Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 52



TYLER

Quella stanza somigliava sempre di più ad uno dei camerini di un grosso centro commerciale, Juri lasciava la sua numerosa roba di dubbio gusto ovunque, camminare tra quel ciarpame stava diventando sempre più difficile. Il pavimento era ricoperto di borsoni, scarpe, pennelli ed altra roba da pittore, libri e anche qualche flacone di profumo, non soltanto la parte della sua stanza, ormai il caos di Juri aveva coinvolto anche la mia metà. Sbuffai, incazzato, stavo facendo i miei soliti piegamenti mattutini quando una sciarpa pelosa mi era piovuta addosso, cadendo dagli scaffali che Juri lasciava sempre aperti.

- Bastardo, se soltanto fosse più uomo ... Lo ridurrei a un colabrodo. - Tirai lontano il boa rosa dopo averlo studiato meticolosamente. Dove cazzo trovava il coraggio di andarsene in giro vestito come una battona daltonica?

Ad interrompere le mie domande esistenziali fu il trillare irritante del cellulare, lo presi ed automaticamente mi portai una mano sul volto. Juri. E per lo più mi aveva chiamato già altre tre volte, non capitava spesso che si accanisse in quel modo, forse era successo qualcosa ...

- Che diavolo vuoi? - Sbottai, sempre più irritato.

- Tyler ... – La sua voce era bassa, quasi sofferente - per favore, ho bisogno di aiuto. -

- Perché mai? Sei caduto in una pila di vestiti lasciati sul pavimento e adesso non riesci a emergerne? - Lo incalzai

- S-sono serio ... Ho avuto un incidente -

Un incidente? - E quindi? -

- Come e quindi??Sei il mio coinquilino, devi raggiungermi immediatamente, sto male! - Si lamentò quello

- Perché non chiami il pronto soccorso? – Era logico, che diavolo voleva che facessi io per lui?

- L'ho già fatto, è solo che mi sento svenire ... Ti prego, non lasciarmi solo ... E se morissi? -

Che cazzo! Mi trattenni con tutte le forze dal mandarlo al diavolo, in realtà non avevo molta scelta. Se l'avessi lasciato lì e gli fosse successa qualcosa sarei stato nella merda anch'io ... Dannazione, perché diavolo dovevano succedere tutte a me?

- Dove sei? -

- Vicino al Rooftop, il bar ... -

- E non c'è nessuno a cui puoi chiedere aiuto? -

Aveva staccato, cercai di non farmi prendere ulteriormente della rabbia, dopotutto erano soltanto le dieci del mattino. Scalciai la sua roba dal pavimento e velocemente raggiunsi la porta. Avevo preso l'auto e adesso stavo guidando tra le strade soleggiate intorno al campus, continuavo a non capire perché avesse chiamato me, conosceva un sacco di gente Juri, ma quanto diavolo era stressante ... Probabilmente nessuno aveva risposto alla sua telefonata. Parcheggiai non appena trovai posto, la strada era quella, ma tutto sembrava fin troppo tranquillo intorno, cominciavo a sentirmi un perfetto idiota ormai.

- Tyler! Di qua! - Vidi Juri sbracciarsi in lontananza, continuava a camminare svelto verso il Rooftop, ero confuso, il mio coinquilino stava più che bene, quella era una certezza.

- Juri, ma che cazzo? -

Non ebbi il tempo neanche di concludere la frase, adesso avevo capito, il volto cereo di Chris seduto ad uno di quei tavoli mi aveva dato la conferma finale. Era una trappola, una dannata trappola mortale pensata da quei due. Matt e Juri si fecero subito da parte, prima di blaterare qualche scusa e svanire all'interno del locale, seguiti dalle occhiate basite di Chris e del sottoscritto. Un silenzio surreale calò su di noi nonostante il bar fosse pieno di vita e voci come ogni mattina, mi ritrovai immobile ad incontrare il viso pallido e adesso imbarazzato di Chris che fece per sollevarsi dalla sedia.

Agii d'istinto o forse era quello che mi piaceva credere, appoggiai la mia mano sulla sua spalla con fermezza per spingerlo a tornare alla sua posizione

- Rimani -

Chris era un fascio di nervi, era chiaro che stare lì con me lo disturbava profondamente, scosse appena la testa - Mi ha costretto a venire qui con la minaccia, ma non pensavo che avrei dovuto vedere te -

- E' così terribile? -

Quello evitò il mio sguardo - Sai che lo è, non è necessario chiedere. -

Ed io cosa provavo? Avrei dovuto essere incazzato, ma quel suo viso pallido e scarno mi provocava una terribile fitta al petto.

- Bene, hai qualcosa da dire? O continuerai a fissarmi fino a quando quei due idioti non decideranno di averne abbastanza? -

- Io? - Ero decisamente stupito - in realtà sei tu quello che mi deve delle spiegazioni, Wayright ... -

Chris impallidì più del normale, era sconvolto - Che cosa? Io? Io non ti devo un cazzo, Tyler!

- Ah, non mi devi niente tu? Sono di un altro avviso io! - Dissi furibondo

- Come puoi soltanto aspettarti ancora qualcosa da parte mia? Ma va al diavolo -

- No, Wayright. Devi andarci tu al diavolo! E sai perché? Perché hai creduto ai primi che hai incontrato, senza considerare minimamente la possibilità che ti stessero prendendo per il culo! - Adesso avrei parlato io e non mi importava se fosse venuto fuori un fiume in piena - Non me ne starò più zitto a lasciare che tu faccia la vittima! Mi sei venuto addosso senza neanche prenderti la briga di riflettere, saresti dovuto venire da ma a chiedere spiegazioni invece di comportarti da figlio di puttana! Dio, come hai potuto fidarti di quella gente? -

- Mi chiedi come abbia potuto fidarmi? Fanculo, Tyler, tutto quello che hanno detto era plausibile - Chris era pallido come un cencio, le sue mani stringevano con violenza il tavolo - anche dopo che siamo stati insieme hai continuato a frequentare altra gente, Ginevra e poi la tipa del falò e adesso Christine! Hai continuato ad andare a letto con chiunque ti capitasse tra le mani! Mi hai tradito in continuazione e io me ne stavo lì, ad aspettarti, a cercare di risollevarti da tutti i tuoi fottuti problemi mentali! Tu mi hai solo usato e quando non ti sono più servito ti sei liberato di me come se fossi stato cartastraccia! -

- Sono uscito con delle fottute donne! Erano delle ragazze quelle con cui stavo cercando di toglierti dalla mia dannata testa, Wayright! Non un uomo! Erano delle fottute donne, va bene? - Ammisi, incazzato.

- Non so se te ne sei accorto ma sei frocio, Tyler. Frocio come me! Perché non avrei dovuto pensare che fossi andato a letto con Edward? Perché? Dammi solo una buona ragione! -

- Sta zitto, non hai mai capito un cazzo di me. - Era quello il punto, pensai, con amarezza. Non esisteva neanche un briciolo di fiducia, Chris mi reputava capace di qualsiasi cosa ed io avevo troppi scheletri nell'armadio per poterlo confortare, né intendevo farlo. Era lui quello che aveva ceduto a Romanov, non io ... Non meritava alcun tipo di spiegazione da parte mia, dannazione.

- No, Bradbury, sta zitto tu, cazzo. Ho il diritto di rifarmi una nuova vita e stavolta non cederò, non mi farò usare da te. -

- Bella questa - dissi ridendo dallo sconcerto - come intenderesti farti una nuova vita? Con quello? Con Romanov? Ma davvero?

- Buongiorno ragazzi, cosa vi porto? - ci voltammo verso quella voce sconosciuta come se non fossimo neanche consci di trovarci in un locale ed in mezzo alla gente. La cameriera sorrise, evidentemente in attesa dell'ordinazione.

Cercai di fare mente locale mentre quella rabbia disperata continuava ad assalirmi attimo dopo attimo - Salve, ci porti un caffè e un cappuccino con poca schiuma -

- Molto bene, arrivano subito. -

Chris si era irrigidito, i suoi occhi incontrarono un attimo i miei per poi fuggire ancora una volta.

- Pensavi che non lo ricordassi? - Gli chiesi in un sussurro, appoggiandomi con i gomiti sul tavolo per avvicinarmi appena a lui, per inchiodarlo al suo posto con il mio sguardo che trasudava odio e allo stesso tempo desiderio- credimi, io non ho dimenticato niente di quello che c'è stato tra noi, posso assicurartelo. -

- Conosci i miei gusti, ma questo non cambia nulla. - Disse lui con tono spento e freddo, esattamente come quel viso distante e nervoso.

- Quindi adesso mi odi? -

Volevo saperlo, non riuscivo più a fingere che quel suo atteggiamento non mi stesse facendo del male, avevo bisogno di capire come stavano le cose, quanto diavolo di risentimento ci fosse in lui e quanto in me.

- N-non odio solo te ... - Il suo sguardo era cupo, le sue labbra una linea sottile e aspra - non più di quanto io odi me stesso almeno, sono stato io a permetterti di farmi male, ti stavo a guardare e a supplicare mentre tu mi annientavi giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, fino a distruggermi del tutto. Non ero capace di sciogliermi da quel dannato legame che mi stava uccidendo. -

- C-chris ... – Non volevo sentire, non avrebbe dovuto continuare.

- T-ti ho amato da impazzire, mi sono annullato per te ... E questo non potrò mai perdonarmelo, quello che avevamo era sbagliato, era malato e contorto e mi piaceva, questa è la cosa peggiore. Mi piaceva stare male per te, sono sempre stato attratto dai mostri che ti porti dentro, li ho cullati, li ho amati, li ho protetti e poi non mi è rimasto più niente, ma sono stato io a volerlo. -

- Chris ... Non dire stronzate, non è così! -

Non c'erano lacrime sul suo viso, soltanto quelle parole appena sussurrate ma allo stesso tempo implacabili, mi colpivano una dopo l'altra come stilettate dolorose.

- Mi dispiace, Tyler. L'unica cosa di cui mi pento è l'aver parlato di Caleb ed averti augurato la morte, ma tutto il resto ... Credo che tu l'abbia meritato. -

- E' così? Credi che io abbia meritato di vederti insieme a Romanov? - soltanto il pensiero mi nauseava, ma dovevo mantenere la calma, perché quello era probabilmente l'ultimo momento che avrei condiviso ancora con Chris.

I suoi occhi non riuscivano a fissarsi nei miei - Ti senti in colpa? Perché non riesci a guardarmi? Ti senti in colpa perché sei andato a letto con quella merda per ripicca? -

Chris rise appena e quel gesto mi fece incazzare ulteriormente - Ripicca? Non si è mai trattato di questo, Tyler. Io sono attratto da Alexey, lui mi piace ... -

- Ah, davvero? - Non volevo credere a quelle parole, stavo cercando di passarci sopra e far finta di niente perché se mi fossi fermato a riflettere avrei fatto qualcosa di cui poi mi sarei pentito - E cosa ti piace di lui, eh? Il fatto che sia il mio fac simile? O il fantastico piano che ha dovuto mettere in moto per riuscire a scoparti? Ti ha anche dovuto drogare, ma complimenti ... Romanov sì che è degno di te! Stai dicendo un mucchio di stronzate. -

- Smettila! Smettila di parlare di me come se fossi uno a cui capitano le cose! Sono stato io a fare la prima mossa con lui, ok? Perché volevo andare a letto con lui! Avevo bisogno di qualcuno che non fosse pazzo, incasinato e testa di cazzo come te! Quindi smettila, prenditela con me se proprio devi, ma lascia fuori Alexey. Lui è molto meglio di entrambi ... Credimi. A lui interesso veramente. -

Mi portai le mani al volto, il modo in cui parlava di quel bastardo, avrei voluto ucciderlo, ma dannazione ero stato io a dar vita a quell'incubo dal quale non riuscivo più a riemergere.

- Ecco a voi, ragazzi. - Ancora una volta la cameriera riuscì a stupirci. Le ordinazioni erano in arrivo e il silenzio calò nuovamente su noi due, intervallato unicamente dai movimenti della ragazza. Chris era immobile, aveva lo sguardo basso come sempre ed un'espressione gelida sul volto. Lo vidi prendere un sorso dalla sua tazza e mandarlo giù, perfino quel gesto mi sembrava del tutto sbagliato ... Avevo sempre pensato a Chris come un faro dalla luce troppo abbagliante, risplendeva e mi costringeva a venir fuori dall'oscurità, pur non volendolo. Ma adesso stentavo a riconoscerlo, non c'era più niente in lui che brillasse, sembrava apatico e stanco.

- Chris, vieni a stare da me ... -

L'avevo detto e i suoi occhi erano stati pervasi dalla sorpresa.

- Che cosa? -

- Troverò il modo, ok? Tanto Juri è sempre da quel pervertito di Fields. Non sarà un problema. Hai bisogno di me e di stare lontano da quello schifo che prendi, ti rimetterai in sesto. -

- Io non ho più bisogno di te, Tyler. -

E quella volta i suoi occhi non sfuggirono, anzi fu come se il suo sguardo mi si fosse piantato addosso insieme al gelo che produceva.

- Tu avrai sempre bisogno di me, Wayright. - continuai e subito capii di essermi spinto troppo oltre.

- Ti sbagli! Non ho bisogno della tua carità, Tyler. - Chris rispose con ferocia, i suoi occhi saettavano di rabbia - quando inizierai a capire che ti ho già rimosso dalla mia vita?

- Chris, andiamo ... Non dire stronzate. -

- Probabilmente sei tu ad avere bisogno di me adesso, ma vuoi autoconvincerti che non sia così. Beh, ti sbagli ... In fin dei conti sei sempre stato tu il debole tra noi due, ce ne ho messo per capirlo ma ce l'ho fatta. Bene, ho finito il mio cappuccino, sarà il caso di andare adesso.-

Stava succedendo tutto troppo velocemente, quelle parole, poi Chris che si sollevava, pronto a lasciare il locale. Dovevo fare qualcosa, qualcosa di sensato una volta tanto nella vita, Chris stava andando via ed io avevo dannatamente bisogno di lui.

- Chris? -

Chris cosa? Fermati? Lascia che ti parli? Lo raggiunsi correndo veloce verso la strada, costringendolo a fermarsi quando mi parai davanti.

- Hai ragione tu, ok? Su tutto ... Da sempre. E non lo dico tanto per. -

- Tanto non ha più importanza, vuoi capirlo? - Il suo tono era stanco, aveva ripreso a camminare - mi vuoi lasciare in pace? -

- Aspetta, dannazione. Ti fermi un attimo? – L'avevo afferrato e soltanto toccarlo cambiava già ogni cosa. Chris cedette appena, il suo viso si infiammò, così come il suo sguardo.

- Smettila! Che cazzo vuoi ancora, Tyler? Togliti dalle palle! -

Dovevo farlo, dovevo andare fino in fondo, doveva essere quello il momento giusto perché non ce ne sarebbero stati degli altri.

- Anche se sei andato a letto con lui, a me non importa - l'avevo detto, la mia voce suonò flebile perfino alle mie orecchie.

- Sì, questo lo avevo capito. Non c'è bisogno che continui ad umiliarmi facendomi sentire una nullità, ti ringrazio.-

- No, non hai capito invece - lo fermai, afferrando il suo polso e spingendolo a retrocedere appena - intendo dire che mi vai bene comunque. Ti accetterei lo stesso, odiandoti a volte, forse spesso, ma alla fine potrei accettarlo e andare avanti.- Era incredulo mentre io mi sentivo soltanto libero da quel peso. - Ok adesso? -

- Ti vado bene ... – Chris era confuso - in che senso? In che modo? Vuoi dire che dovrei vedermela con i tuoi soliti alti e bassi? Momenti in cui mi allontani da te e mi detesti intervallati a momenti in cui mi dici queste cose inseguendomi per la strada come se ne valesse della tua vita? -

- Che cosa vuoi esattamente? Dove diavolo ho sbagliato adesso? - Ero incredulo, solo io sapevo quanto mi era costata un'ammissione del genere, eppure Chris non sembrava felice come avevo immaginato, era soltanto ancora più incazzato.

- Voglio sapere che cosa vorresti farne di me! - Disse rabbiosamente, districandosi dalla mia presa con uno scossone - ma è inutile che rispondi, ancora una volta ti conosco troppo bene per non aver capito. Non cambieresti di una sola virgola, perché provare a comportarsi da essere umano quando puoi ottenere quello che vuoi mostrandoti semplicemente per il bastardo che sei? Tanto quell'idiota di Chris si fa sempre bastare tutto, è così? Una parola gentile e tutto torna come prima! -

- Adesso basta - lo spinsi via con forza. Lo odiavo, era soltanto un pezzo di merda ottuso e strafatto. Chris si aggrappò al mio braccio, quella presa gli evitò di cadere a terra, i suoi occhi erano fiammeggianti.

- E' soltanto la gelosia che prende il sopravvento sul tuo buonsenso, Tyler. Nient'altro, non fingere che ti importi di me, ti prego ... Hai avuto così tante possibilità per avermi vicino in questo ultimo anno. Non sei per niente convincente. -

Non era così, Chris si sbagliava. Era semplice credere in una menzogna del genere, doveva risultare troppo allettante l'idea che fossi bastardo e menefreghista anche più dell'immaginario comune, di certo lo aiutava a starmi lontano, ma sfortunatamente quella versione dei fatti esisteva soltanto nella sua mente. Tuttavia non mi discolpai, non aveva senso farlo dal momento che qualsiasi cosa avessi detto sarebbe suonata del tutto stonata alle sue orecchie. Chris era stato abile a trasformare ogni mia frase in un nuovo motivo per detestarmi e spingermi via.

- Non rispondi? - Rincarò la dose, fissandomi con un'aria di sfida.

Lo guardai e per la prima volta i nostri sguardi si incontrarono per sostenersi, nessuno cedeva, era il primo vero sguardo dopo settimane di fughe. Dentro di me avevo desiderato quel confronto in modo incessante, pur non facendo nulla per ottenerlo. Ed ecco come si concludeva ... fermi com'eravamo nelle nostre convinzioni, incapaci di vedere oltre, troppo feriti per poter credere che una storia come la nostra avesse ancora qualcosa di positivo da riservarci.

- Hai ragione. E' soltanto questione di gelosia. Goditi Romanov se ti fa sentire bene. - Non fu neanche complicato mentire, non mi impegnai, dissi soltanto quello che Chris voleva sentirsi dire per detestarmi sempre un po' di più. Stavolta non mise in discussione le mie parole, era distrutto ma anche soddisfatto, credeva di aver vinto costringendomi ad ammettere una verità che gli avevo taciuto per puro piacere di riaverlo indietro e continuare il mio diabolico gioco. La verità è che non c'era nessun gioco, non c'era mai stato, ma c'erano i problemi e da certi problemi non si può scappare cambiando città o stato, tendono sempre a restarti addosso, appiccati a te come una seconda pelle che ti rende impossibile perfino respirare. Questo lui non poteva capirlo, nonostante quella nuova oscurità che sembrava spingerlo giù Chris rimaneva fin troppo sé stesso per capire cosa volesse dire, e questo era un bene.

NIKOLAJ

Approfittando del fatto che Scott fosse fuori città avevo invitato Matt a casa e gli avevo proposto di restare per il fine settimana, assaporare l'ebbrezza di passare con lui tutti quei giorni mi procurava una gioia indescrivibile. Mi capitava spesso di ripensare a quando ci eravamo rivisti, a quella festa per puro caso, e mai mi sarei aspettato che alla fine saremmo riusciti a passare sopra tutto. Tutto quel dolore, quella sofferenza, la paura, ma ce l'avevamo fatta, eravamo liberi e insieme.

Strinsi ancora più forte il corpo di Matt fra le lenzuola, lo sentii gemere appena e il suo sguardo desideroso mi portò a spostare le mie labbra sulle sue, lo baciai intensamente mentre lui si contorceva sotto di me, stringendosi sempre di più.

- Se continui così mi consumerai – ammisi facendolo ridere.

