Kureto Hiiragi
(T/n) si guardò attorno nella sua piccola stanza solitaria. Erano anni che viveva lì, non le era mai servito nulla di più, dopotutto era sempre immersa nel lavoro. Era quella la sua unica preoccupazione, l'unico modo con cui potesse farsi notare da Kureto. Era iniziato tutto con una semplice infatuazione che, col passare del tempo, si era trasformata in qualcosa di molto più profondo. Solo che la ragazza non era stata abbastanza coraggiosa da dichiararsi. In fin dei conti non era nessuno, nessuno rispetto a Kureto e probabilmente non l'avrebbe mai guardata come avrebbe desiderato. Il suo sguardo si soffermò sulla sveglia, era tardi. Sarebbe dovuta andare se non voleva arrivare in ritardo, ma non si era ancora né lavata né vestita. Pensò che ormai non aveva più senso andare al quartier generale nel suo misero ufficio, difficilmente avrebbe sopportato vederli. Sospirò cercando di ricacciare indietro le lacrime ripensando a quello che aveva visto ieri sera prima di venire via: Aoi e Kureto che si baciavano. Si ridistese sul letto. No, non si sarebbe inflitta questa punizione. Era stata una stupida e si era lasciata scappare l'uomo che amava, già così la situazione era piuttosto pietosa, non aveva bisogno di vedere i piccioncini. Anche perché sarebbe probabilmente scoppiata a piangere. Abbracciò il cuscino decidendo di darsi alla depressione più totale, avrebbe pensato dopo alle conseguenze delle sue azioni.
Kureto arrivò in ufficio con un breve ritardo, aveva avuto una lunga nottata. "Buongiorno Kureto." Era Aoi, ma lui non si degnò di risponderle. Ripensò ancora una volta a quello che era successo, come le era saltato in mente di baciarlo? Non sarebbe stato più di tanto arrabbiato se fosse stato quello il problema, infatti la cosa che lo preoccupava era un'altra. (T/n) li aveva visti. E, a giudicare dallo sguardo che aveva la ragazza, la cosa non le era per niente piaciuta. Si vedeva che ne era rimasta sconvolta. Gliel'aveva letto negli occhi. Kureto si era separato subito da Aoi e le aveva spiegato come stessero le cose per lui, ma quando aveva cercato di raggiungere (T/n), lei era già lontana. Aveva pensato di andare da lei, non voleva che pensasse ci fosse qualcosa tra lui e Aoi, ma alla fine non gli era sembrato opportuno e decise che le avrebbe parlato il giorno seguente. Ma, con suo estremo stupore, la ragazzanon si presentò a lavoro. Né la mattina né il pomeriggio. Quando finì di lavorare si diresse a casa di (T/n), voleva capire cosa le fosse successo.
(T/n) era in camicia da notte, pronta ad addormentarsi quando sentì il campanello suonare. Si alzò e si avvicinò lentamente alla porta. Chi mai poteva essere a quell'ora? Suonò ancora una volta. "(T/n)? Ci sei?" "Kureto..." Sussurrò la ragazza incredula, poi aprì la porta. "(T/n) final..." Si fermò osservando il viso della ragazza. Si vedeva che aveva passato la giornata a piangere e lui sentì un nodo in fondo allo stomaco. "Cosa vuoi?" Gli chiese. "Posso entrare?" La ragazza aprì la porta, richiudendola poi dietro l'uomo. Improvvisamente (T/n) sentì due mani spingerla contro la porta e due labbra posarsi sulle sue in un lungo e quasi disperato bacio. Dopodiché Kureto posò la fronte sulla sua guardandola negli occhi, mentrei le guance della ragazza erano visibilmente rosse. "A che gioco stai giocando, Kureto?" Chiese con le lacrime agli occhi. "A nessuno, (T/n)." "Ti ho visto con Aoi, non..." "È stata lei a baciarmi. Io non volevo." (T/n) abbassò lo sguardo. "E ti serviva quello per farti capire che..." Kureto sollevò una mano, asciugando le lacrime della ragazza. "No, ma vederti star male mi ha fatto capire che sono stato uno stupido ad aspettare, quando invece ti avrei potuta avere prima. Se solo..." La ragazza sollevò lo sguardo e sorrise. "Non stai mentendo." "No, (T/n). Sei tu l'unica che voglio accanto." (T/n) portò le braccia attorno al collo dell'uomo e lui la baciò ancora una volta. "Posso restare da te, (T/n)?" Lei si morse un labbro. "Se mi prometti che dormiremo soltanto." Kureto rise. "Potrò almeno stringerti tra le mie braccia?" (T/n) arrossì ancora. "Se proprio insisti...".
18/07/2017
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro