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Capitolo 54



MATT

Era sabato pomeriggio inoltrato quando io e JJ uscimmo dalla tremenda aula studio, era parecchio triste ma gli esami ci costringevano al chiuso anche in quelle poche giornate decenti, Novembre ormai non dava molto spazio al sole. Ultimamente il mio coinquilino era molto concentrato sui suoi studi, non dubitavo che fosse solo un tentativo di distrarsi dal tumulto che c'era in lui ma sembrava comunque funzionare. Avevamo parlato spesso di cosa intendesse fare e lui mi aveva detto che doveva lasciare che le cose proseguissero da sole, che quando sarebbe arrivato il momento lui avrebbe colto l'occasione. Mi aveva detto che la fretta avrebbe solo mandato tutto a puttane , data la calma e la sicurezza che mostrava in quei giorni, capii che aveva raggiunto una sorta di pace interiore ed io ne ero comunque felice.
- Per stasera hai qualche progetto piccante? – Chiese poi interrompendo il silenzio.
Io risi – non saprei! Nik ha le verifiche per tutti i corsi da preparare ... Sembra che Scott non sia uno puntuale con le scadenze – riferii – credo che vedrò Juri, se ti va puoi venire con noi... Devo ancora sentirlo –
Quello annuì – si magari possiamo organizzare qualcosa ... -
Stavamo camminando lungo il campus per rientrare al dormitorio, eravamo ormai arrivati quando scorgemmo una coppia che camminava nella direzione opposta alla nostra. Alexey e Chris venivano verso di noi con aria tranquilla, il primo sembrava molto contento, gesticolava animatamente e cercava di stare il più vicino possibile al secondo. Mio cugino continuava ad avere quell'espressione sconsolata, era come circondato da un aura di indifferenza e mi chiesi quanto Alexey ne fosse consapevole. Ad un tratto ci notò, Chris smise di muoversi e il suo amico guardò nella nostra direzione, alla nostra vista Alexey cominciò a sbracciare e JJ gli sorrise facendogli un cenno con la mano. A quel punto il russo venne verso di noi ma si accorse subito di non essere seguito, Chris gli disse qualcosa all'orecchio ed Alexey si sporse a baciarlo. Quando si staccarono mio cugino proseguì in un'altra direzione mentre l'amico di JJ ci raggiunse. Doveva essere a causa mia, Chris mi detestava tanto da non volermi più neanche incontrare.
Alexey abbracciò forte JJ, quello ricambiò.
- Come te la passi? – Gli chiese il mio coinquilino.
- Potrei lamentarmi ... Non è per niente facile – rispose quello con voce parecchio spossata.
- Mi sembra che con Chris proceda in qualche modo – continuò JJ con voce tendenziosa.
- Francamente non avrei pensato che fosse tanto ... Dura, sai –
- Dura? – Mi intromisi io – sei stato tu a metterti in mezzo ad una coppia che aveva i suoi problemi, sei andato a cercare rogne Alexey, credevi che fosse facile? –
Quello mi fissò come per dire: "non me lo ricordare", scosse la testa – ma io ci tengo davvero ... Andiamo sono molto meglio di Tyler .... Non ho nessuna intenzione di fare il bello ed il cattivo tempo con lui ... Sono migliore di quel cazzone.
Ne era fermamente convinto e forse aveva persino ragione, ma alle volte essere migliore non basta.
- Mi avevi detto che non avresti mai fatto nulla per separarli – gli ricordò JJ – e invece hai ordito un cazzo di piano per farli rompere, di cosa ti lamenti adesso, genio? È ovvio che lui non possa mettere a tacere tutti i sentimenti rimasti in sospeso –
Alexey sbuffò, calciò un sassolino che stava vicini al suo piede, in un gesto che mi ricordò le proteste dei bambini, si era affannato tanto per ottenere l'attenzione di chi desiderava ma ora che la faccenda si faceva più dura non ne era contento. Credeva che sarebbe stato semplice, che bastava solo farli rompere per avere Chris tutto per se, ma c'erano sentimenti troppo profondi e non si erano ancora spenti. Dentro Chris quei sentimenti vivevano come il magma dei vulcani, in profondità, a ribollire nel buio, aspettando.
- Dove andate? – Chiesi a quel punto.
- Volevo portarlo in un posto nuovo, lontano dal campus sai ... Così magari evita di pensare a quel cazzo di Tyler Bradbury per due secondi ... - Ringhiò – ha sempre quella faccia imbambolata e so cosa gli passa per la testa. Il posto si chiama Rouge, è da paura. –
- Ci sarà anche Ren? – Buttò lì JJ con un espressione leggermente imbarazzata sul viso.
La reazione del suo amico ci stupì entrambi, era fra l'incerto e l'incazzato – no ... Lui non è invitato –
- Avete litigato? – Continuò il mio coinquilino.
- Già ... Lo sai com'è quando fa lo stronzo, beh ne ha fatta una di troppo ... -
- Cos'è successo? –
- Ha baciato Chris - ci fu un attimo di silenzio e stupore – io e lui non ci parlavamo e quando Chris si è avvicinato a Ren per baciarlo quello ci ha limonato alla grande! Cazzo lo palpeggiava, se non mi fossi intromesso io se lo sarebbe scopato! – adesso era furioso – è un cazzo di amico di merda! Ha ragione Roman, quando è di cattivo umore non guarda nessuno ... -
JJ rise appena – fortuna che dovevi badare a lui ... -
- Francamente credevo che me l'avrebbe resa più facile –
- Non è mai facile con Ren –
Calò il silenzio, c'era una sorta di tensione fra i due, come se ci fosse una muta richiesta che aspettva solo di essere pronunciata ed Alexey lo fece.
- JJ ... Non posso farcela da solo – disse quello alla fine – sta peggiorando ... Ogni giorno, è sempre più instabile. Edward ha paura a restare solo con lui, è come una nave in preda alla tempesta, JJ ... -
Il mio amico rise, una risata bassa, sembrava compatirlo – ti sbagli, Alexey ... Ren non è una nave in preda alla tempesta, lui è la tempesta .... È di questo che tu hai paura, non vuoi annegare e io lo capisco, ma cosa posso fare? –
- Puo fare cessare il vento – disse quello convinto, davvero credeva che JJ potesse farlo? – Hai sempre avuto un forte ascendente su di lui, vi siete allontanati per il suo orgoglio, ma sono certo che non è quello che vuole ... Lui ti pensa JJ, quelle poche volte che dorme mormora il tuo nome, me lo ha detto Ed –
JJ abbassò lo sguardo – anche lui mi manca Alexey, ho bisogno di lui – ammise alla fine – un bisogno che non cessa nemmeno per un momento da quando ci siamo allontanati ... Ma se io andassi da lui e gli dicessi questo mi riderebbe in faccia, non stiamo cercando la stessa cosa ... -
- Invece si ... Altrimenti non si darebbe tanto da fare per attirare l'attenzione – concluse Alexey – ci penserò io! Parlerò con lui in modo chiaro, voi avete bisogno di passare del tempo insieme, per chiarire le cose e farò in modo che lui ci sia –
- Lui non fa mai niente per niente ... Questa storia finirà male, ha ragione Roman – disse il biondo.
- E' alla frutta, JJ ... Come non lo è mai stato ... - Insistette Alexey – forse Roman sa qualcosa che io non so, ok? Lui lo conosce da ancora più tempo, erano vicini di casa ... Ha visto Ren diventare quello che è ... C'era quando ha perso tutto, forse lui lo capisce meglio di me, ma lui non è qui adesso! – Il suo tono era disperato – lui non lo sta guardando autodistruggersi ogni giorno, non ha idea in che acque si stia lasciando annegare –
- E' così brutta? – Mormorò JJ, la sua voce era così flebile, soffriva solo a sentire quei racconti.
- Tremendo ... Davvero, persino per uno come lui, sembra di guardare un dannato pesce che si dibatte in una rete, ignaro che stia morendo, speranzoso che continuando a muoversi ce la farà ... Ma non può farcela JJ, capisci? Non senza che qualcuno lo ributti in acqua. –
Il mio amico sorrise – è assurda la voglia che ho di stare con lui e la paura che mi procura questo sentimento –
- Sei un tipo furbo, JJ ... Riconosci il pericolo, non hai idea di quanto mi dispiace di doverti chiedere una cosa del genere – abbassò lo sguardo – sto esaurendo le risorse, dico sul serio, ho bisogno del tuo aiuto, c'è troppa gente che ha bisogno di essere salvata. –
Ci fu un attimo di silenzio, lui dovette pensare molto alle parole di Alexey, poi una luce si accese negli occhi di JJ, forse il momento che stava aspettando era arrivato, l'avere pazienza lo stava premiando.
- Digli che possimo vederci per il mio compleanno se lo vorrà ... Digli che ho delle cose importati di cui ho bisogno di parlargli ... Fai in modo che accetti, Alexey, ti prego. –
Quello si sporse ad abbracciare ancora il mio amico ed io vidi chiaramente quel proposito fermo negli occhi di Alexey – ci sarà JJ, te lo prometto ... Questa storia avrà una fine. –
Poi ci salutò e se ne andò con il suo solito passo cadenzato e sicuro, ero certo che avrebbe fatto del suo meglio per JJ, perché Alexey era un tipo dvvero leale con i suoi amici, avrebbe voluto solo un lieto fine per tutti. Soltato io e Roman sembravano non riuscire a vederlo.
Sentii il vibrare del cellulare e notai che era un messaggio di Juri:
" Matty, ci facciamo un giro?"
Mi affettai a rispondere:
" Certo. Riferisci al tuo coinquilino che se è rimasto ancora qualcosa di degno in lui si recherà stasera al Rouge e farà scacco matto"
Mi dispiacque per Alexey, capivo che infondo i suoi sentimenti per Chris erano più puri delle sue azioni, ma lui non era la sua ancora di salvataggio, non era la persona che avrebbe aiutato Chris. Mio cugino lo stava usando solo come scusa per scappare dai suoi problemi, esattamente come faceva con Ren, sperai che Alxey con il tempo riuscisse a capire che se voleva salvare le persone a lui care, doveva farsi da parte.



TYLER


- Che cazzo vorrebbe dire questo? - Commentai, fissando sospettosamente il mio coinquilino che faceva spallucce - Va da lui e fai scacco matto? Perché diavolo sta parlando come se ci trovassimo in un film di serie B? -
- Non lo so, ma non ci vuole un genio per capire che Matt si sta riferendo a Chris, forse passerà la serata al Rouge, magari pensava di poterti aiutare con questa informazione, se hai capito cosa intendo. -
- E quindi che cosa dovrebbe cambiare per me? Credete che abbia voglia di perdere il mio tempo prezioso dietro quel coglione? Ci siete o ci fate? Dannazione, avete già esagerato intromettendovi l'altra volta. Statene fuori adesso - Ero incazzato Chris mi detestava ma nessuno di quei due voleva capirlo, tutti non facevano altro che preoccuparsi per noi e la cosa mi infastidiva da impazzire. Non era solo quello il problema, adesso sapevo per certo che Chris era tornato ad uscire con Romanov e che anche quella sera sarebbe stato in sua compagnia. Mi sentivo come se fossi l'unico essere vivente su quel fottuto pianeta a dover pagare per quello che era successo.
Juri sospirò profondamente - Vogliamo soltanto darvi una mano. Perché ti fai così tanti problemi, Tyler? Non sarebbe più semplice andare da lui e mettere in chiaro come stanno le cose? -
- Perché come starebbero le cose? - Chiesi, confuso - e soprattutto credi che non ci abbia provato l'altra mattina?
- Dio, Tyler! Quanto diavolo ti risulta difficile ammettere che lo rivuoi indietro? Che problema c'è nel dirlo? Alexey si sta giocando il tutto per tutto mentre tu continui a rimanere indietro! -
- Io ... Gliel'ho fatto capire! - Ammisi seppure a malincuore - quella mattina gli ho fatto capire più di quanto avrei voluto, ma non è cambiato un cazzo, perché Chris mi detesta e ha chiuso con me! -
- Perché è stanco di sentire le tue stronzate, cazzo! Non ci arrivi proprio? Smettila di parlare e va a dimostrargli qualcosa una volta per tutte! -
- E' con Romanov! Questo lo capisci o no? - Dissi rabbiosamente
- Non deve importartene un cazzo di Romanov! Chris potrebbe anche essere in udienza con il Papa, a te non importa, tu ci andrai comunque! Va a prenderti Chris, porca puttana. Voi due ne avete passate così tante insieme ... Davvero permetteresti al primo arrivato di rubare ciò che è tuo? -
- Lui non è mio ... Non sarei capace di tenerlo con me - quella era la verità dei fatti, basta raccontarsi stronzate. Chris stava meglio dov'era, fine della storia.
- Sai che ti dico? Fai come diavolo vuoi. Lascia che sia Alexey a portarselo a letto ogni notte, tanto la cosa non ti tange a quanto pare -
Lo fulminai con lo sguardo, lo detestavo ... Non sapeva niente di me, né quanto stessi impazzendo a furia di pensare a quei due insieme, perché era quello che facevo praticamente ogni minuto della mia vita ormai.
- Magari se ne andranno in vacanza insieme a Natale, capirà che quello ci tiene davvero a lui e penserà che tu non hai mai fatto un cazzo invece per provare a riprendertelo ... E avrebbe anche ragione. -
- Sta zitto! Juri taci se ci tieni alla vita! - Mi portai le mani al volto, sentivo il mio sangue scorrere velocissimo, il mio cuore batteva come un martello pneumatico. Non lo stavo facendo sul serio, pensai, mentre mi sollevavo dal letto e afferravo il giubbotto di pelle sullo schienale della sedia.
- Lo sapevo! Lo sapevo che in fondo anche tu sei umano! - Juri stava saltando di gioia, provò ad abbracciarmi di rimando si ritrovò una manata in pieno volto che lo fece urlare dal dolore. Chiusi la porta alle mie spalle e corsi giù al pianoterra.
Non sapevo neanche dove fosse quel dannato locale, iniziai a vagare su google maps mentre raggiungevo il parcheggio fuori dal campus e montavo in auto. Che cosa stavo sperando di poter ottenere presentandomi lì? Era meglio non pensarci, far finta che stessi andando altrove e non a distruggere la serata di quei due perché quell'atteggiamento non mi apparteneva. Non mi era mai importato un accidenti di chi se la faceva con chi, non avevo mai capito perché la gente provasse gelosia nei confronti di qualcuno ... Forse perché non avevo mai tenuto a nessuno all'infuori di Rachel e mia madre. Adesso le cose erano cambiate però, dovevo iniziare a farci i conti o provare ad ignorarle per sempre, cosa che a quanto pare non mi riusciva bene.
Il locale era fuori dal campus, un grosso edificio dalle vetrate a specchio che lasciavano intravedere quanta calca ci fosse all'interno. Le luci porpora illuminavano tutta l'atmosfera con un tocco sensuale e al contempo quasi nauseante, la musica era alta, il pavimento vibrava sotto i miei piedi mentre mi dirigevo all'interno del locale e provavo a farmi spazio tra i corpi sudati ed in movimento della gente.
E adesso, Tyler? Che cosa farai? Ti presenterai davanti a quei due come se niente fosse? Alexey non si sarebbe fatto da parte tanto facilmente e dentro di me speravo che fosse così, in quel caso avrei potuto picchiarlo a dovere come desideravo fare da troppo tempo. Vagai per un po' lungo la pista troppo piena di gente, alla fine andai a prendere qualcosa da bere chiedendomi se non avessero cambiato idea e se ne fossero andati altrove, in un luogo più appartato. Quel pensiero mi fece irritare, non riuscivo a gestire tutta quella rabbia, mi sembrava quasi di avere per la prima volta ciò che meritavo dalla vita: l'indifferenza da parte della sola persona di cui mi importasse. Continuavo a scrutare la sala con attenzione, stavo iniziando a sentirmi un coglione quando improvvisamente vidi il volto di Chris dall'altra parte della stanza. Il mio cuore perse un battito, strinsi la presa intorno al mio bicchiere gelato ... Stavano ballando vicini, le mani di Alexey gli cingevano la vita, potevo vedere la sua bocca muoversi sul collo di Chris. Era troppo, non avrei permesso a quei due di continuare a pomiciare davanti ai miei occhi, iniziai a farmi spazio tra la folla, stavo per raggiungerli quando improvvisamente si spostarono verso l'uscita.
Li seguii, incurante degli spintoni, fu soltanto quando lasciai la stanza che li vidi distintamente. Se ne stavano a qualche metro dall'ingresso, un po' in disparte, Alexey sembrava la copia esatta dell felicità.
- Che caldo, stavo per impazzire ... -
Chris aveva riso e si era stretto un po' di più all'altro che lo aveva lasciato intrufolare tra le sue braccia, con un'espressione soddisfatta sul volto.
- Fatti baciare. - Ero lì, immobile e raggelato ad osservare quei due farsi sempre più vicini. La rabbia stava montando dentro il mio corpo attimo dopo attimo mentre Alexey sfiorava le labbra di Chris con la punta delle dita prima di attirarlo a sé e baciarlo.
- Chris ... - Aveva sussurrato ed io ero sempre più vicino adesso.
- Mmm? -
- Sono perso di te ... Che cosa mi hai fatto, Chris? -
Wayright era incredulo, si fermò un attimo prima di venir spinto al silenzio dall'altro - Non devi rispondermi, era una domanda retorica. Volevo solo dirti che sono pazzo di te. -
No, era troppo anche per me, la mia mano tremava quando calò con rabbia sulla spalla di Romanov. A quel punto mi videro, la sorpresa nei loro occhi durò per qualche attimo, poi Alexey si scostò da me.
- Che cazzo ci fai qui Bradbury? - Urlò, rosso di rabbia
- Si da il caso che stia cercando di proteggere i miei interessi, adesso levati dalle palle -
- Si da il caso che tu sia arrivato troppo tardi! - Commentò quello avanzando verso di me.
- Ah, sì? Sei il suo portavoce adesso? Non mi stupirei, hai dovuto drogarlo e farlo sbronzare per portartelo a letto ... -
- Tyler, basta! - Chris aveva trovato la forza per parlare, poi si parò davanti a noi - smettetela -
- Smetterla io? Questo stronzo ci ha seguito! Sei un fottuto psicopatico-
- E quindi? - Avanzai, provocandolo - cosa vorresti farmi adesso, Romanov? Vuoi drogare anche me? Solo in quel caso potresti evitare che ti spacchi ogni fottuto osso della tua faccia di merda. -
Avevo voglia di farlo, volevo distruggerlo, anche Alexey sembrava dello stesso avviso, stava digrignando i denti - Togliti dai piedi, figlio di puttana. Non ci rovinerai la serata. Vai a farti un giro -
Era facile perdere le staffe, la scintilla stava già divampando come un incendio indomabile, per troppo tempo ci eravamo studiati ed odiati senza poter fare niente, ma adesso le cose erano diverse, quella sera gli avrei fatto pagare ogni cosa con gli interessi.
- Altrimenti? Che cosa vuoi fare, Alexey? - Mi venne da ridere - quanto sei patetico, non ho potuto fare a meno di sentirti prima ... Credi che questo sia ciò che Chris vuole? Dichiarazioni strappalacrime da un idiota che in condizioni normali non avrebbe mai degnato di uno sguardo, tu mi fai venire il vomito. -
- Perché non me lo spieghi tu quello che vorrebbe Chris allora? Devi essere un esperto dal momento che ti stai presentando qui a romperci le palle come il fottuto terzo incomodo! Togliti dal cazzo, Bradbury ... Non vedi che ti detesta? -
- Chris può anche odiarmi, ma quanto meno proverà sempre qualcosa nei miei confronti ... Non sono certo che tu possa affermare la stessa cosa. - Commentai senza smettere di ridere, del tutto incurante delle proteste di Chris. Non ci avrebbe distratto da quel confronto, volevo picchiare Alexey da troppo tempo, stavo soltanto aspettando il momento giusto, la dannata goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.
- Dici, Bradbury? Ne sei così sicuro? Allora non mi spiego perché ti sei preso la briga di spuntare qui stasera. Sei venuto a salvaguardare i tuoi interessi da me, quindi forse un po' mi temi in fondo ... - Alexey mi stava provocando, era soddisfatto, aveva percepito il dubbio dentro di me ed adesso lo stava usando a suo favore - togliti dalle palle, posso anche aver giocato sporco, ma almeno io l'ho fatto. -
- Anch'io sono qui per lui - Chiarii, intercettando subito lo sguardo di Chris. Durò poco più di qualche istante, il suo viso sfuggì sotto i miei occhi come se si fosse appena scottato con qualcosa di rovente.
- E' troppo tardi, figlio di puttana. Hai perso il tuo treno, togliti dalle palle. -
- Non sei tu a doverlo dire - Gli feci notare, cercando ancora lo sguardo di Chris che continuava a sfuggire - Guardami, dannazione ... Non hai niente da dire? Sono qui! Sono qui per te! - Esclamai a quel punto, avvicinandomi di qualche passo a lui.
- Stagli lontano. - Si intromise Alexey, poi fece un passo avanti fino a frapporsi tra noi due - Bradbury, devi andartene. -
- Vattene a casa, Romanov. Tu non c'entri un cazzo in questa storia. -
Il suo viso arrogante era troppo vicino, sentii il suo petto sfiorare il mio, non vedeva l'ora di picchiarmi e presto lo avrei accontentato.
- Ti sbagli, quello che non c'entra un cazzo sei tu adesso! -
- Smettetela ... - Chris stava cercando di allontanarci, ma non era abbastanza forte, provò a strattonarmi - Tyler, basta. Devi andartene adesso. -
- Risposta sbagliata. E' lui che se ne deve andare - Dissi, a denti stretti.
- Non lo hai sentito? Chris vuole che tu te ne vada. - Alexey stava gongolando, era troppo. Non riuscii più a resistere. Doveva esserci stata una scintilla di puro odio nel mio sguardo perché Alexey aveva capito esattamente cosa stava per succedere. Soltanto un istante prima di ritrovarci a terra, il mio pugno lo aveva centrato in pieno, così come il suo calcio diretto contro il mio stomaco. Lo odiavo, continuavo a picchiare qualsiasi cosa toccassi, incurante del dolore che ricevevo a mia volta ... Le urla rabbiose di Chris erano il sottofondo perfetto, continuavano a ricordarmi perché fossi così incazzato. Romanov aveva avuto tutto quello che era mio, aveva gettato merda su di me per mettermi Chris contro e per questo lo avrei ucciso. Non ero mai stato un santo ed avevo meritato la stragrande maggioranza di quello che mi era stato fatto in quelle settimane, ma non Chris ... Lui non poteva voltarmi le spalle.
- Smettetela subito! Dannazione! Fermatevi! -
Chris finì a terra, Alexey l'aveva spinto via da noi, bastò quel secondo di disattenzione per farmi guadagnare terreno, mi gettai sul suo corpo, atterrandolo sul marciapiede con la schiena. Alexey urlò di dolore, le sue braccia cercavano di impedire ai miei pugni di raggiungerlo dritto al volto, c'era sangue adesso, sputai lontano, prima di venire spinto all'indietro da Chris. Stava cercando di liberare Alexey dalla mia presa, ma da solo non ce l'avrebbe fatta.