- Scusami tanto ma era da secoli che non stavamo da soli, senza gente intorno – mormorò soffiando sulle mie labbra e aggrappandosi con le braccia al mio collo – avevo proprio bisogno di tutto questo –

- E' così dura? – Chiesi lasciando che si appoggiasse al mio petto – Juri sta dando di matto? –

Quello rise – stranamente no, è ancora totalmente convinto di voler riequilibrare il suo karma facendo buone azioni ... Sai com'è – io risi annuendo – ma il resto ... Beh, il resto fa schifo. -

- E' andata così male fra Chris e Tyler? – Avevo paura a sentire la risposta, ero tremendamente preoccupato per mio nipote.

Matt sospirò e si mise a sedere, scoprendo la schiena nuda e prendendosi la testa fra le mani – è stato un dannato sfacelo ... Non ho potuto sentire tutta la discussione ma erano evidentemente tesi, si sono lasciati ancora più incazzati e mio cugino è fuori di sé, non mi rivolge la parola-

Sospirai spostando una mano ad accarezzargli le spalle – è un guaio davvero serio, Matt .... Senti ... Non vorrei essere troppo invadente, ma non è il caso di dirlo a qualcuno? – Chiesi incerto – non mi sembra una cosa che puoi affrontare da solo, hai anche ammesso che c'è gente pericolosa con cui sta bazzicando ... Forse è un problema che non puoi risolvere tu. –

Ci fu silenzio per qualche minuto, poi lo vidi ricadere su di me, mi strinse forte nascondendo il suo viso nel mio collo.

- Ci ho pensato spesso ... Non posso tradirlo così, fare arrivare i suoi renderebbe tutto troppo complicato ... Sono certo che Chris sia ancora lì da qualche parte , sotto quel macello intricato e io voglio trovarlo ... Chiamerò Seth se il mio aiuto non dovesse bastare, lui sa sempre cosa fare –

Io gli accarezzai la testa, infilando le dita nei suoi capelli morbidi, forse non aveva tutti i torti, probabilmente Seth era la persona più indicata per una cosa del genere, conosceva suo fratello e anche il dolore che provava.

- Si credo che sia la cosa giusta – dissi – ma comunque tu non devi incolparti di nulla Matt, quello che sta succedendo non dipende da te –

- Lo so ... È solo che vorrei davvero poter fare di più, sembra che tutti intorno a me stiano annegando – sussurrò.

Io capii cosa lo stesse tormentando adesso, passava da un problema complicato ad uno sempre più complicato, mi stupiva sempre quanta forza servisse a quei ragazzi per andare avanti. Alla loro età mi ero già lasciato alle spalle i problemi dell'adolescenza ed avevo fatto pace con molti lati di me. Ero stato al riparo da certe situazioni tanto dolorose, anche se potevo capire cosa stessero provando, dopotutto il destino dei Wayright sembrava seguire un unico copione.

- Parli di JJ? –

- Ren lo tiene in un limbo- mormorò, il suo tono adesso era adirato – si diverte a vedere quanto tempo riesce a restare a galla prima di annegare ... E JJ ... Se tu lo vedessi ... Se solo lo guardassi per un attimo, ti sentiresti morire – aveva iniziato a tremare – quella cieca speranza, quella folle determinazione a resistere ... Mi ha detto ieri: se gli lasciassi vincere questa battaglia sarebbe l'ultima prova che gli serve, sarebbe come ammettere che ha ragione ed al mondo non esiste nessuno che possa amare senza ferire ... Arrendermi significa condannarlo e non posso ... -

Lo strinsi a me – è davvero determinato ed innamorato Matt, puoi solo sperare che vada bene ... -

- Non andrà bene Nik, Ren farà in modo che non succeda e sai come lo so? –Disse sprezzante – perché io vedo dentro di lui, sotto tutto il fumo negli occhi che getta, sotto quel fare apparentemente disinteressato, sotto lo strato d'amore di cui JJ lo ricopre ... E la sua anima è nera, ecco cosa c'è lì, solo il marcio, è per questo che il mio amico sta lottando. –

- Non scegliamo chi amare Matt, se nonostante quel marciume Ren fosse in grado di ricambiare JJ, anche solo in minima parte, anche solo limitatamente alla sua natura, sarebbe diritto di JJ battersi per quello perché lo rende felice – gli ricordai.

