Tap. Tap. Tap.

Le dita del vampiro picchiettavano contro la superficie della scrivania a cadenza fin troppo regolare. (T/n) si chiedeva quanto avrebbe continuato prima di degnarla di uno sguardo. Cosa stava prendendo a Crowley?

"Sento il suo odore. Il suo fetore nauseante. Su di te."

Pronunciò le parole con apparente calma.

(T/n) sgranò gli occhi, ma arrossì il secondo dopo. Abbassò lo sguardo rifuggendo da quello del vampiro. Aveva sperato che quell'incidente potesse chiudersi senza spiacevoli conseguenze per nessuno, ma forse Ferid aveva ragione.

Giocare con Crowley era pericoloso.

E lo era più per lei che per chiunque altro.

Nessuno poteva permettersi di sfiorarla o guardarla, neppure per sbaglio. Altre azioni avrebbero condotto alla morte del malcapitato.

E a un'inevitabile punizione per lei.

È colpa tua, l'avrai provocato sicuramente.

Queste erano le parole che era solito usare prima di ricordarle che solo lui poteva permettersi di guardarla, sfiorarla, possederla.

Le sue reazioni erano andate peggiorando e lei, suo malgrado, aveva abituato il fisico a soccombere alla forza bruta del vampiro.

Ma questa volta non si trattava delle semplici speculazioni di Crowley. C'era un motivo ben preciso per cui l'odore di Ferid era su di lei.

Questa volta il vampiro avrebbe avuto un valido motivo per punirla.

In parte era colpa sua. Con Crowley che diventava sempre più intrattabile col passare del tempo lei era caduta nella trappola del cavaliere galante architettata da Ferid.

L'aveva sedotta. E lei si era lasciata sedurre. Dimentica di cosa l'avrebbe aspettata alla fine.

Il silverino era stato molto bravo, limitandosi a fare il galantuomo, questo per essere certo che, al momento giusto, (T/n) avrebbe ceduto senza indugio.

E così era stato.

Quella mattina Crowley era stato chiamato alla capitale dalla stessa regina e lei per una volta era rimasta sola.

Ferid ne aveva approfittato.

(T/n) era convinta che le sarebbe bastato un bacio, si sarebbe accontentata di quel gesto. Invece il suo corpo aveva voluto di più.

Se n'era pentita?

Le doti da amante di Ferid erano allo stesso livello di quelle di Crowley quindi no, era tutto fuorché pentita.

Ma ora che si trovava sola ad affrontare il suo vampiro possessivo doveva ammettere che era andata troppo oltre.

Doveva ritenersi fortunata se Crowley le avesse risparmiato la morte.

"Oggi non neghi? Si è veramente permesso di toccarti?"

Sono curioso di vedere cosa ti farà quando se ne accorgerà.

In quel momento aveva realizzato che l'unico scopo di Ferie era fare alterare Crowley. Sorrise.

Il vampiro vide nell'atteggiamento di lei la conferma dei suoi sospetti.

Il rumore di vestiti strappati riecheggiò nella stanza.

La ragazza rabbrividì mentre il viso del vampiro si fece largo sul suo corpo.

"Lo sento pure qui." Sussurrò Crowley, il suo respiro in mezzo alle gambe di lei.

(T/n) rabbrividì. Ancora una volta non provò a negare quanto accaduto, il suo sbaglio era sotto la luce del sole.

Chiuse gli occhi.

Aprì gli occhi lentamente. Si stiracchiò un attimo prima di sentire forti dolori alle braccia.

Abbassò lo sguardo sui lividi che le erano spuntati.

Deglutì ripensando alla forza dirompente con la quale Crowley aveva stretto i suoi polsi tra le sue mani mentre la possedeva.

Era stato molto più violento del solito.

Non si era per nulla contenuto.

Era abbastanza convinta che avrebbe trovato altri lividi sul suo corpo.

E un paio di consueti morsi.

Sospirò e si strinse nelle coperte.

Tutta questa violenza rischiava di ucciderla prima o poi.

Richiesto da theunborn

04/10/2021

Scusatemi per l'assenza di settimana scorsa, ero un po' sfasata lol.