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Capitolo 60




SCOTT

Il mal di testa arrivò la mattina dopo esattamente come avevo immaginato. Avevo mandato giù alcune pillole per poi rivestirmi frettolosamente e incamminarmi verso il campus. Non avevo dormito molto, ma avevo bevuto tantissimo di certo, alla fine il sonno doveva essere arrivato per forza di cose, forse ero semplicemente svenuto dopo l'ennesimo bicchierino di troppo. Non avevo visto Nikolaj la sera prima e sperai che lui non mi avesse beccato in quello stato anche se non ci contavo troppo.

Ricordavo cos'era successo la mattina prima, quando entrai in ufficio lui era sul punto di lasciarlo, aveva la sua valigetta e alcuni documenti tra le mani. Il suo viso si fece pietoso per un attimo prima di guadagnare un'espressione più neutra.

- Lascia stare, non iniziare, ti prego - lo avvisai allungando una mano per metterlo a tacere - non ne ho le forze oggi ... -

- E quando pensi di ritrovarle? Quando sarà troppo tardi forse? - Ribatté lui lanciandomi un'occhiata piena di rimprovero - quando lui non vorrà più vederti? Sarà quello il momento in cui ti renderai conto del grosso sbaglio che stai commettendo ... -

- Non è vero, me ne rendo conto già da adesso se proprio vuoi saperlo - lo rimbeccai con un tono acido, ma cosa poteva saperne lui? Nessuno lo aveva mai deluso in vita sua, perfino Matt si era sempre comportato in modo irreprensibile con lui ... Cosa ne sapeva Nik del gusto amaro del tradimento?

- Scott ... -

- Nik ... - Scossi la testa - è troppo tardi ormai, sono stato cattivo con lui, molto cattivo. Ho detto delle cose che non pensavo e l'unico motivo per cui l'ho fatto è che io sono fatto così ... Non riuscivo a trovare un modo per spezzare questa cosa che era nata tra di noi, questo legame mi terrorizza, lo ammetto. -

- Sei un idiota, lo sai? Lui non è come gli altri! Non ti sta usando e lo sai bene, perché adesso stai dicendo queste cose a me? Dovresti cercarlo e ... -

- E fare cosa? Implorarlo di ignorare quello che ho detto? - sbuffai nervosamente - ha bisogno di tempo, ne sono sicuro e poi domani dovrà affrontare il mio test di fine trimestre ... non voglio dargli altri problemi. -

Lo avrei rivisto, dopo due giorni di silenzio, dopo quello che gli avevo detto così furiosamente. Cercai di mantenere la calma, di mostrarmi quanto meno presentabile ma le grosse occhiaie blu sotto i miei occhi raccontavano perfettamente la vita che avevo condotto per quei due giorni. Non ero stato bene, non avevo fatto altro che pensare a quelle parole ed al suo viso distrutto ... come avevo potuto fare una cosa del genere a Juri?

Non c'era tempo per struggermi mi ricordò il freddo incidere del tempo e ben presto lasciai casa per dirigermi velocemente verso il campus. Guidavo in fretta, tra la pioggia sottile che bagnava le strade del campus sempre piene di vita ... Era un bel posto la Berkeley, spesso lo dimenticavo.

Entrare nel campus fu duro, ancora di più dirigermi verso l'aula sette dove avrei tenuto il test quella mattina. Parlavo con voce alta e forte, senza guardare in particolare nessuno di quei ragazzi in trepidante attesa di iniziare il test. Mi limitai a far distribuire i fogli che avevo preparato per loro ad un ragazzo seduto tra i primi banchi. Sapevo che Juri era lì, doveva trovarsi al suo solito posto, ma non osavo incontrare il suo sguardo, non ancora almeno.