Altro silenzio, a quel punto si voltò verso di me, aveva un sorriso appena accennato – non te l'ho mai chiesto Nik ... Chi è stato il tuo primo amore? –

Rimasi per un attimo spiazzato da quella domanda, era da così tanto tempo che non ripensavo più a lui ed ai miei sedici anni – è passato tanto tempo ... - Mormorai.

- E' stata così brutta? – Mi chiese con una punta di umorismo.

- Oh si ... - Confermai i suoi sospetti – dopotutto sono un Wayright ... Il fato ci va sempre pesante con noi. Avevo sedici anni comunque ... Era un ragazzo più grande di me, della mia scuola ... Diciamo che avevo frainteso molte cose del suo comportamento – ammisi – lui voleva qualcosa senza impegno, una storiella per divertirsi ... Io ero troppo piccolo e romantico per concepire una relazione senza amore ... Ero così pieno di aspettative che presi una cantonata colossale quando mi disse che partiva per il college e che si chiudeva lì la cosa. –

Matt si portò le mani al viso – siamo un albero genealogico di sfigati ... -

Io risi e annuii – mi sentivo così impotente, scoprire quanto poco contassi per lui fu scioccante ... Fu per questo credo che cominciai a volere il potere in una relazione, sentivo che tutto mi stava sfuggendo di mano – era doloroso riportare a galla certe vecchie ferite – mia madre stava morendo ed io non potevo aiutarla ... Mio padre aveva un'altra famiglia e per quanto mi volesse bene sentivo che non contavo abbastanza ... E decisi di cominciare ad andare con uomini che avevano qualcosa da perdere ... Che dipendevano dal mio silenzio –

Matt rimase un attimo sbigottito, avevo raccontato parte della storia a Chris una volta ma lui non ne era a conoscenza.

- Intendi uomini più grandi? Sposati? – chiese meravigliato.

- Anche ... Gente che voleva divertirsi e che mi pagava affinché tenessi la bocca chiusa – chiarì alla fine.

- Cazzo! Annovero anche questa fra le conseguenza disastrose degli amori in famiglia – esclamò.

- E' stata la cosa più stupida che potessi fare ... Ho chiuso le porte a tante persone buone e gentili per questa mia sorta di ripicca cosmica ... Fortunatamente poi ho aperto gli occhi ... Eho capito quanto fosse assurdo e sciocco, anche grazie a Richard –

- Ti manca? –

- Alle volte ... Ma so che voleva che non mi sentissi solo, per questo mi ha fatto conoscere tutti voi, credo che la sua famiglia fosse l'eredità per me – dissi ripensando ai miei fratelli ed a quanto era cambiata la mia vita dopo averli conosciuti – credevo che saresti rimasto più sconvolto nel conoscere questa storia... Insomma questo aspetto di me ... -

Matt scosse la testa – sono cose passate, tutti noi abbiamo reagito alla sofferenza in qualche modo e la tua non è neanche la peggiore ... Anche io dopo la nostra rottura ero finito nell'oblio, non riuscivo più a mangiare, vomitavo sempre ... Mia madre era seriamente preoccupata e voleva ritirarmi dal college, se non ci fosse stato Kayle non so ... Credo di essere stato fortunato –

- Lui teneva molto a te – dissi consapevole, mi ero beccato un pugno come monito – mi dispiace per come sono andate le cose fra di voi.–

Quello scosse la testa e tornò a baciarmi, si stava riaccendendo la passione fra di noi, lo capii quando i suoi baci divennero roventi ed aggressivi, il suo corpo si spostò sopra il mio, sedendosi a cavalcioni sulla mia vita. Si staccò un attimo, la visione di Matt sopra di me era dannatamente eccitante, guardare quelle smorfie di piacere quando si muoveva mi faceva perdere la testa.

- A cosa stai pensando? – Rise, la sua voce era calda e sensuale.

- A quanto mi piace guardare il tuo viso quando facciamo l'amore ... Questa visuale è la mia preferita – ammisi.

Le sue guance si imporporarono all'istante e quel rossore lo rendeva ancora più meraviglioso, quel viso tanto innocente e delicato era decisamente la mia rovina. Il mio corpo mi segnalò con quanta urgenza desideravo riappropriarmi di quel ragazzo e fui sul punto di afferrarlo per trascinarlo giù. Dovetti trattenermi però, il suo telefono cominciò a squillare e lui stirò la mano per recuperarlo.

