era già abbastanza difficoltoso tenere testa ad un nobile, figurarsi a due. Non sarebbe mai sopravvissuta a un loro attacco. "Lucal, che cosa stai dicendo? Non mi dire che ti interessa davvero?" Disse il vampiro più piccolo. L'altro spostò lo sguardo sulla ragazza. "Scommetto che il suo sangue è delizioso." Sussurrò. La ragazza rabbrividì puntando l'arma nella loro direzione. "Hai visto Lest, sembra intenzionata a combattere." Il vampiro più basso rise. "Allora le possiamo mostrare chi è il più forte." "Aspetta, Lest." E Lucal si avvicinò alla ragazza. "Come ti chiami cara?" "Non sono qui per fare conversazione!" Sbottò (T/n). Lucal rise. In meno di una frazione di secondo la ragazza si ritrovò a terra con la spada del vampiro puntata sulla sua gola. "Se ci dirai il tuo nome ti risparmieremo la vita." Si intromise Lest Karr. La ragazza continuò a fissare il vampiro che teneva la spada contro il suo collo. Lo vide sorriderle nuovamente. "Io ti risparmierei lo stesso." Lest ringhiò. "Stai per caso cercando di rubarmi la pedra, Lucal?" L'altro vampiro fissò il terzo progenitore seccato. "Mi sembrava di avere capito che non fossi interessato. Come mai questo cambio di idea?" (T/n) cercava di seguire la loro conversazione, terrorizzata all'idea che stessero parlando di lei come se fosse un oggetto. "Posso benissimo essere anch'io interessato, sai?" E, dopo aver sorriso al vampiro, si lanciò sul collo della ragazza, bevendo il suo sangue. (T/n) urlò in preda al dolore, mentre Lucal osservava la scena maledicendo il terzo progenitore. Che cosa stava facendo? Doveva trovare una soluzione se non voleva perdere la sua preziosa preda. Lest Karr si risollevò lasciando la ragazza quasi incoscente. "Ha un ottimo sangue, non c'è che dire. Credo che la terrò con me." Lucal ringhiò. "L'ho vista prima io!" Il vampiro rise. "Eravamo insieme quando l'abbiamo vista, idiota!" "Allora la terremo entrambi!" Disse Lucal. Lest provò a protestare. "Potremmo tenerla ciascuno una volta a settimana, così non interferirà con le nostre faccende." Lest sembrò pensare alla proposta di Lucal e (T/n) inorridì capendo il destino al quale stava andando incontro, ma non ebbe il tempo di sentire l'eventuale risposta di Lest perché perse conoscenza.

Si risvegliò avvolta tra due fredde braccia e per un attimo smise di respirare. Fredde labbra si posarono sul suo collo. "Rilassati." "D-dove sono?" Chiese incerta. "A casa mia, mia cara. Oggi è il primo giorno della settimana che passerai con me." Sentì il vampiro allontanarsi da lei, così ne approfittò per girarsi nella sua direzione. Riconobbe il vampiro più alto, ma non riuscì a ricordarsi il suo nome. "A proposito. Non ho ancora avuto il piacere di conoscere il tuo nome." La ragazza deglutì. "(T/n)..." "Ma che bel nome..." Le disse accarezzandole una guancia. "... Io sono Lucal. Passerai una settimana fantastica, parola mia." "Io non voglio stare qua..." Lucal avvolse la ragazza tra le sue braccia. "Cambierai idea dopo essere stata con Lest, vedrai... Ti renderò mia." E anche lui affondò le zanne nel suo collo. Lei si aggrappò a lui in cerca di sostegno, pensando che avrebbe preferito morire piuttosto che vivere così.

15/07/2017