- Avrete due ore di tempo, nè un minuto in più. Se qualcuno di voi dovesse finire in anticipo può consegnare il compito ed uscire prima - dissi prima di ruotare la clessidra e sprofondare sulla sedia di pelle. A quel punto mi concessi di guardare dove solitamente sedeva Juri e soltanto in quel momento lo vidi. Era pallido, non avrei saputo dire se per lo shock del nostro litigio o per la difficoltà del compito, non alzò gli occhi, sembrava preso dal suo test. Mi si strinse il cuore, perfino Lewis aveva finito per chiamarmi e spezzare una lancia in favore del suo più grande nemico ...

"Devi smetterla di vedere nemici ovunque, Scott. Lui non ha secondi fini così come non ne avevo io ... è così difficile per te credere di essere terribilmente interessante e sexy indipendentemente da quale sia la tua carriera?"

"T-tu ... perché mi stai dicendo questo? Credevo che ci odiassi ... "

" Non era odio, non potrei mai odiare te, Scott ... voglio soltanto il tuo bene e so che Juri è tutto ciò che hai sempre voluto, quando te ne renderai conto?"

Quelle parole mi avevano fatto riflettere. Avevo sempre avuto paura di venir raggirato nuovamente, in realtà la mia autostima era sempre stata sotto lo scarpe nonostante facessi di tutto per mostrarmi forte e sicuro di me ... io non ero niente di tutto quello. Ero spaesato, ero in bilico tra le mie intenzioni e le mie paure che mi impedivano di buttarmi, ma quando mai al mondo capita di trovare una persona come Juri?

Le ore passarono lentamente, presto arrivò il momento di consegnare il test ed i ragazzi nervosamente si avvicinarono ad uno ad uno alla mia cattedra per firmare prima di lasciare la stanza. Così fece anche Juri, i suoi occhi rimasero puntati sul foglio, ma non era così che sarebbe finita, Nikolaj aveva ragione ... non avrei permesso a Juri di detestarmi per sempre, avrei dovuto trovare la forza di parlargli ed accettare i suoi sentimenti e quello che comportavano.

- Leineau ... posso parlarti un attimo in privato? - la mia voce era alta e fredda, gli alunni scomparvero velocemente dalla mia vista mentre Juri rimaneva in mezzo alla stanza, adesso immobile. Si voltò piano verso di me e soltanto in quel momento i miei occhi incontrarono i suoi. Mi si strinse il cuore nel notare che non mi riservava alcun rancore, il suo sguardo era limpido seppure triste.

- Mi dispiace - le parole fuggirono dalle mie labbra in fretta, ma provenivano direttamente dal cuore - sono stato un idiota psicopatico ... Tutto quello che ti ho detto non lo pensavo davvero. Avevo soltanto bisogno di un motivo per allontanarti da me, avevo paura ... Anche adesso ho un terrore pazzesco di questi sentimenti ... -

Il mio cuore batteva all'impazzata, era così che ci si sentiva da innamorati? L'avevo quasi dimenticato ...

- S-scott ... - Juri si avvicinò appena a me - so quello che ti è successo in passato, capisco le tue paure ... Ma io non sono quel tipo di persona, te lo assicuro. Sì, le tue parole mi hanno ferito, ma nello stesso istante in cui mi urlavi contro il tuo malessere avevo già capito che non pensavi niente del genere. Non sono uno stupido, so bene cosa deve essere scattato in te per comportarti in quel modo ... -

- Mi dispiace, Juri. Puoi perdonarmi? So che quello che ho detto ti ha ferito, ma adesso sono qui e ti chiedo di darmi un'altra possibilità ... l'ultima. Per troppo tempo mi hai inseguito, adesso tocca a me ... -

Juri sorrise appena, vidi la gioia pura illuminare quel volto pallido - No, adesso è il momento di smetterla di correre ed iniziare a camminare insieme, che ne dici? -

- Mi sembra giusto - avrei voluto baciarlo, non riuscivo a trattenermi dal toccare quel viso morbido e magro, le mie dita scivolarono su quella pelle fresca in una carezza delicatissima che ci fece rabbrividire. Non potevo fare altro in quella posizione, qualcuno avrebbe potuto vederci ... Ma i nostri occhi descrivevano a pieno tutto quello che avremmo voluto farci se non ci fossimo trovati ancora in quell'aula.

Era così che doveva andare, l'avevo capito dal primo momento in cui avevo stretto quel corpo tra le braccia, ma avevo fatto di tutto per contrastare quei pensieri, ancora di più quelle sensazioni. Avevo sempre pensato che la mai paura nascesse dal terrore di distruggere la mia relazione con Lewis, in realtà non era così semplice ... quella paura era radicata nel profondo del mio animo.

- Ho pensato a noi nel frattempo ... - ammisi con una voce da idiota in imbarazzo, Juri sembrava stupito - sai, quel libro che stavo scrivendo ... alla fine l'ho ultimato. Questa è un'opera di cui vado veramente fiero, qualcosa che vorrei condividere con il mondo ... -

- Mio Dio Scott ... È fantastico! -

- Già - ridemmo - verrà pubblicato in giugno e vorrei che tu venissi con me. Sarai il mio assistente durante i vari convegni, sarà duro e dovremmo girare l'intera America, ma questo ci permetterebbe di stare insieme ... se è ancora quello che vuoi. -

Juri era senza parole, lo vidi boccheggiare appena prima di assumere il suo solito sguardo ammaliante e ridere di gioia

- Scott, ti assicuro che è quello che ho sempre voluto, adesso e in futuro. -

Avrei voluto baciarlo, avanzammo appena entrambi, le sue mani erano nelle mie, la strinsi con forza. Era tutto terribilmente perfetto che mi stupii ... Quella era davvero la mia vita. Non un romanzo rosa, finalmente tutto stava andando come nel migliore dei romanzi d'amore.

- Niente Romeo e Giulietta, noi avremo un happy ending. - dissi sorridendo

- E stasera festeggeremo - continuò lui divorandomi con lo sguardo. Il mio cuore palpitava, fui costretto a lasciarlo andare

- A casa mia. Stapperò il miglior vino che riesco a trovare. -

- Ci conto ... -

Quell'attesa iniziava già a far male, pensai. Juri non sapeva del mio blocco nella stesura del romanzo, non aveva idea che fare la sua conoscenza ormai tre mesi prima aveva decretato un nuovo lampo di genio che mi aveva permesso di concludere il mio romanzo esattamente come avevo voluto.

Tutto quello che mi era sempre mancato era lui ... un nuovo mondo pieno di ispirazione e un equilibrio ritrovato ...

NIKOLAJ

La fermata era piuttosto affollata, parcheggiai di lato e notai immediatamente la figura di Wes, dire che fossi calmo e rilassato non corrispondeva a verità ma non me la stavo neanche facendo sotto. Per la prima volta in vita mia mi sentivo come se stessi facendo esattamente quello che andava fatto, nessuno sforzo, nessun dubbio, solo la cosa giusta. Spostai la mano a stringere quella di Matt, anche lui sembrava calmo, aprì lo sportello e scese dalla macchina, non troppo, giusto per sollevarsi e fare segno al fratello.

Wes lo notò immediatamente e sorrise, si diresse verso di noi con il suo borsone e l'aria tranquilla ma qualcosa stava già cambiando nel suo sguardo. Si era accorto di me, per un attimo ci fissammo attentamente, Matt rientrò in macchina e Wes si accomodò nel sedile dietro le mie spalle, ci fu un lungo istante in cui i nostri occhi si fissarono tramite lo specchetto retrovisore, poi parlò.

- Chris non doveva essere qui?- Chiese Wes con voce totalmente neutra.

- Non c'è – mormorò Matt.

- Questo lo vedo – continuò il fratello.

Io misi in moto e partii, non sapevo dove stavo andando ma era sempre meglio che restare fermi in macchina.

- Siamo qui per un motivo ben preciso, quello che stiamo facendo ha senso – dissi poi.

- Davvero? Io non lo vedo - si voltò a fissare il frattello – davvero, Matt? Dopo tutto questo tempo ... Come hai potuto ricascarci di nuovo? –

- Non si tratta di ricascarci Wes! Voglio che tu capisca -

Non lo fece finire di parlare – perché diavolo mi state coinvolgendo? Non avrete la mia dannata approvazione! –

A quel punto frenai e mi accostai nei pressi di un parco, spesi l'auto e mi voltai a guardare mio nipote, i suoi occhi sprezzanti in quel momento non mi facevano paura.

- Non stiamo cercando la tua approvazione – dissi chiaramente – questa cosa è al di sopra di tutti noi, non capisci? Al di sopra del tuo volere e persino del nostro. Matt ha provato a non darmi possibiltà – spiegai – persino io ero pronto a vivere senza di lui ... Ma quello che invece è successo, quello che unisce entrambi è troppo dannatamente intenso e reale per relegarlo ad uno sciocco capriccio – lo fissai bene negli occhi – e tu questo dovresti saperlo, dovresti capire cosa si prova ad amare qualcuno con tutte le proprie forze -

Quelle parole lo ammutolirono, per un attimo ci fissò senza fiato.

- So che sei contrario, Wes – continuò Matt – so che questo ti ferisce e hai sempre fatto del tuo meglio per me, per il mio bene ... avevi ragione, probabbilmente l'anno scorso non eravamo pronti, io vivevo una fantasia della quale non avevo considerato nulla ...Nik era troppo legato al suo passato per vedere il futuro, sì, forse quella volta ci hai salvati, ma adesso devi ascoltare ... Ti prego –

Lo sguardo di Wes si fece più dolce – allora hai capito che sono stato io ... ad informare quel tipo ... a –

- Sì e so che lo hai fatto solo per me, perché volevi evitare che soffrissi ... Sei stato un buon fratello – replicò Matt.

Wes distolse lo sguardo, come se si sentisse colpito da quelle parole – che diavolo ci faccio qui, allora? Perché state facendo questo? –

- Perché è giusto, Wes – risposi io – tu sei importante per Matt, sei suo fratello e se questo segreto deve essere condiviso con qualcuno, quella persona sei tu. Non siamo gli stessi di quell'estate, abbiamo capito come sarebbe vivere vite separate, sappiamo pienamente anche cosa vorrebbe dire vivere una vita insieme – spiegai – nessuno qui si sta facendo false illusioni, nessuna casa nella prateria o fantasticheria da ragazzini ... Questa non è una fiaba sull'amore che vince su tutto, questa è la vita e la passeremo guardandoci le spalle, ma se siamo insieme lo sopporteremo –

- Quello che non sopporterei sarebbe passare la vita a mentire a te –continuò Matt – so quanto odi le menzogne e non posso celarti un segreto tanto grande, anche se ci disprezzerai, anche se non riuscirai più a guardarmi in faccia, ho bisogno che tu lo sappia, che tu sia parte del mondo che mi sono costruito – disse quelle parole con un tono quasi disperato – anche se non vorresti, anche se ti disgusta, questo è l'amore che possiedo e lo sto mettendo anche nelle tue mani. –

Ci fu un lungo silenzio, Wes era serio, aveva ascoltato tutto con attenzione e spostò lo sguardo lentamente da me a Matt, quello sudava freddo potevo percepire la sua ansia. Vidi Wes muovere un braccio verso di lui e accarezzargli una guancia.

- Non potresti mai disguastarmi, Matt ... - Mormorò – grazie per avermelo detto. –

Sentire quelle parole fece rilassare i miei muscoli in tensione ed un enorme calore si sparse lungo il mio corpo.

- Allora? Andiamo a mangiare da qualche parte? – Disse poi spostando lo sguardo fuori dal finestrino.

Sospirai e rimisi in moto, Matt si lasciò andare sul sedile con gli occhi semi chiusi, come se avesse corso una maratona faticosa ed ora si stesse godendo il traguardo.

Arrivati al ristorante parcheggiai, Matt scese e ci precedette nell'entrare, io rimasi volontariamente indietro e trattenni Wes per un braccio.

- Grazie – dissi – per quello che hai detto, significa molto per lui –

- Non credere che quasta storia mi stia bene – specificò – trovo ancora quello che hai fatto da malato bastardo. –

Sorrisi lievemente – è per questo che ti ringrazio, perché nonostante tu non sia d'accordo starai comunque al fianco di Matt, per lui significa tanto –

- Sai, Nik ... Se questa fosse tutta una tua idea ti avrei davvero denunciato, avrei lottato contro di te fino alla fine dei miei giorni ... - Sospirò – mi ero illuso di questo all'inizio, non volevo vedere quanto Matt fosse coinvolto, per questo ho fatto quello che ho fatto ... Credevo che fossi solo tu il punto. Ma non è così ... Matt ti ama, soffre per te, ti vuole nella sua vita ed io non combatterò mai contro mio fratello, sarò sempre dalla sua parte, quindi cerca solo di non fare stronzate e siate felici ... -

Io gli porsi una mano e lui la strinse, forse non c'era stima fra noi, forse Wes mi vedeva solo come l'uomo che incasinava suo fratello ma lo scopo di quella notte non era andare tutti d'accordo, era solo dire la verità. Evitare che le menzogne ci sopraffacessero, evitare di restare inerti e schiacciati dalla paura, volevamo sentirci soltato un po' più liberi e Wes ce l'aveva permesso.

Cominciammo a cenare e lui si comportò normalmente con entrambi, chiese a Matt degli studi e a me come andasse il lavoro di accademico, sembrava che la sua relazione con Kevin fosse salda e felice.

- Come si è risolto il problema Chris? – Chiese alla fine – ha ancora bisogno di essere salvato? –

Matt sorrise e fece segno di no con la testa – sembra che alla fine la sua buona stella stia tornando in cielo ... ha chiarito con Tyler, ha ritrovato la fiducia in se stesso ... Sta tornando a South Gate, vuole una vacanza, ma ormai sa come affrintare le incertezze. Ti manda i suoi saluti. I drammi dei Wayright sembrano essere finiti -

- Diavolo, allora buone notizie! – disse ridendo – questo farà dormire Seth la notte ... Il non poter essere qui lo stava mandando ai matti -

- Ero preoccupato anche io, ma Chris ha ritrovato la rotta alla fine, il suo animo è più sereno – concordò Matt – comunque andrà con lui Chris è molto diverso adesso, è maturato ... credo che sia stato questo a rendere le cose tanto dure. Riemergere da se stessi non è mai facile –

Diverse ore dopo accompagnammo di nuovo Wes alla stazione degli autobus, doveva mettersi in viaggio per l'aeroporto e prendere il suo volo notturno per il Minnesota. Non c'era più traccia della tensione iniziale e quando si salutarono i due fratelli si abbracciarono forte.

- Fatti sentire presto – raccomandò Wes.

- Anche tu –

Poi lanciò un occhiata a me – ci si vede, Nik – disse ed io sorrisi.

- A presto, Wes –

Io e Matt montammo di nuovo in auto e ci dirigemmo verso casa, filamente con un peso enorme lontano dal petto.

- E' andata bene mi sembra – disse Matt interrompendo il silenzio, con un mezzo sorriso.

- Sempre se non chiama tua madre prima di salire in aereo – relicai e scoppiammoa ridere.

Sapevamo che non lo avrebbe fatto, per una volta il destino era davvero dalla nostra parte. Aprii la porta di casa ed entrammo, restai un attimo sorpreso della visione che si stagliava davanti a noi e poi sorrisi. Scott e Juri erano sdragiati sul divano, abbracciati , due bottiglie di vino vuote ai loro piedi ed un espressione pacifica in volto. Io mi stupii solo di vederli vestiti.

- Sembra che alla fine la felicità abbia raggiunto tutti questa volta – esclamò Matt con un sorriso – possiamo dormire sonni tranquilli finalmente. –

Salimmo in camera a quel punto e cominciai a spogliarmi, tolamente distrutto da quella serata. Ossevai Matt fare lo stesso ed indugiai con i miei occhi suoi suoi movimenti, lo vidi sfilarsi il maglione e rivelare il petto magro, poi slacciò il bottone del Jeans scuro ed a quel punto mi guardo. Mi sentii colto in fallo mentre sul suo volto si dipingeva un sorrisetto malizioso.

- Mi guardi di sott'occhio? – Rise

Io mi ritrovai ad essere vagamente imbarazzato – stavo solo ... - Non seppi continuare.

Matt si avvinò verso di me e mi lanciò una lunga occhiata – hai bisogno di una mano? –

I suoi occhi azzurri erano diventati penetranti e caldi, sfiorai una sua guancia con la mano e lui ruotò la testa leccandomi il palmo, quella sensazione mi fece accapponare la pelle. Sentii le mani di Matt spostarsi lungo i miei fianchi ed aiutarmi a togliere la camicia sbottonata, poi le sue dita affusolate si insinuarono fra la stoffa e la pelle del mio addome, sbottonando l'apertura dei pantaloni. Da quel momento ci fu il delirio dei miei sensi, Matt era il custode indiscusso del mio piacere.

Mi tirò giù i pantaloni fino al ginocchio e sorrise nel notare che la mia erezione stava crescendo. Mi spinse leggermente per farmi crollare seduto sul letto e si posizionò fra le mie gambe aperte.

- Abbiamo decisamente qualcosa da festeggiare oggi, non credi? – Rise.

Io non riuscivo a parlare, mi limitai ad accarezzargli una guancia e sfiorare le sue labbra con il pollice, quello non perse tempo e catturò il mio dito nella sua bocca leccandolo. Sentivo la mia eccitazione crescere e l'attenzione di Matt si era spostata nuovamente fra le mie gambe e vidi una delle sue mani posarsi sulla mia erezione. Lo sentii cominciare a stimolarmi, prima lentamente, in un modo quasi straziante, poi con movimenti più decisi, tanto che non riuscii a trattenere i gemiti. Vidi la sua bocca spostarsi in avanti ad amplificare il piacere che mi davano le sue mani, sentivo la sua lingua bagnata e stavo totalmente perdendo il controllo.

- Matt ... - ansimai.

- Si? – rise con quello sguardo innocente, anche se era impegnato a fare qualcosa di tutt'altro che casto.

- Non ce la faccio ... A trattenermi ... -

Matt non disse nulla, in risposta si limitò solo a continuare i suoi movimenti, affondando sempre di più fra le mie gambe. Finii per spostare una mano fra i suoi capelli per accompagnarlo e lasciarmi andare nella sua bocca. Si spostò, rimettendosi in piedi e catturando le mie labbra in un bacio profondo, accarezzai il suo volto e lui mosse le mie mani verso il basso all'altezza dei suoi fianchi. Si sistemò davanti a me.

- Nik ... Toglimi i pantaloni – ordinò con tono fermo.

Io ubbidii, baciai il suo addome e tirai giù la cerniera dei Jeans, continuai a percorrere il suo ventre con le labbra fino all'elastico dei boxer. Lo sentii gemere mentre mi aiutava a sfilare il pantalone dalle sue gambe insieme all'intimo e rimanere nudo davanti a me. Era terribilmente eccitato anche lui, i suoi occhi erano traboccanti di desiderio, si mosse verso di me, sedendosi a cavalcioni sulle mie gambe.

- Matt ... - Riuscivo a parlare a fatica, sentivo le nostre erezioni toccarsi – mi stai torturando, lo sai? –

Lui sorrise – allora smetti di aspettare –

Non me lo feci ripetere due volte, spostai il corpo di Matt sul materasso e mi beai per un istante della sua visione totalmente nuda, aprii le sue gambe per scoprire la sua apertura. Avvicinai due dita e cominciai a stuzzicarlo, lo vidi inarcare la schiena e rispondere immediatamente al mio gesto, gli piaceva. Portai le mie labbra più vicino e sostituii le mie dita con la lingua inumidendo bene lo spazio fra le natiche. Quando versai il lubrificante su due dita e lo penetrai, il corpo di Matt si scosse con violenza.

- NIK! – Ansimò.

Io non mi fermai, continuai a massaggiare l'interno di Matt con le dita, finché non fu pronto a sufficienza, le tirai fuori e portai la mia erezione questa volta a premere contro il suo sedere bollente. Lo vidi sollevarsi appena per osservarmi mentre lo penetravo, quando fui dentro di lui, Matt ricadde contro il materasso. Cominciai a muovermi lentamente, per farlo abituare, le mie spinte erano ritmiche ed i suoi gemiti cominciavano a riempiere la mia camera.

- Nik ... Più veloce – sussurrò mentre scendevo a baciarlo.

Aveva allacciato le gambe intorno ai miei fianchi e cercava di muoversi in sintonia con me per aumentare il piacere. Sapevo cosa voleva, ormai riconoscevo ogni suo bisogno semplicemente da quanta intensità metteva nel suo sguardo. Lo aiutai a sollevarsi, tirandolo su di me e sdraiandomi con la schiena sul letto, adesso mi sovrastava.

Rise – ti amo ... - Mormorò prima di scendere a baciarmi.

- Tu ami rendermi pazzo ... - Precisai mentre lo sentivo riprendere a muoversi.

Il volto di Matt era completamente in estasi, aveva cominciato a muovere i fianchi e scendere prepotentemente sulla mia erezione, accogliendomi totalmente dentro di sé. Non esisteva nulla di più bello che lui in quei momenti, al massimo del piacere, quando perdeva totalmente il controllo sopra di me, amavo quella visuale.

- E' bellissimo così – mugugnò mentre lo aiutavo ad aumentare quella sensazione.

- Matt ... -

I nostrigemiti erano sempre più forti e sgraziati, i movimenti frenetici, eravamo allostremo, altri pochi istanti e mi ritrovai a venire dentro di lui, totalmentedistrutto. Matt reclinò la testa all'indietro e si lasciò andare, l'orgasmoaveva afferrato anche lui, facendolo liberare sul mio addome.    

Cadde accanto a me in silenzio per qualche secondo, io mi avvicinai baciandogli una tempia, era perfetto, con il viso accaldato e gli occhi socchiusi.

- Eri parecchio euforico o sbaglio? – Gli chiesi baciandogli il collo.

Quello rise – sono di buon uomore ... abbiamo raggiunto un traguardo immenso stanotte, dovevamo festeggiare –

- Un festeggiamento approriato – convenni.

Lo vidi sollevarsi appena ed appoggiarsi al mio petto – Nik ... vuoi farlo ancora? –

Scoppia a ridere e lo baciai con trasporto – tutte le volte che vuoi, sono tuo –

Era vero, finalmente aveva conquistato il nostro posto nel futuro. Niente ci avrebbe più divisi.


ANGOLO AUTRICI:

Ed ecco a voi il nuovo capitolo! Abbiamo ben due lieto fine da questeparti? Che sta succedendo? Ci riconoscete? XD Beh nonostante la normalereticenza Wes ha deciso di accettare i sentimenti di Matt per il suo zietto,sembra che finalmente possano guardare al futuro con un peso in meno nel cuore.Anche Scott e Juri alla fine hanno abbassato i rispettivi muri e i lorosentimenti hanno dato il via a una nuova relazione! Chissà dove li porterà!Visto questo capitolo felice scommettiamo che temete un pò il prossimo!Comunque vada sarà l'ultimo della storia, poi vi attenderà l'epilogo e lachiusura finale di questa avventura! Vi aspettiamo numerose per i commenti! Evi annunciamo che il prossimo capitolo avrà ben quattro pov, curiose???
Alla prossima

BLACKSTEELːx

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