- Pronto? Hey Wes! –

Al suono di quel nome mi irrigidii, non avevo più pensato a lui ed a quello che era successo fra di noi, in quel momento mi chiesi se Matt ci avesse pensato, se sapesse come fare fronte a suo fratello.

- Qui tutto bene, il solito ... Si... Kev, come sta? Lo stai facendo ammattire? –Rise poi, sembrava abbastanza normale, come se non stesse parlando a suo fratello mentre stava sopra l'uomo che detestava – sono felice che Kev ti faccia diventare una persona migliore ... Ti serviva un po' di sale in zucca! –Poi lo vidi rabbuiarsi – beh, Chris insomma ... Sai é nella fase .. Si, si, quella fase...Sono successi dei casini – una pausa – io ... Sto facendo il possibile, ma sai, lui di certo non si da una mano ... ci ho già pensato, se le cose si faranno brutte chiamo Seth – non potevo sentire cosa Wes stesse dicendo ma Matt ascoltava con attenzione – lo terrò a mente ...Adesso vado, a presto –

La chiamata si interruppe ed io non ebbi il coraggio di aprire bocca, anzi mi sentii anche colpevole di essere lì in quel momento, in quel letto nudo con lui, Wes mi faceva questo effetto.

- Togliti quell'espressione di dosso Nik – mi ammonii lui – non sarà così per sempre ... -

- Cosa vuoi dire? –

- Voglio dirglielo ... - Quelle parole mi lasciarono senza fiato – non voglio fare tutto alle sue spalle ancora una volta ... È una cosa stupida e da immaturi, dobbiamo fare i conti con la realtà. So che ci nasconderemo da tutti ma lui è mio fratello ed è così che stanno le cose fra me e te, questo voglio che lo sappia, che sia in grado di accettarlo o no –

- Beh, hai il mio appoggio per questo ... Quando ti sentirai pronto per parlargliene – dissi convinto, Matt aveva pienamene ragione, accettare la cosa o no era una decisione che spettava a Wes, ma era giusto che Matt si sentisse se stesso con lui fratello – cosa ti ha detto? Ti ha dato qualche dritta per la situazione con Chris? –

- Mi ha solo detto di stare attento e non farmi coinvolgere in nulla di rischioso – fece una pausa - mi ha ricordato che è il fratello di Seth e che se le cose peggioreranno è lui quello che devo chiamare, perché loro sono particolarmente bravi a far precipitare le cose e potrebbe finire male -

A quel punto mi ricordai quello che aveva detto prima: "e la tua non è neanche la peggiore", forse era a questo che Matt si riferiva, forse qualcuno aveva toccato il fondo ad un livello nettamente superiore ed io capii anche chi fosse stato.

- Il peggio ... È toccato a Seth, giusto? Cosa ... - Non ero certo di volerlo sapere, mi ricordavo in che condizioni lo avevo sorpreso nel bagno quell'estate.

- Quando la sua storia con Tim si è conclusa ... Si è tagliato i polsi nel bagno di camera sua ...- Mi si accapponò la pelle – lo ha trovato Chris, era solo un bambino all'epoca, mio fratello si ricorda l'urlo ... Il più spaventoso che avesse mai sentito ... Eravamo lì quell'estate, tremendo, Seth aveva diciotto anni... È stato in terapia per un po' dopo quello che è successo ... Jane e Norman erano atterriti. –

- Ora capisco perché nessuno era sorpreso quella volta ... Né tuo fratello, né Chris ... - Ero sgomento.

- Wes ha ragione ... È vero che Chris non è Seth, non gli somiglia neanche di striscio ... Ma arriverà il momento in cui io non potrò fare più nulla per lui, allora tirerò i remi in barca e griderò aiuto – disse convinto- ma fino ad allora non smetterò di provare –

- Proverò anche io a parlare con lui ... Non ci arrenderemo –

E mentre dicevo quelleparole pregavo .... Pregavo che tutto quello avesse fine.<

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro