(T/n)=Tuo nome

"(T/n)..." Una fredda mano si avvolse attorno al mio polso, mentre il suo braccio si avvolse attorno alla mia vita, avvicinandomi a lui. "Cosa vuoi, Ferid?" "Tu che dici?" Mi fece girare e mi trovai contro la parete, le labbra del vampiro passionali sulle mie. Mi sollevò sulla parete e iniziò a baciarmi il collo. "F-ferid..." "Amore, che c'è?" Gli accarezzai una guancia con la mano. "Preferisco il letto..." Ferid sorrise. "Come desideri, piccola mia."

Apriì gli occhi lentamente e rabbrividiì sentendo le fredde braccia del vampiro attorno al mio corpo. "Ce l'hai fatta a svegliarti." "Ho dormito così tanto?" "Un bel po'." "È colpa tua..." Sussurrai. "... Pretendi troppo dal corpo di un'umana." "Mi stai consigliando di rivedere qualcosa nelle nostre abitudini?" "No, non devi cambiare. Ti amo così come sei." "Anch'io ti amo (T/n)." In quell'istante mi resi conto che qualcosa non andava. Mi sollevai di scatto portandomi una mano sulla bocca. "(T/n), tutto bene?" Anche Ferid si sollevò cingendo un braccio attorno alle mie spalle. Presi un respiro profondo. "Scusa... Ho un po' di nausea. Forse è meglio che vada in bagno." "Te l'ho detto ieri sera che stavi esagerando con tutto quel cibo, soprattutto se..." " Non l'ho fatto apposta..." Ferid sospirò. "Lo so. Prova a stenderti ancora. Magari più tardi ti passa." Annuiì seguendo il suo consiglio. Eppure non migliorai per niente. Il vomito continuava a presentarsi puntuale tutte le mattine. All'inizio pensavo che si trattasse di una semplice influenza, ma poi capiì cosa stava succedendo. Quei sintomi potevano essere collegati a qualcos'altro, ma la cosa che mi aprì veramente gli occhi fu un'altra: avevo un ritardo. Di due settimane. Come avevo fatto a non rendermi conto della situazione? Insomma, dove avevo la testa? Ma, sopratutto... Com'era possibile? Insomma io ero... Ero... Incinta di un vampiro. Non pensavo fosse possibile. Quando mi ero innamorata di Ferid ero convinta che avrei dovuto rinunciare per sempre all'idea di avere una famiglia tutta mia e di diventare madre, per questo ora ero felicissima. Ora avrei avuto tutto quello che ho sempre desiderato più di ogni altra cosa. Non mi sarei potuta sentire più felice di così.

L'unica cosa che mi restava da fare era dirlo al mio vampiro. "Ferid, dovrei parlarti..." Lui si avvicinò a me avvolgendo un braccio attorno alla mia vita. Mi rubò un breve bacio. "Dimmi." Presi un profondo respiro, posai le mani sul suo petto e sollevai lo sguardo su di lui. "Sono incinta." Sussurrai. Gli occhi di Ferid si sbarrarrono e per un lungo tempo non disse nulla. "Non è possibile (T/n)... Non..." "Lo so che dovrebbe essere impossibile, insomma anch'io faticavo a crederci quando l'ho capito. Eppure... È successo." Sollevai una mano accarezzando la guancia del vampiro. Ferid si scansò brutalmente da me. "Ferid... Che cosa?" "Non è uno scherzo divertente (T/n)." Abbassai lo sguardo. "Non è uno scherzo Ferid. Come potrei scherzare su una cosa del genere?" "(T/n)! Piantala di dire cazzate!" "Io non..." Ma non riuscivo a parlare, mentre le lacrime continuavano a scendere. "Tu non puoi essere incinta, dannazione!" Ferid tirò un pugno alla parete. "Ferid..." "Non può essere possibile! Porca miseria non può!" E semplicemente uscì dalla stanza. Senza aggiungere altro, senza guardarmi. Lasciandomi completamente sola. Sola con quella creatura che non avrebbe accettato. Mi lasciai andare a terra, piangendo tutte le mie lacrime. Che cosa avrei fatto ora? Come potevo pensare di cavarmela da sola nelle mie condizioni?

03/04/2017