Capitolo 51
JURI
Avevo sempre detestato il giovedì, in realtà non proprio sempre, ma almeno da un paio di mesi a quella parte, forse le motivazioni erano futili, ma quello era l'unico giorno scolastico in cui non avevo lezione con Scott, inutile dire che lo reputassi un giorno del tutto sprecato. Così non appena finii con le ultime due ore di lezione pomeridiane me la diedi a gambe senza neanche riporre i libri in stanza, mi trascinai la borsa pesantissima dietro, troppo euforico per poter deviare la mia strada anche solo per qualche minuto.
Camminavo a passi svelti lungo le strade soleggiate del campus, Matt mi aveva appena invitato al cinema quella sera, probabile che ci andassimo in quattro. Era incredibile pensare che proprio io mi stessi trovando in una sorta di storia seria ...Non avevo mai sperimentato la monogamia fino a quel momento della mia vita,in realtà dovevo ammettere che non mi dispiaceva affatto, doveva essere tutto merito di Scott. Citofonai subito dopo, oramai per me, era diventato un gesto quasi quotidiano.
Fu il mio professore preferito ad aprire la porta , sembrava inizialmente sorpreso di vedermi
- Aspettavi qualcuno, Nikki? - Scherzai , facendomi subito strada per entrare.
- Oh, beh ... In effetti sì. Matt dovrebbe arrivare a momenti ... Pomeriggio di shopping! - spiegò Nikolaj con un sorriso radioso sul volto rovinato soltanto da quel brutto segno violaceo intorno all'occhio destro.
- E quello? E' un regalo di Kayle? -
Era ovvio, alla fine dunque quei due si erano incontrati. Nikolaj sembrava leggermente in imbarazzo - Già ... Lo capisco, perdere Matt deve essere stato un brutto colpo per lui, soprattutto perderlo a causa mia ... -
Affondai senza troppe cerimonie nella poltrona di pelle di Scott e sorrisi - Beh, che importa. C'è sempre un vincitore ed un perdente in ogni storia degna di definirsi tale! E' sempre meglio trovarsi tra i primi - affermai strizzandogli l'occhio con fare saputo Ed io? Io in quale fazione mi sarei trovato alla fine della mia storia? Non lo sapevo, mi piaceva tanto mostrarmi così sicuro di me e delle mie capacità ma in realtà non era così semplice dedurre come sarebbe andata con un tipo come Scott.
-Ehm, credo che Matt ti abbia già anticipato di stasera ... -
- Già, sarò dei vostri! Cosa andremo a vedere?- Non feci neanche in tempo a finire la frase, ché un attimo dopo uno Scott particolarmente trafelato scese dalle scale, trascinandosi dietro un trolley da viaggio. C'era perplessità sui nostri volti adesso, come se quell'immagine fosse del tutto assurda.
- Scott ...Cosa stai facendo? - Chiese Nikolaj, il primo ad essersi ripreso.
- Parto! - Disse quello, tutto intento a radunare le sue chiavi e riporle nelle tasche della sua giacca elegante.
- Che cosa? - Stavolta fu il mio turno - dove diavolo pensi di andare? -
Era opera di Max, per un attimo pensai che fosse stato lui. Era una fuga d'amore! Scott mi stava abbandonando per seguire il suo primo grande amore in viaggio per il mondo, mentre io mi struggevo per lui, chiuso nella mia stanza del campus a piangere di dolore.
- No! E non ci pensi a me? -Dissi improvvisamente, frapponendomi tra la porta e Scott che sembrava considerarmi quanto un pezzo della sua tappezzeria.
- Tu cosa? Puoi rimanere con Nik e Matt se vuoi. -
- Grazie! -Gli urlai contro, ancora sconvolto - Non puoi piantarmi in questo modo, Max non ha alcun diritto di cambiare la tua vita così Radicalmente -
Scott era sconvolto adesso, lo vidi aggrottare la fronte - Max? Che diavolo c'entra Max? Sto andando da Lewis - precisò interrompendo qualsiasi cosa stessi per aggiungere - hai sentito bene, ormai mi evita da due settimane e questo silenzio sta iniziando a farmi preoccupare, non è nel suo stile! -
- Ma è ancora peggio di quanto pensavo! -Mi portai una mano al volto, mi sentivo come una di quelle dame sedotte ed abbandonate in un bel giorno soleggiato di inizio novembre. Lewis, ancora Lewis perfino quando non faceva nulla per attirare l'attenzione di Scott, eccolo che saltava fuori!
Scott era terribilmente serio, potevo leggere sul suo volto corrucciato quanto trovasse fastidioso quel mio modo di fare.
- Stavi andando via senza dirmi niente ... – Dissi in un sussurro che spinse Nikolaj ad andar via per lasciarsi da soli.
- Non dire assurdità, sapevo che saresti venuto a trovarmi, è quello che fai ogni dannato giorno, Juri. Anche se avessi voluto starti lontano per il bene della mia relazione non avrei potuto, ti sei imposto nella mia vita capricciosamente, sordo a qualsiasi protesta, quanto meno adesso abbi la decenza di lasciarmi sbrigare questa situazione. Non era quello che volevi? -
Quelle parole mi avevano fatto male, lo capii quando mi accorsi di non avere nulla da controbattere, cosa troppo rara per uno come me. Mi limitai a farmi da parte, permettendo a Scott di lasciare la villa con passi svelti . La porta sbatté dietro le mie spalle, soltanto in quel momento Nikolaj si fece vivo ed apparve davanti a me con un'espressione pietosa sul volto.
- Deve soltanto parlarci, Juri ... -
- Soltanto? Credi che si lasceranno?- Io non lo credevo più a quel punto - sai anche tu che stava andando via sperando di non dovermi affrontare ... -
- E se non fosse così? Devi capire che la loro storia dura da tre anni ormai, gli deve almeno una spiegazione. Scott è scomparso dalla sua vita, tu lo hai assorbito totalmente, spingendolo a dimenticare qualsiasi altra cosa ... Credi che Lewis non abbia il diritto di sapere cosa sia successo? -
- Ma io ... - Io cosa? Ero soltanto troppo egoista per volere una cosa del genere, sapevo che era giusto, eppure non riuscivo ad accettarlo - non voglio ... Se dovessero riavvicinarsi? Se facessero pace, Nik? A quel punto che diavolo dovrei fare io? -
Silenzio. Nikolaj non osava pronunciare quelle parole che si stavano lentamente facendo strada in me. Avrei dovuto lasciar perdere una volta per tutte, smettere di impormi nella loro relazione, di provocare Scott affinché finisse a letto con me e tradisse il suo ragazzo ancora e ancora. Quello era ciò che avevo fatto per tutto quel tempo ... non aveva senso negarlo ulteriormente. Non ero mai stato un santo, questo lo sapevo bene, era chiaro in ogni mio atteggiamento e comportamento che mi ero portato dietro fino a quel momento, ma neanche Scott lo era.
Fu il suono prolungato del citofono a destarmi da quei pensieri, Nikolaj si mosse veloce nella stanza per raggiungere la porta di ingressò che rivelò Matt.
- Ehi ... -
Si baciarono, seguivo i loro gesti con la coda dell'occhio ma la mia mente era ancora nel pieno della sua guerra
- Juri - Matt sorrise, soltanto un attimo dopo notò la mia espressione - ehm , va tutto bene? -
Nikolaj sospirò, era chiaro che la causa del mio malessere era Scott, non poteva essere altrimenti ormai.
- Vi lascio un po' da soli a chiacchierare, eh? Faccio il tè nel frattempo ... -
Avrei voluto fermarlo, dirgli che non era necessario premurarsi tanto e che stavo andando via, ma non ci riuscii. Non volevo rovinare il loro appuntamento, ancora una volta mi dimostrai egoista.
- Juri, cos'è successo? Dov'è Scott? - Matt era confuso
- E' andato da Lewis ... A cercarlo e a chiarire ... -
- Chiarire? - Neanche Matt pensava che fosse necessario ormai, a quanto pare ci sbagliavamo - in che senso? -
- Ed io che ne so? Scott non mi ha detto nulla, è soltanto andato via ... – Come sempre.
- Stronzo ... -
- Puoi dirlo. Cosa vuoi che gli importi di me, Matt ... sono soltanto quello con cui se la fa mentre il suo ragazzo è lontano -
Faceva male soltanto pensarlo, ma quella era la realtà dei fatti
- Non è così, non è sempre così, prendi Nikolaj e me, la nostra storia non è iniziata nel migliore dei modi, anch'io ero semplicemente l'altro. -
- Ma lui non è Nikolaj - e soprattutto io non sono te, avrei voluto dire, ma tacqui. Matt era rispettoso, non si sarebbe mai imposto in una relazione già consolidata se soltanto avesse saputo dell'esistenza di Dylan, mentre io ... Io lo avevo fatto e lo avrei anche rifatto senza provare la minima vergogna. Forse era quello che meritavo per il male che avevo provocato.
- Credevo che ne aveste parlato, che fosse tutto risolto -
- Ci ho parlato e sembrava tutto risolto, ma adesso non lo so più. Pensavo che mi avrebbe almeno avvertito di voler partire per vederlo - dannazione, ero ancora lì. Continuavo a stressare chiunque con i miei problemi di merda - Vado via adesso, non volevo rovinarvi il pomeriggio ... -
- Ma no - Matt si alzò insieme a me - Juri, non ci stai rovinando proprio niente, mi sei sempre stato vicino quand'ero io quello sofferente tra i due, quindi non provarci -
- Non è così, ho sempre pensato a me stesso anche in quei momenti ... -Ammisi, sentendomi improvvisamente uno schifo - volevo farti tornare quello che eri sempre stato, quello divertente e forte, il mio vecchio amico. -
- Stai esagerando, sappiamo tutti come sei fatto, ma questo non vuol dire che non ti importa della gente, anzi ... -
- Basta, sono stanco di vivere in sua funzione! L'ho fatto per troppo tempo, che se ne vada al diavolo anche lui! -
Matt era impaurito, la mia risoluzione doveva spaventarlo -Ehm... Ok, mi sembra giusto -
- Adesso mi dedicherò ai miei amici, dannazione! A chi merita la mia attenzione ed il mio aiuto - dissi con rabbia e ci credevo davvero. Forse era quello il mio problema, l'aver ronzato intorno a Scott per troppo tempo fino a dimenticarmi cosa volesse dire vivere anche per gli altri.
- I tuoi amici? Ma ... -
- Aiutiamo Tyler! Non che sia mio amico, ma ha la faccia di uno che ha bisogno di una mano, forse anche più di una e il nostro piano è ancora fermo a niente! -
- Non è una cattiva idea, continuo a stare in pensiero per Chris, non credo che le cose siano cambiate in meglio per lui ... Continua a evitarmi, soltanto che non saprei cos'altro fare a questo punto -
- Per questo ci sono io! – Lo beffeggiai - lo avrei già capito, neanche Tyler è così facile da gestire ... Ecco perché con le buone non arriveremo praticamente da nessuna parte. -
- E quindi? Cosa vorresti fare? – C'era una nota di preoccupazione nella voce del mio amico, ma anche di curiosità.
Ci pensai un po' su, se nessuno dei due voleva cedere bisognava intervenire in modo sottile e quasi invisibile - Dobbiamo trovare il modo di farli vedere, ma senza che nessuno dei due lo sappia altrimenti sai già come andrebbe a finire ... Ci sono! Potresti chiedere a Chris di raggiungerti da qualche parte, costringerlo minacciandolo di avvertire i tuoi zii su quanto sta succedendo, verrebbe di sicuro! -
Matt stava tentennando - Ma sarebbe un colpo basso -
- L'importante è che lui ci creda! Devi essere convincente altrimenti sarebbe inutile. -
Non era per nulla convinto il mio amico - E tu? Che intendi fare per convincere Tyler a raggiungerti? E' questo che vuoi, no? Farli incontrare da qualche parte e costringerli a parlare ... -
- Beh, un modo lo trovo. Sono o non sono pur sempre Juri Leineau? – Commentai sghignazzando senza freni. Sarebbe stato interessante oltre a terribilmente divertente costringere quei due ad affrontarsi. Certo, avrei rischiato la vita, conoscendo Tyler me l'avrebbe fatta pagare senza dubbio, però in fin dei conti ne sarebbe valsa la pena. Imbarcarmi in quella nuova avventura era anche un modo per non pensare a Scott, Dio solo sapeva quanto ne avevo bisogno ...