- Ehi! Voi lì sotto! Che cazzo succede? -
Voci sconosciute, non importava.
- Tyler, fermati immediatamente! - Chris urlava e potevo percepire la disperazione nella sua voce - Tyler! Porca puttana! -
- Chiamate la polizia! C'è una rissa, fate presto -
I buttafuori stavano correndo verso la nostra direzione, con la coda dell'occhio notai la grossa folla che stava ingorgando l'entrata del locale, soltanto in quel momento realizzai davvero che cosa stesse succedendo.
- Sei soltanto un buffone, Bradbury. Un pezzo di merda con un tempismo schifoso - Alexey continuava ad urlare contro di me, lo vidi portarsi un braccio sulle labbra per ripulirle dal sangue, Chris era allerta, improvvisamente mi diede una spallata prima di spingere anche Alexey
- Scappiamo! Sta per arrivare la polizia! Presto, cazzo! -
Era così, adesso anch'io iniziavo a sentire le sirene delle volanti in lontananza, iniziammo a correre, sfuggendo dalla presa dei buttafuori adesso a pochi metri da noi. Il dolore cominciò a farsi sentire, prima alla spalla, poi al torace, ci eravamo pestati a dovere e non era il caso di farci trovare sulla scena del crimine proprio dalla polizia. Seguimmo Chris lungo alcune viuzze secondarie, faticavo a respirare, stavamo boccheggiando entrambi ma non ci fermammo, continuammo a correre per quello che mi parve quasi un secolo, alla fine ci ritrovammo al campus e soltanto a quel punto ci lasciammo cadere sull'erba fresca ed umida del parco, stanchi e doloranti.
Cercai di riprendermi, la vista era appannata e per un attimo mi sembrò che le stelle si muovessero davanti ai miei occhi.
- Sei un idiota, ci hai rovinato la serata, bastardo - Sbottò Alexey prima di soffocare un colpo di tosse.
Voltai il mio viso verso quello di Chris, sdraiato a pochi metri da me e ancora ansante - Spero che tu abbia smesso di giocare adesso -
- Non stavo giocando ... Questa è la mia vita, dannazione! E tu non fai altro che rovinarla! -
Lo guardai, stavolta duramente - Sono venuto a cercarti, ho fatto a pugni per te ... Questo gioco finisce stasera, torni al campus? -
Una semplice domanda che non ammetteva risposte complesse, ecco cos'era, ma lui taceva, il suo volto era una maschera di dubbi e paure, stava tremando.
- Sarà diverso, ok? - La mia voce era bassa, avrei voluto toccarlo, lo avrei fatto se Alexey non si fosse frapposto tra noi.
- Ti rivuole indietro soltanto perché non sopporta l'idea di vederti con me, Chris! Apri gli occhi, a lui non importa un cazzo di te! Sei il suo interesse da salvaguardare ... Parla di te come se fossi un dannato investimento bancario! -
- Sta zitto! - Urlai furiosamente, dimezzando la distanza che mi divideva con quel bastardo - non riesci proprio a lasciarci da soli, eh? Sai che a mente lucida non avresti neanche una possibilità di competere con me, non hai fatto altro che mentire e gettare merda sugli altri perché questo era l'unico modo che avevi per tenertelo vicino. -
- E tu in cosa saresti così diverso da me, Bradbury? Lo stai mettendo con le spalle al muro -
- Non è una novità questa per noi, non che tu possa capire - Chris mi stava fissando, ci guardammo per un po' con intensità - anche lui mi ha messo spesso con le spalle al muro -
Alexey fremette - E tu non sei mai stato capace di prendere una decisione! E' questo il punto, Bradbury! Tu hai dei fottuti problemi che hanno mandato a puttane le tue possibilità con lui, ma non io ... Io so cosa voglio e so come prendermelo, devi soltanto toglierti dalle palle. -
- Non ci penso nemmeno, perché non provi a togliermi tu? - Dissi spingendolo, Alexey stava per reagire, ma stavolta Chris fece in tempo a frapporsi tra di noi
- Smettetela! Ne ho abbastanza di voi due! Smettetela di parlare di me come se non ci fossi neanche! Come se non avessi una fottuta volontà propria! Sono stanco, me ne vado. -
- Non abbiamo ancora finito di parlare - Strinsi il suo polso prima che avesse potuto allontanarsi da me, subito sentii le mani di Alexey aggrapparsi alla mia t-shirt, mi strattonava ma non mi importava, lo scostai via.
