Aveva speso quasi l'intera giornata per preparare questa sorpresa per (T/n). Usare parte del suo tempo prezioso per la persona che più amava al mondo era il minimo dello sforzo, ma, in questo caso, non si trattava di una semplice sorpresa, bensì di qualcosa di più importante. (T/n) era giovane e bella e spesso lui perdeva la pazienza e si lasciava sopraffare dalla sua stupida gelosia. Stupida perché sapeva perfettamente quanto la ragazza tenesse a lui, eppure anche questa volta si era lasciato guidare dalla sua impulsività. E aveva combinato un bel casino. Gli ci era voluta un'intera settimana per convincere la ragazza a venire da lui per parlare, doveva quindi dimostrarle di avere ancora qualche neurone funzionante nel suo cervello.

Sentì suonare il campanello. Trasalì. La sua (T/n) era arrivata. Si precipitò alla porta e aprì. "(T/n)" Sussurrò. "Mi tieni sulla porta o mi fai entrare?" Guren la lasciò passare ammirando la sua figura, la vide osservare quanto aveva preparato. La ragazza sospirò. "Però sei bravo a farti perdonare, tanto quanto lo sei a farmi incazzare." Guren sospirò. "Sei sparita per una settimana." "Volevo che penassi un po'." Confessò lei imbarazzata. L'uomo si sorprese. "Ah, è così che stanno le cose?" (T/n) gli sorrise timidamente. "Però mi sei mancato." "Anche tu, piccola mia." Si chinò su di lei e si scambiarono un bacio. Guren sperò di poter avere più di un semplice bacio. La ragazza sorrise nel bacio. "Vuoi cominciare dal dessert?" "Perché no?"

Nel giro di un batter d'occhio si trovarono sul divano, nudi, le loro pelli direttamente a contatto, le loro labbra unite. Guren fece scorrere la sua mano lungo il corpo della ragazza arrivando a sfiorarle il punto più nascosto e sensibile. Muoveva la mano lentamente, mentre il corpo di (T/n) reagiva al suo tocco. I suoi dolci sospiri si trasformarono in un gemito quando iniziò a far scivolare le dita dentro di lei, sempre lentamente. "Guren..." Sussurrò la ragazza implorante. Si sollevò da lei, osservando il suo corpo nudo. "Girati." La ragazza fremette, ma eseguì quello che alle sue orecchie era suonato come un ordine. Non avevano mai provato così. Sentì le mani di Guren accarezzarle il fondoschiena, trattenne il respiro e inclinò la schiena sentendolo dentro di sé. Guren si spostava dentro di lei con estrema lentezza. Si distese completamente su di lei, iniziando a spingere con più forza, sempre condotto dai familiari gemiti della ragazza. "(T/n)..." continuò finché entrambi giunsero l'agognato limite. Con il fiato ancora corto lasciò alcuni baci sulle spalle della ragazza. "Ti amo Guren." "Anch'io."

18/10/2021

Buonasera, come avrete notato la pubblicazione settimanale mi risulta un po' difficile da gestire, quindi non credo che avrete spesso un nuovo capitolo a settimana, ma cercherò di aggiornare abbastanza spesso. <3