- Vedrai che andrà tutto bene con lui, va lì per lasciarlo, ok? - Matt mi fissava, sembrava avermi letto nel pensiero.
- Dici? Ne sei così sicuro? E se invece le cose andassero completamente alla deriva? Perché dovrebbe scegliere di stare con me? - chiesi, per nulla convinto.
- Semplice. Perché tu sei Juri Leineau! – Commentò il mio amico.
Mi venne da ridere - Touché -
- E se non dovesse bastare sarà soltanto lui a perderci -
Era un buon modo di pensare alla mia vicenda quello, peccato che non ne fossi del tutto d'accordo. Scott non era soltanto un uomo incredibilmente affascinante, non più ormai, conoscerlo era stata una vera e propria sorpresa, notare quanto niente di lui mi avesse stancato era qualcosa di assurdo, non era mai successo con nessuno dei miei ex. Mi ero innamorato, ecco tutto ... Sapevo che prima o poi sarebbe successo ma avevo sempre sperato che avvenisse il più tardi possibile. Ero sopravvissuto per un ventennio, adesso ero al capolinea. Juri, eccoti alla fine dei giochi.
MATT
Alla fine avevo chiesto a Nik di rimandare l'uscita, nonostante il grande slancio altruistico di Juri sapevo che era rimasto deluso dal comportamento di Scott e passare una serata con un'altra coppia lo avrebbe reso solo più infelice. Decisi di chiamare JJ ed uscire insieme per bere qualcosa e far dimenticare per un po' a Juri il suo amato lontano.
Così ci ritrovammo seduti tutti e tre al pub, con le nostre meningi sotto pressione e le birre davanti, un'altra grande riunione del club dei cervelli, avessimo mai risolto davvero qualcosa.
- Credete che possa funzionare? – Commentò JJ dopo che sentì il nostro piano.
- Se Juri attira Tyler allo scoperto è fatta – risposi incrociando le braccia.
- Non temere ... Non possiamo fallire – mormorò il mio amico bevendo una sorsata di birra.
- Quando volete farlo? –
- Domani a colazione ... Nessuno dei due ha lezione – spiegai – attirerò Chris al bar e spero che il destino faccia il resto, c'è davvero bisogno di un lieto fine da qualche parte -
Fu allora che vidi Ren ed Edward entrare nel pub, non poteva essere vero, che razza di fato ignobile si prendeva così gioco di noi? Ricordavo bene il tenore dell'ultima mia discussione con JJ, la paura nei suoi occhi e quella consapevolezza che adesso lo tormentava. Da quando era stato a trovare Roman era rientrato più impenetrabile e triste del solito, volevo parlargli ma temevamo entrambi quell'argomento. Ma Ren non era qualcosa che si poteva lasciare da parte per molto e il modo in cui JJ reagì alla sua apparizione la disse lunga sull'argomento. Il mio amico si strinse nelle spalle, come se volesse scomparire dietro il boccale.
- JJ ... - Dissi flebilmente.
Lui non mi guardò, continuò a farsi sempre più microscopico e cercare di resistere alla tentazione di girarsi e guardarlo, forse preferiva risparmiarsi anche quella sofferenza. Juri però non ebbe il mio riservo nel prendere l'argomento, si sporse appena per guardare i due che si sistemavano in un tavolo non lontano e poi parlò.
- Quello è il tuo amico Ren, vero? –Chiese fissando JJ.
Quello sussultò leggermente, come se sentire quel nome già lo turbasse – sì ... -
- E quello lì? Non è uno di quelli che gira anche con Chris adesso? –
- Quello è il suo nuovo ragazzo credo – continuò il mio amico con voce stentata – o quantomeno vanno a letto insieme –
Abbassai lo sguardo, ero certo che Ren gli avesse sbattuto in faccia quell'informazione alla prima occasione, che persona meschina.
- JJ – ripresi ma non ebbi il tempo di parlare, Juri mi precedette.
- Ti piace, vero? –Quella domanda tanto diretta mi fece trasalire e JJ aveva l'aria di uno che stava a stento trattenendosi dal vomitare.
Alla fine annuì debolmente – lui ... È complicato il nostro rapporto ecco ... Adesso non ci frequentiamo più –
- Lui lo sa cosa provi? –
Quello sgranò gli occhi allarmato – NO! – Strinse con forza il boccale – non deve saperlo ... Io non voglio –
- Ma ... -
Questa volta fui io ad interrompere Juri – lascia stare ... Ren è uno difficile, non credo tu capiresti il suo modo di vivere – poi mi rivolsi a JJ – lo sai che puoi contare sempre su di me? –
Quello sorrise finalmente – si ... Sei davvero la mia ancora di salvezza, Matt ... Grazie per quello che fai –
Scossi la testa – te lo meriti JJ, lo sai. Sei un ragazzo coraggioso, mi dispiace tu sia così sfortunato –
- Non dirlo a me – mormorò – perché proprio lui? Tra tutti quanti, perché? Sto cercando di non farci caso, di far tornare quei sentimenti nell'oblio da cui sono venuto ma non ci riesco, è come se non volessero smetterla di urlarmi quanto lui sia speciale ... Quanto mi manchi, quanto senta il bisogno di toccarlo ... Di sentire la sua voce – sospirò – prima era solo un istinto leggero, un piccolo sussurro ... Ma ora sembra che la mia testa non faccia altro che urlare il suo nome –
Sbuffai – e lui di certo non te la rende facile! – Dovetti notare gettando lo sguardo verso il tavolo, ci aveva visti ne ero certo, aveva scelto opportunamente il posto da cui poteva guardare nella nostra direzione, comodamente. – Si può sapere che intenzioni ha? –
JJ abbassò lo sguardo – credo non delle migliori ... Io ... - Sembrava confuso, ancora intento a negare qualche altro presentimento – Roman ha detto delle cose ...E pure Lyonel ... Dicono che lui mi vuole di nuovo con sé ... Che ricambia quello che provo, ma non può essere ... Sarebbe ... -
- Terribile ... - risposi per lui a voce alta.
Conoscevo Ren da un anno e sapevo che non faceva mai nulla per nulla, c'era sempre un fine che giustificava i mezzi più gretti che si potessero pensare. Sapevo che amava torturare JJ, esattamente come faceva con chi era indifeso e confuso, giocava con la sua vittima prima di assestare il colpo di grazia e se il suo fine era proprio il mio amico eravamo nei guai. Avrebbe tormentato JJ ne ero certo, se voleva riprenderselo non sarebbe andato da lui come chiunque altro, avrebbe ordito una meschinità tale da far strisciare di nuovo JJ da lui, lo avrebbe imbrogliato o semplicemente gli avrebbe ricordato quanto JJ avesse bisogno di lui.
- Lyonel che ha detto? – Chiese Juri – insomma avrà capito la situazione. –
- Lui ha capito – confessò il mio amico – ha capito persino prima di me come stanno le cose ... Non ne abbiamo ancora parlato chiaramente ma lui continua a voler stare con me .... Sono io che ... -
- Non sai se lo vuoi – terminai per lui e quello annuì.
Rise amaramente – sono uno sfigato del cazzo ... Come si può andare dietro uno come Ren? – Poi il suo sguardo si spostò alle mie spalle verso il tavolo del suo amico, il suo viso si ricoprì di tristezza e rabbia – Cristo Santo! –Distolse lo sguardo.
Io mi voltai a guardare e vidi i due seduto stretti nella panca, Ren passava un braccio sopra la spalla del suo accompagnatore e lo baciava con foga, non potevo vedere dove fosse l'altra mano, ma tutti sapevamo dov'era appoggiata, che pezzo di merda.
- Beh, Juri ... Di uno così mi sono innamorato! Cazzo ho perso la testa per la persona più stronza della terra ...E anche se so perfettamente che non cambierà e che mi riderebbe in faccia se gli dicessi cosa provo, non smetto di desiderarlo ... Come la mettiamo, tu che vuoi salvare la gente, esiste una dannata scialuppa anche per me?! –C'era sofferenza in quelle parole.
Juri parve rifletterci su per un po' ed alla fine disse – quanta cecità ... È proprio vero JJ, sei molto sfortunato ... Il tuo amico è come la punta di una bussola impazzita, deve desiderare così tanto che tu non sia il suo Nord da saettare a destra e a manca fino a consumarsi –
Quella frase fece calare il silenzio sul nostro tavolo, come sempre Juri aveva le parole giuste per tutto, il suo spirito di osservazione d'altronde faceva invidia al mondo, aveva come un sesto senso per captare i disastri d'amore. Persino quando io avevo i miei problemi con Nik e non lo avevo detto a nessuno, Juri capì da un solo sguardo che qualcosa non andava, forse con il suo aiuto JJ avrebbe superato la cosa, forse in due lo avremmo salvato.
Decisi che era inutile continuare a farci torturare dalla presenza di Ren, così cercai con lo sguardo qualche cameriera per chiedere il conto ed andare via, fu allora che notai che non era più al tavolo, non feci in tempo a girare lo sguardo che vidi entrambi sfilare accanto al nostro tavolo. Ren si comportava come se ci fosse una barriera davanti a noi, come se nemmeno ci vedesse, Edward più ingenuamente, vedendo che li stavamo fissando tentò di fare un cenno di saluto con la mano, era ancora ben stretto a Ren e JJ perse letteralmente la testa.
Sentii un tonfo, il mio amico aveva sbattuto le mani sul tavolo così forte da costringere persino Ren a voltarsi, i suoi occhi erano fiammeggianti e non c'era nulla del ragazzo dolce di sempre in quell'istante.
- Sei un pezzo di merda – ringhiò abbastanza forte perché il diretto interessato sentisse, ed infatti rise.
- Oh, ciao JJ ... Chi si vede – era tremendamente divertito.
- Ciao un cazzo, credi sia divertente? Fai tanto il superiore e poi ti siedi a quel tavolo per pomiciare con Edward davanti a me? – Sbottò.
Ren scosse la testa – non credere che mi prenderei un disturbo simile per te, JJ ... Se ti rivolessi, mi basterebbe schioccare le dita ... - Quello fu un colpo davvero basso, persino per lui.
Ma JJ non parve accusare il colpo, anzi rise – Oh, scusami ... Dimentico sempre quanto tu sia superiore, quanto poco ti importi degli altri ... A te non piace per niente attirare l'attenzione, vero Ren? –Quello assottigliò gli occhi ma prima che potesse replicare, JJ continuò – io non valgo un cazzo, vero? Nemmeno il tempo di un saluto o di una parola ... Nemmeno un briciolo del tuo prezioso tempo ... Ti piacerebbe che fosse così, vero? –
- Che diavolo vuoi, JJ? Credevo che già avessi quello che tanto desideravi, credevo che avessi coronato il tuo sogno d'amore con quell'idiota, cosa vuoi ancora da me? – Protestò, adesso si era fatto aggressivo anche lui – o forse non era questo quello che volevi? Dimmi JJ ... Cosati manca ora? –
- Tu – disse secco il mio amico e fu così affilato e preciso, come una lama, da far venire i brividi persino a me – mi manchi tu e se solo non fossi tanto stupido ed infantile adesso fra noi due andrebbe tutto bene ... E non mi chiameresti nel cuore della notte perché ti manco troppo e non hai le palle di parlarmi di persona ... Credi che saresti meno te stesso se per una volta ammetteresti che ... -
- Stai zitto! –Lo interruppe in un urlo che fece voltare tutto il locale.
Restammo per un po' così, tutti in silenzio a fissarci con gli occhi sgranati, JJ non sembrava affatto in difficoltà, il suo sguardo era sicuro e fiero, come un leone, adesso era Ren a sembrare quasi impaurito.
- Perché mi chiami tutte le sere se io non ti servo a niente ... Se sono solo io ad aver bisogno di te e tu non hai bisogno di nessuno, perché mi chiami? Perché vuoi sentire la mia voce? Se solo tu me lo dicessi Ren ... Se solo tu volessi ... Lo sai ... -
E lo sapeva davvero, in quel momento vidi in Ren quello sguardo, lo sguardo di quando si osserva qualcosa che si desidera ardentemente, qualcosa che si vorrebbe afferrare e non lasciare mai. JJ si sarebbe fatto prendere, se solo Ren glielo avesse chiesto, lui sarebbe tornato indietro e non ci sarebbero più stati stupidi fraintendimenti o giochi meschini, bastava solo una parola. Ren adesso sapeva fin dove si spingevano i sentimenti di JJ, quanto per lui contasse e sapeva anche che JJ conosceva il suo segreto, sapeva che infondo condividevano lo stesso desiderio.