- Chris? Ne ho piene le palle di questa storia di merda! Se te ne vai non pensare che tornerò a pregarti di nuovo! - Esclamai rabbiosamente.
- Bene, fa come ti pare allora. Credevi che sarebbe bastato venire ad urlarmi di lasciarlo e tornare con te per convincermi? Ma certo, avrei dovuto esserne lusingato, vero? Perché Bradbury è un duro e non si espone mai! Alexey ha ragione, sai? Non hai mai fatto niente per me, a parte distruggermi giorno dopo giorno e mandare a puttane tutti i miei tentativi per starti vicino! Adesso hai anche superato te stesso, prima mi hai detto di trovarmi uno a cui importasse, ora invece hai osato irrompere nella mia vita, proprio mentre noi due stavamo cercando di avere un appuntamento come si deve -
- Non prova un cazzo per te! Vuole soltanto separare noi due, dannazione! - Ero incazzato, avrei voluto picchiarli entrambi, mi sentivo incredibilmente frustrato perché avevo già capito come sarebbe andata a finire. Gli occhi di Chris parlavano più del resto, erano duri e terribilmente vuoti quando li puntò nei miei.
- Ti risulta impossibile credere che qualcuno possa innamorarsi di me, è così, vero? - Chris scosse la testa, era amareggiato.
- Non è quello che volevo dire! -
- Soltanto perché tu non hai mai provato un cazzo per me non vuol dire che anche per il resto dell'umanità funzioni così! - Chris era furente, quelle parole urlate spezzarono l'aria, fu come se mi avesse appena tirato un destro dritto sul volto, l'effetto era lo stesso - Tyler, scompari dalla mia vita ed anche tu, Alexey. Smettila di starmi addosso! Lasciatemi in pace -
Rimasi senza parole, come se fossi appena rimasto incastrato in un colpo di scena assolutamente magistrale. Lo vidi allontanarsi a passi veloci, incapace di reagire di fronte a quello che mi stava accadendo ... Era finita. Ancora una volta aveva voluto fraintendere le mie parole, si era impegnato al massimo per rendere la mia sfuriata un'offesa alla sua dignità. Ma anche la mia dignità aveva un limite e quella notte l'avevo superato di gran lunga. Alexey mi lanciò un'occhiata piena di rabbia trattenuta.
- Hai rovinato tutto - Disse prima di sparire dalla mia vita.
Non si sarebbe dovuto stupire poi molto, rovinare tutto era la mia specialità in fin dei conti.


ANGOLO AUTRICI:

Notiamo che qualcuno nonostante i consigli sia pronto ad abbracciare il proprio destino! JJ ha deciso di parlare a Ren dei suoi sentimenti, non vuole semplicemente arrendersi alla realtà, vuole lottare per una persona a lui cara ... Mentre un altro genere di lotta si è consumata nella serata di Alexey e Chris. Matt e Juri hanno nuovamente provato a spingere la coppietta fra le braccia l'uno dell'altro ma a quanto sembra Tyler e Chris fanno ancora scintille! Si prospettano tempi duri per tutti! Che sia in arrivo una tempesta? Oppure il sole risplenderà alla fine? Sicuramente il finale non tarderà ad arrivare! Incrociate le dita!
Un bacio

BLACKSTEEL

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