- Io non ho nulla da dire –
Fu con quelle parole che il momento si infranse, che le speranze dentro JJ tornarono di nuovo a strisciare nell'ombra da cui avevano osato uscire, mentre gli altri due lasciavano il nostro cospetto senza voltarsi.
Svariate ore dopo quando tornammo in camera nostra e ormai c'eravamo messi a letto il telefono di JJ squillò, sapevo cosa succedeva di solito, lui prendeva la chiamata e restavano per minuti interi in silenzio con l'orecchio a sentire l'uno il respiro dell'altro, come se stessero dormendo insieme, era dannatamente triste. Quella volta però fu diverso, non era una chiamata, solo uno squillo durato pochi secondi, tutto lì, fu come gettare un fumogeno nell'oceano. Forse per vedere se qualcun altro avrebbe colto il segnale, forse Ren stava sondando il terreno, come per dire: C'è nessuno? Ovviamente JJ non si smentì, ricambiò il gesto, come per dire: Io ci sono sempre.
Avevo dormito poco e niente, tormentato dai problemi che facevano restare sveglio anche JJ, mi sentivo impotente ed inutile e capii che doveva sentirsi persino peggio lui, incastrato in quella specie di circolo vizioso con quell'egoista ingrato. Fu così che quando mi alzai per mettere in atto il mio piano con Juri ero mosso da una convinzione e determinazione tale da farmi paura. Ero risoluto, questa sofferenza doveva avere fine, doveva esserci un fottuto "e vissero felici e contenti" almeno per mio cugino.
Quando composi il suo numero di cellulare non c'era nessuna traccia di esitazione in me – Chris! – Dissi appena sentii prendere la chiamata – dobbiamo parlare, adesso! Ci vediamo al bar –
- Cosa? – Quello era confuso – perché continui a darmi il tormento? –
- Ti ho detto che dobbiamo parlare! Tua madre non smette di chiamarmi e chiedere di te, non ho più intenzione di coprirti quindi o vieni immediatamente al bar o la richiamo e le racconto per filo e per segno quello che succede! – Il mio tono era adirato e snervato.
- Dannazione ... Io...Dammi un attimo – Chris non si aspettava una simile sfuriata ed evidentemente di prima mattina non gli era ancora stato fatto il lavaggio del cervello.
Quando ci incontrammo al bar mio cugino aveva ancora l'aria preoccupata, i capelli un po' arruffati ed il suo nuovo colorito grigiastro, segno delle notti insonni e dei vari abusi di qualunque cosa.
- Senti io metterò le cose in ordine con mia madre, non è necessario arrivare a tanto. – Esordì appena si sedette.
- Shhh – risposi io con lo sguardo puntato verso l'orizzonte, ogni mia fibra pregava che Juri avesse adempiuto alla missione o sarebbe stato tutto vano.
Incredibilmente dopo pochi secondi Juri e Tyler apparvero alla nostra vista, il primo precedeva il secondo di qualche metro, ma entrambi erano diretti verso di noi, sul viso dell'ex di mio cugino c'era un espressione perplessa alla nostra vista e rimase immobile davanti al tavolo, come se non fosse certo di quello che stesse succedendo. Prima che Chris potesse dire qualcosa io scattai in piedi.
- Ordino la colazione ! –Esclamai.
- Io vado in bagno. – Mi seguii al bagno
ANGOLO AUTRICI:
Carissime, rieccoci con un nuovo aggiornamento che getta le basi per una dinamica davvero problematica! Abbiamo l'inizio di un confronto e la fine di un altro! Juri e Matt sono entrati in società per fare incontrare Chris e Tyler e sembrano esserci riusciti, li hanno messi uno davanti all'altro, ma adesso? Prossimamente scoprirete che effetti produrrà questo incontro! Intanto JJ e Ren si sono parlati nuovamente per la prima volta dopo molto silenzio e il nostro biondino ha decisamente alzato la testa, non ha intenzione di incassare senza rispondere. Adesso cosa succederà? Ren come farà i conti non questo? Vi aspettiamo per sapere la vostra opinione sul capitolo, noi speriamo vi sia piacuto! Alla prossima con nuovi e scottanti avvenimenti!
Un bacio
BLACKSTEEL
ʁh{֬
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